Nell’ambito del progettto Fattorie Aperte della Regione Campania, il prossimo 12 maggio 2018 presso la Cooperativa Falode si potrà visitare gratuitamente la fattoria degli animali allevati per produrre il cibo che acquistiamo al supermercato, che ordiniamo al ristorante, che serviamo sulla tavola di casa.
Oltre al bagaglio di esperienza conoscitiva dell’attività agricola, ci sarà l’opportunità di godere dell’ameno ambiente montano nel quale è immersa la Falode. Naturalmente, non mancherà il momento atteso da tutti.
La visita è prevista per il primo pomeriggio e non sono necessarie prenotazioni per partecipare, se avete in programma di rimanere a prenzo, invece, fateci uno squillo o scriveteci un’email.
Castello del Matese (Ce)
Loc. Acqua di Santa Maria
Tel +39 0823 919233 [email protected]
L’associazione De Rebus Neapolis organizza visite guidate “esoteriche” nel territorio campano, ma in particolare nel centro antico di Napoli. Percorsi narrati seguendo le tracce, gli indizi e i segni lasciati dai culti misterici dell’antichità.
Per prenotare il tuor puoi contattare il numero telefonico 3511258465 dalle ore 10:00 alle 20:00.
Potete inviare sms e messaggi whatsapp anche in altri orari e sarete ricontattati.
email:[email protected] sito internet: https://napolihorrornew.wixsite.com/derebusneapolis Indirizzo: Via Duomo, 147 (piazzale antistante il Duomo) – Napoli (80128)
Enoturismo, promozione e valorizzazione del territorio: vitigni irpini è il progetto enoturistico che approda in una delle zone vitivinicole più pregiate d’italia, l’Irpinia. Dal 16 Dicembre 2020 è online il sito www.vitigniirpini.com, il portale dedicato all’enoturismo che ti permette di adottare un filare di Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo e prenotare il tuo Wine Tour con nove Esperienze Emozionali.
Nella Regione Campania si trova la provincia dell’Irpinia, con capoluogo Avellino, che dista 40 minuti dall’aeroporto di Capodichino e dai porti più vicini di Napoli e Salerno. Le stazioni ferroviarie di Napoli, Afragola, Caserta, Salerno distano 30/45minuti. In auto il territorio dell’Irpinia è raggiungibile percorrendo l’Autostrada A16 ‘Napoli – Bari’ prendendo le uscite Avellino Est, Avellino Ovest o Grottaminarda. In un territorio pregiato, ricco di tradizioni culturali ed enogastronomiche, dall’idea di due avellinesi – Michele Bello e Antonella Coppola – maturata durante il primo lockdown di marzo 2020, dovuto alla pandemia Covid19, nasce il progetto “Vitigni Irpini” per la valorizzazione e promozione del territorio attraverso l’enoturismo.
Cos’è il turismo del vino?
L’enoturismo, dove la degustazione di vino si abbina alla conoscenza della cultura e delle tradizioni di una zona a vocazione vitivinicola, da sempre suscita interesse nei turisti. Se in passato il turismo del vino poteva essere visto come un segmento di nicchia, oggi è divenuto un fascino sia per esperti e professionisti e sia da semplici appassionati e curiosi. Il vino ha fatto nascere nuove esperienze, non solo degustazioni ed eventi, ma visite guidate in cantina, esperienze durante la vendemmia con i produttori, passeggiate a piedi e tour con bike tra i vigneti, trekking ed escursioni a cavallo; esperienze che sanno soddisfare un parterre di turisti ampia e con esigenze differenti.
I turisti desiderano quindi vivere il tour del vino a 360° e per questo Vitigni Irpini con i suoi “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e il feeling diretto con le cantine, che partecipano al progetto, offrono accoglienza e servizi di qualità. Sul sito di Vitigni Irpini www.vitigniirpini.com sono presenti nove proposte di “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e in collaborazione tecnica con l’agenzia viaggi e turismo “Pro locando Viaggi & Turismo” organizza tour enogastronomici in Irpinia alla scoperta delle cantine, della cultura e della tradizione enogastronomica di un territorio autentico e genuino.
Michele e Antonella, spinti prima dalla passione per il vino e dalla curiosità di prodotti particolari e poco conosciuti hanno fatto un lavoro di ricerca per organizzare al meglio le visite in cantina in Irpinia, hanno studiato i luoghi, incontrato i produttori e desiderano condividere con voi la bellezza del territorio. Oltre a collaborare con le cantine, sono stati selezionati ristoranti, strutture ricettive e guide specializzate con profonda conoscenza del territorio e di tutta la Regione Campania. La professionalità, il divertimento e il relax sono assicurati, infatti, ogni tour è stato realizzato per trasmettere emozioni ed esperienze diverse.
Vitigni Irpini è anche un Wine Shop Online, la prima piattaforma dedicata esclusivamente ai vini irpini, con spedizione in tutta Italia. Inoltre, offrono consulenza per il settore Ho.Re.Ca. per aggiungere nella carta dei vini dei locali, sul territorio nazionali e internazionale, la Selezione Vitigni Irpini. Infine, ricordiamo l’iniziativa “Adotta una vite”, con la possibilità di ricevere il vino del proprio filare.
Michele e Antonella
Antonella Coppola, owner del progetto Vitigni Irpini. Dal 2000 approda con passione e devozione nel mondo dei viaggi, con doti organizzative garantisce la migliore esperienza di viaggio individuando le esigenze e preferenze dei clienti. Dal 2013 è ancora di più affascinata, grazie a suo marito Michele, dal mondo del vino; scoprendo così il meraviglioso binomio viaggi – vino. Michele Bello, ideatore del progetto Vitigni Irpini. Dal 2006 specialista nel settore IT ma con una forte passione dal 2007 nel mondo del vino. Tra eventi, degustazioni, visite in cantina viene “catturato” sempre più da questo fantastico mondo. Michele e Antonella tra viaggi, visite e degustazioni in cantina, partecipazione ad eventi vitivinicoli e assaggiando molti piatti e ricette in ristoranti “ricercati” d’Italia non si distaccano mai dal loro cordone ombelicale: l’Irpinia.
«Siamo entusiasti, perché abbiamo visto aumentare di giorno in giorno le richieste per “Adotta una vite” – ha dichiarato Michele Bello -. Sono in tanti a voler regalare e intitolare a nipoti o figli appena nati un filare di vino pregiato che i nostri produttori vinificano in Irpinia. Diverse anche le richieste ricevute da parte di imprenditori che stanno programmando di donare come premio produzione ai propri dipendenti una vite di vino Irpino. Altre richieste sono arrivate per regali di compleanno, per san valentino, la festa della donna e la festa del papà. Adottare una vite è un trend in crescita per ogni occasione. Con il nostro Wine Shop Online siamo contenti che il vino irpino arriva sulle tavole degli Italiani. Crediamo fortemente nel progetto – ha dichiarato Antonella Coppola – perché l’Irpinia è una terra che merita l’enoturismo, infatti con i clienti fidelizziamo il più possibile perché sono il cuore di Vitigni Irpini. Crediamo che il cliente non solo deve essere soddisfatto ma anche entusiasta dall’acquisto sulla nostra piattaforma fino all’accoglienza che riceverà in Irpinia durante il soggiorno. Ci teniamo ai dettagli perché sono quelli a fare la differenza per offrire servizi e accoglienza di qualità, grande ospitalità come tutto il popolo Irpino sa fare. Dopo la chiusura forza per la situazione Covid-19 per i nostri Wine Tour abbiamo avuto tante richieste da ogni zona di Italia sia da coppie, che da gruppi di persone ma anche da società.
Caserta in bici è un’associazione nata nel 2006 dall’idea e dalla passione ecologista (e non solo) di un gruppo di amici.
È stabilmente aderente alla FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta e proprio per questo ne condivide gli obiettivi e la mission, ovvero la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico, in un quadro di riqualificazione dell’ambiente (urbano ed extraurbano). La nostra idea è che utilizzando mezzi di locomozione diversi dall’auto privata, e strutturando le città per dare la “precedenza” alle categorie cosiddette deboli (pedoni, bambini, anziani, disabili, ciclisti), tutte le città possano migliorare in termini di qualità della vita, di qualità dell’aria, di sicurezza.
Per noi la mobilità sostenibile può essere considerata un volano per uno sviluppo sostenibile della città e la creazione di un tessuto sociale più attento ai cittadini e ai loro bisogni.
In tredici anni di attività sono stati molteplici i nostri interventi.
Oltre alle passeggiate serali in cui siamo arrivati a coinvolgere fino a 500 persone, abbiamo svolto visite guidate nei dintorni di Caserta, aderito alle giornate del FAI muovendoci in bici, abbiamo organizzato tre edizioni di una Ciclocaccia al tesoro per le vie della nostra città con l’obiettivo di farne conoscere gli aspetti più nascosti, abbiamo organizzato il “Bike to school”, coinvolgendo quattro istituti scolastici.
Ma non ci occupiamo di solo di attività ludiche. Abbiamo redatto un progetto che è stato donato al Comune di Caserta, per la promozione di un sistema integrato di piste ciclabili, il tutto pensato da un gruppo di tecnici che hanno donato il loro tempo e le loro energie per migliorare la nostra città.
Abbiamo svolto un’indagine molto puntuale dello stato dell’arte delle piste ciclabili e della mobilità sostenibile a Caserta. Il risultato? quasi 10 km di piste ciclabili poco conosciute e poco mantenute, senza alcun tipo di intermodalità.
I progetti futuri? Intanto continuare ad essere presenti sul territorio, far sentire la nostra voce e far capire ai nostri concittadini che usare la bici per gli spostamenti cittadini non può essere considerato naif, ma deve essere visto come l’unica alternativa possibile e realizzabile per avere città più a misura di persona.
Potete seguire i nostri eventi e partecipare alle nostre attività seguendo la pagina Facebook @CasertaInBici
Potete chiedere informazioni per aderire alla nostra associazione inviando una mail all’indirizzo [email protected]
L’associazione senza fini di lucro Vina Liques Club nasce a Salerno nell’autunno del 2016 a partire da un gruppo di persone con la voglia di viaggiare in compagnia.
Incentrata sulla promozione sociale, vera e propria mission del gruppo, le attività proposte agli iscritti sono intese a contribuire alla valorizzazione del patrimonio agricolo, paesaggistico e culturale italiano.
Che si tratti di una gita di mezza giornata o di un full day, i partecipanti hanno la possibilità di visitare luoghi di interesse paesaggistico-culturale in compagnia di ottime guide specializzate e degustare le eccellenze eno-gastronomiche locali. Nel corso dei suoi due anni e mezzo di attività, l’associazione ha infatti organizzato visite guidate nei siti archeologici, percorsi trekking e veri e propri viaggi in Campania, Basilicata, Toscana e Marche. Particolarmente apprezzati sono gli “Itinerari archeologici a cura di Delia Carloni”, volti alla valorizzazione dei siti archeologici del territorio campano e non solo. L’offerta agli iscritti è stata inoltre arricchita con corsi di degustazione del vino, di lingua inglese e balli latinoamericani. Non solo gite e visite guidate. L’associazione Vina Liques aderisce alla Federazione Italiana Tempo Libero (Fitel) che stipula regolarmente convenzioni con ditte ed enti locali per ottenere servizi a prezzi agevolati. Dagli eventi culturali alle assicurazioni, dalle attività sportive al noleggio auto, gli accordi attivi attraverso le affiliate locali sono migliaia.
Al primo piano del Palazzo è allestito il Museo della Dieta mediterranea, il quale si pone come luogo di divulgazione dei principi della Dieta mediterranea intesa come stile di vita e riconosciuta nel 2010 patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco.
Dieta mediterranea che vede nella località cilentana la sua culla mondiale: qui infatti visse e studiò per oltre quarant’anni il suo teorizzatore, il biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys. La struttura, rinnovata nel 2016, comprende: la sala espositiva, con pannelli descrittivi, video e immagini che illustrano la storia e i principi della Dieta mediterranea, le sale laboratoriali, la tisaneria e la biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica.
Al piano terra di Palazzo Vinciprova sorge invece il Museo Vivo del Mare che, attraverso dodici vasche distribuite in tre sale, ricostruisce diversi habitat marini tipici delle coste cilentane. Da segnalare la sezione multimediale interamente dedicata alle tartarughe marine, la vasca delle specie aliene, pesci tropicali che – migrando verso il Mar Mediterraneo – ne minacciano gli ecosistemi e la vasca dedicata alla piaga dei rifiuti in mare.
A Palazzo Vinciprova si concentra una fitta serie di attività: visite guidate, laboratori, eventi. La proposta didattica del Museo è ricca e variegata, e comprende percorsi tematici pensati per tutte le età e gli indirizzi di studio.
Le scolaresche che fanno tappa al Museo hanno modo di approfondire i temi di maggiore interesse attraverso lezioni frontali, laboratori pratici e giochi scientifici e artistici, curati dallo staff di biologi del Museo e, in alcuni casi, da esperti esterni. Le attività laboratoriali sono arricchite da supporti audio-visivi ed esperimenti pratici; ma anche da visite animate, studiate per stimolare un rapporto creativo e interattivo tra lo spettatore/partecipante e i luoghi attraversati.
Ecco i laboratori dedicati alla Dieta mediterranea: “La Dieta mediterranea, dal mito all’esperienza”, “Per fare il miele ci vuole l’ape”, “Alla riscoperta delle piante tintorie” e “L’arte della ceramica”. I laboratori sul mare sono invece: “Incolore, insapore, inodore. Viaggio tra le qualità di una sostanza incredibile: l’acqua”, “In fondo al mar, la vita sommersa”, “Dai rifiuti al mare” e “Il mare nel mito” (visita animata). Sono inoltre disponibili pacchetti da intera giornata alla scoperta delle eccellenze del territorio cilentano: “La via del grano”, “Olio e dintorni”, “Cheese, facciamo il formaggio” e “Tra fiume e mare”.
Ricco il calendario di eventi che il Museo, nel corso dell’anno, ospita e organizza. Uno su tutti, il Festival della Dieta mediterranea, che si svolge da luglio a settembre, accompagnando l’estate cilentana.
Si tratta di un contenitore di iniziative che ruotano intorno agli aspetti culturali e antropologici più interessanti dello stile di vita mediterraneo. La manifestazione, promossa da Legambiente onlus e dal Comune di Pollica con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, comprende incontri, dibattiti, laboratori, showcooking, spettacoli teatrali per bambini, concerti musicali, escursioni e tante altre attività. La base logistica è il Museo, ma gli eventi si sviluppano in tutta la località cilentana.
Inoltre il Museo Vivente della Dieta Mediterranea e il Museo Vivo del Mare fanno parte della rete della Cilento Green Card, un progetto di valorizzazione del territorio promosso da Legambiente Onlus con il patrocinio della Regione Campania e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il pass turistico annuale permette di accedere a prezzo agevolato a una serie di musei, aree archeologiche e aree naturalistiche comprese nel territorio del Parco.
La struttura museale rappresenta una preziosa occasione per trasmettere, a partire dalle nuove generazioni, modelli di vita sani e sostenibili per la salute e per l’ambiente, nonché per promuovere la valorizzazione del variegato patrimonio culturale e naturalistico del Cilento.
Museo Vivente della Dieta Mediterranea e Museo Vivo del Mare
Palazzo Vinciprova, Via Caracciolo 192, Pioppi, Pollica (Salerno)
Tel. 0974 905059
www.ecomuseodietamediterranea.it – www.museovivodelmare.it [email protected] – [email protected]
Aperto tutto l’anno, chiuso il martedì
Al Museo del Sannio domenica 13 maggio è in programma una giornata dedicata a tutte le mamme con un gioco a tema che le accompagnerà alla scoperta delle sue magnifiche collezioni.
La mattina alle ore 10.30 i visitatori saranno coinvolti in un affascinante percorso tra giochi a quiz, prove di abilità e caccia ai reperti, che li porteranno a conoscere le bellezze, i segreti e le curiosità del patrimonio esposto.
L’occasione è quella della Ma-Mu!, la giornata delle Mamme al Museo, che celebra le “Regine della Casa” con attività a loro dedicate presso il Museo del Sannio.
Quella in programma domenica è una inedita opportunità di conoscenza del nostro passato, oltre una che una originale occasione di valorizzazione delle collezioni, immaginate per il pubblico di ogni età.
Il costo dell’attività è di 6 euro per gli adulti e 4 euro per i piccoli, incluso il biglietto d’ingresso al museo e il kit didattico per il gioco.
Le attività sono curate da Mediateur.
Museo del Sannio | Infopoint
Bookshop Servizi educativi Visite guidate
Piazza Matteotti (ex Piazza Santa Sofia)
82100 Benevento
tel. 331 5073873
0824 774763 (custodia) [email protected]
www.museodelsannio.info
“Pasqua al Museo” è il programma di attività che dal 29 marzo al 3 aprile 2018 accoglieranno gli ospiti del Museo del Sannio per invitarli a vivere le prossime vacanze a contatto con la storia e il patrimonio della nostra provincia.
Si comincia Giovedì29 marzo alle ore 16.30 con “Il Chiostro delle sorprese”, una visita guidata alla scoperta dei segreti del chiostro di Santa Sofia e dei significati nascosti tra colonne e pulvini dello splendido gioiello di architettura del XII secolo, dal 2011 patrimonio dell’Unesco. La visita sarà riproposta anche nella giornata di Sabato 31 marzo 2018, sempre alle ore 16.30.
“Una Pasqua da favola” è invece il nome del laboratorio dedicato ai più piccoli, che Venerdì30 marzo e Martedì 3 aprile, alle ore 10.30, proporrà un percorso tra letture dell’antica tradizione popolare beneventana e una divertente caccia all’indizio con piccole sorprese finali.
Il costo del singolo appuntamento è di 3 €. È consigliabile la prenotazione, che può avvenire inviando una mail a: [email protected], telefonando al n. 331 5073873, scrivendo un messaggio privato sulla pagina Facebook “Infopoint Museo del Sannio”.
Le attività sono ideate e curate da Mediateur, concessionaria dei servizi presso il Museo del Sannio per conto della Provincia di Benevento.
Museo del Sannio | Infopoint Bookshop Servizi educativi Visite guidate Piazza Matteotti
82100 Benevento tel. 331 5073873 [email protected] www.museodelsannio.info
Uno straordinario patrimonio di biodiversità, erbe officinali, cavalli liberi nei pascoli, olio extravergine di oliva da antichi oliveti, ortaggi, frutta e e cereali da cultivar tradizionali, freschi o conservati secondo tradizione, energia pulita da pannelli solari, tartufi, a pochi passi dal tracciato del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: tutto questo è l’Oro del Sannio, azienda, in provincia di Benevento, al confine con la regione Molise, nel comune di Santa Croce del Sannio. Dagli anni ’50 l’azienda è condotta da donne: la titolare è Angela Maria Zeoli, dottore agronomo, prima donna iscritta all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Benevento.
L’azienda ha un’estensione di 10 ettari, con 8 ettari di terreni coltivati e 2 ettari di bosco. Olio, canapa, grano duro, foraggi di leguminose, ortaggi e piante officinali: tutte le produzioni sono certificate biologiche e vengono realizzate in totale assenza di qualsiasi trattamento chimico e con l’utilizzo di sovescio, rotazione colturale e concimazione organica, per garantire la fertilità del terreno.
L’olio di oliva, l’olio di canapa, le piante officinali, il miele di lavanda e la cera d’api vengono trasformati in saponi e cosmetici naturali. Tutti i cosmetici (creme, stick labbra, oleolìti, idrolati, oli essenziali, struccanti e deodoranti) sono commestibili, provenendo da materie prime alimentari biologiche trasformate nel piccolo laboratorio aziendale. L’azienda alleva al pascolo un piccolo gregge di pecore di razza Appenninica ed ha un piccolo allevamento di conigli alimentati esclusivamente con fieno e di polli ruspanti e galline ovaiole, con pulcini nati in azienda, alimentati con granella di cereali. In azienda ci sono anche due arnie per la produzione di miele di lavanda.
L’Oro del Sannio, che nel 2017 ha ottenuto il decreto regionale di riconoscimento come fattoria didattica, è situata a pochi pochi passi dal tracciato del regio tratturo Pescasseroli-Candela e organizza, su prenotazione, visite guidate ed escursioni in tutti i fine settimana.
Dove siamo L’azienda agricola Oro del Sannio, a Santa Croce del Sannio, dista 40 km da Benevento e 35 da Campobasso. Il centro urbano di Santa Croce del Sannio è raggiungibile mediante la strada a scorrimento veloce Benevento-Campobasso “fondo valle Tammaro” (SS 88 da Benevento; SS 87 da Campobasso). Dal centro urbano l’azienda è raggiungibile con la strada provinciale Santa Croce-Castelpagano, deviazione lungo il regio tratturo Pescasseroli-Candela verso la contrada Campo del Monaco.
Il regio tratturo Pescasseroli-Candela Il regio tratturo Pescasseroli-Candela, che parte dal comune di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo e raggiunge il Tavoliere delle Puglie, nel comune di Candela, è una millenaria autostrada verde usata nei secoli non solo per la transumanza ma anche come grande via di collegamento attraverso l’Appennino meridionale, come via militare (via consolare Minucia) e itinerario religioso. Lungo, complessivamente, 211 chilometri, il regio tratturo attraversa 4 Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), 6 Province (L’Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento, Avellino, Foggia) e 39 Comuni. Il tracciato del tratturo, mai coltivato da millenni, ospita una flora particolare, dalle orchidee selvatiche ai funghi “cardarelli”, dalla “berretta di prete” (i cui frutti venivano usati dai pastori contro le pulci), alla rosa canina, dalle erbe aromatiche ai giunchi utilizzati per realizzare le “fascere” per formaggio e ricotta. Gli scambi di prodotti tra i pastori transumanti e i contadini hanno anche dato origine ad una gastronomia “povera”, tipica dei territori attraversati dai tratturi e frutto degli scambi di prodotti tra pastori transumanti e contadini, a base di pane raffermo, erbe aromatiche, formaggio e ricotta. Il regio tratturo Pescasseroli-Candela è stato anche un itinerario religioso: lungo il suo percorso si trovano chiese e santuari, raggiungibili attraverso sentieri e tratturelli.
Un progetto che mira ad una terapia, basata sull’interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e viene impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
Il progetto “Pet Therapy” non è quindi una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una serie di laboratori e di attività terapeutiche. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l’approccio medico e terapeutico delle varie figure sociosanitarie, riabilitative e sociali presenti in struttura.
Questi interventi funzionano grazie alla relazione che si instaura fra un animale domestico e un utente: una sintonia complessa e delicata che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi. L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. In questa terapia sono dimostrabili benefici sul battito cardiaco, ansie, paure. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani si riduce di solito solo al linguaggio verbale.
Non essendoci esperienze collaudate nella nostra Provincia, abbiamo preso spunto dal percorso compiuto in altre realtà sociosanitarie all’avanguardia. Infatti, con il progetto orto therapy ormai impiantato da 2 anni nella nostra struttura, abbiamo da subito compreso che andava costruito un modello di orto therapy originale calandolo nel contesto di una struttura, avendo all’interno due moduli: casa albergo e comunità tutelare. Da allora di strada ne abbiamo fatta tanta abbiamo cercato di offrire il giusto spazio alla relazione umana. Un impegno che ci ha portato ha sperimentare il progetto Orto Therapy.
“Adotta un nonno” è un altro progetto nato dall’idea dell’amministratore Dott. Sabato D’argenio, Amministratore “Gruppo Insieme – Villa Paradiso” che traccia il modello residenziale – territoriale, un modello innovativo delle scienze sociali che mira ad avvicinare il mondo dei ragazzi al mondo dell’anziano, due generazioni diverse ma complementari nei vissuti del passato e del futuro. Una prospettiva di specchio che permette al paziente anziano di guardare al suo passato con tenerezza e al ragazzo di guardare al futuro con consapevolezza e responsabilità. La metodologia del progetto è impiantata in una serie di incontri liberi finalizzati allo scambio di esperienze di vita quotidiana, ogni ragazzo “adotta” un nonno, le fa periodicamente visita. tutto ciò al fine di promuovere tutto quanto una persona ammalata o sana possa cercare per un equilibrio di vita sano e gioioso. La struttura cosi come impiantata nella sua metodologia guarda l’utente dal punto di vista bio-psico-sociale diventando luogo di assistenza sanitaria e psico-sociale che guarda ad un sistema di equipe integrato.
Il progetto “vivere il mondo” consiste in uscite settimanali dei nostri ospiti con educatori ed operatori presso centri commerciali, mercati, cinema, pic-nic, mostre, visite guidate monumentali, al fine di mantenere le attività ex-ante al ricovero per mantenere il più integre possibili le attività della vita quotidiana, il tutto organizzato in un setting socio-psico-pedagogico capace di risvegliare la manualità, la tattilità e l’abilità logica: l’emergenza di nuove modalità espressive, di orientamento e di gestione dello spazio.