Laboratorio di Filosofia e teatro per bambini dai 5 ai 12 anni

Laboratorio di Filosofia e teatro per bambini dai 5 ai 12 anni

Ideato e diretto da Chiara Vitiello Filò per bambini dai 5 ai 12 anni

bambini teatro psicologia

Il Filo So Fare vuole avvicinare due materie, la filosofia come campo di studio teorico e il teatro come campo di azione pratica.
L’idea nasce dall’interesse a stimolare nel bambino la sua grande veste di filosofo, il suo desiderio di sapere e di conoscere, la sua curiosità nei confronti di ogni cosa che gli si pone di fronte come oggetto e nella testa come pensiero.

Far ragionare i bambini sull’Io, sul mondo, sull’uomo, sulla natura, equivale a suscitare amore per il sapere, equivale a Fare filosofia, equivale a creare le condizioni affinché il soggetto trovi il tempo nella vita, non solo per vestire gli abiti del robot e dello schiavo nelle mani di un ipnotico schermo, ma per tessere con le proprie mani i propri pensieri, per decidere quale capo indossare e che personaggio essere.
Il teatro è l’attività che meglio fa da pretesto per comunicare, per capire, per conoscere gli altri e se stessi, per diventare interprete e protagonista, per estrapolare, rafforzare e modificare la percezione del mondo e di sé all’interno di esso.
Il bambino ha teatralità spontanea, istintiva, naturale, più dell’adulto; lasciare ad essa l’opportunità di esprimersi significa metterla in luce, arricchirla, valorizzarla, farla venir fuori, con maieutica.

Chiara Vitiello Filò, classe 86. Si è laureata in Filosofia Teoretica a Napoli, dopo aver lavorato ad una tesi sulla Fenomenologia dell’esperienza in Francia. Si dedica al teatro da molti anni, entrataci per gioco e rimasta per passione. Collabora oggi con diverse compagnie teatrali, in qualità di attrice e da qualche anno anche di autrice. Dedica molto tempo ai piccoli, con i suoi laboratori e i suoi spettacoli.

Il laboratorio è a numero chiuso, è necessario confermare la partecipazione.
Per ulteriori informazioni contattate il numero 338 4875122.

Napoli Teatro Festival 2018: aperte le selezioni per i laboratori gratuiti

Napoli Teatro Festival 2018: aperte le selezioni per i laboratori gratuiti

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Il Napoli Teatro Festival Italia apre le selezioni per la sezione dedicata alla formazione. Pubblicati sul sito ufficiale della manifestazione (www.napoliteatrofestival.it), i differenti bandi consentiranno a circa 600 attori (under 35) di scegliere i propri argomenti, e i propri Maestri, e partecipare gratuitamente alle sessioni di studio indicate in 14 proposte di laboratorio sulle arti sceniche.
I corsi saranno attivi durante tutta la programmazione della undicesima edizione, dall’8 giugno al 10 luglio, del Festival diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, organismo in house della Regione Campania presieduto da Luigi Grispello.

“Uno spazio particolarmente significativo – sottolinea il direttore artistico Ruggero Cappuccio – che, parallelamente ad una ricchissima selezione di spettacoli, è sintesi ed espressione di uno dei nodi centrali del Festival ovvero l’incontro tra i Maestri e i giovani talenti uniti in un percorso di conoscenza e di vitale trasmissione dei saperi”. Gli aspiranti allievi potranno scegliere di confrontarsi sui tanti temi proposti da Eimuntas Nekrosius e Tomi Janežič (che rinnovano per il secondo anno consecutivo la loro presenza a Napoli) e da Ben Duke, Gilles Coullet, Eugenio Barba (insieme a Lorenzo Gleijeses e Julia Varley), Annabelle Chambon e Cédric Charron (del Teaching Group di Jan Fabre), Punta Corsara (con Emanuele Valenti, Marina Dammacco e Gianni Vastarella), Gabriella Salvaterra per il Teatro de los Sentidos, Michele Monetta, Peppe Lanzetta, Stefania Rinaldi, Davide Iodice, Loredana Putignani, Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì.

Molti i percorsi praticabili, tra lo studio sulle installazioni sensoriali, quello sulla luce, oppure sulla musica, la poesia, la fotografia, lo storytelling che pongono al centro della ricerca il proprio ruolo nello sviluppo del lavoro attoriale e del processo drammaturgico.

 

Fiabe di Primavera 2018

Fiabe di Primavera 2018

fiabe orto botanico 2018

Dopo il successo incontrato nelle edizioni passate, all’Orto Botanico di Napoli è in arrivo l’imperdibile appuntamento con le Fiabe di Primavera 2018, a cura dell’associazione I Teatrini e in collaborazione con l’Università Federico II. Le repliche sono in programma ogni sabato e domenica dal 17 marzo al 10 giugno.
In cartellone quattro titoli tratti dalle storie di grandi autori come i Fratelli Grimm, Andersen, Esopo, e Fedro messi in scena dalla regista Giovanna Facciolo. Quest’anno il pubblico sarà incantato anche da Nello specchio di Biancaneve, in anteprima assoluta. Adulti e bambini saranno immersi nella natura e nella magica atmosfera delle storie senza tempo che continuano a far sognare.
Tra musica, colori e divertenti costumi, I Teatrini attira da 22 anni gli spettatori partenopei con i suoi allestimenti itineranti, pensati su misura di alberi, piante e viali per essere ancora più suggestivi. Per le scuole sono inoltre previste repliche dal lunedì al venerdì.

Programma
Il popolo del bosco
17 e 18, 24 e 25 marzo
Testo e regia sono di Giovanna Facciolo. Gli esseri abitanti dei luoghi verdi sveleranno a grandi e piccoli i segreti del bosco tra miti e leggende popolari.

L’albero del sole
7 e 8, 14 e 15, 21 e 22, 28 e 29 aprile
Lo spettacolo è tratto dalla favola “La pietra filosofale” di Christian Andersen, in cui si racconta di un meraviglioso albero intorno al quale ruotano le vicende di magici personaggi.

Le favole della saggezza
5 e 6, 12, 19 e 26 maggio
Protagonisti del racconto sono gli animali parlanti di Esopo e La Fontaine: volpi, lupi, corvi, agnelli e cicogne rappresentano vizi e virtù umani, trasmettendo una morale valida in ogni epoca.

Nello specchio di Biancaneve
12, 19 e 26 maggio, 2 e 3, 9 e 10 giugno
Ispirandosi alle fiabe dei Grimm, Giovanna Facciolo propone qui la storia del povero specchio della regina cattiva di Biancaneve, stanco della sua malvagità e deciso a partire per incontrare Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel e tanti altri.

Quando: ogni sabato e domenica dal 17 marzo al 10 giugno 2018 (esclusi 31 marzo, 1 aprile, 13, 20 e 27 maggio)
Dove: Real Orto Botanico, via Foria 223

Prezzo: 7 €

Cave of Spirits, l’innovativo speleomusical

Cave of Spirits, l’innovativo speleomusical

Il musical nel sottosuolo, un’appassionante storia d’amore tra due elfi, un viaggio spirituale al centro della grotta. Tutto questo è “Cave of Spirits”, l’innovativo SpeleoMusical dei Grieco Brothers messo in scena nelle Grotte di Pertosa-Auletta, presentato in anteprima il 28 giugno 2016.

Lo spettacolo
Il filo conduttore è la storia d’amore tra due elfi, Kirk ed Elanor, separati da millenni da un tremendo terremoto. Elanor prima e Kirk poi, mentre vagano alla ricerca l’uno dell’altra, conducono gli spettatori in un viaggio spirituale nei meandri della grotta, ripercorrendone la storia attraverso il Ponte del Tempo.
I visitatori saranno immersi nella grandezza della natura ipogea, incontrando lo Spirito della Grotta e quelli dell’acqua, gli abitanti di un antico villaggio palafitticolo e ancora Odisseo, Dante, i rifugiati ebrei e Freud, per un viaggio in parallelo al centro della terra e nelle profondità dell’anima, fino a toccarne l’essenza più pura. Alla fine, lo Spirito della Grotta permetterà ai due elfi di ricongiungersi per un trionfo di gioia e amore.

Gli autori
“Cave of Spirits” è un’esperienza unica, voluta dalla Fondazione MIdA presieduta da Francescantonio D’Orilia. Autori dello spettacolo sono i Grieco Brothers, ovvero i fratelli Marco Grieco (compositore delle musiche, creatore delle scenografie virtuali 3D e co-autore dei testi) e Massimo Grieco (autore della prosa e co-autore dei testi), già autori di musical come “Odissea the Musical”, “Roma Caput Mundi – The eternal musical”,”Circus”,”M.U.T.E.” edaltri (vedi www.griecobrothers.com). La regia è invece affidata a Filippo Marmo coadiuvato dagli stessi Grieco Brothers, mentre le coreografie sono state realizzate da Rosa D’Auria ed i costumi, tutti originali, da Rossella Isoldi.

Il regista
Filippo Marmo è un regista dai trascorsi artistici insospettabili e una gavetta lunga e variegata. È stato ginnasta e ha volteggiato agli anelli; da lì è passato a fluttuare nell’aria effettuando lanci con il paracadute. Il suo amore per i quattro elementi lo ha spinto  a filmare le eruzioni dell’Etna, a fare immersioni subacquee, il paracadutismo e tra i primi a Salerno a praticare il  free climbing. Da giovane operatore video ha poi immesso questo bagaglio di esperienza nel suo lavoro, specializzandosi in riprese estreme.
La sua prima esperienza televisiva nazionale è con Michele Santoro durante la produzione di “Moby Dick”, su Italia Uno. Per la stessa rete televisiva ha partecipato alla realizzazione delle fiction che ricostruiscono i casi trattati dalla trasmissione “Giallo Uno”. Il primo approccio al mondo del teatro avviene con il Maestro Roberto De Simone quando la RAI produce gli speciali  “Dietro le quinte” e lui  lavora nella troupe televisiva di produzione dello spettacolo “La gatta Cenerentola”. Sempre per la RAI ha prodotto  documentari per la trasmissione “Alle Falde del Kilimangiaro”. Il mondo della documentaristica gli è congeniale, le sue produzioni vengono trasmesse da Stream, poi acquisita da Sky, e dalla TV Svizzera. La sua profonda conoscenza del settore agro-alimentare e la passione per la cucina gli valgono la collaborazione con Gambero Rosso su Sky. Ma è nell’approdo a Rete 4 di Mediaset che Filippo Marmo riesce a esprimere in pieno la sua voglia di coniugare innovazione e tradizione nel suo lavoro. Nel 2003 diviene regista di punta di “Gentes” trasmessa in seconda serata su Rete 4 di Mediaset. Il suo stile inconfondibile fatto anche di montaggi a battuta e musiche composte appositamente per i suoi documentari non sfuggono ad Aldo Grasso che complimenta la trasmissione più volte dalle pagine di un noto quotidiano nazionale: e non lo fa a caso, i servizi di Filippo registrano impennate di audience e salita di share. Il programma l’anno successivo è in prima serata. Filippo cattura aspetti inconsueti della vita dei borghi italiani, monta le allora rudimentali micro telecamere su macchine votive e flagellanti, riuscendo così a trasmettere il pathos degli eventi. Folco Quilici ne apprezza lo stile e nel 2005 lo definisce pubblicamente “un regista a cinque stelle”. I suoi documentari approdano a Discovery Channel Europa. Lo stesso anno JVC Italia lo vuole al Festival del Cinema di Venezia a fare da testimonial per le nascenti telecamere HDV. Sempre per Rete 4 Realizza “Gli speciali di Gentes”, “In Viaggio Verso Lourdes” che apre ai grandi pellegrinaggi di massa. “Viaggio a Medjugorje” con Paolo Brosio su Rete 4 di Mediaset registra più di 3 milioni di telespettatori: ma la gratificazione più grande è che il noto programma di RAI 3 “Tv talk” ne fa tema didiscussione dedicandogli metà puntata.
Ordini religiosi come la Provincia Serafica dei Frati Minori dell’Umbria gli affidano incarichi delicati, come la realizzazione di “San Francesco e la Porziuncola” divulgato quotidianamente in sei lingue all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, per un totale di spettatori che ammonta a svariati milioni di pellegrini ogni anno. Un suo documentario a tema antropologico e religioso ottiene una standing ovation all’Italian Film Festival in USA. Ha curato la regia per lo speciale sul Festival di Cannes per il canale satellitare Sony E! Entertainment: la sua troupe ottiene l’esclusiva sulla festa di Briatore.
La sua voglia di condividere e scoprire lo porta nelle scuole a formare giovani talenti, e in contesti culturali sensibili al turismo e alla valorizzazione del territorio. Ed è proprio in nome di ciò che invita gli amici Grieco alla Fondazione Mida per l’allestimento dello spettacolo “Cave of Spirits” che segna anche l’inizio di una nuova avventura.

www.caveofspirits.com

 

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