Impress, il rivoluzionario trattamento di ortodonzia invisibile, arriva a Salerno

Impress, il rivoluzionario trattamento di ortodonzia invisibile, arriva a Salerno

Impress, azienda specializzata nell’ortodonzia invisibile di nuova generazione, dopo le recenti aperture nel territorio italiano e a una costante espansione a livello europeo, arriva nel cuore di Salerno per offrire ai cittadini la possibilità di migliorare il proprio sorriso e prendersi cura della salute dentale grazie al suo rivoluzionario trattamento con allineatori invisibili.

impress ortodonzia invisibile

Merito di un approccio all’avanguardia dove la tecnologia è tra i principali punti di forza. Il metodo Impress, infatti, si differenzia dai trattamenti tradizionali con una proposta caratterizzata dalla massima flessibilità, personalizzazione e comodità per adattarsi alle esigenze di ciascun paziente. L’azienda, grazie all’esclusiva specializzazione in ortodonzia invisibile e al controllo dell’intera catena del valore, ha reso accessibile i propri servizi a tutti.

Dopo aver rivoluzionato il mercato europeo con trattamenti ortodontici specifici per risolvere i problemi legati al disallineamento dentale, Impress è ora pronta ad offrire una possibilità inedita per migliorare il proprio sorriso anche ai pazienti di Salerno che potranno recarsi presso la nuova clinica, Studio Associato Dr. Ginetti in Corso Vittorio Emanuele 203, per iniziare il proprio trattamento di ortodonzia invisibile interamente personalizzato.

All’interno di uno spazio attrezzato con tecnologie di ultima generazione e studiato per accogliere i pazienti all’insegna del comfort e del relax, Impress mette a disposizione dei cittadini di Salerno l’expertise maturata sul campo con il trattamento di migliaia di casi e la disponibilità di un’equipe medica altamente specializzata.

Gli spazi della nuova clinica sono organizzati in modo da garantire un’esperienza in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle misure anticovid.

Come funziona il trattamento di ortodonzia invisibile proposto da Impress?

La tecnologia e l’innovazione costante sono i principali punti di forza dell’offerta Impress che si differenzia sul mercato grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale attraverso cui si offre al paziente l’inedita possibilità di recarsi in clinica, nel caso dei trattamenti meno complessi, solo in occasione del primo appuntamento ai fini della valutazione odontoiatrica preliminare. Dopo aver eseguito in sede l’ortopanoramica e la scansione in 3D di ultima generazione, al paziente viene mostrata una video simulazione accurata e gratuita dei risultati che potrà ottenere con il trattamento Impress.

Una volta intrapreso il percorso, il paziente ha la possibilità di scegliere il follow up che meglio si adatta al suo stile di vita: di persona, con visite alle cliniche Impress, o virtuale tramite un’apposita App che comodamente da casa consente un monitoraggio accurato dei progressi del trattamento.

L’evoluzione viene valutata dal team medico attraverso l’app, alla quale il paziente deve inviare una fotografia del suo sorriso ogni volta che cambia gli allineatori. Grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale verranno analizzati i progressi, avvisando il team medico in caso di imprevisti. Il paziente ha a disposizione un monitoraggio digitale 7 giorni su 7 con la possibilità di richiedere un consulto medico tramite videochiamata e persino su WhatsApp, fermo restando l’eventualità di visitare la clinica quando vuole, senza costi aggiuntivi.

Ulteriore punto di forza della proposta Impress è la possibilità di intraprendere il trattamento in una città e completarlo in un’altra grazie alla possibilità di accedere alla storia clinica e al follow-up di ciascuno in qualsiasi sede europea.

“In Impress, – commenta il Dott. Khaled Kasem, capo del team ortodontico di Impress – siamo costantemente impegnati nel fornire ai nostri pazienti un’esperienza di eccellenza nel campo dell’ortodonzia invisibile e vogliamo offrire a tutti la possibilità di intraprendere un percorso di allineamento dentale che si contraddistingua non soltanto per i risultati ma soprattutto per la semplicità e la personalizzazione del trattamento con cui si possono raggiungere. L’obiettivo di quest’anno è di rafforzare sempre più la nostra presenza sul territorio italiano e Salerno ci è sembrata la città ideale dove portare la nostra metodologia sensibilizzando i cittadini sull’importanza di poter godere di un sorriso sano e bello in maniera accessibile”.

Per maggiori informazioni: https://smile2impress.com/it

Nuova edizione del Meeting Biogem ad Ariano Irpino

Nuova edizione del Meeting Biogem ad Ariano Irpino

Sì terrà dal 21 al 24 ottobre 2021 il Meeting, “Le due Culture” giunto alla tredicesima edizione e ospitatato annualmente da Biogem, il centro di ricerca scientifica con sede ad Ariano Irpino e operante negli ambiti della genetica molecolare e delle biotecnologie. Il tema scelto per quest’anno è: “Libertà”.

La manifestazione sarà idealmente dedicata a Paolo Isotta, il famoso critico musicale, musicologo e scrittore campano venuto a mancare di recente. In suo onore è previsto un concerto del maestro Nazzareno Carusi.

Ad aprire l’evento sarranno i saluti del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, mentre l’introduzione toccherà al professore Dino Cofrancesco, dell’Università degli Studi di Genova. Nel pomeriggio seguirà la video-conferenza dello statunitense Martin Chalfie, vincitore del Premio Nobel nel 2008, grazie alla scoperta della green fluorescent protein, usata come marcatore in medicina.

Il secondo giorno sarà a tema giuridico-umanistico, con un confronto su “Imputabilità e libertà” tra la professoressa Marzia Ferraioli, dell’Ateneo romano di Tor Vergata e il suo collega Giuseppe Sartori, dell’Università di Padova. Seguirà l’intervento di Aldo Schiavone ed Ernesto Galli Della Loggia, su “Eguaglianza e Libertà“.

La mattina di sabato Anna Maria Mandalari, dell’Imperial College di Londra, affronterà il tema della libertà in rapporto all’identità digitale. A seguire, Mario Panizza, dell’Università di Roma Tre, relazionerà su “Architettura e Libertà“. La sessione pomeridiana sarà invece dedicata alla grande letteratura, con Danilo Breschi e le sue considerazioni sulla “Libertà in Dostoevskij“. In pieno spirito da ‘Due Culture’, non potevano mancare, in rapida successione, le angolature scientifiche, con Laura Palazzani (Università Lumsa di Roma) e Gilberto Corbellini (Università La Sapienza), e quella teologica, sul plurisecolare tema del libero e servo arbitrio, in Erasmo e Lutero. Quest’ultima conferenza, organizzata in collaborazione con ASLI- Accademia di Studi Luterani in Italia, vedrà la partecipazione di Mons. Franco Buzzi, della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e di P.Dieter Kampen, vicepresidente Accademia Studi Luterani in Italia, moderati dal presidente Zecchino.

Biogem

Biogem (Biologia e genetica molecolare) è una società consortile tra CNR, Stazione zoologica ‘Anton Dohrn’ di Napoli, Consorzio per l’Area di Ricerca di Trieste, Università “Federico II” di Napoli, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università di Milano-Bicocca, Università del Sannio, Università di Foggia, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Università Lumsa di Roma, Università di Udine, Camera di Commercio di Avellino e Comunità Montana dell’Ufita.

Le attività scientifiche si articolano in numerosi laboratori, impegnati nelle aree ricerca e servizi ad alta tecnologia, con un centro di saggio per la sperimentazione regolatoria, dotato di certificazione ministeriale di conformità ai principi della Buona Pratica di Laboratorio (BPL). Si tratta di uno standard di gestione che assicura l’alta qualità degli studi condotti e dei dati sperimentali prodotti, utilizzabili ai fini della validazione di nuovi farmaci e dispositivi medici. Biogem, in particolare, è l’unico centro di ricerca del Mezzogiorno abilitato per studi di tossicità e biocompatibilità.

Punto di raccordo per le attività svolte in vari dipartimenti è lo stabulario, impegnato a realizzare modelli murini, anche transgenici, di malattie umane, e comprendente anche una sezione dedicata ai modelli di zebrafish e una dedicata ai lagomorfi. A partire da aprile 2020, nel quadro dell’emergenza Covid19, è poi nato un team multidisciplinare, impegnato nella refertazione di tamponi rino-faringei.

Biogem occupa una superficie complessiva di 33mila metri quadrati (di cui 8.200 coperti). Nell’area esterna, inizialmente spoglia di vegetazione arborea, sono stati impiantati oltre mille alberi di alto fusto, un oliveto di 380 piante secolari, e un giardino botanico, con numerose piante officinali e un ‘percorso sensoriale’ di 1.600 metri quadrati.
Nonostante il considerevole incremento degli spazi serviti, Biogem, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili e a interventi di coibentazione, ha più che dimezzato la spesa energetica negli ultimi dieci anni.

Scopri l’Irpinia con i Wine Tour

Scopri l’Irpinia con i Wine Tour

Enoturismo, promozione e valorizzazione del territorio: vitigni irpini è il progetto enoturistico che approda in una delle zone vitivinicole più pregiate d’italia, l’Irpinia. Dal 16 Dicembre 2020 è online il sito www.vitigniirpini.com, il portale dedicato all’enoturismo che ti permette di adottare un filare di Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo e prenotare il tuo Wine Tour con nove Esperienze Emozionali.

Nella Regione Campania si trova la provincia dell’Irpinia, con capoluogo Avellino, che dista 40 minuti dall’aeroporto di Capodichino e dai porti più vicini di Napoli e Salerno. Le stazioni ferroviarie di Napoli, Afragola, Caserta, Salerno distano 30/45minuti. In auto il territorio dell’Irpinia è raggiungibile percorrendo l’Autostrada A16 ‘Napoli – Bari’ prendendo le uscite Avellino Est, Avellino Ovest o Grottaminarda.
In un territorio pregiato, ricco di tradizioni culturali ed enogastronomiche, dall’idea di due avellinesi – Michele Bello e Antonella Coppola – maturata durante il primo lockdown di marzo 2020, dovuto alla pandemia Covid19, nasce il progetto “Vitigni Irpini” per la valorizzazione e promozione del territorio attraverso l’enoturismo.

Cos’è il turismo del vino?

L’enoturismo, dove la degustazione di vino si abbina alla conoscenza della cultura e delle tradizioni di una zona a vocazione vitivinicola, da sempre suscita interesse nei turisti. Se in passato il turismo del vino poteva essere visto come un segmento di nicchia, oggi è divenuto un fascino sia per esperti e professionisti e sia da semplici appassionati e curiosi.
Il vino ha fatto nascere nuove esperienze, non solo degustazioni ed eventi, ma visite guidate in cantina, esperienze durante la vendemmia con i produttori, passeggiate a piedi e tour con bike tra i vigneti, trekking ed escursioni a cavallo; esperienze che sanno soddisfare un parterre di turisti ampia e con esigenze differenti.

I turisti desiderano quindi vivere il tour del vino a 360° e per questo Vitigni Irpini con i suoi “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e il feeling diretto con le cantine, che partecipano al progetto, offrono accoglienza e servizi di qualità.
Sul sito di Vitigni Irpini www.vitigniirpini.com sono presenti nove proposte di “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e in collaborazione tecnica con l’agenzia viaggi e turismo “Pro locando Viaggi & Turismo” organizza tour enogastronomici in Irpinia alla scoperta delle cantine, della cultura e della tradizione enogastronomica di un territorio autentico e genuino.

Michele e Antonella, spinti prima dalla passione per il vino e dalla curiosità di prodotti particolari e poco conosciuti hanno fatto un lavoro di ricerca per organizzare al meglio le visite in cantina in Irpinia, hanno studiato i luoghi, incontrato i produttori e desiderano condividere con voi la bellezza del territorio. Oltre a collaborare con le cantine, sono stati selezionati ristoranti, strutture ricettive e guide specializzate con profonda conoscenza del territorio e di tutta la Regione Campania. La professionalità, il divertimento e il relax sono assicurati, infatti, ogni tour è stato realizzato per trasmettere emozioni ed esperienze diverse.

Vitigni Irpini è anche un Wine Shop Online, la prima piattaforma dedicata esclusivamente ai vini irpini, con spedizione in tutta Italia. Inoltre, offrono consulenza per il settore Ho.Re.Ca. per aggiungere nella carta dei vini dei locali, sul territorio nazionali e internazionale, la Selezione Vitigni Irpini. Infine, ricordiamo l’iniziativa “Adotta una vite”, con la possibilità di ricevere il vino del proprio filare.

Michele e Antonella

Antonella Coppola, owner del progetto Vitigni Irpini. Dal 2000 approda con passione e devozione nel mondo dei viaggi, con doti organizzative garantisce la migliore esperienza di viaggio individuando le esigenze e preferenze dei clienti. Dal 2013 è ancora di più affascinata, grazie a suo marito Michele, dal mondo del vino; scoprendo così il meraviglioso binomio viaggi – vino.
Michele Bello, ideatore del progetto Vitigni Irpini. Dal 2006 specialista nel settore IT ma con una forte passione dal 2007 nel mondo del vino. Tra eventi, degustazioni, visite in cantina viene “catturato” sempre più da questo fantastico mondo.
Michele e Antonella tra viaggi, visite e degustazioni in cantina, partecipazione ad eventi vitivinicoli e assaggiando molti piatti e ricette in ristoranti “ricercati” d’Italia non si distaccano mai dal loro cordone ombelicale: l’Irpinia.

«Siamo entusiasti, perché abbiamo visto aumentare di giorno in giorno le richieste per “Adotta una vite” – ha dichiarato Michele Bello -. Sono in tanti a voler regalare e intitolare a nipoti o figli appena nati un filare di vino pregiato che i nostri produttori vinificano in Irpinia. Diverse anche le richieste ricevute da parte di imprenditori che stanno programmando di donare come premio produzione ai propri dipendenti una vite di vino Irpino. Altre richieste sono arrivate per regali di compleanno, per san valentino, la festa della donna e la festa del papà. Adottare una vite è un trend in crescita per ogni occasione. Con il nostro Wine Shop Online siamo contenti che il vino irpino arriva sulle tavole degli Italiani.
Crediamo fortemente nel progetto – ha dichiarato Antonella Coppola – perché l’Irpinia è una terra che merita l’enoturismo, infatti con i clienti fidelizziamo il più possibile perché sono il cuore di Vitigni Irpini. Crediamo che il cliente non solo deve essere soddisfatto ma anche entusiasta dall’acquisto sulla nostra piattaforma fino all’accoglienza che riceverà in Irpinia durante il soggiorno. Ci teniamo ai dettagli perché sono quelli a fare la differenza per offrire servizi e accoglienza di qualità, grande ospitalità come tutto il popolo Irpino sa fare. Dopo la chiusura forza per la situazione Covid-19 per i nostri Wine Tour abbiamo avuto tante richieste da ogni zona di Italia sia da coppie, che da gruppi di persone ma anche da società.

Corso gratuito “I Vitigni e il territorio dell’Irpinia”

Corso gratuito “I Vitigni e il territorio dell’Irpinia”

Dalla collaborazione tra Vitigni Irpini e i produttori delle areali della D.O.C.G. nasce il corso “I Vitigni e il territorio dell’Irpinia”
che si svolgerà da novembre presso il Centro di Formazione Veda.

Il corso è gratuito ed è rivolto a tutti i dipendenti di società e attività commerciali che vogliano approfondire le proprie competenze.

Gli obiettivi principali sono:

  • far conoscere al meglio il territorio dell’Irpinia e i suoi vini in modo che i professionisti del settore possano offrire un servizio più dettagliato.
  • Con la pratica e il contatto diretto con i produttori, aiutare i professionisti a consigliare i vini in abbinamento ai piatti.
  • Saper elencare al cliente finale l’analisi degustativa, spiegare il vino che si sta per stappare, raccontare il territorio dell’Irpinia e dove si trovano i vigneti.

Il corso sarà suddiviso per le 3 areali della DOCG: Taurasi – Fiano di Avellino – Greco di Tufo e si svolgerà per una durata di 20 ore in aula e 20 ore in cantina. Giorni e orari sono ancora da concordare.
In base alle normative Covid-19 chi parteciperà al corso dovrà essere in possesso del Green Pass.

Ogni società e attività commerciale può iscrivere una o più dipendenti, per partecipare al corso o ricevere ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail all’indirizzo [email protected]

Basta diete: nutriti con amore!

Basta diete: nutriti con amore!

Quanto mangi per il puro gusto del cibo?

Quante volte, invece, sei ossessionata dalle calorie?

O mangi per una sorta di compensazione per ciò che non hai mangiato per l’intera giornata o settimana?

O ancorai perché arrabbiata, frustata, triste?

O viceversa per gioia, per festeggiare un traguardo?

alimentazione-sana

Qualsiasi momento triste o felice è legato al cibo, e, d’altra parte, o siamo a dieta e quindi mangiamo poco, oppure ci sentiamo “libere” e non facciamo caso a cosa e a quanto mangiamo. Capita anche che si segua con attenzione un regime dietetico, per un giorno intero, una settimana, e poi si cede nel dopo cena o nel weekend, compensando a ciò, a cui si è rinunciato nelle ore passate. Basterebbe invece alimentarsi in maniera ottimale ed equilibrata nella quotidianità senza avere l’ossessione delle calorie o, viceversa, in una sorta di libertà compensatoria.

Trovare un proprio equilibrio alimentare non è affatto semplice, soprattutto nel periodo estivo in cui da una parte c’è l’ossessiva corsa alla prova costume che richiede estenuanti sacrifici alimentari, dall’altra parte si è, più spesso in giro con amici e quindi le “tentazioni” da cibo sono maggiori. Bisognerebbe, invece, trovare un personale equilibrio alimentare e mantenerlo ogni giorno, in estate o in inverno, se si è in forma oppure no: approcciare un piano alimentare che consenta di “nutrirsi” con amore, senza porsi l’obiettivo della prova costume fra un mese, ma avere un traguardo molto più ambizioso, quello di trovare una consapevolezza alimentare, che consentirà di essere in forma e soprattutto in salute, non per un mese ma per la vita.

 

“Nutrirsi con amore” comporta una particolare cura nella preparazione dei pasti, che siano gustosi e al tempo stesso equilibrati nutrizionalmente: così che il piatto sia bello da vedere, buono da gustare e con le giuste proporzioni tra i nutrienti che appagano a 360°, consentendo di arrivare al pasto successivo senza necessità di integrare cibo e soprattutto senza farci sentire “a dieta”.
Ciò è lontano dal credere che si può mangiare di tutto, in grandi quantità e ogni giorno, è piuttosto una nuova visione dei pasti, in cui avendo chiare alcune indicazioni alimentari si sceglie ciò che è più salutare ma, al tempo stesso, gustoso.
Se siamo golosi, ad esempio, è possibile creare dolci che abbiano un basso carico di zuccheri semplici e con una quota di proteine e grassi insaturi ottimale, ciò consente di poterlo mangiare anche tutti i giorni, senza necessità di compensare o di sentirsi in colpa, e soprattutto sentendosi soddisfatti pienamente e più a lungo nel tempo rispetto ad una fetta di torta ricca di zuccheri semplici e grassi saturi.

È un cambiamento ampio e completo che ci fa essere più accurati nella scelta del cibo: a partire dalla spesa, passando alla preparazione del piatto, fino al momento di sedersi a tavola e ritagliarsi il tempo necessario per mangiare con l’atmosfera rilassata per assaporare il pasto con lentezza e consapevolezza.
A completamento di ciò c’è l’attività fisica: per amarsi bisogna “muoversi” perché il corpo ne ha necessità, ma anche l’esercizio fisico non deve essere un’imposizione ma un ulteriore tassello che consente di “nutrirsi con amore”.

Programma ambizioso ma non impossibile, richiede tanta determinazione e soprattutto non ha una data di scadenza, inizia oggi, se vuoi, e dura tutta la vita, perché l’amore per se stessi non può avere una conclusione, ma è solo un continuo avanzamento verso la meta, ossia “amarsi”.

Dr.ssa Giovanna Senatore

Dr.ssa Giovanna Senatore

biologa nutrizionista, Specialista in Scienza dell'Alimentazione

Da circa 10 anni svolge il suo lavoro con passione e determinazione in continua evoluzione.
È convinta che la cura di sé passa, e in maniera anche importante, dal cibo che ci prepariamo, che portiamo alla bocca, dal modo in cui lo mangiamo, dall’amore che mettiamo nel “nutrirci” ecco perché: Nutriti con Amore.

Prospettiva Alternativa: corpo come movimento, suono e ritmo

Prospettiva Alternativa: corpo come movimento, suono e ritmo

associazione Prospettiva Alternativa


L’Associazione napoletana “Prospettiva Alternativa” nasce dall’idea che il corpo è “movimento, suono e ritmo” in continuo divenire.
Per questo promuove attività “musico-motorie” e valorizza eventi culturali, ludici, ricreativi e didattici. Nei progetti propone un approccio alla propedeutica e didattica dell’arte, con maggior attenzione alla musica e al movimento, che parte dal fare per poi comprendere, cioè partire dalla pratica per poi arrivare alla teoria.

“Il nostro approccio all’insegnamento – spiegano – si basa sul sapere, saper fare, saper far fare. Di conseguenza, la nostra idea di apprendimento si sviluppa su tre assi fondamentali di Piaget: ascoltare, assimilare, accomodare”.
L’associazione ha al suo attivo collaborazioni con Istituti Scolastici sul territorio italiano, realizza e gestisce eventi, seminari, workshop ed è molto attiva negli ambienti socio-culturali.

Tutti i collaboratori e volontari del gruppo sono anche professionisti con Diplomi, Lauree, Abilitazioni all’Insegnamento e certificazioni di metodologie d’insegnamento riconosciute a livello internazionale; sono Strumentisti Professionisti, Specialisti del Movimento, Insegnanti ed Educatori.

Tra le iniziative già promosse da Prospettiva Alternativa c’è il workshop “GiocArteLab” che pone al centro il corpo come interazione di tre attività: consapevolezza corporea, body percussion e linguaggio mimico gestuale. Partendo da esercizi di respirazione, equilibrio e coordinazione i partecipanti prendono consapevolezza del proprio corpo che, con la body percussion, si trasforma uno strumento capace di riprodurre diversi ritmi e suoni; infine, attraverso la comunicazione mimico gestuale durante il workshop si impara a condividere emozioni con semplici e immediate azioni.

Un altro progetto educativo proposto è “OUTDOOR + BRAVI E + SANI”, rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni, che si svolge completamente all’aperto, nel verde del prezioso giardino di Casa Tolentino ai piedi della collina di San Martino, nel cuore di Napoli su Corso Vittorio Emanuele. Grazie ad un approccio ludico e cooperativo i bambini possono apprendere abilità dalle più semplici alle più complesse con attività educative svolte con educatori qualificati. Da correre, saltare, arrampicarsi, all’utilizzo di attrezzi da lavoro, quali martelli, rastrelli, facilitando il senso di responsabilità e superando le frustrazioni. I bambini, non appena sentono la musica, iniziano a muoversi naturalmente. La musica e il movimento sono le forme di espressione attraverso le quali i bambini si confrontano con l’ambiente materiale e sociale acquisendo nuove conoscenze e vivendo esperienze personali fondamentali per il loro percorso di crescita. Questo progetto vuole stimolare la fantasia e la creatività dei giovani/piccoli per trasmettere loro entusiasmo durante l’apprendimento di movimenti e ritmi.

Contatti:
[email protected]

Davide Montuori, l’artista campano che dipinge con il vino

Davide Montuori, l’artista campano che dipinge con il vino

Davide Montuori quadro

Davide Montuori, classe 1988, artista napoletano già noto per i propri murales, ha riformulato il proprio percorso artistico conferendogli una direzione singolare e innovativa declinata con i toni scarlatti del vino.

La passionale bevanda è infatti protagonista delle sue opere, realizzate con una tecnica affinata da anni di studi e ricerche, e che gli consente adesso di rendere con grande maestria sulla tela anche dettagli di grande precisione, intingendo il pennello nel vino naturale.
La sua passione nasce già da bambino: vivacissimo, stava buono solo disegnando e colorando. Ha deciso così di iscriversi prima al Liceo artistico e a seguire all’Accademia delle Belle Arti di Napoli.
Molto legato all’espressività della figura umana, la sua crescita artistica è segnata dalla necessità di scavare nelle espressioni, facendo emergere le ansie, i turbamenti, le felicità, le paure, i dubbi dei protagonisti delle sue opere.

Davide Montuori Wine Artist

«Tutto è nato per caso, a cena – racconta Davide Montuori a InSalute.club – mentre mi riempivo il calice, una goccia di vino ha percorso tutto il profilo della bottiglia e tinge di rosso la tovaglia bianca. Da lì, l’ispirazione, “e se lo facessi su tela?” Da quel momento è partita una ricerca di circa 2 anni. Il vino aveva sempre una carica cromatica debole sulla tela e io, che ho sempre dipinto in acrilico, trovavo la cosa molto frustrante. All’inizio cercavo di aggiungere degli addensanti nel vino, dei prodotti che rendono più pastosi i colori, ma il risultato finale era molto poco soddisfacente. Poi la svolta. Pensai bene che un prodotto “naturale” come il vino avesse bisogno di tornare della natura. Così lasciai un calice di Aglianico al sole per 45 giorni. Il vino si trasformò in in una “pasta” molto simile alla colla vinilica, con una carica cromatica vivace e intensa, proprio come la pittura acrilica a cui sono abituato».


Nonostante il suo percorso accademico in scenografia, Montuori si definisce un ritrattista: «Grazie alla forza del vino – ci spiega- si possono raccontare le intensità di un essere umano e contemporaneamente, legarlo ad un territorio grazie appunto alle disparate qualità di vino sia della nostra Campania che di tutto lo stivale».
Il connubio tra arte e vino ha portato l’artista alla collaborazione con il MAVV Wine Art Museum di Portici.
«Il direttore Eugenio Gervasio – continua Montuori – è molto aperto alla contaminazione artistica del vino quanto alla ricerca scientifica. Avevamo un calendario fitto di appuntamenti, tra cui la presentazione della nuova collezione di opere al Vinitaly. Il Coronavirus ha dettato però un nuovo percorso».
Così è nata una versione on line della mostra “Fil Rouge”. Dieci video che raccontano le 10 opere della collezione, condivise attraverso la pagina facebook del MAVV. Un viaggio nel tempo, alla ricerca di umanità, ossia quella emotività squisitamente umana, che nonostante le differenze culturali, le distanze geografiche e temporali, prova gli stessi sentimenti e le stesse emozioni.

Carbon Negative: giovani per il cambiamento climatico

Carbon Negative: giovani per il cambiamento climatico

Associazione Carbon Negative

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso” – scriveva Confucio. E oggi più che mai, mentre le notizie sui cambiamenti climatici si fanno sempre più allarmanti, si diffonde tra i più giovani l’idea che l’inversione di rotta possa partire dal basso, diffondendo con piccoli gesti una nuova cultura ambientale.
Proprio dal desiderio di un gruppo di amici di dare un senso pratico alla lotta contro il cambiamento climatico nasce nel 2019 l’Associazione “Carbon Negative”.

Il gruppo ha iniziato piantando pochi alberi tra le aiuole libere di Nocera Inferiore, sempre rispettando la flora locale e scegliendo tra allori, ulivi, frassini, querce e pini. Alberi per colorare di verde il triste grigiore del cemento. Nel tempo, tanti e tante giovani, riconoscendo l’ideale come proprio, si sono uniti al progetto arricchendo l’associazione con energia e idee nuove. Oggi sono in 30, non più soltanto di Nocera, e hanno piantato circa 300 alberi.

«Parte delle piante – spiegano sulla loro bacheca facebook – sono ottenute da talee e da margotte effettuate su piante già di nostra proprietà. È un po’ come fare dei cloni».
«Nel corso dell’ultimo anno – ci raccontano i ragazzi di Carbon Negative – abbiamo piantato alberi anche fuori città: sulle colline che circondano i comuni di Castel San Giorgio e di Nocera, col tempo rese spoglie dagli incendi e dalle attività delle cave. La maggior parte delle nostre energie viene utilizzata per la piantumazione di alberi, tuttavia ci occupiamo anche della pulizia dei luoghi cittadini e montani dall’immondizia. Interagiamo con le scuole e con le altre associazioni al fine di garantire una corretta divulgazione sul cambiamento climatico, attraverso una modalità d’educazione sia formale che non. Lo facciamo – concludono- perché sentiamo il dovere morale di dare il nostro contributo, anche se piccolo».

CONTATTI
email: [email protected]
fb: @carbonegativ
cell: 329 781 5059

Oasi “Bosco di San Silvestro”: i prossimi eventi

Oasi “Bosco di San Silvestro”: i prossimi eventi

oasi wwf caserta

Il centro ambientale Oasi WWF di “Bosco San Silvestro”a Caserta programma tanti eventi per l’estate. Ecco i prossimi appuntamenti:


Sabato 19 giugno

Visite autoguidate “Percorso Natura”

Ingressi dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,00

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
a [email protected]
Costi: Adulti e maggiori di 14 anni € 8,00
Minori di anni 14 Gratuito
Area Pic-Nic € 2,00 a persona per tutti. Chi usufruisce dell’area Pic-Nic dovrà portare a casa i propri rifiuti in quanto la raccolta in Oasi è momentaneamente sospesa.

N.B. In considerazione delle norme anti COVID da rispettare scrupolosamente, l’accesso all’Oasi è a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria via mail a: [email protected]
Daremo riscontro alle vostre richieste due volte al giorno: nel primo pomeriggio e dopo le ore 21,00.
Eccezionalmente, solo chi non dispone di un pc, potrà prenotare telefonicamente.

In alternativa

Sabato 19 Giugno

“Sirfidi, Apidi & co… ovvero gli impollinatori selvatici”

Laboratorio ragazzi a cura del CEA WWF Bosco San Silvestro
Laboratorio itinerante di esplorazione, osservazione,mimo, storytelling, manipolazione e costruzione di Beehotel

Appuntamento ore 10:00
Inizio laboratorio ore 10:15
Prenotazione obbligatoria alla mail: [email protected]
Età 5/10 anni
Costo 10 € a ragazzo
5€ accompagnatore

Sabato 19 Giugno

Passeggiata letteraria
Riavvicinarci alla natura attraverso un percorso sensoriale, accompagnati dai versi del libro di Jean Giono “L’Uomo che piantava gli alberi”. Con la partecipazione del gruppo IN TUTTO…LIBER
Accompagnamento musicale a cura del nostro Direttore Oasi Dr. Franco Paolella
Concluderemo la passeggiata con bevande e biscottini dell’Oasi.

Appuntamento: ore 17:00 al parcheggio. Massima puntualità.
Abbigliamento consigliato: Scarpe e pantaloni lunghi; consigliato repellente antizanzare.
La Passeggiata Letteraria è indicata dai 14 anni in su.
Info: www.laghiandaia.info
Prenotazione obbligatoria a: [email protected]
Costo € 10,00

Domenica 20 Giugno

Visite autoguidate “Percorso Natura”
Ingressi dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,00
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
a: [email protected]
Costi: Adulti e maggiori di 14 anni € 8,00 . Minori di anni 14 Gratuito
Area Pic-Nic € 2,00 a persona per tutti. Chi usufruisce dell’area Pic-Nic dovrà portarsi a casa i propri rifiuti in quanto la raccolta in Oasi è momentaneamente sospesa
N.B. In considerazione delle norme anti COVID da rispettare scrupolosamente, l’accesso all’Oasi è a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria via mail a: [email protected]
Daremo riscontro alle vostre richieste due volte al giorno: nel primo pomeriggio e dopo le ore 21,00.
Eccezionalmente, solo chi non dispone di un pc, potrà prenotare telefonicamente

In alternativa

Passeggiando tra le Fiabe

Drammaturgia: Roberta Sandias Regia: Maurizio Azzurro
Costumi: Emilio Bianconi

Spettacolo itinerante

Guarda il promo

In un percorso itinerante che si sviluppa in quel meraviglioso teatro naturale che è il bosco, i bambini incontreranno i personaggi delle fiabe più note, scoperti a vivere uno dei momenti più significativi della loro avventura, proprio nel momento in cui essa si svolge e si sviluppa nel bosco. Una sorta di “Museo delle Fiabe” all’aria aperta, un percorso ludico e didattico allo stesso tempo, che coniuga natura e letteratura in un evento assolutamente suggestivo e coinvolgente. Accompagnati da un abitante del bosco, i gruppi di visitatori si imbatteranno dunque in Cappuccetto rosso alle prese con il lupo, con Hansel e Gretel, Biancaneve, La Principessa ed il Principe ranocchio, in un susseguirsi di sorprendenti ed inaspettati incontri.

Prenotazione obbligatoria
N.B. Onde evitare doppie prenotazioni o possibili disguidi, la prenotazione per lo spettacolo Passeggiando tra le fiabe deve essere effettuata direttamente alla Compagnia Teatrale La Mansarda
Tel.0823/343674 – [email protected]

Sono già in programma per il prossimo weekend due eventi:

Venerdì 25, Sabato 26 e Domenica 27 Giugno

Digital Detox residenziale alla Foresteria dell’Oasi

Spegni il cellulare ed immergiti in un fine settimana dedicato alla disintossicazione attraverso il Kundalini Yoga e l’alimentazione del programma Superhealth® – Scienza Yogica per le Dipendenze, lo Yoga camminato e lo Yoga Nidra.
Regalati un fine settimana di puro relax.
Conduce Maria Param Sukh, insegnante di Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan, piena di energia ed ironia, la cui missione è aiutare le persone a trovare il modo autentico di esprimersi nella vita per poter vivere sani e felici.
Studentessa di medicina e chirurgia e ricercatrice nel campo della cura olistica, Specializzata in Superhealth® e Yoga Camminato.

Sabato 26 giugno

Concerto di Mariateresa Carlà e Pina Valentino

Il Duo “LE LUMERE” formato da Mariateresa Carlà (voce-chitarra classica-chitarra battente) e Pina Valentino (voce-tamburi a cornice-percussioni) propone lo spettacolo “DAVVERO” tratto dal tratto dal racconto “La canzone popolare” del libro “DAL VERO” di Matilde Serao e canti tradizionali liberamente adattati. L’esecuzione e la scelta del repertorio nasce dall’uso cosciente della canzone popolare come testimonianza e divulgazione di fatti e sentimenti, di devozione, esattamente come si faceva nel passato, quando non esistevano i mass media e la canzone era l’unico mezzo per raccontare gioie e disgrazie, per protestare, denunciare, ironizzare, amare. Eppure, senza mezzi di comunicazione o di diffusione, la canzone popolare ha resistito al tempo semplicemente passando di bocca in bocca e “LE LUMERE” si investono della responsabilità di esserne vettori.

Ingresso ore 20:00
Inizio spettacolo ore 20,30
Costo 10€
Omaggio bicchiere di vino e stuzzichini
Prenotazione obbligatoria alla mail [email protected]

Ascoltando la pelle. Il dermatologo risponde

Ascoltando la pelle. Il dermatologo risponde

Cosa accade al di là della superficie cutanea? Perché in determinati momenti della nostra vita la pelle reagisce con fastidiose eruzioni? Perché non si erano mai presentate prima e, soprattutto, perché a volte si ripresentano malgrado le terapie appropriate?

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Orticaria, dermatite da contatto, psoriasi, acne, sudorazione, eritemi: quanti messaggi ci invia il nostro corpo attraverso la pelle. Abbandoni, tradimenti, aggressioni, lutti non elaborati e separazioni ingiuste: quanta sofferenza esibita in maniera inconsapevole e silenziosa sotto forma di macchie e prurito.

Un libro dal contenuto “pruriginoso” scritto né per i medici né per i pazienti, ma per chiunque di noi sia disposto ad avventurarsi in un itinerario insolito e non affatto privo di sorprese. Un viaggio che parte da ciò che appare in superficie per ricondurci tra i cassetti della nostra memoria emozionale.

Leggendo queste pagine puoi: esplorare le strutture microscopiche della pelle e del suo microbioma; capire gli effetti delle emozioni sui miliardi di recettori cutanei; comprendere le manifestazioni cutanee dal punto di vista psicosomatico; apprendere come la pelle reagisce ai cambiamenti ambientali e relazionali; comprendere l’importanza della relazione medico-paziente; conoscere le storie ispirate a persone che hanno visto apparire o rientrare manifestazioni cutanee in seguito a determinate svolte di vita.

 

L’autore

Il Dott. Antonio Del Sorbo è medico chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia e Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale. È stato autore di una collana di 8 Atlanti di Dermatologia Clinica (Dermo Edizioni) e di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali.

Il Dott. Del Sorbo è stato professore a contratto di dermatologia cosmetica presso l’Università degli Studi di Salerno. Dopo la specializzazione in dermatologia e venereologia e il dottorato di ricerca in dermatologia sperimentale, ha conseguito il diploma di medico esperto in omeopatia, omotossicologia e discipline integrate, presso l’Accademia di Medicina Biologica AMIOT. Nel 2003 è stato Presidente della sede partenopea dell’Associazione Dottori di Ricerca Italiani. Svolge attualmente la professione di dermatologo e venereologo a Salerno.

Estate in Irpinia: i cammini della purificazione

Estate in Irpinia: i cammini della purificazione

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Dopo il successo della prima tappa alle sorgenti del Fiume Sabato, continuano i percorsi trekking curati dall’Associazione Info Irpinia. Da giugno ad agosto cinque emozionanti cammini sulle tracce di sorgenti, fiumi e torrenti dalla purezza impareggiabile.

Fra i monti irpini, in totale sicurezza, potrete rilassarvi e godere di splendidi panorami e aria pura. Dei veri percorsi di purificazione, di difficoltà variabile, per lasciarsi alle spalle il periodo difficile che tutti abbiamo vissuto.

Per info e prenotazioni:
www.infoirpinia.it

tel: 351/9865322

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La fisica del SUP: tutti i benefici di uno sport adatto ad ogni età

La fisica del SUP: tutti i benefici di uno sport adatto ad ogni età

A cura di Letizia Boccabella, Naturopata e grafologa morettiana

Stare in piedi su una tavola (da qui il suo nome: Stand Up Paddle) ti dà la possibilità di ammirare il panorama che ti circonda, il fondale che si nasconde sotto lo specchio d’acqua nel quale ti trovi, che sia il lago, il mare o un fiume non fa nessuna differenza, e di vedere i bellissimi riflessi che si creano sulla superficie; cosa più difficile da vedere se stai praticando altri sport acquatici più impegnativi. Puoi scegliere di rilassarti pagaiando o di concentrarti sulla prestazione atletica, ma questo dipende solo da te, non dal SUP.

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Adesso vediamo come la pratica di questo sport salutare e di poche pretese, apporti benefici su tutto il corpo e quindi sull’asse psicologico, emotivo e fisico.

Poniamo l’attenzione su un fatto fondamentale e cioè che, ogni pensiero è intimamente e istantaneamente correlato con un’emozione, ed ogni emozione ha un riverbero fisico, cioè uno specifico punto del corpo nel quale si sedimenta. Questo implica che l’asse mente-emozioni-corpo è un tutt’uno correlato in forma sistemica e che, ogni qualvolta si agisce sul corpo, automaticamente si sta lavorando sulle emozioni e sui pensieri e anche sull’inconscio.

Il corpo umano è la massima espressione dell’inconscio. Un’azione positiva, morbida e costante su tutta la muscolatura, tonifica il nostro mondo emotivo rilasciando le tensioni che queste ultime hanno creato sull’organismo, cambiando la natura dei nostri pensieri ossessivi, reiteranti, morbosi, o più semplicemente sulle nostre preoccupazioni quotidiane, sulle nostre ansie o sulle forme depressive e maniacali.

A questo punto voi potreste obiettare: ma davvero il SUP è in grado di fare tutto questo? La mia risposta è sì e adesso scenderemo nel dettaglio per capire come ciò sia possibile.

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Il corpo umano è composto al 99% di acqua come numero di molecole e per il 65-70% di acqua come volume. Essa all’interno del corpo si comporta differentemente dall’acqua di lago, di fiume o di mare. Se vi venisse in mente di strappare un elettrone da una molecola d’acqua, sareste costretti ad impiegare 12,6 elettronvolt di potenza i quali corrispondono a 145 mila gradi, una potenza mostruosa. I meccanismi che concorrono a fare in modo che questo elettrone all’interno del corpo umano sia facilmente libero, per dare vita a tutta una serie di reazioni chimiche, sono molto meno dispendiosi in termini di energia.
All’interno dell’organismo, il responsabile di questa facilità di cessione di elettroni da parte dell’acqua è il vuoto quantico. Quest’ultimo si comporta come un ponte, mettendo in correlazione quantistica le particelle che emergono dal mondo sub-atomico con quelle che lavorano all’interno del corpo umano. Questo è possibile perché il vuoto quantico permea ogni cosa e ogni essere vivente. È possibile infatti isolare un corpo da campi elettrostatici attraverso una gabbia di Faraday, ma è impossibile isolare lo stesso corpo dal vuoto quantico. Quest’ultimo è un oggetto che vive di perenne oscillazione, lo fa dalla notte dei tempi e continuerà a farlo per l’eternità. Il vuoto quantico è un oggetto che proviene da una dimensione a-causale, a-temporale, a-spaziale; il che vuol dire prima della causa dei fenomeni osservabili nella realtà quotidiana, prima del tempo e prima dello spazio.

La natura del vuoto quantico è dinamica: esso oscilla di continuo e grazie a questa sua perpetua oscillazione, fornisce energia al corpo per dare vita a tutte le reazioni biochimiche che lo rendono esattamente quello che è, a costi energetici infinitesimali, costi quasi pari allo zero. Grazie all’esistenza del vuoto quantico, le molecole d’acqua che compongono il corpo entrano in uno stato che viene chiamato risonanza di fase con i fotoni che fuoriescono dal vuoto quantico. Le molecole dell’organismo catturano i fotoni all’interno dei domini di coerenza dell’acqua che sono presenti nell’organismo, per dare inizio a tutti i cicli biochimici che si conoscono.
Successivamente, tutte le molecole che compongono i domini di coerenza dell’acqua all’interno del corpo, entrano in uno stato di risonanza di fase con le molecole d’acqua presenti nel mondo macroscopico cioè con quelle di lago, di fiume o di mare. Attraverso questo meccanismo di risonanza fisica, l’intero asse corpo-emozioni-mente, beneficia di una stabilizzazione di molti processi interni grazie all’effetto che l’acqua esterna ha su quella interna dell’organismo; ricreando meccanismi di omeostasi e quindi di rinnovata energia e salute. È questo il vero motivo dell’effetto benefico che uno sport acquatico rilassante come il SUP, riesce ad avere sulla fisiologia umana.
La risonanza di fase, che sta alla base di tutti gli altri meccanismi che prenderemo in esame nel prossimo articolo, è quella che dà l’innesco alle successive reazioni chimiche ed ormonali.

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Gli effetti sul corpo

Una volta innescata la risonanza di fase tra l’acqua esterna e quella interna al corpo, si attivano e poi aumentano in maniera considerevole i livelli di serotonina, ossitocina e dopamina; i tre neurotrasmettitori fondamentali per il benessere psicologico, emotivo e fisico. Diamo una rapida occhiata al ruolo che questi tre neuropeptidi occupano nella fisiologia.

Partiamo con la dopamina che svolge numerose funzioni, sia a livello del sistema nervoso centrale, che di quello periferico. Per quanto concerne il sistema nervoso centrale, la dopamina è un neurotrasmettitore che partecipa al controllo del movimento, al meccanismo di secrezione dell’ormone prolattina, al controllo delle capacità di memoria, nei meccanismi di ricompensa e piacere, nel controllo delle capacità di attenzione, nel controllo di alcuni aspetti del comportamento e di alcune funzioni cognitive, nel meccanismo del sonno, nel controllo dell’umore e in alcuni meccanismi alla base dell’apprendimento. Sul sistema nervoso periferico, la dopamina agisce come vasodilatatore, come stimolante dell’escrezione del sodio attraverso le urine, come fattore favorente la motilità intestinale, come fattore che riduce l’attività linfocitaria e la secrezione di insulina da parte delle isole di Langerhans (cellule beta pancreatiche). Le capacità motorie dell’essere umano quali la correttezza, la rapidità e la fluidità dei movimenti, dipendono dalla dopamina che la substantia nigra rilascia sotto l’azione dei gangli della base. Infatti, se la dopamina rilasciata dalla substantia nigra è inferiore al normale, i movimenti diventano più lenti e scoordinati. Viceversa, se la dopamina è quantitativamente superiore al normale, il corpo umano comincia a eseguire movimenti non necessari, i tic. Quindi, il corretto rilascio di dopamina è fondamentale affinché l’essere umano si muova correttamente, eseguendo gesti coordinati, ben modulati tra di loro e alla giusta velocità.

L’ossitocina è un ormone anch’esso di natura proteica, un peptide composto di nove aminoacidi che agisce prevalentemente sulla mammella e sull’utero. Durante il travaglio ed il parto provoca contrazioni delle fibrocellule muscolari lisce uterine, favorendo l’espulsione del feto. Oltre alle funzioni ormonali, l’ossitocina possiede anche la capacità di regolare i comportamenti sociali, sessuali e materni. Nel maschio, per esempio, interviene nella regolazione del piacere sessuale, influenzando il volume dell’eiaculato e la mobilità degli spermatozoi, favorendo l’instaurarsi di una relazione sentimentale e lo sviluppo dell’istinto parentale. Più che con l’accoppiamento, l’ossitocina sarebbe infatti correlata soprattutto con la formazione di un legame emotivo tra uomo e donna. Alcuni studi ipotizzano che difetti delle vie nervose modulate dall’ossitocina nell’encefalo, siano in qualche modo correlate all’autismo. Infine l’ossitocina, ad oggi, sembrerebbe essere fondamentale nel garantire l’equilibrio e l’omeostasi dell’organismo favorendo la salute. Un soggetto sano è quello in grado di instaurare nella propria vita, dei corretti comportamenti sociali, senza il bisogno smodato di avere qualcosa in cambio da tali relazioni, unicamente per il piacere di condividere.

La serotonina famosa per il suo appellativo di ormone del buonumore, è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire da un amminoacido essenziale chiamato triptofano. Quest’ultimo viene sintetizzato dal corpo solo in conseguenza all’assunzione di proteine di natura animale. La serotonina è coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche, molte delle quali ancora da chiarire; infatti, come tutti i mediatori chimici, interagisce con vari e specifici recettori, espletando un effetto diverso in base alla regione corporea considerata. Possiamo paragonare la serotonina ad una chiave, che ha bisogno di entrare in una specifica serratura rappresentata dal recettore di membrana; l’interazione tra chiave e serratura consente il controllo dell’attività cerebrale e dell’intero organismo. Come precursore della melatonina, essa regola i ritmi circadiani, sincronizzando il ciclo sonno-veglia. La serotonina gestisce il comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di sazietà, una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione della quantità di cibo ingerita. Le persone che lamentano alterazioni frequenti dell’umore, come ansiosi e depressi, avvertono un bisogno importante di dolci, di carboidrati, oppure di cioccolato, il quale contiene anche sostanze psicoattive. La serotonina regola la motilità e le secrezioni intestinali, provoca la diarrea, se presente in eccesso, e la stitichezza, se in difetto. Nel sistema cardiovascolare, la serotonina agisce sulla contrazione delle arterie, contribuendo al controllo della pressione sanguigna; favorisce inoltre la contrazione della muscolatura liscia a livello dei bronchi e della vescica; stimola l’aggregazione piastrinica e, se presente in eccesso, crea una tendenza trombofilica. I circuiti serotoninergici sono responsabili anch’essi del comportamento sessuale e delle relazioni sociali. Se ci troviamo di fronte a bassi livelli di serotonina la risposta comportamentale diviene caratterizzata da ipersessualità e comportamenti aggressivi antisociali. Non a caso alcune droghe che aumentano il rilascio di serotonina e/o l’attività dei suoi recettori, come l’ecstasy, inducono euforia, senso di aumentata socialità ed autostima.

Come abbiamo capito fino ad ora, ossitocina, dopamina e serotonina, sono droghe endogene e noi ci droghiamo con il SUP!

Questo sport, praticabile da chiunque e senza pretese agonistiche, sviluppa l’equilibrio della chimica corporea, migliorando notevolmente il tono dell’umore, la socialità, la coordinazione muscolare, l’equilibrio, la fluidità fisica ed emotiva e di conseguenza la capacità di riprendersi in seguito ad urti e stress psicologici. Quest’ultima risorsa stimolata dalla pratica del SUP è chiamata resilienza.

La resilienza è la più grande qualità adattiva che la mente possiede per attutire gli urti della vita, assorbirli nel minor tempo possibile e poi ritornare alla condizione di equilibrio iniziale. Una mente meditativa è una mente capace di resilienza e la pratica costante del SUP induce, per chi lo sceglie in maniera consapevole, ad uno stato meditativo. Una volta entrati nel gap, vi renderete conto che il vero benessere si trova lì e lo vorrete ricreare tutte le volte che potrete. Eccovi servita una droga sublime, di prima scelta e senza effetti collaterali! Ho lasciato per ultima la descrizione dei muscoli coinvolti per sottolineare un aspetto di cui nessuno parla: ogni volta che agite sulla muscolatura e sui tendini, state automaticamente agendo sul vostro fegato, tonificandolo e aiutandolo ad espletare le sue innumerevoli funzioni fisiologiche, oltre che sulla milza/pancreas.

La Medicina Tradizionale Cinese sa da millenni che il buon funzionamento della vista, dei muscoli e dell’elasticità tendinea, dipendono da un corretto funzionamento del fegato. La pratica del SUP, coinvolgendo tutta la massa muscolare, non solo sarà di aiuto al vostro organismo, ma aumentando di molto l’irrorazione del sangue verso il fegato lo aiuterà a disintossicarsi e a metabolizzare il glucosio. L’insulina è l’ormone che permette ai muscoli di usufruire del glucosio e di immagazzinarlo al loro interno per diventare la riserva di carburante senza la quale la cellula non funziona e permette anche al fegato di immagazzinare glucosio sotto forma di glicogeno e di liberarlo al momento del bisogno. Il pancreas svolge un ruolo fondamentale nell’omeostasi degli zuccheri. Perderete peso in maniera equilibrata e ridurrete il livello della glicemia, del colesterolo totale e di quello cattivo, con una sola ora di pagaiata. Ultima nota esplicativa per tutte le ragazze ossessionate dalla cellulite: se dopo un allenamento di SUP, notate una ritenzione idrica maggiore del solito, non spaventatevi è normale! Dopo circa mezz’ora tutto tornerà nella norma. La causa è da attribuirsi agli alti livelli di aldosterone che vengono rilasciati durante l’allenamento, specialmente se di tipo intenso. L’aldosterone è un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali con lo scopo di regolarizzare i livelli di sodio, di potassio ed il volume dei liquidi extracellulari. Le azioni dell’aldosterone si estendono un po’ a tutte le cellule dell’organismo, esso agisce facilitando l’ingresso del sodio e promuovendo la perdita di potassio, coinvolgendo le ghiandole sudoripare, l’intestino e le ghiandole lacrimali. Ecco spiegata l’eccessiva ritenzione idrica del momento.

L’attività fisica maggiormente raccomandata ai diabetici è la camminata, ma da oggi ricordatevi che il SUP non è da meno.

Concludo ricordando agli sportivi professionisti che la migliore forma di competizione che si possa sperimentare non è quella con gli altri, ma quella con se stessi. Quel bisogno spontaneo che ti porta ad essere ogni giorno la versione migliore di te stesso, così da essere sempre un vincitore a prescindere dal risultato della gara e senza dimenticare mai la cosa fondamentale: ti devi divertire!

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Il Libro

Logge cinesi, vuoto quantico e funghi: per un approccio olistico all’individuo. Un ponte tra scienza e metafisica

di Letizia Boccabella e Roberto Cruciani

Questo testo nasce con il preciso intento di rendere fruibile a tutti la comprensione della straordinaria profondità dell’omaggio descrittivo e poetico della Medicina Tradizionale Cinese alla natura umana, la quale altro non è che la controparte integrata di un macrocosmo da cui prende vita e si nutre come immagine riflessa. Lo scopo di questo libro non è quindi quello di porre l’accento sui meccanismi medici e clinici di questa antica tradizione, bensì su quelli umani, psicologici e comportamentali dell’eco-sistema uomo. Anni di studio e di osservazione degli atteggiamenti umani hanno portato a convincermi del bisogno di mettere nero su bianco un aspetto che da pochissimi autori veniva preso in considerazione, dandogli il giusto rilievo e la giusta importanza; e cioè la descrizione delle logge che fanno parte del pensiero cinese, dal punto di vista squisitamente comportamentale. Di conseguenza, questo testo diviene più che altro un modesto trattato di psicologia pratica secondo l’approccio della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e soprattutto uno scritto semplice e chiaro che cerca di essere il più scevro possibile da complessità e arzigogoli che lo avrebbero potuto rendere tedioso oppure indecifrabile ai non addetti ai lavori.

332 pagine
Editore: Independently published (12 febbraio 2020)
ISBN-13: 979-8612927693
ASIN: B084QL17J5

 

 

Amdos e Amos Irpine: webinar su alimentazione e prevenzione

Amdos e Amos Irpine: webinar su alimentazione e prevenzione

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Sabato 24 Aprile, il Coordinamento Amdos e Amos Irpine ODV organizza su Skype un Webinar dal titolo:“Il ruolo della corretta alimentazione: terapie, diete e prevenzione”.

Affronteranno l’importante tema il Dott. Carlo Iannace, il Dott. Giuseppe Castaldo e il Dott. Giuseppe De Carlo. L’incontro sarà moderato dala Dottoressa Eliana Visone.

Il Webinar sarà anche l’occasione per presentare il ibro “Il Sapore dei Ricordi, Storie di cucina al tempo del Covid”, edito da Marketing d’autore, che raccoglie 45 ricette di donne Amdos e Amos e dei loro familiari, che lo scorso marzo, in pieno lockdown, aderirono all’iniziativa dell’associazione su Facebook, con l’intento di occupare in cucina il proprio tempo e i propri pensieri, in un periodo insolito e complicato della vita.

Quell’iniziativa si è concretizzata in un libro di ricette, di emozioni e di ricordi che ha visto anche il contributo della Dottoressa Paola Molettieri, Biologa specialista dell’alimentazione, della Dottoressa Antonella Bonavita, psicologa e psicoterapeuta e della Dott.ssa Rosa Iandiorio, Giornalista e Food-writer.

Per partecipare al webinar, a partire dalle 17: 30, è possibile collegarsi tramite questo link:

Emergenza Covid19 e sistema sanitario: tra carenze e negligenze

Emergenza Covid19 e sistema sanitario: tra carenze e negligenze

A cura del dott. Giuseppe Origlia, dell’associazione “Medici La Nuova Mano”, nata per la tutela del medico, dell’infermiere e dell’operatore sanitario nell’esercizio della sua professione.

La situazione emergenziale covid19 ha indotto le strutture sanitarie al collasso, complici i tagli alla sanità, il depotenziamento di molteplici strutture ospedaliere nonché una gestione politico – amministrativa dell’emergenza che è risultata, negligente ed approssimativa in quanto essa non ha tenuto conto, in modo scientifico – sia da un punto di vista della concreta attuazione di idonei protocolli presso i presidi sanitari che della gestione comportamentale della cittadinanza – delle esperienze maturate in paesi già colpiti da questa terribile pandemia.

Medici, infermieri ed operatori sanitari, non dotati di idonei ed adeguati DPI, sono stati esposti al contagio e spediti “in trincea” privi di quelle “armi difensive” che avrebbero consentito loro di evitare la contrazione del Covid19. Tale grave mancanza ha cagionato l’infezione e la conseguente morte di numerosi medici ed infermieri che, espletando la propria attività lavorativa in condizioni precarie, sono rimasti fedeli a quell’ideale della salvaguardia della vita dell’uomo che anima ogni sanitario. A ciò si deve aggiungere che molti tra medici ed operatori che hanno contratto il virus, hanno sviluppato un’infezione di natura asintomatica continuando a veicolare, quindi, incoscientemente, l’infezione tra gli operatori sanitari con i quali sono stati a contatto, compresi gli stessi pazienti che si affidavano alle loro cure.
Gli ospedali, pertanto, si sono trasformati in zone ad alta prevalenza di infettati nei quali nessuna persona contagiata risulta, effettivamente, isolata.
Ancor oggi, medici ed infermieri non dispongono di adeguato DPI ed il rischio di contagio per i pazienti e tra colleghi è altissima, così come la certezza di creare dei centri ad alta densità virale che andranno ad implementare il decorso della malattia, con il conseguente collasso delle strutture ospedaliere e l’inevitabile ed ulteriore perdita di numerose vite umane.

L’individuazione e l’isolamento dei contagiati, siano essi sintomatici che non, si ritiene che non solo possa essere il principale mezzo per proteggere dal contagio gli individui e limitare quindi la diffusione della pandemia, ma possa incidere sull’evoluzione grave della malattia nei soggetti contagiati. Ai fini, quindi, di bloccare la diffusione del virus risulta necessario individuare, identificare ed isolare il più alto numero possibile di soggetti asintomatici che costituiscono probabilmente la maggiore fonte di malattia. L’isolamento rappresenta, allo stato, il principale mezzo atto ad arginare la pandemia in corso.

La burocrazia esistente per praticare tamponi in casi sospetti rende effimero qualsiasi tipo di prevenzione. In taluni casi i medici dedicati ai reparti Covid, vengono impiegati per l’espletamento di turni in convenzione in altre terapie intensive non Covid (si pensi ai reparti di terapie intensive e/o rianimazioni dove sono ricoverati pazienti ad altissimo rischio di mortalità se sovrainfettati dal virus) diventando, quindi, possibili strumenti di diffusione del contagio proprio perché chiamati ad operare in promiscuità nei suddetti differenti contesti. Ed il tutto tacendo in merito ai ritardi che si sono verificati nel fermare l’attività ospedaliera di elezione. Purtroppo, nonostante il vantaggio dato dalle prime regioni contagiate, la programmazione e riorganizzazione (che a nostro parere è tutto) è stata pressochè assente, specie in alcuni contesti del Centro-Sud Italia.
D’altro canto, i costi legati all’esecuzione di screening, sarebbe inferiore certamente rispetto ai costi legati al ricovero di ulteriori pazienti in ospedale e/o in terapia intensiva, sia in termini di impiego di personale che nel reperimento dei relativi macchinari, per non parlare di tutti gli altri vantaggi facilmente deducibili.

Un ulteriore punto da approfondire è l’assenza di precipui protocolli ministeriali ad hoc, che a prescindere dalle indicazioni etiche, guidi il medico nella scelta terapeutica. Tale aspetto non può considerarsi solo di natura medica, bensì, alla luce dei fatti di cronaca va ad incidere su profili di responsabilità sull’operato del medico che già lavora in condizioni emergenziali ed inadeguate. Aberrante era da considerarsi l’emendamento proposto in merito alla responsabilità civile e penale dei datori di lavoro, operatori sanitari e socio sanitari. Con tale emendamento si andava a creare una norma ad hoc in grado, qualora non sarebbero stati rilevati i dovuti profili di incostituzionalità e di responsabilità penale per gli stessi proponenti, la responsabilità di colui o coloro che avrebbero dovuto tutelare, come di fatto non accaduto, la classe degli operatori sanitari. Così come non appare satisfattivo il proposito normativo in merito alla responsabilità civile che viene rimodellata su quella penale esistente, pur in assenza di quei precipui protocolli dalla cui sola applicazione scaturisce la clausola di non punibilità.

Ci si indigna, ci si rammarica e si piangono le numerose vite umane falciate dall’epidemia, ma la lentezza e l’inadeguatezza degli interventi non potrà che implementare quel mostro chiamato Pandemia.

Violenza di genere: impara a difenderti con Street Kali

Violenza di genere: impara a difenderti con Street Kali

Una realtà salernitana impegnata da anni nel contrasto della violenza di genere ed in particolar modo di quella sulle donne che, collaborando attivamente al fianco delle Forze dell’Ordine e di Enti Istituzionali, è diventata in questo campo un punto di riferimento a livello italiano. Stiamo parlando dell’Associazione Street Kali, la cui esperienza nel settore della difesa personale ha fatto sì che il loro lavoro fosse riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, tanto da parlare del “modello Salerno”. Da anni ormai il gruppo propone infatti corsi di autodifesa per donne e non solo. La grande attenzione che le persone rivolgono al settore della difesa personale li ha portati ad ampliare il loro lavoro ed a coinvolgere non più solo le donne, principale target di riferimento, ma tutti quanti possano essere interessati ad apprendere questo concetto. Pertanto negli anni sono state realizzate iniziative destinate a donne, uomini, appartenenti alle Forze Militari e di Polizia, esperti del settore, personale aziendale e a chiunque voglia approfondire il segmento dell’autodifesa a scopo lavorativo o personale.

street kali difesa

Dall’esperienza di Matteo Renna e Annalisa Pignataro, entrambi istruttori federali appartenenti alla Federazione Italiana Krav Maga, dal 2014 è partito il progetto “Beauty_Full – La bellezza per sensibilizzare contro la violenza sulle donne”, un articolato lavoro che prevede più azioni volte a contrastare ogni tipo di violenza di genere.
Una mostra d’arte e un corso gratuito di autodifesa per le donne sono le attività principali del progetto, ma ad arricchirlo vi sono anche dibattiti, convegni, incontri con le scuole, e tutto quanto faccia sì che questo dramma odierno possa essere sempre meno una piaga sociale.
“Il corso di autodifesa della Street Kali – ci spiegano dall’associazione – nasce per insegnare soprattutto la prevenzione, l’atteggiamento mentale da tenere nel caso di un’aggressione, le tecniche di base per potersi difendere. Il programma insegnato è basato su situazioni molto reali, sulla capacità di reagire di fronte ad un gesto violento, come può essere un pugno, uno schiaffo o un tentativo di strangolamento”.
L’obiettivo, in due mesi di incontri, è di guidare ogni partecipante verso un accrescimento personale e una maggiore consapevolezza di sé affrontando l’argomento della difesa personale in maniera pratica e teorica. Il programma che verrà illustrato ha lo scopo in primo luogo di prevenire i possibili casi di rischio, di insegnare a reagire alle eventuali aggressioni senza l’utilizzo di forza, di usare la paura come elemento a proprio vantaggio, fino a guidare le partecipanti al corso ad acquisire gestualità e comportamenti che possano permettere loro di evitare situazioni di pericolo e mettersi in salvo. Il programma è stato ideato appositamente per le donne dalla Street Kali a partire dal Krav Maga, un sistema di combattimento ravvicinato considerato da molti il miglior sistema di autodifesa del mondo, dal quale sono state estrapolate delle tecniche estremamente semplici e facili da apprendere e da applicare, tanto da poter essere messe in pratica da donne di tutte le età.

street kali difesa

Con l’ausilio di uno psicologo di un legale e di un criminologo vengono spiegati la gestione delle proprie emozioni, dell’ansia e del panico, i diritti e le normative vigenti in materia di difesa personale.
“L’ultimo corso realizzato nel comune di Nocera Superiore – aggiungono dall’associazione – ha visto affluire circa 78 donne di tutte le età, e i corsi realizzati precedentemente non sono da meno, arrivando a raggiungere per un solo corso addirittura le 200 iscritte, segno di una sempre maggiore esigenza di trovare risposte in iniziative che le portino ad intraprendere un percorso di indipendenza e ritrovata consapevolezza di sé”.

Per info e contatti

cell. 351 8119707 | 346 0401578
[email protected]
Fb: Associazione Street Kali | Progetto Beauty_Full

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