Comunità Accogliente Mercogliano Av

Comunità Accogliente Mercogliano Av

La Scuola
L’Associazione favorisce l’integrazione sociale dei migranti (sia adulti che minori) grazie all’organizzazione di corsi gratuiti di italiano. La lingua, appresa anche grazie ad attività laboratoriali e alla valorizzazione del vissuto e del bagaglio culturale di ogni studente, è infatti strumento imprescindibile di comunicazione e partecipazione.
La Scuola è un luogo di accoglienza, aggregazione e scambio culturale aperto a tutti, senza distinzioni di status giuridico e offre attività di incontro e socializzazione. La proposta didattica si suddivide in due interventi, infatti da un lato si privilegia l’istruzione di chi è analfabeta o ha una bassissima scolarizzazione e conoscenza di ogni rudimento della lingua italiana, dall’altro si cerca di far progredire chi proviene da conoscenze maggiori o chi nel frattempo ha raggiunto livelli di comprensione e dialogo più avanzati.

Sportello Immigrazione
Lo sportello immigrazione dell’Associazione svolge le seguenti attività ed offre:
– informazione ed assistenza sulle pratiche amministrative riguardanti il rilascio del permesso di soggiorno, l’acquisizione della cittadinanza, il ricongiungimento familiare e attività connesse agli stranieri;
– mediazione nei rapporti fra immigrati e Pubblica Amministrazione, con assistenza sui procedimenti amministrativi pendenti ed interventi a sostegno di coloro i quali hanno difficoltà ad interagire con i vari uffici, come la Questura, la Prefettura, lo Sportello Unico per l’immigrazione, l’INPS, il Centro per l’Impiego etc.;
– orientamento  informativo ed assistenza per coloro che vogliono inoltrare richiesta d’asilo politico o che hanno già ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato ovvero la protezione sussidiaria o umanitaria.
Il servizio è aperto ogni Venerdi, presso la sede dell’Associazione, dalle 17,00 alle 18,30
N.B. La Consulenza e l’assistenza legale nelle discipline del Diritto penale, civile, internazionale e dell’immigrazione, del lavoro e previdenza sociale è attivabile, previa richiesta allo sportello immigrazione, con l’ausilio di professionisti convenzionati.

Il Volontariato
Il mondo è così come lo conosciamo per via delle migrazioni di uomini e donne che fin dalla notte dei tempi si sono spostati da un territorio all’altro per adattarsi ai cambiamenti naturali o a quelli imposti dall’uomo, mutamenti che hanno obbligano singoli o intere famiglie a cercare un nuovo spazio dove vivere. Una delle sfide più importanti di questo millennio è quella di accettare queste migrazioni, oggi purtroppo imposte sempre più da drammatici scenari di conflitti globali che stanno distruggendo troppi territori, spezzando vite e lasciando una scia di sangue che sarà difficile da pulire o da far dimenticare.
Per partecipare alla vita della nostra Associazione non bisogna avere competenze specifiche o esperienza nel mondo dell’accoglienza. Le attività in cui si viene coinvolti sono diverse; chiunque può dare una mano e contribuire in modo distinto in base ai propri interessi e alla propria attitudine. Competenze, senso di iniziativa e collaborazione sono elementi importantissimi vista la natura dei nostri interventi.
I requisiti richiesti sono la condivisione dei valori e dei principi costitutivi; la gratuità nell’operare a sostegno dell’associazione; il senso di responsabilità nell’assunzione degli impegni; la capacità di lavorare in gruppo nel rispetto delle modalità operative previste dall’associazione. Non è richiesta nessuna conoscenza linguistica. Tuttavia la conoscenza di inglese, francese o arabo è apprezzata.
Il volontariato è la forma autentica di cittadinanza attiva, dove ogni individuo, assumendosi responsabilità personali, si fa carico della crescita umana, sociale e culturale di un popolo e attraverso questo dell’umanità. Mettersi insieme, condividere obiettivi e ragionare sui modi e i tempi in cui raggiungerli è un impegno sociale e civile.
L’esperienza di volontariato, è un’ottima opportunità per stare insieme, in gruppo, condividere esperienze ed emozioni importanti, impegnarci a fondo per migliorarci e migliorare il nostro mondo.

 

Ecoparco del Mediterraneo

Ecoparco del Mediterraneo

Esteso su circa 100 ettari e circondato completamente dalla natura e da due laghi, di cui uno grande 100.000 mq ed entrambi fitti di vegetazione e popolato dalle specie animali più sorpendenti, tra pesci di acqua dolce e uccelli palustri. 
Si avvale di strutture per ogni tipo di attività che alimentino il corpo e lo spirito, in armonia e nel pieno rispetto dell’ambiente circostante e quindi della natura.
Quest’oasi naturale, nelle zone di Castel Volturno (CE), si avvale di tutti i comfort e servizi utili per poter stare a proprio agio, in giornate dedicate al relax e al benessere. 
è adatto ai bambini che possono svagarsi tra le tante attività proposte, ma è indicato anche per i giovani che possono scegliere tra un tuffo al lago o in piscina. Anche gli adulti possono trovare il loro spazio tra le tante attività suggerite e scegliere la location come punto d’incontro 
per meeting e convegni.

Per le strutture è possibile muoversi solo ed esclusivamente con mezzi non inquinanti e quindi con una bella passeggiata a piedi, scegliendo di fare giri in bicicletta o con le macchine elettriche, inoltre tutti i complessi sono raggiungibili solo con le imbarcazioni, il che rende il tutto ancora più particolare e suggestivo.

Le lodge poi, sono affascinanti camere in legno fornite di tutti i comfort e con una veranda che affaccia sul lago, come una palafitta, per poter godere degli incanti della natura e viverla a pieno contatto.
“Mantenersi in forma divertendosi” è il motto dell’Ecoparco del Mediterraneo, ideato dall’imprenditore Marco Sifola;
l’intera area è pensata per lo svago e l’attività fisica con numerose strutture sportive dove esperti e meno esperti potranno godere momenti di relax e divertimento.
Un esempio è il “Nautilus Village young life camp”: un vero e proprio villaggio per ragazzi, progettato per ospitare ogni tipo di attività nel rispetto della natura.
Sempre seguendo questa vision, è stata creata un’area per i nostri amici a quattro zampe, così che con una spesa minima in più è possibile portare il proprio cane con sé senza il pensiero di doverlo lasciare a casa.

 

Teniamoci per mano

Teniamoci per mano

Un naso rosso, una bottiglietta che diventa un cannocchiale, un prelievo che diventa un tappeto rosso con una parata di soldatini, un centimetro che misura l’alluce più lungo in tutta la stanza,  un topino di gomma alla ricerca di piedini “profumati”, un bouquet di palloncini per le mamme più tristi e un walzer anni 30 con gli anziani rimasti soli in istituto. Questi sono alcuni dei gesti che improvvisano i clown di corsia dell’associazione “Teniamoci per mano” la Onlus partenopea che attraverso la terapia del sorriso, si impegna a rendere più leggera la degenza in ospedale di piccoli e grandi pazienti ricoverati presso i nosocomi e le case di cura per anziani di tutta Italia.
Gli studi scientifici hanno dimostrato che ridere attiva tutte le parti del corpo umano producendo beta endorfine da parte delle ghiandole surrenali che producono cortisolo, un ormone che regola la risposta allo stress e aiuta a sopportare meglio il dolore, fisico o psicologico. Migliora la circolazione del sangue e della pressione arteriosa, rilassa il corpo e migliora la respirazione. Ha molteplici benefici su tutti i pazienti e in particolar modo sui bambini che possono vivere il loro momento di magia anche in situazioni più compromesse.
Teniamoci per Mano Onlus,  operativa sul territorio nazionale da oltre 7 anni offre il suo servizio completamente a titolo gratuito e vive di piccole donazioni libere e occasionali da parte dei donatori affezionati alla causa.
È attiva in oltre 33 ospedali in tutta Italia con tre sedi operative localizzate a Napoli, Roma e Bologna.
“Indossare un naso rosso e colorare di gioia il viso di un bambino che ogni giorno lotta contro la sua malattia, consapevole che in quel momento gli stai regalando un’ora di “VITA” è l’azione migliore che possiamo compiere ogni giorno su questa terra”, afferma Eduardo Quinto, responsabile e fondatore dell’associazione che continua dicendo: “È prezioso il lavoro dei nostri volontari che ogni giorno riescono a trovare un pò di tempo da dedicare al prossimo. Non è banale e va riconosciuto il loro impegno…grazie al loro splendido lavoro morale, al tempo e alla genialità del loro “clown” riescono a fare dei piccoli miracoli e noi siamo orgogliosi di poter donare questo servizio gratuito a tutti gli ospedali che con gioia ci ospitano”.
Per diventare un clown di corsia è indispensabile partecipare al corso di formazione della durata di due giorni (info sul sito www.teniamocipermanoonlus.net) e compiere 150 ore di tirocinio in ospedale con il supporto di clown professionisti che guidano il neo clown con attenzione durante le proprie esperienze in corsia, supportandoli e formandoli sul campo nell’attuazione di gesti e comportamenti adeguati a tutte le patologie e situazioni circostanti.
Quest’anno l’associazione ha ricevuto in comodato d’uso da Ferrovie dello Stato, uno spazio di circa 200mq presso la stazione di Gianturco a Napoli dove costruire “La bottega della leggerezza”, luogo che diventerrà presto, non solo il “quartier generale” dell’associazione ma il primo ambulatorio clown gratuito che offrirà alle famiglie meno abbienti visite mediche specialistiche con il supporto dei più grandi luminari d’Italia. In questo spazio sarà allestito anche un punto di ascolto psicologico per intere famiglie e uno spazio di supporto, integrazione e rieducazione dei ragazzi di periferia.
Teniamoci per Mano è ogni giorno alla ricerca di volontari e professionisti che vogliono gratuitamente offrire il loro supporto al fine di poter perfezionare il servizio offerto e poter ingrandire la sua splendida famiglia.

Per sostenere l’associazione o il progetto “la bottega della leggerezza” consultare il sito: www.teniamocipermanoonlus.net

 

Il bioagriturismo di Pontelandolfo

Il bioagriturismo di Pontelandolfo

Borgo Cerquelle nasce dal progetto di recupero di un antico borgo contadino per farne rivivere le attività e le tradizioni.
La cucina propone i piatti stagionali della tradizione locale nel rispetto della moderna scienza dell’alimentazione. Gli ingredienti provengono dalle nostre coltivazioni biologiche e dai contadini del posto. Pane, pasta, dolci fatti a mano, grigliate fanno riscoprire sapori ormai dimenticati. I nostri piatti sono solo piatti genuini e fatti in casa.
Il bioagriturismo Borgo Cerquelle è situato in Campania, sulle colline del Sannio Beneventano nel comune di Pontelandolfo (BN), a circa 600 mt. S.l.m.
Il borgo è formato da case rurali in pietra edificate tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘900, caratterizzate da portali, scale, loggette ed archi tipici dell’architettura contadina locale. Il suo recupero è stato realizzato sulle testimonianze degli anziani che vi vissero e applicando le stesse tecniche tradizionali con cui fu costruito. La denominazione “Cerquelle” (giovani querce) nasce da “cerque”, nome dialettale delle querce, che da sempre caratterizzano la contrada.
È circondato da colline e vallate coperte di uliveti, pascoli e boschi. In pochi minuti si raggiunge il ruscello Lente, in cui è possibile fare il bagno. Il territorio circostante rientra nella zona di protezione speciale del Massiccio del Matese.
Sono presenti diversi rilievi intorno ai 1000 m. con grotte, monoliti e sculture naturali; torrenti con cascate, forre e inghiottitoi; le sorgenti sono più di una dozzina.
I vicini boschi di faggi, castagni e querce sono ricchi di asparagi, funghi, more e fragoline.
Nelle vicinanze sono facilmente individuabili upupe, merli, picchi, gazze, poiane, falchi, gufi, civette, allocchi, rane, rospi, bisce dal collare, cervoni, ghiri, ricci, tassi, martore, donnole, faine e volpi.
In breve tempo è possibile raggiungere diverse località di grande valore naturalistico: le oasi wwf di Campolattaro (10 km), di Guardiaregia (40 km) e di Pannarano (50 km), i parchi regionali del Matese (35 km) e Taburno-Camposauro (40 km). Le sale ristorante dell’agriturismo hanno pareti in pietra e soffitti in legno, e sono arredate con antichi tavoli in quercia.
La cucina propone i piatti stagionali della tradizione locale nel rispetto della moderna scienza dell’alimentazione. Gli ingredienti provengono dalle nostre coltivazioni biologiche e dai contadini del posto. Pane, pasta, dolci fatti a mano, grigliate con la nostra legna fanno riscoprire sapori ormai dimenticati. Inoltre: cucina vegetariana, vegana, per celiaci. Le camere sono termoriscaldate, hanno servizi ed ingressi indipendenti, e sono arredate con letti matrimoniali a cui si possono aggiungere letti singoli e culle. Le famiglie e i loro bambini possono godersi le attività dell’agriturismo e partecipare al programma della Fattoria Didattica. Qui i bambini hanno la possibilità di inventarsi i loro giochi tra le case, nei prati e nei boschetti del borgo (magari sporcandosi un po’). Avranno a disposizione terra, erba, foglie, acqua, sassi, rametti, alberi ed animali al posto di videogiochi, computer e televisione.
Gli animali dell’agriturismo sono allevati secondo i principi dell’allevamento biologico.Trattati con rispetto ed amore sono tranquilli e pazienti, soprattutto con i bambini. Sono quindi l’ideale per compagnia, giochi e pet-therapy. A Borgo Cerquelle  si può ascoltare il linguaggio degli animali della fattoria, conoscere il loro comportamento, imparare ad avvicinarsi ad essi senza spaventarsi, né spaventarli, assistere e partecipare alle attività dell’agriturismo (curare l’orto, accudire gli animali, raccogliere la legna, accendere il fuoco, ecc.), visitare il nostro piccolo museo della civiltà contadina, fare passeggiate per i vialetti e i sentieri che attraversano il borgo, gli orti e i boschetti che lo circondano; per i più intraprendenti le passeggiate possono spingersi al ruscello dove si può gustare un bagno rigenerante nell’acqua fresca e cristallina. In ogni caso: tanto, tanto relax!

Un gioiello di modernità e tecnologia

Un gioiello di modernità e tecnologia

Tecnologie all’avanguardia al servizio di uve di grande qualità, solo in questo modo si ottengono risultati di eccellenza.
La cantina Antico Castello sa come accogliere al meglio le uve nel momento della vinificazione: pressa a membrana soffice e serbatoi in acciaio, per le delicate uve bianche; barriques e botti di rovere francese, per importanti rossi.
Con la stessa attenzione la cantina riceve i suoi ospiti:
una moderna tasting room in cui si abbinano momenti gastronomici ad eventi musicali ed artistici, per un pubblico amante del buon vino e dei valori che lo circondano. Tutto questo è Antico Castello ed è quello per cui Chiara  (classe 1987, laureata in Economia e Direzione delle Imprese, corso di perfezionamento post lauream in “Wine Business”, diploma professionale Sommelier AIS) e Francesco (classe 1985, laureato in Ingegneria Civile, abilitato alla professione di Agrotecnico, diplomato Sommelier AIS) lavorano ogni giorno.
“Stiamo cercando di creare un’azienda che sia un crogiolo di creatività, organizzazione, conoscenza, relazioni, ma soprattutto perseveranza. Nel 2009, siamo diventati titolari dell’azienda sotto lo sguardo dei nostri genitori. Per restare nella Nostra Terra abbiamo deciso di “reinventarci” seguendo corsi e agendo sul campo entrando a piccoli passi nel mondo del vino. Coraggio, sfida, ma più di tutto, voglia di crederci. In Irpinia, dove tanto è stato fatto ma tanto c’è ancora da fare e per questo non nascondiamo di provare un “odi et amo” nei confronti di questi territori ma forse semplicemente perché è indice di una grande storia d’amore”.

Società Agricola Antico Castello s.a.s.
di Romano Francesco e C.
C.da Poppano, 11 Bis
S. Mango sul Calore (Av)
Mob. 328 10 76 491
[email protected]
www.anticocastello.com

Tenute Casoli, giovani viticoltori in Irpinia

Tenute Casoli, giovani viticoltori in Irpinia

Tenute Casoli, un’azienda giovane voluta e portata avanti da giovani, con l’indispensabile ausilio ed esperienza della famiglia, che coltiva oggi circa 13 ettari di vigneti, tutti siti in provincia di Avellino, principalmente destinati alla produzione di Greco di Tufo DOCG e di altri grandi vini dell’Irpinia (Fiano di Avellino DOCG, Taurasi DOCG e Aglianico DOC.)
L’azienda è ubicata in Irpinia, territorio tradizionalmente vocato per la viticoltura, da cui, grazie a un’attenta gestione delle risorse agronomiche, nonché ad un’attenta ed accurata selezione delle uve, nascono vini di grande prestigio e qualità.
L’azienda copre tutta la filiera vitivinicola, vinificando le uve nella propria cantina, sita in uno splendido edificio del ‘700 che si erge proprio al centro del comune di Candida, i cui locali erano già originariamente destinati a cantina.

La nostra mission
La filosofia aziendale mira al conseguimento di obiettivi pianificati, con:
• Un ciclo produttivo diretto con trasformazione delle proprie uve.
• Riduzione dei costi di produzione attraverso un’attenta ed adeguata gestione della fase di vendemmia che ci permette di ottimizzare al massimo la resa dei vari macchinari. La predisposizione di una zona degustazione e vendita in un contesto storico interessante, consentendo la vendita diretta, quindi con costi minimi di imballaggi, di distribuzione, di trasporto e quindi minor inquinamento.
• Valorizzazione dell’edilizia rurale tipica con il recupero, il restauro e la riqualificazione di cantina vinicola esistente già dal 700 dove venivano lavorate uve provenienti da fondi propri.
• Innalzamento del livello qualitativo della produzione ottenuta attraverso una severa selezione delle uve prodotte in vigna, con un utilizzo di macchinari di ultima generazione che permettono così un ottimo prodotto finale. I nostri vini, ottenuti con pratiche enologiche meticolose, vantano una qualità certificata  riconosciuta.
La tracciabilità dei nostri prodotti parte dal grappolo dei singoli vigneti, raccolti manualmente e portati in cantina per la trasformazione. Al completamento della vinificazione e prima dell’imbottigliamento AGROQUALITA’, Società per la certificazione della qualità nell’ agroalimentare, preleva campioni dei nostri vini per verificare che le uve provengano dalle aree di “DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA” (DOCG). Solo dopo un esito positivo di tali controlli e dall’attenta analisi delle qualità organolettiche previste dal disciplinare di produzione, riceviamo le fascette  di identificazione numerate da applicare su ogni singola bottiglia.

TENUTE CASOLI
Via Roma, 28 – Candida (Av)
Tel./Fax: 0825 22433 – Cell. 340 2958099
[email protected]

 

 

Pet Therapy a Villa Paradiso

Pet Therapy a Villa Paradiso

Un progetto che mira ad una terapia, basata sull’interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e viene impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

Il progetto “Pet Therapy” non è quindi una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una serie di laboratori e di attività terapeutiche. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l’approccio medico e terapeutico delle varie figure sociosanitarie, riabilitative e sociali presenti in struttura.
Questi interventi funzionano grazie alla relazione che si instaura fra un animale domestico e un utente: una sintonia complessa e delicata che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi. L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. In questa terapia sono dimostrabili benefici sul battito cardiaco, ansie, paure. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani si riduce di solito solo al linguaggio verbale.
Non essendoci esperienze collaudate nella nostra Provincia, abbiamo preso spunto dal percorso compiuto in altre realtà sociosanitarie all’avanguardia. Infatti, con il progetto orto therapy ormai impiantato da 2 anni nella nostra struttura, abbiamo da subito compreso che andava costruito un modello di orto therapy originale calandolo nel contesto di una struttura, avendo all’interno due moduli: casa albergo e comunità tutelare. Da allora di strada ne abbiamo fatta tanta abbiamo cercato di offrire il giusto spazio alla relazione umana. Un impegno che ci ha portato ha sperimentare il progetto Orto Therapy.

“Adotta un nonno” è un altro progetto nato dall’idea dell’amministratore Dott. Sabato D’argenio, Amministratore “Gruppo Insieme – Villa Paradiso” che traccia il modello residenziale – territoriale, un modello innovativo delle scienze sociali che mira ad avvicinare il mondo dei ragazzi al mondo dell’anziano, due generazioni diverse ma complementari nei vissuti del passato e del futuro. Una prospettiva di specchio che permette al paziente anziano di guardare al suo passato con tenerezza e al ragazzo di guardare al futuro con consapevolezza e responsabilità. La metodologia del progetto è impiantata in una serie di incontri liberi finalizzati allo scambio di esperienze di vita quotidiana, ogni ragazzo “adotta” un nonno, le fa periodicamente visita. tutto ciò al fine di promuovere tutto quanto una persona ammalata o sana possa cercare per un equilibrio di vita sano e gioioso. La struttura cosi come impiantata nella sua metodologia guarda l’utente dal punto di vista bio-psico-sociale diventando luogo di assistenza sanitaria e psico-sociale che guarda ad un sistema di equipe integrato.
Il progetto “vivere il mondo” consiste in uscite settimanali dei nostri ospiti con educatori ed operatori presso centri commerciali, mercati, cinema, pic-nic, mostre, visite guidate monumentali, al fine di mantenere le attività ex-ante al ricovero per mantenere il più integre possibili le attività della vita quotidiana, il tutto organizzato in un setting socio-psico-pedagogico capace di risvegliare la manualità, la tattilità e l’abilità logica: l’emergenza di nuove modalità espressive, di orientamento e di gestione dello spazio.

Cave of Spirits, l’innovativo speleomusical

Cave of Spirits, l’innovativo speleomusical

Il musical nel sottosuolo, un’appassionante storia d’amore tra due elfi, un viaggio spirituale al centro della grotta. Tutto questo è “Cave of Spirits”, l’innovativo SpeleoMusical dei Grieco Brothers messo in scena nelle Grotte di Pertosa-Auletta, presentato in anteprima il 28 giugno 2016.

Lo spettacolo
Il filo conduttore è la storia d’amore tra due elfi, Kirk ed Elanor, separati da millenni da un tremendo terremoto. Elanor prima e Kirk poi, mentre vagano alla ricerca l’uno dell’altra, conducono gli spettatori in un viaggio spirituale nei meandri della grotta, ripercorrendone la storia attraverso il Ponte del Tempo.
I visitatori saranno immersi nella grandezza della natura ipogea, incontrando lo Spirito della Grotta e quelli dell’acqua, gli abitanti di un antico villaggio palafitticolo e ancora Odisseo, Dante, i rifugiati ebrei e Freud, per un viaggio in parallelo al centro della terra e nelle profondità dell’anima, fino a toccarne l’essenza più pura. Alla fine, lo Spirito della Grotta permetterà ai due elfi di ricongiungersi per un trionfo di gioia e amore.

Gli autori
“Cave of Spirits” è un’esperienza unica, voluta dalla Fondazione MIdA presieduta da Francescantonio D’Orilia. Autori dello spettacolo sono i Grieco Brothers, ovvero i fratelli Marco Grieco (compositore delle musiche, creatore delle scenografie virtuali 3D e co-autore dei testi) e Massimo Grieco (autore della prosa e co-autore dei testi), già autori di musical come “Odissea the Musical”, “Roma Caput Mundi – The eternal musical”,”Circus”,”M.U.T.E.” edaltri (vedi www.griecobrothers.com). La regia è invece affidata a Filippo Marmo coadiuvato dagli stessi Grieco Brothers, mentre le coreografie sono state realizzate da Rosa D’Auria ed i costumi, tutti originali, da Rossella Isoldi.

Il regista
Filippo Marmo è un regista dai trascorsi artistici insospettabili e una gavetta lunga e variegata. È stato ginnasta e ha volteggiato agli anelli; da lì è passato a fluttuare nell’aria effettuando lanci con il paracadute. Il suo amore per i quattro elementi lo ha spinto  a filmare le eruzioni dell’Etna, a fare immersioni subacquee, il paracadutismo e tra i primi a Salerno a praticare il  free climbing. Da giovane operatore video ha poi immesso questo bagaglio di esperienza nel suo lavoro, specializzandosi in riprese estreme.
La sua prima esperienza televisiva nazionale è con Michele Santoro durante la produzione di “Moby Dick”, su Italia Uno. Per la stessa rete televisiva ha partecipato alla realizzazione delle fiction che ricostruiscono i casi trattati dalla trasmissione “Giallo Uno”. Il primo approccio al mondo del teatro avviene con il Maestro Roberto De Simone quando la RAI produce gli speciali  “Dietro le quinte” e lui  lavora nella troupe televisiva di produzione dello spettacolo “La gatta Cenerentola”. Sempre per la RAI ha prodotto  documentari per la trasmissione “Alle Falde del Kilimangiaro”. Il mondo della documentaristica gli è congeniale, le sue produzioni vengono trasmesse da Stream, poi acquisita da Sky, e dalla TV Svizzera. La sua profonda conoscenza del settore agro-alimentare e la passione per la cucina gli valgono la collaborazione con Gambero Rosso su Sky. Ma è nell’approdo a Rete 4 di Mediaset che Filippo Marmo riesce a esprimere in pieno la sua voglia di coniugare innovazione e tradizione nel suo lavoro. Nel 2003 diviene regista di punta di “Gentes” trasmessa in seconda serata su Rete 4 di Mediaset. Il suo stile inconfondibile fatto anche di montaggi a battuta e musiche composte appositamente per i suoi documentari non sfuggono ad Aldo Grasso che complimenta la trasmissione più volte dalle pagine di un noto quotidiano nazionale: e non lo fa a caso, i servizi di Filippo registrano impennate di audience e salita di share. Il programma l’anno successivo è in prima serata. Filippo cattura aspetti inconsueti della vita dei borghi italiani, monta le allora rudimentali micro telecamere su macchine votive e flagellanti, riuscendo così a trasmettere il pathos degli eventi. Folco Quilici ne apprezza lo stile e nel 2005 lo definisce pubblicamente “un regista a cinque stelle”. I suoi documentari approdano a Discovery Channel Europa. Lo stesso anno JVC Italia lo vuole al Festival del Cinema di Venezia a fare da testimonial per le nascenti telecamere HDV. Sempre per Rete 4 Realizza “Gli speciali di Gentes”, “In Viaggio Verso Lourdes” che apre ai grandi pellegrinaggi di massa. “Viaggio a Medjugorje” con Paolo Brosio su Rete 4 di Mediaset registra più di 3 milioni di telespettatori: ma la gratificazione più grande è che il noto programma di RAI 3 “Tv talk” ne fa tema didiscussione dedicandogli metà puntata.
Ordini religiosi come la Provincia Serafica dei Frati Minori dell’Umbria gli affidano incarichi delicati, come la realizzazione di “San Francesco e la Porziuncola” divulgato quotidianamente in sei lingue all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, per un totale di spettatori che ammonta a svariati milioni di pellegrini ogni anno. Un suo documentario a tema antropologico e religioso ottiene una standing ovation all’Italian Film Festival in USA. Ha curato la regia per lo speciale sul Festival di Cannes per il canale satellitare Sony E! Entertainment: la sua troupe ottiene l’esclusiva sulla festa di Briatore.
La sua voglia di condividere e scoprire lo porta nelle scuole a formare giovani talenti, e in contesti culturali sensibili al turismo e alla valorizzazione del territorio. Ed è proprio in nome di ciò che invita gli amici Grieco alla Fondazione Mida per l’allestimento dello spettacolo “Cave of Spirits” che segna anche l’inizio di una nuova avventura.

www.caveofspirits.com

 

Fattorie aperte 2018 Regione Campania

Fattorie aperte 2018 Regione Campania

Cos’è una Fattoria didattica…
È un’azienda agricola, agrituristica, un’impresa agroalimentare o un museo della civiltà contadina in possesso dei necessari requisiti in termini di significatività, qualità dell’offerta didattica, sicurezza, ospitalità e in grado di offrire servizi di accoglienza, in particolare per le scolaresche, al fine di illustrare i processi produttivi, i metodi di produzione alimentare, la correlazione esistente tra la produzione agricola e la salvaguardia delle risorse naturali del territorio, valorizzare i prodotti tipici, evidenziare il lavoro dell’agricoltore e le iniziative che intraprende per produrre nel rispetto dell’ambiente.

Guida regionale delle Fattorie didattiche

 

Cooperativa Falode

Cooperativa Falode

Sul limitare tra le faggete e la prateria del lago, la Falode è un punto di partenza ideale per raggiungere le vette del M. Gallinola (1.923m) e del M. Miletto (2.050m) a piedi; percorrere la ciclolago ed i sentieri montani in mountainbike; esplorare i boschi e le vallate a cavallo.
Alla Cooperativa Falode alleviamo pecore Lacaune, vacche Brune e Marchigiane, capre Saanen, cavalli Quarter e Paint, cinghiali e maiali. Produciamo numerosi formaggi e salumi che offriamo da degustare nel nostro ristorante o all’ombra dei faggi nell’area picnic. Chi vuole rimanere a dormire può soggiornare nelle nostre camere, nei mini appartamenti o nell’area agricampeggio. Ai nostri ospiti offriamo visite agli animali della fattoria, passeggiate a cavallo, escursioni in quad, percorsi e laboratori didattici, un campo polisportivo.

Tipico Falode: formaggi, salumi e carni
Il gusto morbido del caciocavallo scamosciato, il succulento agnello alla brace, un tagliere di prelibata pancetta arrotolata, ed il resto della produzione gastronomica della Falode, traggono le loro origini dalla tradizione pastorale del Matese. Oltre che degustarli al nostro ristorante o nell’area picnic, è possibile portare a casa i prodotti a marchio Falode acquistandoli al punto vendita aziendale o presso i nostri rivenditori autorizzati.

Periodi consigliati
La Falode è aperta tutto l’anno, tutti i giorni della settimana, tranne il 24/25/26 dicembre.
Ad agosto, a Pasqua e a Capodanno registriamo una grande affluenza di visitatori. A chi è in cerca di tranquillità e relax suggeriamo la fresca primavera o il coloratissimo autunno.

 

Visite guidate alla cooperativa Falode

Visite guidate alla cooperativa Falode

Nell’ambito del progettto Fattorie Aperte della Regione Campania, il prossimo 12 maggio 2018 presso la Cooperativa Falode si potrà visitare gratuitamente la fattoria degli animali allevati per produrre il cibo che acquistiamo al supermercato, che ordiniamo al ristorante, che serviamo sulla tavola di casa.
Oltre al bagaglio di esperienza conoscitiva dell’attività agricola, ci sarà l’opportunità di godere dell’ameno ambiente montano nel quale è immersa la Falode. Naturalmente, non mancherà il momento atteso da tutti.
La visita è prevista per il primo pomeriggio e non sono necessarie prenotazioni per partecipare, se avete in programma di rimanere a prenzo, invece, fateci uno squillo o scriveteci un’email.

Castello del Matese (Ce)
Loc. Acqua di Santa Maria
Tel +39 0823 919233
[email protected]

Trattamento malattie dei pesci da acquario

Trattamento malattie dei pesci da acquario

La più comune malattia è l’ittioftiriasi che si manifesta con piccole macchie bianche sul corpo e sulle pinne. La cura per mezzo dei molti farmaci utilizzabili è del tutto semplice e efficace.
Oodinium può essere considerato l’equivalente dell’ittioftiriasi per gli acquari marini, poiché Cryptpcaryon irritans produce quasi gli stessi sintomi della malattia d’acqua dolce.
Nel caso di Oodinium le macchie posso essere anche di color ruggine. Sono disponibili farmaci efficaci.
Una malattia che viene causata da una lotta tra pesci, o perché i pesci sono stati malamente maneggiati si chiama putredine delle pinne che inizia dopo che le pinne sono state danneggiate. La cura può consistere in bagni d’acqua salata, ma è più facile quella con antibiotici in acqua pulita. È una delle malattie che vengono aggravate, se non proprio causate, da scarsa igiene della vasca.
Quando invece siamo di fronte ad un gonfiore del corpo del pesce che ha anche le scaglie sollevate e irte, possiamo constatare la presenza dell’idropisia. Purtroppo non si conoscono le cause, pertanto i rimedi proposti sono i più diversi; alcuni acquariofili pensano che la malattia sia incurabile, mentre altri fanno ricorso agli antibiotici e anche al drenaggio con siringa dei liquidi in eccesso nel corpo. L’idropisia può colpire solo una o due specie nell’acquario: sembrano particolarmente colpiti il Platy o Partaspada maculato (Xiphophorus) e i Gurami (Colisa), ma talvolta si diffonde largamente.
L’instabilità o perdita dell’equilibrio, che si verifica quando un pesce non è in grado di regolare la sua posizione nell’acqua, è sintomo di un disturbo della vescica natatoria. Si può isolare il pesce in una piccola vasca con poca acqua, appena sufficiente per coprire la pinna dorsale. Si può riportare il pesce nell’acquario se e quando le sue condizioni migliorano. Sebbene possa sembrare che per i pesci d’acqua dolce un bagno in acqua salata sia una misura profilattica quasi generale, è ovvio che questo trattamento non vale per le malattie dei pesci marini. In questo caso si usano farmaci, ma questi sono in genere basati su sali di rame e di zinco, due sostanze assai tossiche per i pesci. Bisogna quindi usare la massima cautela nell’applicare questi rimedi e in ogni caso non si devono usare se sono presenti invertebrati marini. Man mano che l’acquariofilo allarga e approfondisce la sua conoscenza sui pesci e sulle loro malattie, si rende necessaria una guida esperta per combattere le loro affezioni. Molti produttori di alimenti e di attrezzature per acquario hanno a questo proposito dei servizi di consulenza, ma l’acquariofilo non deve trascurare l’aiuto anche da altre fonti.
L’Esoftalmo è la malattia detta anche Occhio sporgente, caratterizzata appunto da una sporgenza eccessiva dell’occhio dall’orbita. Si verifica spesso dopo il trasferimento del pesce in acqua in condizioni differenti, ma scompare da sola quando il pesce si è acclimatato; può risultare benefico un leggero aumento della temperatura dell’acqua.
A provocare, invece, la cataratta verminosa, è una massa di minuscoli vermi che formano una cataratta che sono visibili sotto ingrandimento. Tali vermi entrano in acquario con chiocciole, piante e alimenti vivi.

Calvizie: la mela annurca si compra in farmacia

Calvizie: la mela annurca si compra in farmacia

Il nuovo nutraceutico che combatte la calvizie è un integratore a base di Melannurca

AppleMets Hair è entrato in commercio dopo mesi di sperimentazione, condotta da un team di ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, diretti dal Professore Ettore Novellino, da tempo impegnati nell’analisi dei polifenoli ed altre sostanze benefiche presenti nel frutto.
La Melannurca Campana è un prodotto a identità geografica protetta (IGP) tipico della Regione, dove la coltivazione è iniziata secoli fa, tanto è vero che già negli affreschi dell’antica Pompei appare raffigurata questo tipo di mela.
Attualmente essa è ampiamente coltivata nell’area del maddalonese, beneventano ed alto casertano.
I dati emersi dagli studi dei ricercatori dell’ateneo napoletano hanno evidenziato che l’Annurca contiene sostanze in grado di contrastare la caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne.
Da qui, la messa a punto, dopo ulteriori ricerche e approfondimenti, del prodotto nutraceutico AppleMets Hair, presentato come “integratore alimentare tricologico a base di mela annurca campana IGP (Malus pumila Miller cultivar Annurca) ricco in Procianidine B2 , con l’aggiunta di selenio, zinco e biotina”.
Contrastare l’alopecia androgenetica non è però l’unica proprietà virtuosa della Melannurca: altri esperimenti effettuati dagli stessi ricercatori partenopei hanno infatti evidenziato che
i preparati a base di estratto di mela riescono a ridurre quasi del 30% i livelli di colesterolo totale, aumentando contestualmente la quantità di colesterolo buono (HDL) del 45%, proprietà questa che non hanno le statine, farmaci di elezione per questo tipo di terapia.
Alla base di tante proprietà salutari uno specifico gruppo di polifenoli, le cosiddette Procianidine, le cui concentrazioni nella Melannurca Campana IGP sono molto superiori a quelle di qualunque tipo di mela, grazie anche (probabilmente) al suo particolare processo di maturazione, che passa per una peculiare fase di “arrossamento”, ovvero un passaggio intermedio a terra in apposite strutture chiamate melai, filari di graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura ,dove le annurche sono esposte a maturare al sole dai 10 ai 15 giorni.
D’altra parte bisogna dire che le proprietà benefiche del frutto erano già ben note a livello popolare, almeno fino a qualche decennio fa.
Infatti fino agli anni 70’/80’ era ancora in auge l’abitudine di dare ai neonati e ai bambini la “grattata di mela annurca”, ossia la polpa grattugiata e ricca di succo del frutto arricchito da una piccola aggiunta di zucchero (l’annurca è già discretamente dolce): una sorta di salutare integratore alimentare d’antan, dalle spiccate qualità nutrienti, che oggi, dopo le conferme arrivate dalla ricerca, hanno permesso di chiarire il motivo di tutto ciò, fino a far diventare la Melannurca un “nutraceutico” a tutti gli effetti.

a cura di: Professore Ettore Novellino
Direttore del Dipartimento di Farmacia
Università degli Studi di Napoli Federico II

Per informazioni
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Il Borgo della Salute: Castelluccio Superiore

Il Borgo della Salute: Castelluccio Superiore

Riprendendo una citazione del Prof. Pierpaoli: “La natura biologica umana, rimasta praticamente identica negli ultimi millenni, è recentemente assalita da innovazioni tecnologiche estranee alla biologia del corpo; questo porta allo sviluppo di numerose malattie e ad un invecchiamento precoce che i farmaci riescono solo a mascherare.
La mia esperienza mi permette ora di proporre un tipo di medicina, applicabile agevolmente a tutti, che permetta una vita priva di malattie degenerative e proiettata al termine ultimo del programma di invecchiamento dell’uomo che si colloca fra i 110 e i 130 anni.
La mia cura si basa su un sistema di risincronizzazione temporale del cervello, che lo riporta all’età giovanile e al mantenimento di tale stato. Il metodo consiste nell’uso appropriato di quelle molecole naturali che sono alla base del controllo del programma stesso dell’invecchiamento. In altre parole, si riesce a fissare e poi mantenere uno stato di perfetto equilibrio, sia abrogando e prevenendo le malattie, che stabilendo uno stato di stabilità biologica giovanile. Quindi l’invecchiamento si allontana e si stabilisce lo stato nuovo dell’Uomo senza Età. Quella che era un’utopia Faustiana, diventa un modo di vivere”.
Pierpaoli prosegue con la descrizione del Borgo della Salute che ”viene da me concepito come un vero fulcro di vita e di attività, esattamente come la miriade di villaggi, paesi, ville, casali, fattorie, castelli e frazioni che costituiscono l’asse portante e vitale dell’Italia. Tali strutture devono contenere tutto quanto una persona sana o ammalata possa cercare per un equilibrio di vita sano e gioioso per sé e/o la propria famiglia.
Quindi mi riferisco al recupero della salute mediante le mie cure e prescrizioni, a periodi brevi o lunghi di soggiorno per vacanza, riposo, turismo, eno-gastronomia, cultura e percorsi di aggiornamento sulla salute. Il Borgo è anche un centro culturale di storia e tradizioni con prodotti del luogo, visite a monumenti, teatro, musica e ogni tipo di attività che nasca e si sviluppi nell’ambito culturale e socio-economico della zona.

Le cure del Borgo
La Medicina Rigenerativa è un recente campo di ricerca e di applicazione clinica della Medicina che ha lo scopo di mantenere, migliorare fino a ricostituire i tessuti e la funzionalità degli organi. In questo ambito lo sviluppo di nuove conoscenze e di procedure terapeutiche si è focalizzato sopratutto nel vasto campo delle malattie croniche degenerative, nella restaurazione e sostituzione di organi e tessuti lesionati fino alle nuove acquisizioni per contrastare i danni sistemici correlati all’invecchiamento.
Per raggiungere questi scopi “La Medicina Rigenerativa” utilizza le terapie cellulari e l’ingegneria genetica coinvolgendo, con un approccio multidisciplinare, le nuove conoscenze nel campo della biologia, della medicina e delle biotecnologie. Ricercatori con differenti sfere di competenza hanno lavorato e stanno lavorando su questo innovativo campo di ricerca come documentato da una vasta letteratura.

Più in dettaglio questa nuova branca medica trova attualmente un promettente spazio terapeutico nella cura delle malattie disendocrine e dismetaboliche come il diabete, l’ipertensione, l’aterosclerosi, nella prevenzione oncologica e nelle malattie cosiddette autoimmunitarie.
Altro campo di applicazione è la creazione di organi e tessuti per la sostituzione di quelli malati o danneggiati. Possiamo anche migliorare strutturalmente le articolazioni compromesse dall’artrosi ripristinando un’autonomia fisica personale e relazionale.
Tutto ciò è quasi sempre possibile ottenerlo senza tossicità farmacologica e con una ridottissima incidenza di effetti collaterali.

Nell’ambito della Medicina Rigenerativa quindi si erogano le cure nel Borgo di Castelluccio secondo le moderne conoscenze introdotte dal Prof. Pierpaoli nell’ambito sia dell’antiaging, sia delle malattie degenerative sistemiche ad origine dismetabolica, disendocrina e da deficit di immunoregolazione.

Per info: +39 345 1795063
[email protected]

Campania: Garante per i disabili

Campania: Garante per i disabili

Il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato all’unanimità il testo di legge per l’istituzione di questa figura, cui spetterà farsi promotore di azioni per assicurare il pieno rispetto della dignità e autonomia delle persone con disabilità e di programmi per agevolare l’accessibilità ai servizi e all’istruzione, nonché di interventi per eliminare tutte le barriere architettoniche e comunicative.
Nella stessa deliberazione del Consiglio è stata approvata anche la variazione di bilancio per attivare le risorse per il trasporto scolastico dei disabili, problematica molto sentita.
L’inclusione scolastica rappresenta infatti un fattore cruciale del miglioramento del benessere dei giovani disabili e il trasporto scolastico è cruciale per la sua implementazione. In dieci anni, secondo il Focus del Miur “L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, pubblicato nel 2015, è cresciuta fortunatamente del 40% la percentuale degli alunni disabili che frequentano le scuole italiane, anche se a ciò non ha corrisposto l’aumento adeguato di insegnanti di sostegno.
La deliberazione del Consiglio della Regione Campania rappresenta dunque un segnale forte di attenzione ai problemi di una fascia di popolazione vessata da anni di diritti negati, lungaggini burocratiche, inadempienza di leggi, 
servizi insufficienti e inadeguati, carenze di fondi, assenza di centri di accoglienza adeguati, progetti inesistenti e scarsa attenzione mediatica, tra indifferenza ed esclusione dei più. In base ai dati forniti dall’ISTAT, in Italia le persone con disabilità sono 7.214.000, di cui in Campania ce ne sono circa 320.000.
La Campania presenta, rispetto alla media nazionale, una maggiore frequenza dei disabili in famiglia: ciò viene attribuito ad un fattore di natura culturale – la maggiore propensione dei nuclei familiari residenti in Italia meridionale a tenere in famiglia i congiunti ammalati- ed uno strutturale, costituito dalla carenza dell’offerta di strutture residenziali dedicate.

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