La Ghiandaia

wwf-bosco san silvestro logo

 

La Ghiandaia è la società che cura e gestisce per conto del WWF-Italia l’Oasi del Bosco di S. Silvestro. È nata nel febbraio del 2000 nell’ambito del WWF quando l’Associazione, avendo assunto lo Status di ONLUS, non poteva più gestire alcune attività e servizi offerti dall’Oasi, come ad esempio l’ospitalità in Foresteria. Nel corso degli anni La Ghiandaia ha sviluppato e diversificato le sue attività diventando Centro di Educazione Ambientale – WWF e Fattoria Didattica.

Indirizzo: Oasi WWF Bosco di S.Silvestro – CASERTA
Telefono: 0823/361300
email: [email protected]
sito internet: www.laghiandaia.info

Villa Mancini: “tessere amore” per l’inclusione

Villa Mancini: “tessere amore” per l’inclusione

La Fattoria Sociale “Villa Mancini” nasce a Ponte in provincia di Benevento, grazie ad un fecondo incrocio di gesti generosi. Tutto ha inizio con la concessione in eredità di un piccolo rudere ed un ampio terreno, di circa 15mila mq, da parte della signora Clara Mancini alla Chiesa Beneventana, affinché fossero utilizzati per fornire servizi a favore dell’intera comunità.

fattoria sociale villa mancini

L’Arcivescovo Andrea Mugione, attraverso la Caritas Diocesana, espresse quindi la volontà di sfruttare la possibilità presentata e di sostenere un progetto che assecondasse quelle che erano le volontà della signora Mancini, rendendo quel rudere un servizio utile per la comunità locale, facendone un segno di accoglienza e di promozione per giovani in condizioni di disagio psichico.
La Cooperativa Sociale “La Solidarietà” ha avuto nel 2012 il bene in affidamento e, attraverso i fondi del Piano di Sviluppo Rurale, ha potuto riadattare il bene per trasformarlo in una Fattoria Sociale.
Oggi “Villa Mancini” ospita adulti con disagio psichico che svolgono Progetti Terapeutico Riabilitativi Individualizzati (PTRI) con Budget di salute (uno strumento innovativo presente a Benevento solo dal 2014 e finora quasi mai utilizzato), ed è stato il primo Habitat della provincia di Benevento ad accogliere le persone dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), chiusi con la storica legge 81/2014 che ha completato la riforma della salute mentale iniziata nel 1978 da Franco Basaglia.
La Fattoria Sociale “Villa Mancini” è diventata luogo di accoglienza e insieme di lavoro, caratterizzata da un’eccellente produzione orticola, portata avanti sul terreno adiacente alla casa, che provvede a fornire agli ospiti prodotti biologici di primissima qualità.
A breve verrà prevista anche l’installazione di un frutteto per la produzione di frutta biologica, che nel rispetto della natura sarà priva di qualsiasi trattamento chimico, così da poter intensificare ed estendere l’offerta alimentare della Fattoria.

All’interno di Villa Mancini sono inoltre attivi una falegnameria per il riciclo e la valorizzazione delle pedane in legno, e dei laborativi creativi, molto utili ad aumentare il senso di partecipazione e di inclusione.

Oggi la Fattoria è animata dal Consorzio di Cooperative Sociali ed Agricole “Sale della Terra“, con il sostegno etico della Caritas Diocesana di Benevento.
Il Consorzio intende investire nelle attività artigianali per consentire agli Ospiti dei diversi Habitat sociali che stanno seguendo il proprio PTRI di concretizzare una vera e propria attività lavorativa.
Gli ospiti della Fattoria sono giornalmente impegnati in laboratori artigianali della linea #TuSeiTelaio del Consorzio Sale della Terra: un percorso di integrazione costruito credendo nelle capacità delle persone che ne sono le protagoniste. #TuSeiTelaio crea oggetti rigorosamente a mano con utilizzo di materiali diversi: le bomboniere solidali realizzate con la juta, il feltro, i gessetti in ceramica, i manufatti in legno, le candele, il tessile, sono espressione di creatività, impegno, capacità di agire e produrre.

fattoria sociale villa mancini

Il telaio è annodo di amore che lega le relazioni. Ma l’amore non si vede, non si parla, non si misura. L’amore si prova. Si dona. Si fa. Si riceve. Si lavora. Si costruisce con le mani. Si sacrifica. Si scioglie. Si sceglie. Il telaio è il “tu” che diventa protagonista di quell’amore, amato o amante, sociale o personale.
Il telaio è “tessere amore” attraverso i legami che esistono solo perché si scelgono progetto per progetto, anno per anno, giorno per giorno. Perché l’Amore è scelta libera, è prendersi o ri-prendersi anche quando non si hanno vincoli. Ognuno è telaio del proprio amore che genera relazioni che generano amore.
Anche se appartenenti a quelle fasce sociali più disagiate, donne e uomini in difficoltà, grazie alle possibilità che la Fattoria Sociale “Villa Mancini” ha posto in essere, possono riaffermare il diritto ad un lavoro dignitoso ed esercitare un ruolo sociale attivo, secondo i principi dell’inclusione sociale e dell’integrazione dei soggetti più deboli, che rappresentano i pilastri alla base di tutta la rete del Consorzio di Cooperative Sociali ed Agricole “Sale della Terra“, supportate dalla Caritas Diocesana di Benevento.

La Fattoria sociale Mancini è, in conclusione, un luogo inclusivo che sfrutta la positività del ritorno ad uno stile di vita più lento, immediato, pragmatico e legato alla natura, al fine di creare le condizioni più favorevoli per coltivare l’affettività, la socializzazione e il reale inserimento lavorativo degli ospiti che la vivono.

In Campania la pet therapy con l’associazione Rosa Vitillo

In Campania la pet therapy con l’associazione Rosa Vitillo

Rabbit

“Oramai da dieci anni mi dedico alla pet therapy. Ho avuto una formazione lunghissima che si è sviluppata tra animale e utenza, tra educazione del pet e dei comportamenti dell’utente”

“Nel 2011 ho fondato un’associazione, la “Rosa Vitillo Pet therapy”, che si occupa principalmente di questa co-terapia.
Oggi si sente molto parlare di pet therapy e c’è anche tanta confusione sull’argomento, molti pensano che fare pet therapy significhi semplicemente accarezzare un cane, altri che consista in una visita in fattoria didattica.

La pet therapy, consiste in attività assistita con l’animale da compagnia, il neologismo si deve allo psichiatra Boris Levinson che, nel 1962, notò che un suo piccolo paziente autistico entrava in relazione più facilmente alla presenza del cane Jingle. La sperimentazione dell’attività assistita con gli animali risale, però, alla fine della seconda guerra mondiale, laddove gli orfani di guerra vennero sottoposti a trattamenti con il pet per elaborare il lutto e i traumi subiti. I principi base sono facilmente intuibili: l’animale da compagnia ispira tenerezze, coccole e ci stimola alle cure parentali, la comunicazione è non verbale e quindi immediata e non filtrata dal codice linguistico. Gli animali ci fanno regredire all’infanzia grazie all’aspetto neotenico e, nel caso dei bambini, trovano un ponte di comunicazione spontaneo ed atavico.

Non è un caso che già, nelle favole di Esopo, la metafora animale sia impiegata per spiegare ai bambini vizi e virtù: così la volpe diventa astuta, il cane fedele, il gatto furbo e così via.
Ma ciò che rende veramente terapeutico il setting è la relazione tra il coadiutore (colui che guida l’animale da pet therapy all’interno della singola sessione) e l’animale stesso, tanto più se si tratta del cane. La relazione consente al cane di “fidarsi” dell’utenza, di tollerare scatti e manipolazione pesante, di conoscere e di esplorare. Sempre la relazione nella coppia coadiutore/utente consente di poter guidare il cane ad effettuare giochi, esercizi o semplicemente di farsi accarezzare da tutti indistintamente e questo non è lasciato mai al caso, ma sempre inserito in una sessione strutturata per obiettivi sapientemente scelti dall’equipe di riferimento. Indispensabile, infatti, per le attività assistite è una squadra multidisciplinare composta da un veterinario comportamentalista, uno psicologo e un coadiutore: questo ci dicono le linee guida nazionali ma, nella prassi, è necessario poter contare anche su un veterinario clinico, un educatore cinofilo e varie figure professionali intercambiabili in base al lavoro che si svolge. Ad oggi la formazione degli operatori deve essere riconosciuta dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie di concerto con il Ministero della Salute ed è valutata, oltre che sulla preparazione teorica, anche sull’esperienza ed i risultati pratici maturati durante l’esperienza lavorativa.

Gli studi scientifici si sono poi susseguiti nei vari ambiti, dal Journal of American Geriatric Society che sottolinea come gli anziani possessori di un animale da compagnia mostrano un maggior benessere e maggiore attitudine a svolgere le azioni della vita quotidiana se sottoposti ad un’attività strutturata. Inoltre gli animali sapientemente scelti ed educati a tale scopo aiutano a combattere il senso di solitudine ed abbandono, sollecitare la memoria, favorire un miglioramento del tono dell’umore, nel linguaggio, mantenere le facoltà cognitive residue. L’animale costituisce un formidabile elemento di proiezione e una sorta di prolungamento del proprio Io e per il bambino è più facile raccontare i problemi o esprimere i suoi sentimenti, attraverso la “voce” del cane o del gatto. Jingles e gli altri animali non sostituivano il medico, erano diventati semplicemente dei mediatori, che favorivano l’interazione medico-paziente. Levinson aveva capito che gli animali catalizzavano le interazioni umane, constatando che il rapporto tra bambino e cane ne favoriva uno più stretto con il medico – costituiva in altre parole, un oggetto transizionale.
Io e Sabbia siamo veramente molto felici del lavoro svolto, dei ragazzi, bambini ed anziani con cui lavoriamo, ogni singola sessione è un momento di condivisione e crescita personale. È importante veicolare il messaggio per cui la pet therapy consiste in un’attività strutturata e mirata alle esigenze dell’utenza: “terapeutico” non è “prendersi un cane” bensì organizzare un setting per obiettivi, con animali e operatori, preparati dal punto di vista comportamentale, sanitario e professionale.”
Dott.ssa Gloria Malavolti, coadiutore cane, gatto e coniglio, riconosciuto dal Ministero della Salute e dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie
Presidente “Associazione Rosa Vitillo Pet Therapy”

Ad oggi seguo comunità e privati, svolgendo la pet therapy, nella forma delle A.A.A. (attività semplice con gli animali) e alcuni di loro hanno voluto portare la loro esperienza.

La struttura “Villa Serena”di Pesco Sannita, descrive la nostra attività con le parole della Dott.ssa Silvana Leone:
Le persone anziane hanno bisogno di stimoli continui, di amore, di supporto fisico e morale; ogni giorno, sempre. L’ anziano è di per sé più sensibile e bisognoso di aiuto costante, le malattie e i ricoveri in strutture rendono queste creature già così fragili, ancora più bisognose di attenzioni.
L’utilizzo degli animali, in particolare del cane, per far fronte a difficoltà e malattie diventa una vera e propria terapia. Gli animali hanno la capacità naturale di offrire Amore incondizionato e senza chiedere nulla in cambio e questo rappresenta un supporto straordinario per tutte le persone anziane e malate.
Uno degli obbiettivi più importanti che caratterizza la struttura per anziani di Pesco Sannita, Villa Serena, è quello di stabilire un legame, un rapporto, un’affinità tra questi ultimi e gli ospiti presenti.
La pet therapy, con i suoi risultati immediati e tangibili, è un impegno costante che i volontari dell’associazione Rosa Vitillo, portano avanti con i nostri ospiti.
L’incontro con gli animali apporta benessere psico-fisico ed è una nuova qualità della vita, sviluppa i sensi e lavora su molti meccanismi psicologici. Aumenta il senso di socialità e fa sentire gli anziani responsabili di un altro essere vivente. Gli ospiti di Villa Serena rafforzano con la pet therapy le altre forme di terapia tradizionale. Spesso di difficile comprensione, la comunicazione non verbale, le emozioni e gli stati di animo che questi rapporti speciali riescono a stabilire e creare, supera di gran lunga l’ aspettativa e l’ immaginario comune. La direzione della Struttura Villa Serena, nelle persone del Dottor Vincenzo Meoli, della dottoressa Silvana Leone e dottoressa Luisa Leone è pienamente soddisfatta e pronta ad intensificare questa attività bellissima che sta riempiendo gli animi e i cuori degli ospiti.

Pet Therapy a Villa Serena

La fattoria Sociale Villa Mancini, invece, con le parole della Dott.ssa Mariagrazia D’Aniello, responsabile della struttura, ci descrive così:
Grazie all’incontro virtuoso con Gloria Malavolti, presidente dell’”Associazione Rosa Vitillo Pet therapy”, anche la Fattoria Sociale Villa Mancini ha potuto sperimentare gli effetti positivi della pet therapy. Per nulla impauriti i ragazzi della fattoria hanno accolto i nuovi amici. Già dal primo incontro hanno giocato con loro, spazzolato, accarezzato, portato al guinzaglio gli animali, stabilendo così una prima relazione basata sul rispetto e la fiducia reciproca. Sono “coccole che curano” perché l’animale diviene co-protagonista nel processo terapeutico agendo come soggetto attivo e come tale, non utilizzato, ma vero e proprio partner nella relazione empatica ed emozionale. Niente performance: si tratta di spontaneità, naturalezza e armonia. Tutto si svolge con semplici gesti, con sorrisi autentici, incrocio di sguardi, sobrietà e leggerezza. Il sentimento d’affetto che lega l’uomo ad un amico del mondo animale ha sempre avuto una funzione equilibratrice e di sostegno nella vita delle persone. L’uomo, infatti, è un essere sociale che necessita di instaurare legami con altri esseri viventi, anche di specie diverse. Le porte della struttura vengono quindi aperte a cani-dottori che attraverso giochi e interazioni con i ragazzi ospiti contribuiscono a migliorarne l’umore è la salute. Su questi assunti si basa il nuovo progetto di pet therapy che coinvolge i beneficiari della Fattoria Villa Mancini con i partecipanti dell’albergo diffuso di Campolattaro, un progetto condiviso che quindi lavora sull’integrazione e interazione tra ospiti di diverse realtà. L’obiettivo è quello di sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dei ragazzi coinvolti nel progetto, in modo tale che questi possano realizzare più adeguatamente l’integrazione intra e interpersonale e migliorare, di conseguenza, la qualità della vita, grazie ad un processo di accompagnamento valido ed efficace. Momenti unici ricchi di senso che ci riportano in fretta alle parole pronunciate da Seneca: l’affetto per un cane dona all’uomo grande forza.

La Dott.ssa Patrizia Petrillo, coordinatrice del Centro Diurno “La Fabbrica di Ozanam” parla dei nostri incontri, dicendo:
“L’attività di pet therapy svolta presso il nostro centro ha visto coinvolti gruppi di ragazzi che, in un’ottica di condivisione, hanno intrapreso una terapia basata sull’interazione uomo-animale con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
La predisposizione al rapporto con l’animale, l’affidabilità dello stesso, la cura e l’amore alla base della relazione tra gli utenti e “SABBIA e CIUFFA”, hanno permesso ai nostri ospiti di vivere una esperienza relazionale emozionante, vivace ed allegra. Giochi, osservazioni, attività manipolative hanno accompagnato in ogni incontro l’esperienza  con gli animali, dando la possibilità ai ragazzi di ampliare le loro capacità relazionali e migliorare i problemi comportamentali. Attraverso la pet therapy si è vissuto un profondo momento di condivisione delle emozioni, dei propri stati d’animo, di paure, dando la possibilità ad ognuno di loro di sperimentarsi con le proprie difficoltà in un rapporto di cura e fiducia, senza vivere o sentire forte il pregiudizio che spesso è alla base delle relazioni sociali.

 

Zoo delle Maitine

Zoo delle Maitine

zoo maitine logo

Lo Zoo attualmente copre un’area di circa 4 ettari. Consta di 30 reparti che contengono 70 specie per un totale di oltre 300 animali ospiti.

Sin dall’inizio della realizzazione, si è preferito pianificare ed organizzare l’esposizione per grandi aree geografiche, criterio che, rispetto alla divisione per categorie tassonomiche ovvero per specie, risponde a requisiti di maggior modernità, anche ai fini educativi. Le varie aree geografiche sono state indicate con nomi suggestivi quali ad esempio: Le Terre D’Africa, I Colori del Sud America, Lo Spirito D’ Australia etc.

Inoltre, quando possibile, si è cercato di far convivere più specie della stessa area nella medesima ampia struttura, in modo da ricreare al meglio l’ambiente di origine. Oltre al completamento delle strutture in fase di realizzazione con ampliamento delle specie di animali ospiti presenti, saranno in un prossimo futuro aggiunte aree come Il Vecchio Continente, rappresentativa della fauna europea o come L’Incanto del Neartico, rappresentativa della fauna del Nord America.

zoo maitine 3 zoo maitine 2

In aggiunta, è in fase di realizzazione un’ area, Il Paese dei Balocchi, dedicata alle attività ludiche, anche ai fini educativi. La Fattoria degli Animali è una area dove i Visitatori hanno la possibilità, sotto la supervisione di un Keeper, di venire a contatto con i simpatici animali ospiti in essa contenuti. Lo Zoo dispone anche di un attrezzato bar/bistrot dove possono essere consumati bevande fredde e calde, panini, snacks, gelati.

E’ presente anche un fornito souvenir shop. Lo Zoo delle Maitine è stato progettato, realizzato e viene gestito per garantire ai suoi ospiti animali un costante benessere fisico e mentale. Il Direttore, con il Direttore Sanitario ed i Keepers sono particolarmente impegnati a raggiungere obiettivi di eccellenza al riguardo. Per questo, sono grati a tutti quanti hanno collaborato alla realizzazione dello Zoo e confidano anche nell’incoraggiamento da parte del Pubblico!

Via Fontana dell’Occhio, 1
Pesco Sannita (Benevento)

+39 0824.981084 / + 39 348.1534899

[email protected]
www.zoodellemaitine.it

Oro del Sannio, azienda agro-erboristica secondo tecniche antiche

Oro del Sannio, azienda agro-erboristica secondo tecniche antiche

Uno straordinario patrimonio di biodiversità, erbe officinali, cavalli liberi nei pascoli, olio extravergine di oliva da antichi oliveti, ortaggi, frutta e e cereali da cultivar tradizionali, freschi o conservati secondo tradizione, energia pulita da pannelli solari, tartufi, a pochi passi dal tracciato del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: tutto questo è l’Oro del Sannio, azienda, in provincia di Benevento, al confine con la regione Molise, nel comune di Santa Croce del Sannio. Dagli anni ’50 l’azienda è condotta da donne: la titolare è Angela Maria Zeoli, dottore agronomo, prima donna iscritta all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Benevento.

L’azienda ha un’estensione di 10 ettari, con 8 ettari di terreni coltivati e 2 ettari di bosco. Olio, canapa, grano duro, foraggi di leguminose, ortaggi e piante officinali: tutte le produzioni sono certificate biologiche e vengono realizzate in totale assenza di qualsiasi trattamento chimico e con l’utilizzo di sovescio, rotazione colturale e concimazione organica, per garantire la fertilità del terreno.
L’olio di oliva, l’olio di canapa, le piante officinali, il miele di lavanda e la cera d’api vengono trasformati in saponi e cosmetici naturali. Tutti i cosmetici (creme, stick labbra, oleolìti, idrolati, oli essenziali, struccanti e deodoranti) sono commestibili, provenendo da materie prime alimentari biologiche trasformate nel piccolo laboratorio aziendale. L’azienda alleva al pascolo un piccolo gregge di pecore di razza Appenninica ed ha un piccolo allevamento di conigli alimentati esclusivamente con fieno e di polli ruspanti e galline ovaiole, con pulcini nati in azienda, alimentati con granella di cereali. In azienda ci sono anche due arnie per la produzione di miele di lavanda.

L’Oro del Sannio, che nel 2017 ha ottenuto il decreto regionale di riconoscimento come fattoria didattica, è situata a pochi pochi passi dal tracciato del regio tratturo Pescasseroli-Candela e organizza, su prenotazione, visite guidate ed escursioni in tutti i fine settimana.

Dove siamo
L’azienda agricola Oro del Sannio, a Santa Croce del Sannio, dista 40 km da Benevento e 35 da Campobasso. Il centro urbano di Santa Croce del Sannio è raggiungibile mediante la strada a scorrimento veloce Benevento-Campobasso “fondo valle Tammaro” (SS 88 da Benevento; SS 87 da Campobasso). Dal centro urbano l’azienda è raggiungibile con la strada provinciale Santa Croce-Castelpagano, deviazione lungo il regio tratturo Pescasseroli-Candela verso la contrada Campo del Monaco.

Il regio tratturo Pescasseroli-Candela
Il regio tratturo Pescasseroli-Candela, che parte dal comune di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo e raggiunge il Tavoliere delle Puglie, nel comune di Candela, è una millenaria autostrada verde usata nei secoli non solo per la transumanza ma anche come grande via di collegamento attraverso l’Appennino meridionale, come via militare (via consolare Minucia) e itinerario religioso. Lungo, complessivamente, 211 chilometri, il regio tratturo attraversa 4 Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), 6 Province (L’Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento, Avellino, Foggia) e 39 Comuni. Il tracciato del tratturo, mai coltivato da millenni, ospita una flora particolare, dalle orchidee selvatiche ai funghi “cardarelli”, dalla “berretta di prete” (i cui frutti venivano usati dai pastori contro le pulci), alla rosa canina, dalle erbe aromatiche ai giunchi utilizzati per realizzare le “fascere” per formaggio e ricotta. Gli scambi di prodotti tra i pastori transumanti e i contadini hanno anche dato origine ad una gastronomia “povera”, tipica dei territori attraversati dai tratturi e frutto degli scambi di prodotti tra pastori transumanti e contadini, a base di pane raffermo, erbe aromatiche, formaggio e ricotta. Il regio tratturo Pescasseroli-Candela è stato anche un itinerario religioso: lungo il suo percorso si trovano chiese e santuari, raggiungibili attraverso sentieri e tratturelli.

Il bioagriturismo di Pontelandolfo

Il bioagriturismo di Pontelandolfo

Borgo Cerquelle nasce dal progetto di recupero di un antico borgo contadino per farne rivivere le attività e le tradizioni.
La cucina propone i piatti stagionali della tradizione locale nel rispetto della moderna scienza dell’alimentazione. Gli ingredienti provengono dalle nostre coltivazioni biologiche e dai contadini del posto. Pane, pasta, dolci fatti a mano, grigliate fanno riscoprire sapori ormai dimenticati. I nostri piatti sono solo piatti genuini e fatti in casa.
Il bioagriturismo Borgo Cerquelle è situato in Campania, sulle colline del Sannio Beneventano nel comune di Pontelandolfo (BN), a circa 600 mt. S.l.m.
Il borgo è formato da case rurali in pietra edificate tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘900, caratterizzate da portali, scale, loggette ed archi tipici dell’architettura contadina locale. Il suo recupero è stato realizzato sulle testimonianze degli anziani che vi vissero e applicando le stesse tecniche tradizionali con cui fu costruito. La denominazione “Cerquelle” (giovani querce) nasce da “cerque”, nome dialettale delle querce, che da sempre caratterizzano la contrada.
È circondato da colline e vallate coperte di uliveti, pascoli e boschi. In pochi minuti si raggiunge il ruscello Lente, in cui è possibile fare il bagno. Il territorio circostante rientra nella zona di protezione speciale del Massiccio del Matese.
Sono presenti diversi rilievi intorno ai 1000 m. con grotte, monoliti e sculture naturali; torrenti con cascate, forre e inghiottitoi; le sorgenti sono più di una dozzina.
I vicini boschi di faggi, castagni e querce sono ricchi di asparagi, funghi, more e fragoline.
Nelle vicinanze sono facilmente individuabili upupe, merli, picchi, gazze, poiane, falchi, gufi, civette, allocchi, rane, rospi, bisce dal collare, cervoni, ghiri, ricci, tassi, martore, donnole, faine e volpi.
In breve tempo è possibile raggiungere diverse località di grande valore naturalistico: le oasi wwf di Campolattaro (10 km), di Guardiaregia (40 km) e di Pannarano (50 km), i parchi regionali del Matese (35 km) e Taburno-Camposauro (40 km). Le sale ristorante dell’agriturismo hanno pareti in pietra e soffitti in legno, e sono arredate con antichi tavoli in quercia.
La cucina propone i piatti stagionali della tradizione locale nel rispetto della moderna scienza dell’alimentazione. Gli ingredienti provengono dalle nostre coltivazioni biologiche e dai contadini del posto. Pane, pasta, dolci fatti a mano, grigliate con la nostra legna fanno riscoprire sapori ormai dimenticati. Inoltre: cucina vegetariana, vegana, per celiaci. Le camere sono termoriscaldate, hanno servizi ed ingressi indipendenti, e sono arredate con letti matrimoniali a cui si possono aggiungere letti singoli e culle. Le famiglie e i loro bambini possono godersi le attività dell’agriturismo e partecipare al programma della Fattoria Didattica. Qui i bambini hanno la possibilità di inventarsi i loro giochi tra le case, nei prati e nei boschetti del borgo (magari sporcandosi un po’). Avranno a disposizione terra, erba, foglie, acqua, sassi, rametti, alberi ed animali al posto di videogiochi, computer e televisione.
Gli animali dell’agriturismo sono allevati secondo i principi dell’allevamento biologico.Trattati con rispetto ed amore sono tranquilli e pazienti, soprattutto con i bambini. Sono quindi l’ideale per compagnia, giochi e pet-therapy. A Borgo Cerquelle  si può ascoltare il linguaggio degli animali della fattoria, conoscere il loro comportamento, imparare ad avvicinarsi ad essi senza spaventarsi, né spaventarli, assistere e partecipare alle attività dell’agriturismo (curare l’orto, accudire gli animali, raccogliere la legna, accendere il fuoco, ecc.), visitare il nostro piccolo museo della civiltà contadina, fare passeggiate per i vialetti e i sentieri che attraversano il borgo, gli orti e i boschetti che lo circondano; per i più intraprendenti le passeggiate possono spingersi al ruscello dove si può gustare un bagno rigenerante nell’acqua fresca e cristallina. In ogni caso: tanto, tanto relax!

Fattorie aperte 2018 Regione Campania

Fattorie aperte 2018 Regione Campania

Cos’è una Fattoria didattica…
È un’azienda agricola, agrituristica, un’impresa agroalimentare o un museo della civiltà contadina in possesso dei necessari requisiti in termini di significatività, qualità dell’offerta didattica, sicurezza, ospitalità e in grado di offrire servizi di accoglienza, in particolare per le scolaresche, al fine di illustrare i processi produttivi, i metodi di produzione alimentare, la correlazione esistente tra la produzione agricola e la salvaguardia delle risorse naturali del territorio, valorizzare i prodotti tipici, evidenziare il lavoro dell’agricoltore e le iniziative che intraprende per produrre nel rispetto dell’ambiente.

Guida regionale delle Fattorie didattiche

 

Cooperativa Falode

Cooperativa Falode

Sul limitare tra le faggete e la prateria del lago, la Falode è un punto di partenza ideale per raggiungere le vette del M. Gallinola (1.923m) e del M. Miletto (2.050m) a piedi; percorrere la ciclolago ed i sentieri montani in mountainbike; esplorare i boschi e le vallate a cavallo.
Alla Cooperativa Falode alleviamo pecore Lacaune, vacche Brune e Marchigiane, capre Saanen, cavalli Quarter e Paint, cinghiali e maiali. Produciamo numerosi formaggi e salumi che offriamo da degustare nel nostro ristorante o all’ombra dei faggi nell’area picnic. Chi vuole rimanere a dormire può soggiornare nelle nostre camere, nei mini appartamenti o nell’area agricampeggio. Ai nostri ospiti offriamo visite agli animali della fattoria, passeggiate a cavallo, escursioni in quad, percorsi e laboratori didattici, un campo polisportivo.

Tipico Falode: formaggi, salumi e carni
Il gusto morbido del caciocavallo scamosciato, il succulento agnello alla brace, un tagliere di prelibata pancetta arrotolata, ed il resto della produzione gastronomica della Falode, traggono le loro origini dalla tradizione pastorale del Matese. Oltre che degustarli al nostro ristorante o nell’area picnic, è possibile portare a casa i prodotti a marchio Falode acquistandoli al punto vendita aziendale o presso i nostri rivenditori autorizzati.

Periodi consigliati
La Falode è aperta tutto l’anno, tutti i giorni della settimana, tranne il 24/25/26 dicembre.
Ad agosto, a Pasqua e a Capodanno registriamo una grande affluenza di visitatori. A chi è in cerca di tranquillità e relax suggeriamo la fresca primavera o il coloratissimo autunno.

 

Visite guidate alla cooperativa Falode

Visite guidate alla cooperativa Falode

Nell’ambito del progettto Fattorie Aperte della Regione Campania, il prossimo 12 maggio 2018 presso la Cooperativa Falode si potrà visitare gratuitamente la fattoria degli animali allevati per produrre il cibo che acquistiamo al supermercato, che ordiniamo al ristorante, che serviamo sulla tavola di casa.
Oltre al bagaglio di esperienza conoscitiva dell’attività agricola, ci sarà l’opportunità di godere dell’ameno ambiente montano nel quale è immersa la Falode. Naturalmente, non mancherà il momento atteso da tutti.
La visita è prevista per il primo pomeriggio e non sono necessarie prenotazioni per partecipare, se avete in programma di rimanere a prenzo, invece, fateci uno squillo o scriveteci un’email.

Castello del Matese (Ce)
Loc. Acqua di Santa Maria
Tel +39 0823 919233
[email protected]

Un premio per “Rosa Vitillo Pet Therapy”

Un premio per “Rosa Vitillo Pet Therapy”

L’associazione dal 2011 si occupa di diffondere la cultura della pet therapy, che vede, come co-terapia l’utilizzo di pet, in particolare piccoli animali ma anche onoterapia, per migliorare l’umore, facilitare le terapie, creare momenti ludico/educativi.
Svolge attività di pet therapy nei vari contesti di agio e disagio, utilizzando i pet sia di in chiave ludo/educativa che prettamente terapia con staff specializzato, attraverso vari pet, opportunamente preparati, quali conigli e cani, lavorando quindi sia in contesti creati ad hoc sia in comunità psichiatriche e centri per diversamente abili.
Nel Progetto premiato dal CSV i bambini hanno riscoperto il contatto con la natura e il rapporto con gli animali, apprendono i cicli produttivi e gustano la buona cucina, fatta con prodotti genuini.
Alle classi che hanno partecipato sono stati proposti percorsi di agility con il cane, sessioni di contatto tattile con il coniglio e la tartaruga, laboratori di espressione musicale e di pasta fresca.
I ragazzi hanno anche appreso nozioni di educazione alimentare, comprendendo la capacità di mangiare sano e allo stesso tempo hanno potuto degustare gli ottimi menù dell’ azienda.
Attraverso il contatto con l’animale i partecipanti apprendono il valore della comunicazione non verbale e l’importanza del linguaggio del corpo che li aiuta a prendere contatto anche con le loro emozioni.

Pin It on Pinterest