Pillole di vino rosso per il cuore

Pillole di vino rosso per il cuore

botti vino

A cura di Ettore Mautone

L’esame di una sola goccia di sangue, ottenuta dalla semplice puntura di un dito, consente di dosare alcuni metaboliti dannosi per le arterie derivati dai grassi animali introdotti con l’alimentazione. Presso i laboratori NutraPharmaLabs del Dipartimento di Farmacia dell’Università Degli Studi di Napoli “Federico II” di nutraceutica  è stato inoltre messo a punto anche un “antidoto” salva-arterie, derivato dalla vinaccia di Aglianico e Taurasi (prodotto di scarto nella preparazione del vino rosso), in grado di neutralizzare tali sostanze dannose per la salute del cuore. Per completare lo studio ora Novellino cerca nuovi volontari per misurare l’efficacia clinica del ritrovato salva-arterie.

“Chi fosse interessato a entrare nel trial clinico di questo nutraceutico”, spiega Ettore Novellino, “può contattare direttamente il nostro Dipartimento sito in Via Domenico Montesano.

cuore rosso in mano


Ma come si è giunti alle conclusioni della ricerca?

“Tra i fattori di rischio di eventi cardiovascolari acuti” aggiunge il docente – oltre agli alti livelli di colesterolo, che studiamo da anni (e per contrastare i quali viene utilizzato l’estratto procianidico di Melannurca Campana IGP) siamo partiti dalle evidenze sperimentali che mettono nel mirino una sostanza chimica, la trimetilammina-N-ossido (nome in codice TMAO), un metabolita derivato dalla flora intestinale frutto dalla digestione di alcuni nutrienti introdotti con l’alimentazione (come la fosfatidilcolina, la colina e la L-carnitina) che si trovano nella carne rossa, nelle uova e nei prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi animali”.
In pratica TMAO è una nuova spia del rischio cardiovascolare. “Siamo partiti da uno studio pubblicato sull’European Heart Journal” continua Novellino – in cui è stato verificato, su pazienti statunitensi con sindrome coronarica acuta, che alti livelli di TMAO sono predittivi di infarti ed eventi avversi cardiaci maggiori, monitorando l’evoluzione da 30 giorni e a 6 mesi e la mortalità a 7 anni. Il dato è stato poi confermato su un ampio studio di popolazione in Svizzera anche col conforto dell’angiografia coronarica”.

Si è verificato dunque, che il valore di TMAO è un indice attendibile dei rischi di eventi cardiaci acuti a un anno di distanza, identificando tale sostanza come marker di rischio per gli eventi cardiovascolari. Il range di concentrazione plasmatica di TMAO ritenuto fisiologico è molto basso, pari a circa 50-150 microgrammi per litro di sangue. Per un’accurata misurazione di TMAO nel plasma era necessaria dunque una tecnica analitica di notevole sensibilità, precisione e riproducibilità. Ebbene i laboratori hanno messo a punto una tecnica per misurare la concentrazione plasmatica di TMAO. “Tale metodo” aggiunge Novellino – è veloce (consente di fornire il risultato entro massimo 2 ore dal prelievo) ed estremamente sensibile. Inoltre, l’analisi è possibile su un quantitativo di sangue non superiore a 0.5 millilitri che viene prelevato dal dito mediante l’uso di un pungidito”.

uva aglianico

Ma non è tutto:

il fattore di rischio rappresentato da TMAO è modificabile. “A tal proposito“, spiega ancora Novellino – in da un recente studio pubblicato su Nature Medicine è emersa una nuova classe di farmaci attivi nel ridurre la produzione intestinale del precursore trimetilammina (TMA), che verrebbe poi convertito nella sua forma ossidata TMAO a livello epatico. Tuttavia, tali studi sono riferiti al modello animale. Studi sull’uomo relativi ad un possibile approccio terapeutico non sono ancora disponibili”.
E qui entra in gioco l’estratto polifenolico di vinaccia di Vino rosso “I laboratori NutraPharmaLabs del nostro Dipartimento universitario“ conclude Novellino “hanno però formulato un innovativo prodotto nutraceutico che si è rivelato particolarmente efficace nel ridurre i livelli plasmatici di TMAO. Tale prodotto, a base di estratto polifenolico di vinaccia della varietà Aglianico e Taurasi, che è stato capace di portare a circa un terzo la concentrazione originaria di TMAO già ad un mese di trattamento.
Ora reclutiamo altri volontari per proseguire lo studio prima di rendere disponibile ai pazienti tale prodotto che conferma il ruolo protettivo del vino rosso per le arterie come già documentato in molti studi clinici”. Il vantaggio del nutraceutico rispetto al vino? La possibilità di concentrare in una sola capsula l’equivalente di polifenoli contenuti in tre quanti di litro di buon vino rosso che a tavola non va consumato oltre la dose di un bicchiere a pasto per evitare che ai benefici per le arterie di correlino danni al fegato.

Impress, il rivoluzionario trattamento di ortodonzia invisibile, arriva a Salerno

Impress, il rivoluzionario trattamento di ortodonzia invisibile, arriva a Salerno

Impress, azienda specializzata nell’ortodonzia invisibile di nuova generazione, dopo le recenti aperture nel territorio italiano e a una costante espansione a livello europeo, arriva nel cuore di Salerno per offrire ai cittadini la possibilità di migliorare il proprio sorriso e prendersi cura della salute dentale grazie al suo rivoluzionario trattamento con allineatori invisibili.

impress ortodonzia invisibile

Merito di un approccio all’avanguardia dove la tecnologia è tra i principali punti di forza. Il metodo Impress, infatti, si differenzia dai trattamenti tradizionali con una proposta caratterizzata dalla massima flessibilità, personalizzazione e comodità per adattarsi alle esigenze di ciascun paziente. L’azienda, grazie all’esclusiva specializzazione in ortodonzia invisibile e al controllo dell’intera catena del valore, ha reso accessibile i propri servizi a tutti.

Dopo aver rivoluzionato il mercato europeo con trattamenti ortodontici specifici per risolvere i problemi legati al disallineamento dentale, Impress è ora pronta ad offrire una possibilità inedita per migliorare il proprio sorriso anche ai pazienti di Salerno che potranno recarsi presso la nuova clinica, Studio Associato Dr. Ginetti in Corso Vittorio Emanuele 203, per iniziare il proprio trattamento di ortodonzia invisibile interamente personalizzato.

All’interno di uno spazio attrezzato con tecnologie di ultima generazione e studiato per accogliere i pazienti all’insegna del comfort e del relax, Impress mette a disposizione dei cittadini di Salerno l’expertise maturata sul campo con il trattamento di migliaia di casi e la disponibilità di un’equipe medica altamente specializzata.

Gli spazi della nuova clinica sono organizzati in modo da garantire un’esperienza in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle misure anticovid.

Come funziona il trattamento di ortodonzia invisibile proposto da Impress?

La tecnologia e l’innovazione costante sono i principali punti di forza dell’offerta Impress che si differenzia sul mercato grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale attraverso cui si offre al paziente l’inedita possibilità di recarsi in clinica, nel caso dei trattamenti meno complessi, solo in occasione del primo appuntamento ai fini della valutazione odontoiatrica preliminare. Dopo aver eseguito in sede l’ortopanoramica e la scansione in 3D di ultima generazione, al paziente viene mostrata una video simulazione accurata e gratuita dei risultati che potrà ottenere con il trattamento Impress.

Una volta intrapreso il percorso, il paziente ha la possibilità di scegliere il follow up che meglio si adatta al suo stile di vita: di persona, con visite alle cliniche Impress, o virtuale tramite un’apposita App che comodamente da casa consente un monitoraggio accurato dei progressi del trattamento.

L’evoluzione viene valutata dal team medico attraverso l’app, alla quale il paziente deve inviare una fotografia del suo sorriso ogni volta che cambia gli allineatori. Grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale verranno analizzati i progressi, avvisando il team medico in caso di imprevisti. Il paziente ha a disposizione un monitoraggio digitale 7 giorni su 7 con la possibilità di richiedere un consulto medico tramite videochiamata e persino su WhatsApp, fermo restando l’eventualità di visitare la clinica quando vuole, senza costi aggiuntivi.

Ulteriore punto di forza della proposta Impress è la possibilità di intraprendere il trattamento in una città e completarlo in un’altra grazie alla possibilità di accedere alla storia clinica e al follow-up di ciascuno in qualsiasi sede europea.

“In Impress, – commenta il Dott. Khaled Kasem, capo del team ortodontico di Impress – siamo costantemente impegnati nel fornire ai nostri pazienti un’esperienza di eccellenza nel campo dell’ortodonzia invisibile e vogliamo offrire a tutti la possibilità di intraprendere un percorso di allineamento dentale che si contraddistingua non soltanto per i risultati ma soprattutto per la semplicità e la personalizzazione del trattamento con cui si possono raggiungere. L’obiettivo di quest’anno è di rafforzare sempre più la nostra presenza sul territorio italiano e Salerno ci è sembrata la città ideale dove portare la nostra metodologia sensibilizzando i cittadini sull’importanza di poter godere di un sorriso sano e bello in maniera accessibile”.

Per maggiori informazioni: https://smile2impress.com/it

Scopri l’Irpinia con i Wine Tour

Scopri l’Irpinia con i Wine Tour

Enoturismo, promozione e valorizzazione del territorio: vitigni irpini è il progetto enoturistico che approda in una delle zone vitivinicole più pregiate d’italia, l’Irpinia. Dal 16 Dicembre 2020 è online il sito www.vitigniirpini.com, il portale dedicato all’enoturismo che ti permette di adottare un filare di Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo e prenotare il tuo Wine Tour con nove Esperienze Emozionali.

Nella Regione Campania si trova la provincia dell’Irpinia, con capoluogo Avellino, che dista 40 minuti dall’aeroporto di Capodichino e dai porti più vicini di Napoli e Salerno. Le stazioni ferroviarie di Napoli, Afragola, Caserta, Salerno distano 30/45minuti. In auto il territorio dell’Irpinia è raggiungibile percorrendo l’Autostrada A16 ‘Napoli – Bari’ prendendo le uscite Avellino Est, Avellino Ovest o Grottaminarda.
In un territorio pregiato, ricco di tradizioni culturali ed enogastronomiche, dall’idea di due avellinesi – Michele Bello e Antonella Coppola – maturata durante il primo lockdown di marzo 2020, dovuto alla pandemia Covid19, nasce il progetto “Vitigni Irpini” per la valorizzazione e promozione del territorio attraverso l’enoturismo.

Cos’è il turismo del vino?

L’enoturismo, dove la degustazione di vino si abbina alla conoscenza della cultura e delle tradizioni di una zona a vocazione vitivinicola, da sempre suscita interesse nei turisti. Se in passato il turismo del vino poteva essere visto come un segmento di nicchia, oggi è divenuto un fascino sia per esperti e professionisti e sia da semplici appassionati e curiosi.
Il vino ha fatto nascere nuove esperienze, non solo degustazioni ed eventi, ma visite guidate in cantina, esperienze durante la vendemmia con i produttori, passeggiate a piedi e tour con bike tra i vigneti, trekking ed escursioni a cavallo; esperienze che sanno soddisfare un parterre di turisti ampia e con esigenze differenti.

I turisti desiderano quindi vivere il tour del vino a 360° e per questo Vitigni Irpini con i suoi “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e il feeling diretto con le cantine, che partecipano al progetto, offrono accoglienza e servizi di qualità.
Sul sito di Vitigni Irpini www.vitigniirpini.com sono presenti nove proposte di “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e in collaborazione tecnica con l’agenzia viaggi e turismo “Pro locando Viaggi & Turismo” organizza tour enogastronomici in Irpinia alla scoperta delle cantine, della cultura e della tradizione enogastronomica di un territorio autentico e genuino.

Michele e Antonella, spinti prima dalla passione per il vino e dalla curiosità di prodotti particolari e poco conosciuti hanno fatto un lavoro di ricerca per organizzare al meglio le visite in cantina in Irpinia, hanno studiato i luoghi, incontrato i produttori e desiderano condividere con voi la bellezza del territorio. Oltre a collaborare con le cantine, sono stati selezionati ristoranti, strutture ricettive e guide specializzate con profonda conoscenza del territorio e di tutta la Regione Campania. La professionalità, il divertimento e il relax sono assicurati, infatti, ogni tour è stato realizzato per trasmettere emozioni ed esperienze diverse.

Vitigni Irpini è anche un Wine Shop Online, la prima piattaforma dedicata esclusivamente ai vini irpini, con spedizione in tutta Italia. Inoltre, offrono consulenza per il settore Ho.Re.Ca. per aggiungere nella carta dei vini dei locali, sul territorio nazionali e internazionale, la Selezione Vitigni Irpini. Infine, ricordiamo l’iniziativa “Adotta una vite”, con la possibilità di ricevere il vino del proprio filare.

Michele e Antonella

Antonella Coppola, owner del progetto Vitigni Irpini. Dal 2000 approda con passione e devozione nel mondo dei viaggi, con doti organizzative garantisce la migliore esperienza di viaggio individuando le esigenze e preferenze dei clienti. Dal 2013 è ancora di più affascinata, grazie a suo marito Michele, dal mondo del vino; scoprendo così il meraviglioso binomio viaggi – vino.
Michele Bello, ideatore del progetto Vitigni Irpini. Dal 2006 specialista nel settore IT ma con una forte passione dal 2007 nel mondo del vino. Tra eventi, degustazioni, visite in cantina viene “catturato” sempre più da questo fantastico mondo.
Michele e Antonella tra viaggi, visite e degustazioni in cantina, partecipazione ad eventi vitivinicoli e assaggiando molti piatti e ricette in ristoranti “ricercati” d’Italia non si distaccano mai dal loro cordone ombelicale: l’Irpinia.

«Siamo entusiasti, perché abbiamo visto aumentare di giorno in giorno le richieste per “Adotta una vite” – ha dichiarato Michele Bello -. Sono in tanti a voler regalare e intitolare a nipoti o figli appena nati un filare di vino pregiato che i nostri produttori vinificano in Irpinia. Diverse anche le richieste ricevute da parte di imprenditori che stanno programmando di donare come premio produzione ai propri dipendenti una vite di vino Irpino. Altre richieste sono arrivate per regali di compleanno, per san valentino, la festa della donna e la festa del papà. Adottare una vite è un trend in crescita per ogni occasione. Con il nostro Wine Shop Online siamo contenti che il vino irpino arriva sulle tavole degli Italiani.
Crediamo fortemente nel progetto – ha dichiarato Antonella Coppola – perché l’Irpinia è una terra che merita l’enoturismo, infatti con i clienti fidelizziamo il più possibile perché sono il cuore di Vitigni Irpini. Crediamo che il cliente non solo deve essere soddisfatto ma anche entusiasta dall’acquisto sulla nostra piattaforma fino all’accoglienza che riceverà in Irpinia durante il soggiorno. Ci teniamo ai dettagli perché sono quelli a fare la differenza per offrire servizi e accoglienza di qualità, grande ospitalità come tutto il popolo Irpino sa fare. Dopo la chiusura forza per la situazione Covid-19 per i nostri Wine Tour abbiamo avuto tante richieste da ogni zona di Italia sia da coppie, che da gruppi di persone ma anche da società.

Prospettiva Alternativa: corpo come movimento, suono e ritmo

Prospettiva Alternativa: corpo come movimento, suono e ritmo

associazione Prospettiva Alternativa


L’Associazione napoletana “Prospettiva Alternativa” nasce dall’idea che il corpo è “movimento, suono e ritmo” in continuo divenire.
Per questo promuove attività “musico-motorie” e valorizza eventi culturali, ludici, ricreativi e didattici. Nei progetti propone un approccio alla propedeutica e didattica dell’arte, con maggior attenzione alla musica e al movimento, che parte dal fare per poi comprendere, cioè partire dalla pratica per poi arrivare alla teoria.

“Il nostro approccio all’insegnamento – spiegano – si basa sul sapere, saper fare, saper far fare. Di conseguenza, la nostra idea di apprendimento si sviluppa su tre assi fondamentali di Piaget: ascoltare, assimilare, accomodare”.
L’associazione ha al suo attivo collaborazioni con Istituti Scolastici sul territorio italiano, realizza e gestisce eventi, seminari, workshop ed è molto attiva negli ambienti socio-culturali.

Tutti i collaboratori e volontari del gruppo sono anche professionisti con Diplomi, Lauree, Abilitazioni all’Insegnamento e certificazioni di metodologie d’insegnamento riconosciute a livello internazionale; sono Strumentisti Professionisti, Specialisti del Movimento, Insegnanti ed Educatori.

Tra le iniziative già promosse da Prospettiva Alternativa c’è il workshop “GiocArteLab” che pone al centro il corpo come interazione di tre attività: consapevolezza corporea, body percussion e linguaggio mimico gestuale. Partendo da esercizi di respirazione, equilibrio e coordinazione i partecipanti prendono consapevolezza del proprio corpo che, con la body percussion, si trasforma uno strumento capace di riprodurre diversi ritmi e suoni; infine, attraverso la comunicazione mimico gestuale durante il workshop si impara a condividere emozioni con semplici e immediate azioni.

Un altro progetto educativo proposto è “OUTDOOR + BRAVI E + SANI”, rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni, che si svolge completamente all’aperto, nel verde del prezioso giardino di Casa Tolentino ai piedi della collina di San Martino, nel cuore di Napoli su Corso Vittorio Emanuele. Grazie ad un approccio ludico e cooperativo i bambini possono apprendere abilità dalle più semplici alle più complesse con attività educative svolte con educatori qualificati. Da correre, saltare, arrampicarsi, all’utilizzo di attrezzi da lavoro, quali martelli, rastrelli, facilitando il senso di responsabilità e superando le frustrazioni. I bambini, non appena sentono la musica, iniziano a muoversi naturalmente. La musica e il movimento sono le forme di espressione attraverso le quali i bambini si confrontano con l’ambiente materiale e sociale acquisendo nuove conoscenze e vivendo esperienze personali fondamentali per il loro percorso di crescita. Questo progetto vuole stimolare la fantasia e la creatività dei giovani/piccoli per trasmettere loro entusiasmo durante l’apprendimento di movimenti e ritmi.

Contatti:
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Amatè Avellino

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Camminare per il benessere con il fitwalking

Camminare per il benessere con il fitwalking

Un’attività sportiva che fa bene a tutte le età. Scopri tutti i benefici e come praticarla a Salerno

gruppo FITWALKING SALERNO

Il fitwalking è l’arte del camminare per tenersi in forma (col significato di “camminare per il benessere”). È una pratica sportiva non competitiva e non traumatica perché non c’è impatto col terreno, visto che non prevede la “fase volo” che è quella che sollecita l’articolazione e la schiena. Si può quindi definirlo come un’evoluzione della semplice camminata, mentre non deve essere confuso con la marcia, che è una disciplina olimpica agonistica ed ha una tecnica diversa.
Il fitwalking è stato introdotto in Italia dai gemelli Damilano dal 2001, marciatori professionisti, Oro alle Olimpiadi di Mosca nel 1980. È inoltre un’attività di gruppo, pertanto oltre ai benefici derivanti dall’attività motoria, favorisce anche l’interazione sociale come momento di aggregazione. Ha quindi più una rilevanza benefica salutare e sociale, che sportiva, in quanto di questa disciplina non vengono disputate gare a carattere competitivo.
I medici raccomandano la camminata veloce, sia perché poco traumatica, sia per i numerosi benefici che produce su chi soffre di patologie come ipertensione, colesterolo, malattie cardiache, ansia e depressione; inoltre tonifica tutti i muscoli del corpo e viene quindi consigliata ai corridori che hanno subito traumi alle articolazioni. È un’attività fisica adatta a tutti, a prescindere dall’età e dal grado di resistenza e garantisce, a chiunque la pratichi, una serie di benefici fisici, agendo su:
apparato locomotore (ossa, articolazioni e muscoli): si registra infatti un sensibile aumento del tono muscolare, per cui la fibra muscolare, irrorata da maggior quantità di sangue, si ossigena e si rinforza. Aumenta la mobilità delle articolazioni che, con la camminata costante, mantengono un elevato grado di elasticità nei tendini e nei legamenti. Anche il tessuto osseo si mantiene compatto e si prevengono rischi di deterioramento precoce dell’apparato scheletrico come l’osteoporosi. Inoltre, mancando la fase di volo, perché un piede rimane sempre a terra, tale attività risulta non essere mai traumatica per ossa, articolazioni e muscoli;
apparato respiratorio: di fatto, la meccanica respiratoria viene potenziata: i muscoli respiratori e, in particolar modo, il diaframma, con l’esercizio motorio aumentano la loro potenza e l’efficienza dei loro movimenti. Se la gabbia toracica diviene più mobile, aumenta lo spazio a disposizione dei polmoni per espandersi. Questo determina l’aumento dei litri d’aria che i polmoni possono inspirare ed espirare (capacità vitale), comportando un numero inferiore degli atti respiratori necessari, durante il fitwalking, rispetto a soggetti sedentari;
sistema cardiocircolatorio: negli sportivi le le cavità interne del cuore aumentano di volume, sia per contenere una quantità di sangue maggiore, sia perché le pareti, costituite da tessuto muscolare, si rinforzano e si ispessiscono. Sono poi numerosi gli adattamenti che si verificano nella circolazione sanguigna: le pareti dei vasi diventano più elastiche, la pressione sanguigna diminuisce e il maggior tono muscolare complessivo migliora il ritorno venoso del sangue al cuore.

Camminare almeno 30 minuti al giorno è inoltre una strategia consigliata per ridurre il rischio di sovrappeso e obesità e per scaricare le tensioni della vita quotidiana. Questa pratica sportiva rappresenta infatti un’ottima strategia per fronteggiare le condizioni di stress cronico, acuto e la sindrome da burnout.

La tecnica del fitwalking prevede che il passo sia energico (quindi una falcata ampia), sia curata la postura e il ritmo sia impegnativo, raggiungendo una velocità di almeno 6 km/h. Questo al semplice scopo di sviluppare una potenza sufficiente affinché la camminata produca effetti benefici sulla forma fisica e sul dimagrimento.
Esistono tre differenti stili che caratterizzano tale disciplina e che si differenziano per il livello di tecnica utilizzata e dalla velocità del passo: life style, performer style e sport style.
• Nel LIFE STYLE si ha un’ampiezza del passo minore, che comporta una spinta ridotta da parte del piede e le braccia non hanno un’oscillazione esagerata. Questo stile non permette una velocità elevata, infatti assomiglia alla camminata tradizionale.
• Il PERFORMER STYLE ha una tecnica più marcata. Il braccio si muove in modo sincrono a quello delle gambe, comportando così un aumento dell’ampiezza del passo. Il braccio è piegato a 90 gradi.
• Lo SPORT STYLE definisce un cammino più sportivo e quindi più veloce. Le braccia risultano piegate al gomito a circa 90 gradi e oscillano vigorosamente mantenendo questa posizione. Proprio questa oscillazione è alla base di una buona impostazione del passo e, di conseguenza, contribuisce in modo rilevante a far sì che l’intera azione si mantenga dinamica con uno sfruttamento completo della fase di spinta da parte del piede. Questo compie un movimento chiamato “rullata”, che definisce l’intero percorso del movimento che compie dal momento del suo contatto con il terreno sino al termine della spinta.
La camminata sportiva è un’attività che si sta diffondendo molto negli ultimi anni, come alternativa alla corsa e praticabile da tutti, in particolare dalle persone anziane, perché dà benefici a tutto l’organismo senza le sollecitazioni della corsa tradizionale. Naturalmente si deve ricordare che per poter praticare la disciplina del Fitwalking o qualsiasi altro sport è sempre opportuno avere il certificato medico sportivo non agonistico, rilasciato da un Medico sportivo iscritto alla FMSI, per verificare il proprio stato di salute.

Fitwalking Salerno

Per iniziativa dell’istruttore Mauro Russo, certificato FIDAL, CONI e scuola Damilano, nasce l’idea di creare il Gruppo Fitwalking Salerno all’interno dell’Atletica Arechi Salerno, il cui Presidente, Ruggero Gatto, sin da subito ha mostrato interesse per il progetto di “benessere & salute”.
Il Gruppo svolge attività sportiva da quasi due anni sul territorio di Salerno e provincia, ed in giro per l’Italia in gare nazionali, con l’obiettivo di diffondere la pratica sportiva per una migliore qualità della vita.
Il Gruppo Fitwalking Salerno è formato da circa 50 persone, tutte tesserate con l’Atletica Arechi, che conta oltre 100 iscritti. Il gruppo si allena in media tre/quattro volte a settimana su percorsi stradali all’interno della città, alternando salite, discese e pianura.
Nel corso di circa due anni il gruppo ha organizzato delle passeggiate divulgative in diversi Comuni della provincia di Salerno e oltre: Sacco, Stella Cilento, Roccadaspide, Maratea (PZ). A Salerno lo scorso 7 aprile in occasione della “Salerno Corre”, si è tenuto il primo Fitwalking Day tra le strade della città chiusa al traffico, riscuotendo grande entusiasmo da parte dei partecipanti.

Cammina inSacco: passeggiata tra la natura e le bellezze del borgo

Cammina inSacco: passeggiata tra la natura e le bellezze del borgo

Dopo il grande successo dello scorso anno, il 4 agosto si ripete la camminata ecologica “Cammina InSacco”, per volere del Sindaco Franco Latempa, dell’Amministrazione Comunale e della Giunta, in collaborazione con il Gruppo Fitwalking Salerno dell’ASD Atletica Arechi Salerno.

Scopo della manifestazione è quello di far conoscere le bellezze del luogo, regalando momenti emozionanti a contatto con una natura veramente incontaminata. Il piccolo Comune di Sacco, che conta 500 abitanti, fa parte infatti del Parco Nazionale del Cilento ed è immerso nel verde, a circa 610 metri sul livello del mare.
La Camminata avrà inizio domenica alle 17.00 con partenza dalla Madonnina in Montagna per proseguire lungo la statale e scendere tra i vicoli del centro storico con arrivo in Piazza del Popolo, cuore del borgo dove è possibile ammirare la bellissima Chiesa madre di Sacco, dedicata a San Silvestro Papa (patrono del paese).
La partecipazione alla camminata è aperta a tutti: il messaggio che si vuole diffondere è infatti che lo sport e il movimento sono sinonimi di benessere e salute e se praticati con costanza costituiscono un vero e proprio “farmaco naturale” per il nostro corpo.

Per info ed iscrizioni www.maurorusso.info

camminata-insacco

Club Nautico della Vela di Napoli

Club Nautico della Vela di Napoli

Il Club Nautico della Vela di Napoli è un’istituzione storica del capoluogo partenopeo. Fondato nell’estate del 1901 ai piedi dell’antico Castel dell’Ovo, oggi per le sue caratteristiche e potenzialità è uno dei primi Circoli Velici Affiliati alla Federazione Italiana Vela della V zona ed è il 7° Club ultracentenario Italiano.

Dal punto di vista organizzativo, il Club Nautico, nel suo turno di presidenza dell’Associazione dei Circoli Velici Napoletani ha gestito per gli anni 1998, 1999, 2000 i Campionati Nazionali del Tirreno portando la premiazione dalla banchina al cuore dell’isola di Capri: la piazzetta. Nel 2001 in occasione del centenario della sua fondazione il Nautico, unico tra tutti i circoli napoletani, ha avuto l’onore e l’onere di organizzare il Campionato Nazionale Assoluto IMS che è la più importante manifestazione italiana per le classi d’altura. Per la regata finale è stata effettuata per la prima volta in Italia la trasmissione in diretta televisiva.
Nel 2015 il Nautico è stato co-organizzatore, insieme al C.R.V. Italia e al R.Y.C.C. Savoia, del Campionato Italiano Classi Olimpiche, a Napoli. Portando la base logistica della manifestazione presso la Rotonda Diaz, dove fu allestito il Villaggio della regata di oltre 5000 mq e i campi di regata antistanti il lungo mare Caracciolo.
Negli ultimi anni sono emersi alcuni atleti d’interesse nazionale e internazionale come Buchberger, Braucci, Apolloni e i due fratelli Montefusco. Nell’altura formidabili sono stati i successi di Bix, con il team-leader Mauro Montefusco a cui sono seguiti quelli di Sexy, il cui armatore e timoniere Carlo Varelli è stato nominato “Armatore dell’anno” per il 2006 e vincitore del Campionato Italiano Vela d’Altura nel 2014 e ancora gli ottimi risultati di Alcor, dell’armatore Gennaro Aversano, che ha portato colori del Nautico sul podio in diverse regate del mediterranee e oceaniche, tra le tante va ricordato il secondo posto all’A.R.C. (Atlantic Rally for Cruise) del 2011.
Ad oggi, tra i tanti equipaggi e armatori presenti al pontile spicca il nuovo equipaggio di Sexy, composto da Soci Sportivi Under 35 del Club Nautico della Vela, con una nuova armatrice e socia del Club Angela Groger.
Oltre all’attività prettamente velica ed organizzatrice, il Nautico si è caratterizzato per una rinomata Scuola Vela d’Altura e giovanile che ha portato alla costituzione di un fulcro unico in campo velico per competenza ed esperienza. L’ obiettivo è mirato a far avvicinare giovani e adulti a tutte le attività marinare, al fine di creare momenti di aggregazione con finalità educative, culturali e formative.
L’offerta formativa che offre è completa, sia per le derive olimpiche della classe Laser che per la vela d’altura con i corsi base (Avvicinamento, Perfezionamento e Avanzato). Inoltre, con l’arrivo al pontile del Nautico delle due barche Blusail24 sono stati attivati i corsi regata per tutti coloro i quali abbiano interesse ad avere un approccio più tecnico e competitivo.
Per chi, invece, ha più piacere ad avere un approccio più croceristico sono attivi i corsi: Crociera e Patente Nautica entro e oltre le 12 mn.

LA SEDE

La sede attuale sita al Borgo Marinari, ai piedi del Castel dell’Ovo, nasce come sede estiva, nel 1901, in quanto la sede più ampia e lussuosa si trovava nel quartiere di San Ferdinando in Piazza Trieste e Trento.
In essa erano concentrati i canottieri e i velisti che la frequentavano per gli allenamenti e come rimessaggio per le barche. A partire dagli anni ‘90 si scelse di abbandonare i locali di Piazza Trieste e Trento e di concentrare tutta l’attività del sodalizio a Santa Lucia. Oggi il Club Nautico della Vela dispone di circa 500 mq su due livelli. Al primo piano c’è un ampio salone di rappresentanza, una sala intitolata al socio “Oreste Albanesi” utilizzata sia per i giochi che come aula didattica. Sempre allo stesso piano si può usufruire dei servizi di bar e ristorazione, con una sala da pranzo aperta sul terrazzo prospiciente con una straordinaria veduta panoramica, attrezzato per accogliere i soci e i loro ospiti sia per l’estate che per l’inverno. Al piano terra, invece, con accesso anche dal lato mare, sono collocati gli spogliatoi con i servizi e un’ampia cala vele, intitolata al socio “Alessandro Chiodo”, con rimessaggio per derive e canoe. Il pontile, in concessione, si trova innanzi al sodalizio ed ospita circa una quindicina di barche a vela di proprietà del circolo e dei soci.

LA STORIA

Il Club Nautico della Vela fu fondato nell’estate del 1901 ai piedi dell’antico Castel dell’Ovo di Napoli. Nasceva in seguito alla scissione dal R.Y.C.C. Savoia, a causa della disparità di vedute sul sistema di voga.
A campeggiare il gruppo di dissidenti, Eugenio Simeone, Augusto Gandais e Francesco Dresda, alla cui protesta aderì immediatamente, tra gli altri, quel Michele Massa che avrebbe rifiutato la carica di presidente pur di non accreditarsi come il più anziano tra i Soci fondatori del Club. La vicenda fu ricostruita con accenti sapidi dal corsivista de “il Propagando”, in un Moscone che reca la data del 16 agosto 1901.
Il Club nacque quindi per l’attività remiera e fu con un atto di coraggio che i suoi fondatori iniziarono l’attività con una sola imbarcazione, una vecchia Jole a quattro da allenamento. Nel 1902 il Nautico si affermò ai Campionati Meridionali aggiudicandosi la vittoria in varie categorie.
Questo esordio e le prime vittorie a livello Nazionale gli permisero di guadagnarsi il merito di rappresentare l’Italia ai campionati Europei in equipaggio misto Libertas – Nautico. Tuttavia l’attività remiera del Nautico, sebbene caratterizzata da un’attività agonistica molto gratificante, durò solo pochi anni, poiché terminò nel 1906. Nacque invece e si sviluppò proprio allora l’attività velica. Le prime imbarcazioni furono rappresentate da due monotipi fatti costruire nel 1903 a Piano di Sorrento. Presto però si procedette all’acquisto del panfilo “Grace”, cutter di 11 tonnellate, costruito a Wyvenhoe in Inghilterra. Esso fu acquistato per partecipare alle regate indette dal R. Circolo Italiano della Vela nel Golfo di Napoli, in occasione delle quali si aggiudicò la vittoria in entrambe le manifestazioni. Era l’estate del 1905.
Il Club Nautico avviò una particolare iniziativa che costituisce oggi una tradizione: l’attività velica femminile, che ebbe la sua antesignana in Nora Bergstrom con le vicende della “Coppa Sportiello” e che trovò particolare sviluppo con la propaganda tra le universitarie napoletane.
Durante il periodo delle due grandi guerre, il peso grave del fascismo non consentì lo sviluppo dell’attività sociale e il Nautico pur con qualche battuta d’arresto riuscì ad affacciarsi alla seconda metà del secolo.
Gli anni dal 1948 al 1950 videro un’attività molto intensa con la partecipazione a varie manifestazioni significative fra cui, nel 1948, i campionati Mondiali di “Stelle” in Portogallo, dove un equipaggio del Nautico si classificò 17°. Sempre lo stesso equipaggio vinse nel 1948 il titolo Europeo delle Stelle.
Nel 1949 il Nautico vinse quindici Coppe e conseguì il secondo posto nel Campionato Europeo della “Star Class” a Monaco ed ancora il secondo posto per le Star Class nel Campionato Italiano a Taranto; ed infine con il secondo posto nel Campionato Italiano del “Linghtnings”.
Nel 1950 il Nautico vinse 14 Trofei e Coppe e partecipò ai Campionati del Mondo a Chicago negli Stati Uniti.
Non appena furono traguardati i primi 50 anni di vita il Club Nautico fu insignito dal C.O.N.I. della “Stella d’Oro al Merito Sportivo” per la lodevole attività sportiva e per aver dato lustro allo sport italiano.
Nel 1989 il Nautico divenne primo tra i circoli velici napoletani, con la delibera per l’ammissione delle donne alla categoria dei Soci Ordinari del sodalizio. Una vera rivoluzione nel mondo dello yachting, fortemente conservatore, che considera l’elemento femminile come un ospite, gradito ma pur sempre un ospite.
Dal 1950 ad oggi l’attività velica del sodalizio si è essenzialmente concentrata sull’attività velica dei propri soci e sull’organizzazione di importanti eventi velici sia zonali che internazionali, ed è così che il Nautico fu promotore e organizzatore di diversi Campionati Nazionali del Tirreno, della particolare regata Portofino – Napoli nella quale fu stabilito il “record” del percorso.
Tanti i personaggi di assoluto rilievo hanno attraversato quegli anni: l’armo leggendario del quattro di coppia soprannominato “Guè Guè” con i Soci Barbati, Stolte, Petteruti e Byngton e il duo “Jammo Jà” con i Soci Barbati e Byngton che tra il 1901 e il 1903 vinsero tutto ciò che si poteva vincere e segnarono la stagione del canottaggio al Club Nautico che con loro nacque e si concluse; Eugenio Masciocchi, dominatore della classe “Dinghy” e vincitore di numerose regate internazionali; Gaetano Martinelli, timoniere in classe Star e poi successivamente rispettato e competente giudice di regata e presidente del sodalizio; Nino Cosentino, vincitore di numerose regate e campionati tra cui, in classe Dragone, un bronzo olimpico nel 1960 quando le gare si svolsero nelle acque del Golfo, un titolo europeo e una vittoria ai Giochi del Mediterraneo nel ’63.
A questi ultimi due soci sono dedicati due trofei importanti per il Nautico: il Trofeo Martinelli che si disputa ogni anno nel Campionato Invernale del Golfo di Napoli e il secondo, Trofeo Nino Cosentino, per le derive olimpiche della Classe Laser, consolidata tappa del Campionato Zonale della F.I.V. – V zona per la predetta classe.

CONTATTI

Tel: 0817647424
Cell. 3939160069 (Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato 10.00 – 15.00 Mercoledì 18.00 – 23.00)
info@clubnauticodellavela.it

 

Il Nostro Più: il latte appena munto a km 0

Il Nostro Più: il latte appena munto a km 0

La Centrale del latte di Salerno raccoglie la sfida della sostenibilità

Combinare le proprietà nutritive del latte con l’amore per il territorio e per l’ambiente: è l’impegno che la Centrale del latte di Salerno si è assunta attraverso il lancio del prodotto Il Nostro Più, latte fresco pastorizzato intero “Alta Qualità”.

Il Nostro Più vanta una serie di plus che lo distinguono dal classico latte fresco. A partire dalla maggiore freschezza, che deriva dal fatto che è confezionato entro sole 12 ore dalla mungitura. Un automezzo dedicato preleva infatti il latte dalle stalle e lo consegna direttamente alla Centrale del latte, che in questo modo riesce a garantire un prodotto freschissimo, che preserva al meglio gli elevatissimi standard qualitativi, nutrizionali e organolettici.

Il Nostro Più nasce inoltre in fattorie di altopiano, situate nel Parco del Cilento e Vallo di Diano, a circa 500 metri di quota: l’aria pura e la natura incontaminata contribuiscono a conferirgli caratteristiche organolettiche superiori.
Gli allevamenti sono visitabili prenotandosi attraverso il sito della Centrale del latte: l’azienda ci tiene infatti ad offrire ai clienti l’opportunità di verificare l’origine del latte e le condizioni favorevoli in cui nasce.

Gli standard di freschezza e qualità risultanti dal contesto di altopiano in cui vengono allevate le mucche, dall’attiguità delle coltivazioni e dal breve lasso di tempo che intercorre fra mungitura e confezionamento rendono Il Nostro Più un latte più denso e gustoso della media e con un elevato tenore medio di grasso e proteine.
Il Nostro Più raccoglie anche la sfida della sostenibilità con un progetto condiviso con Legambiente Campania, grazie a un packaging che riduce al minimo le emissioni di CO2, facendo un favore all’ambiente e insieme alla salute dei cittadini. Infatti il prodotto viene confezionato in contenitori certificati “Carbon Neutral” ad emissione di anidride carbonica compensata, ovvero contenitori ecosostenibili prodotti tramite riduzione delle emissioni di CO2, combinate con l’utilizzo estensivo di energie rinnovabili.
Altro plus del prodotto è il sistema di tracciabilità che, attraverso il QR-code sulla confezione, permette di tracciare l’origine e i tempi di produzione del latte, all’insegna della totale trasparenza. Il Nostro Più rappresenta un’evoluzione dei concetti di qualità, sicurezza e sostenibilità che da sempre stanno a cuore alla Centrale del latte di Salerno, attraverso un prodotto che è un omaggio al territorio e un regalo all’ambiente.

Per informazioni contattare:
Uff. Marketing Centrale del Latte di Salerno S.p.A.

Tel. 089 685220 – Fax 089 685230
[email protected]

I benefici dell’andare in bicicletta

I benefici dell’andare in bicicletta

ciclista andare bici

Dalle ricadute positive sulla salute, sull’economia e sull’ambiente: pedalare conviene

La bicicletta si candida a diventare protagonista della rivoluzione della mobilità sostenibile. E nonostante l’Italia sia ancora ben lontana dal raggiungere i numeri del resto dell’Europa sull’uso delle due ruote, i dati fanno ben sperare. L’ultimo rapporto Isfort sulla mobilità degli Italiani ha registrato un aumento di ben due punti percentuale sull’uso della bici dal 2016 al 2017. Si è passati infatti dal 3,3% al 5,2%.

La strada da percorrere è sicuramente lunga, ma dai Comuni arrivano i primi segnali positivi. A Cesena e Bari ad esempio sono partiti gli incentivi per chi sceglie di recarsi a lavoro pedalando. Dopotutto andare in bici fa bene all’ambiente, limitando l’emissione di gas di scarico dovuto all’uso delle automobili, e anche alla salute.
Diversi studi hanno infatti dimostrato i benefici della pedalata: venti minuti al giorno in sella farebbero bene al cuore, alle articolazioni e permetterebbero anche di allentare lo stress quotidiano. E se gli effetti positivi sull’ambiente e la salute non dovessero bastare, le ricadute economiche potrebbero convincere anche i più scettici. I turisti interessati a viaggiare su due ruote ad esempio, aumentano sempre più, e secondo un’indagine firmata Confindustria-ANCMA e The European House Ambrosetti sul valore delle due ruote, si ipotizza un valore potenziale del cicloturismo italiano di circa 3,2 miliardi di euro. L’Italia è inoltre al primo posto in Europa per la produzione di biciclette, con 2,3 milioni di unità. Insomma, secondo i dati Legambiente, l’insieme degli spostamenti a pedali genererebbe in Italia un fatturato superiore ai 6 miliardi di euro, considerando il settore della produzione, il cicloturismo, ma anche il risparmio sanitario dovuto alle ricadute positive sulla salute dei cittadini, per non parlare dei risparmi su carburante e costi ambientali, grazie alla limitazione dell’emissione dei gas serra.

La Campania e il Sud Italia in generale purtroppo hanno molto ancora da fare per rendere le proprie strade a prova di ciclisti. Al dodicesimo Rapporto Euromobility 2018, che fotografa le principali 50 città italiane e le loro prestazioni in termini di mobilità sostenibile, Napoli si classifica solo al 39° posto, seguita da Salerno al 44°. Per questo il lavoro di sensibilizzazione delle associazioni sul territorio assume un ruolo importante. Tra le realtà che si impegnano per la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico, in un quadro di riqualificazione dell’ambiente, urbano ed extraurbano, c’è la FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta a cui in Campania aderiscono diverse realtà territoriali, come “Caserta in bici”.

“La nostra idea – ci spiega Sara Femiano di Caserta In bici – è che utilizzando mezzi di locomozione diversi dall’auto privata, e strutturando le città per dare la “precedenza” alle categorie cosiddette deboli come pedoni, bambini, anziani, disabili, ciclisti, tutte le città possano migliorare in termini di qualità della vita, di qualità dell’aria, di sicurezza”.
Il gruppo non organizza solo attività ed eventi in bici, ma si è impegnato anche a redigere un progetto che è stato donato al Comune di Caserta, per la promozione di un sistema integrato di piste ciclabili, il tutto pensato da un gruppo di tecnici che hanno donato il loro tempo e le loro energie per migliorare la città. È stata anche svolta un’indagine dello stato dell’arte delle piste ciclabili e della mobilità sostenibile in città che hanno messo in luce l’esistenza di quasi 10 km di piste ciclabili poco conosciute e mantenute, senza alcun tipo di intermodalità.
“Usare la bici per gli spostamenti cittadini – concludono dall’associazione – non può essere considerato naif, ma deve essere visto come l’unica alternativa possibile e realizzabile per avere città più a misura di persona”.

ALCUNI DEI GRUPPI FIAB ATTIVI IN CAMPANIA

Cicloverdi Napoli

www.cicloverdi.it
tel. 0811291184

Caserta in Bici
https://www.facebook.com/CasertaInBici/
[email protected]

Il latte fa davvero bene alle ossa?

Il latte fa davvero bene alle ossa?

latte versato

L’oro bianco, così viene definito dagli esperti, il latte

Bevuto fresco è una bevanda molto gustosa, alla quale diverse persone devono rinunciare per problemi  d’intolleranza: dolori addominali, flatulenza.
E’ davvero un alimento indispensabile per le ossa? Gli esseri umani sono gli unici mammiferi che continuano a bere latte tutta la vita. Recenti studi condotti presso l‘Università di Harvard, hanno sfatato un luogo comune: il latte non fa bene alle ossa, anzi il rischio di fratture è maggiore. Questo perché il latte contiene una sostanza detta retinolo che indebolisce le ossa. Per mantenere le ossa in salute, è necessario svolgere regolare attività fisica a qualsiasi età e mangiare verdure, soprattutto crude, variandole secondo la stagione.

Il latte che giunge nelle nostre case è quello che compriamo ai supermercati, che proviene da allevamenti intensivi di bovini da latte, alimentati da mangimi di mais. Questi mangimi possono essere contaminati da una tossina: aflatossina 1. La diffusione della tossina è favorita dall’aumento della temperatura ambientale. Sono sufficienti quantità minime, corrispondenti a 0,5 gr, cioè pari ad un chicco di mais per contaminare tonnellate di mangime, che dovrà essere necessariamente buttato. La domanda che sorge spontanea è la seguente: vengono realmente buttati i mangimi contaminati? Un altro inconveniente del latte di comune utilizzo in Italia è il colesterolo.
Le mucche da pascolo, che sono purtroppo una rarità alpina, determinano quello che viene definito il paradosso alpino, cioè producono un latte ricco di acidi grassi protettivi per il cuore, che sono grassi insaturi,con grandi quantità di acido linoleico ed omega 3, che manca nel latte dei bestiami intensivi. Il latte delle mucche da pascolo, inoltre, è più digeribile, grazie alla presenza della beta caseina A2. Tutto ciò spiega il progressivo aumento delle intolleranze al lattosio.

Allora perché non selezionare geneticamente bestiami favorevoli alla nostra salute, come già si fa nei Paesi del Nord Europa?
Nel Sud Italia, Provincia di Caserta dal latte vengono prodotti delle specialità casearie uniche: la perla bianca la mozzarella. Il consumo di formaggi, nonostante le indicazioni alla limitazione è abbastanza elevato, quindi avere un latte con queste caratteristiche rappresenterebbe una valida prevenzione per le malattie cardiovascolari.

Dr.ssa Anna Foglia MMG

Il rafting in Campania

Il rafting in Campania

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Il rafting è un vero e proprio sport acquatico in cui gareggiano, con dei gommoni, numerosi club italiani che ogni anno partecipano al campionato nazionale indetto dalla Federazione Italiana Rafting.

Lo sport prevede una discesa lungo un fiume a bordo di un particolare gommone molto sicuro e auto svuotante detto raft. L’equipaggio gestisce la piccola imbarcazione tra le rapide distese fluviali grazie alle pagaie. Per motivi di sicurezza sono indispensabili mute in neoprene, casco e corda da lancio. Il rafting è praticabile sia sulle rapide più movimentate che su percorsi tranquilli, se volessimo compararlo allo sci, potremmo affermare che è possibile fare dal Freeride al fondo.
Il 25 giugno del 2010, il rafting è stato ufficialmente riconosciuto dal Coni come una disciplina sportiva a tutti gli effetti ed è stata associata alla Federazione Italiana Canoa Kayak (F.I.C.K.).

Questo sport comprende ben quattro tipi di specialità:

SPRINT: gara su una distanza breve a cronometro.

HEAD TO HEAD: gare ad eliminazione diretta, due gommoni gareggiano in contemporanea, di solito sullo stesso tratto dello sprint.

SLALOM: gara più tecnica, su di un percorso di circa 400 mt. Vengono stabiliti 14 gate, di questi almeno 4 devono essere imboccati contro corrente, qualora le porte venissero toccate o saltate ci saranno delle penalità.

DOWNRIVER: gara che si svolge su di un percorso a tempo tra i 40 e i 90 minuti.

Il rafting nella regione Campania, viene praticato spesso nella Valle del Sele, luogo di natura incontaminata situato tra le province di Salerno e Avellino, caratterizzato da meravigliose alture, fiumi, ricca flora. Tale disciplina seppur ritenuta uno sport estremo viene praticata nella massima sicurezza. Fare rafting nella nostra meravigliosa regione, regalerà avventure emozionanti sulle rapide dei fiumi Tanagro, Sele e Calore.
È estremamente suggestivo effettuare discese lungo i fiumi menzionati con percorsi adatti anche a famiglie con bambini, oltre che gruppi di amici e veri professionisti del rafting. Per garantire la massima comodità è consigliabile indossare scarpe chiuse bagnabili, costume e capo in lana se d’inverno. Insomma sulle rapide dei fiumi Campani Tanagro, Sele e Calore si potrà vivere un’esperienza adrenalinica immergendosi oltre che nella distesa d’acqua fluviale, anche nei paesaggi assolutamente unici delle province campane di Salerno fra gole, località impervie e pareti rocciose.

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La Asd Campania Adventure, presidente la prof.ssa Giulia De Sario, è l’unica Compagnia di Rafting e di navigazione fluviale in Campania riconosciuta dall’Area AcquaViva Uisp, dalla Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK), dalla Federazione italiana rafting (Firaft), dalla Federazione Italiana Canoa Turistica e dal Coni.
Ha diverse sedi operative in Campania, distribuite in base alle esigenze logistiche e geografiche dell’attività sportiva di riferimento.
Il centro nevralgico degli sport fluviali si trova in provincia di Salerno, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni, dove si trovano le due sedi principali: la Scuola di Kayak del Mulino, sulle sponde del fiume Calore, nel comune di Controne, e il Centro Rafting della Confluenza sui fiumi Sele e Tanagro, nel comune di Postiglione, a pochi minuti dall’uscita autostradale di Contursi Terme.

Il punto di riferimento per le attività in mare e per il trekking è situato, invece, tra la Penisola sorrentina e la Costiera Amalfitana. In questa zona ricca di storia e bellezze naturali, sospesa tra i Golfi di Napoli e Salerno, sorge la struttura di supporto per le attività della Asd Campania Adventure: il Paguro a Marina della Lobra, nel Comune di Massa Lubrense, a pochi passi dall’Area marina protetta di Punta Campanella.
L’Asd Campania Adventure si qualifica, sin dagli esordi della manifestazione, alle fasi nazionali del Trofeo Coni under 14. Nel 2018 si è disputata a Rimini e l’asd C.A. rappresentava non solo la Campania ma anche Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia in quanto vincitrice di una fase interregionale grazie ai giovanissimi partecipanti: Andrea Onnembo, Martina Valitutto, Chiara Opromolla e Serena Iannece. Ogni anno l’asd organizza competizioni federali (non solo in raft ma anche in canoa), corsi per neofiti e tecnici (è Centro di Formazione riconosciuto dall’Ente di Promozione Sportiva UISP-AcquaViva) e raduni (il Raduno “I Fiumi dei Briganti” è all’XI edizione) che all’aspetto agonistico-sportivo coniugano la promozione del territorio nei suoi aspetti culturali e turistici.

L’organizzazione Trekking&Paddles di Antonello Pontecorvo (con sede legale a Sant’Agnello-NA ma base operativa per le attività montano-fluviali a Postiglione – SA) oltre ad essere la prima compagnia turistica in Campania dal 2005 propone attività, non solo in Campania ma in tutta Italia e nel mondo con spedizioni in Patagonia, Nepal, Uganda, Madagascar: è l’unica attività riconosciuta come Ente Aggregato dalla Federazione Italiana Rafting. Il titolare, Antonello Pontecorvo, è peraltro l’unico Maestro federale di rafting in Sud Italia e uno dei pochi Maestri al Sud di sea-kayak.

SCONTO DEL 20% sulle seguenti attività: Trekking, Rafting, Kayak, Team building, Climbing & Canyoning, Percorso avventura, Outdoor training. Per gruppi di almeno 4 persone.

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(offerta Valida fino al 31 Dicembre 2019)

Asd Campania Adventure

Asd Campania Adventure

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La Asd Campania Adventure, presidente la prof.ssa Giulia De Sario, è l’unica Compagnia di Rafting e di navigazione fluviale in Campania riconosciuta dall’Area AcquaViva Uisp, dalla Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK), dalla Federazione italiana rafting (Firaft), dalla Federazione Italiana Canoa Turistica e dal Coni.

Ha diverse sedi operative in Campania, distribuite in base alle esigenze logistiche e geografiche dell’attività sportiva di riferimento.

Il centro nevralgico degli sport fluviali si trova in provincia di Salerno, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni, dove si trovano le due sedi principali: la Scuola di Kayak del Mulino, sulle sponde del fiume Calore, nel comune di Controne, e il Centro Rafting della Confluenza sui fiumi Sele e Tanagro, nel comune di Postiglione, a pochi minuti dall’uscita autostradale di Contursi Terme.
Il punto di riferimento per le attività in mare e per il trekking è situato, invece, tra la Penisola sorrentina e la Costiera Amalfitana. In questa zona ricca di storia e bellezze naturali, sospesa tra i Golfi di Napoli e Salerno, sorge la struttura di supporto per le attività della asd Campania Adventure: il Paguro a Marina della Lobra, nel Comune di Massa Lubrense, a pochi passi dall’Area marina protetta di Punta Campanella.

L’Asd Campania Adventure si qualifica, sin dagli esordi della manifestazione, alle fasi nazionali del Trofeo Coni under 14. Nel 2018 si è disputata a Rimini e l’asd C.A. rappresentava non solo la Campania ma anche Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia in quanto vincitrice di una fase interregionale grazie ai giovanissimi partecipanti: Andrea Onnembo, Martina Valitutto, Chiara Opromolla e Serena Iannece.
Ogni anno l’asd organizza competizioni federali (non solo in raft ma anche in canoa), corsi per neofiti e tecnici (è Centro di Formazione riconosciuto dall’Ente di Promozione Sportiva UISP-AcquaViva) e raduni (il Raduno “I Fiumi dei Briganti” è all’XI edizione) che all’aspetto agonistico-sportivo coniugano la promozione del territorio nei sui aspetti culturali e turistici.

Per info www.campaniaadventure.it – [email protected] – cel. 340 52 52 177 (prof.ssa Giulia De Sario).

 

Cassiopea

Cassiopea

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SEDE LEGALE e Amministrativa:
C.so Giuseppe Montella, 29 Airola (Benevento)

Dr.ssa Falzarano cell. 347 8065359
[email protected]

Cassiopea è un’Associazione di Promozione Sociale fondata da professioniste con l’intento di promuovere iniziative e sviluppare servizi nell’ambito della solidarietà sociale, della tutela dei diritti della famiglia, con particolare attenzione alla donna e ai minori. Opera nel campo dei servizi socio-culturali ed educativi promuovendo attività che favoriscono l’inclusione sociale, il contrasto alla dispersione scolastica, la prevenzione del disagio, il benessere individuale e relazionale.
Offre inoltre consulenza nella progettazione e gestione di iniziative, attività e progetti.

L’Associazione è:

– sede territoriale del Laboratorio Nazionale di Sociologia
– articolazione dell’Associazioni Sociologi Italiani (ASI)
– è membro dell’alleanza educativa “Crescere al Sud”, osservatorio permanente e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Meridione.
– è partner dell’Associazione l’Atelier D’Arte per la realizzazione di laboratori espressivi per minori.

L’Associazione è convenzionata con:

– Seconda Università di Napoli Facoltà di Psicologia
– Comune di Moiano

L’Associazione collabora con:

– Cittadinanzattiva Onlus –  sede Campania
– Comune di Reino (BN)
– Istituzioni scolastiche

Cassiopea è stata nella Rete Nazionale “Sistema Spazio Giallo” di Bambinisenzasbarre per la realizzazione dello SPAZIO GIALLO nel carcere di Secondigliano, Napoli.
Uno spazio socio-educativo integrato creato per i bambini che si preparano al colloquio con il genitore detenuto. Il progetto è nato da un iniziativa di Cassiopea ed stato sostenuto da Enel Cuore Onlus, da Fondazione Banco di Napoli e dalla Campagna di Crowdfunding di MERIDONARE (progetto “Liberi Dentro”).

L’Associazione realizza i propri scopi con le seguenti attività:
– Sviluppo della personalità umana in tutte le sue espressioni ed alla rimozione degli ostacoli che impediscono l’attuazione dei principi di libertà, di uguaglianza, di pari dignità sociale e di pari opportunità, favorendo l’esercizio del diritto alla salute, alla tutela sociale, all’istruzione, alla cultura, alla formazione nonché alla valorizzazione delle attitudini e delle capacità professionali;
– Tutela dei diritti dei minori e promozione del benessere. Inclusione sociale;
– Favorire e promuovere qualsiasi forma di attività che sia di prevenzione al disagio giovanile;
– Educazione alla legalità e contrasto alla dispersione scolastica;
– Promozione di politiche a favore dei giovani.

Sul territorio si avvale della collaborazione di diverse professionalità tra cui psicologi, sociologi, ricercatori, maestra d’arte.
– Organizza laboratori esperienziali rivolti ai minori e ai giovani;
– Promuove la psicologia del benessere , la promozione alla salute;
– Sostegno alla genitorialità e consulenza psicologica su:

Disagio scolastico, Ansia, disturbi del comportamento, ludopatie, depressione, altro.
In partenariato con l’Associazione Sociologi Italiani realizza progetti di ricerca sociale su varie tematiche, promuove attività di aggiornamento e formazione professionale, elabora progetti ed attività in ambito socio-culturale.
Cassiopea inoltre offre consulenza nella progettazione , nella gestione e nel monitoraggio e valutazione di attività e progetti nel sociale.

Verso l’Arco

Verso l’Arco

parcomp-art

Primavera della mobilità dolce, per una fruizione sostenibile e rispettosa dei vecchi sentieri della valle solofrana, ricchi di storia e tradizioni. L’impegno per il riconoscimento cartografico ufficiale del sentiero che conduce all’Arco naturale, monumento geologico del Parco regionale dei Monti Picentini. Sabato 9 giugno 2018 gli amanti dell’escursionismo sono invitati all’evento “Verso l’Arco”, nell’ambito della “Primavera della Mobilità Dolce” lanciata da A.Mo.Do.(Alleanza della Mobilità Dolce), di cui Legambiente è fondatrice, per scoprire e promuovere il territorio in maniera slow e dare visibilità ai sentieri ed alle aree protette del Parco Regionale dei Monti Picentini, per una fruizione dolce del paesaggio.

“L’ascesa verso l’Arco naturale, monumento geologico che insiste nel comune di Solofra – dichiara Antonio Giannattasio, Presidente del Circolo Legambiente “Valle Solofrana” Solofra-Montoro – ha l’obiettivo di far conoscere e sottolineare la bellezza dei sentieri presenti e che si snodano nelle nostre montagne. Sentieri ricchi di storia e tradizioni, luoghi in cui si svolgevano lavori antichi che stringevano in un stretto legame l’uomo e la montagna, simbolo di fatica e sostentamento. Tutto questo per rinnovare fino ai giorni nostri il rispetto e l’amore dei boschi risorsa ed opportunità”.

“Dal giorno della sua riscoperta – ci racconta Alessandro De Stefano, Presidente dell’Associazione Salvaguardia Beni Culturali Solofra – abbiamo puntato molto sulla conoscenza di questa maestà carsica nascosta nel cuore della montagna, a pochi passi dalle antiche Neviere, conche artificiali che furono costruite dai nostri avi per l’accumolo dei ghiacci invernali. Nel corso dei secoli l’uomo ha saputo sfruttare a proprio vantaggio la morfologia del territorio e le sue peculiarità, costruendo Neviere, Carbonaie e Calcare, che per generazioni hanno garantito lavoro e sostentamento”.
“Per la mia conoscenza dei Picentini – sostiene Michele Renna, tecnico del CAI Club Alpino Italiano, sezione di Avellino – l’Arco delle Neviere è una formazione unica nel suo genere e certamente il sentiero che ad esso conduce ha giustamente meritato di essere inserito nella nuova cartografia come Sentiero CAI 160. Ciò rispecchia quelle che sono le normative del CAI relative al bidecalogo per la tutela dell’ambiente montano, essendo questo sentiero foriero di storia delle vecchie economie delle popolazioni dell’appennino”.

“Un emozionante viaggio nella Solofra Saluber – dichiara Domenico Cosimato, responsabile della comunicazione della Proloco di Solofra – il sentiero verso l’Arco è un esperienza escursionistica intrisa di bellezza e storia, una testimonianza della laboriosa attività montana del popolo solofrano. Lavoreremo affinché il sentiero possa divenire meta di appassionati ed amanti della natura e un grande esempio di coesione associativa. E’ nostro compito sostenere la promozione ad ogni livello dell’ampio patrimonio artistico, culturale e paesaggistico di questa comunità”.
“Verso l’Arco” è frutto della sinergia di queste solerti Associazioni che lavorano costantemente sul territorio ed in particolare dell’A.S.Be.Cu.So. (Ass. Salvaguardia Beni Culturali di Solofra), che dal Maggio del 2005 ha riscoperto questa meraviglia delle nostre montagne, curandone i sentieri e promuovendone la conoscenza.

Informazioni sul percorso:
– Quote altimetriche (mslm): Fontana Scorza (482) | Grotticelle (878) | Neviera Maggiore (1240) | Arco naturale (1300)
– Dislivello totale: 800 metri | Difficolta: EE – escursionisti esperti | Tempo di percorrenza totale: 5 ore
– Lunghezza del percorso: 9 Km | Presenza acqua: All’inizio presso Località Scorza
– Equipaggiamento: SCARPE DA TREKKING (suola vibram o simile), PRANZO A SACCO, 2 LITRI DI ACQUA.
Consigliato abbigliamento di ricambio e bastoncini telescopici.
L’evento vede coinvolte le associazioni: A.S.Be.Cu.So. – Associazione Salvaguardia Beni Culturali Solofra, Circolo Legambiente “Valle Solofrana” Solofra-Montoro, CAI Club Alpino Italiano – sezione di Avellino, Pro-Loco di Solofra. Si ringrazia il supporto dell’Associazione Volontari del Soccorso Smile per l’assistenza.

Programma ed altre info:
Ore 8.00 raduno località Scorza, area Crocefisso;
Ore 8.15 partenza, tappe intermedie Chiammarano – Grotticelle – Neviera;
Ore 11.30 visita a gruppi all’Arco naturale;
Ore 13.30 partenza per il ritorno
Numero massimo partecipanti 50.
Per coloro che sono sprovvisti di copertura assicurativa la partecipazione è consentita solo in seguito alla sottoscrizione di liberatoria da effettuare entro il 7 giugno.
Per gli interessati è indispensabile contattare la segreteria organizzativa: Alessandro 3480729398 , Antonio 3478641421.
Per il ritiro e la consegna delle liberatorie rivolgersi alla Pro Loco Solofra, in via Regina Margherita dalle 8.30 alle 17.00 dal lunedì al venerdì.

 

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