Fatelo meno, fatelo meglio, fatelo dal veterinario

Fatelo meno, fatelo meglio, fatelo dal veterinario

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Un italiano su due non si rivolge al Medico Veterinario per la cura del proprio pet, preferendo informarsi su canali differenti. Il 48% dei proprietari di pet si affida a canali diversi dal veterinario per reperire informazioni sulla prevenzione e il 64% non verifica le informazioni con il veterinario stesso. Meno della metà (il 46%) sa che il veterinario svolge un compito importante per proteggere sia l’animale che la famiglia.
MSD Animal Health, azienda multinazionale leader nella tutela della salute animale, lancia una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Fatelo meno, Fatelo meglio, Fatelo dal veterinario”, patrocinata da ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) ed ESCCAP (European Scientific Council Companion Animal Parasites), con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità di una corretta prevenzione parassitaria negli animali da compagnia, da effettuare secondo il consiglio del veterinario.

La prevenzione è un fatto culturale. Agire prima che si manifesti il danno non fa parte del nostro bagaglio culturale, siamo ancora un Paese che aspetta l’emergenza. Questo si verifica perché la prevenzione lavora sull’invisibile e non gratifica come l’intervento ex-post. Chiaramente è un errore di impostazione culturale, difficile da contrastare, perché guarire una malattia è un gesto misurabile, evidente, che gratifica il proprietario molto di più di un comportamento che quella malattia la evita, percepito come privo di risultato. Il ruolo del veterinario in questo contesto è fondamentale, in quanto è il punto di riferimento per informarsi ed essere accompagnati e guidati nelle scelte di salute e prevenzione”, afferma Marco Melosi, Presidente ANMVI”

Ma come si comportano i proprietari di piccoli animali? Da una ricerca Doxapharma emerge che in Italia solo un proprietario su due ritiene che il veterinario abbia un ruolo fondamentale per la salute del proprio animale, meno della metà (il 46%) sa che il veterinario svolge un compito importante per proteggere sia l’animale che la famiglia. Inoltre ancora il 48% dei proprietari di pet si affida a canali diversi dal veterinario per reperire informazioni sulla prevenzione parassitaria del proprio animale da compagnia e, di questi, il 64% non verifica le informazioni con il veterinario stesso.
“Stiamo assistendo ad un fenomeno molto interessante: l’aumento di animali da compagnia tra i giovani proprietari, single, coppie o neo-genitori. Il proprietario del pet sta diventando sempre più informato e più desideroso di acquisire informazioni dirette. La vera sfida sta qui: confrontarsi con il proprietario sulle fonti di informazione, non reprimere la sua curiosità, fare il possibile per incoraggiarlo ad un’ analisi critica dei contenuti insieme al Medico Veterinario” , aggiunge Melosi.

“Siamo entusiasti di questo progetto – afferma Paolo Sani di MSD Animal Health – MSD Animal Health desidera veicolare una campagna di sensibilizzazione diretta al pubblico con un linguaggio semplice, di forte impatto, che susciti attenzione e sia memorabile per stimolare un cambio di comportamento. In questo modo la nostra azienda contribuisce a tutelare la salute degli animali, delle persone, e quindi dell’intero ecosistema, perché la salute è un bene di tutti che deve essere difeso responsabilmente”.

Tutte le info su www.fatelomenofatelomeglio.it

Farmaco sospeso per gli animali

Farmaco sospeso per gli animali

Presso la farmacia La bottega dei farmaci a Napoli sarà possibile lasciare una quota per un pet.
L’antica tradizione partenopea del Caffè sospeso cambia volto: da oggi sarà infatti possibile lasciare presso La Bottega di farmaci di Chiaiano un Farmaco sospeso per gli amici animali.

Situata in via Marco Rocco di Torrepadula di fronte alla fermata della metropolitana Frullone, la nuova farmacia per animali dà la possibilità di acquistare un medicinale oppure un prodotto di parafarmacia e lasciare una quota per un cane, un gatto o un altro pet.
Le donazioni saranno destinate ai volontari animalisti la cui attività sia certificata affinché essi possano acquistare un medicinale per gli animali che ne hanno bisogno. Periodicamente sarà controllato il deposito lasciato dai donatori e i volontari saranno avvisati della possibilità di ritirare il farmaco desiderato. La farmacia sarà aperta in orario diurno.
La bottega dedicata ai farmaci per gli animali – inaugurata il 23 gennaio 2018 – conta già più di 40000 referenze per cani, gatti, criceti, volatili e pesci.
“Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” ha detto Mahatma Gandhi. In questo senso, l’iniziativa del “Farmaco sospeso” per animali rappresenta per la città di Napoli un grande passo di civiltà.

L’usanza del caffè sospeso
La tradizione voleva che a Napoli, quando una persona aveva qualcosa da festeggiare o era particolarmente contento, beveva un caffè e ne pagava anche un altro, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva permetterselo. Ogni tanto qualcuno si affacciava nel bar e chiedeva se c’era “un caffè sospeso” e lo consumava augurando una buona giornata al suo sconosciuto benefattore.

Trattamento malattie dei pesci da acquario

Trattamento malattie dei pesci da acquario

La più comune malattia è l’ittioftiriasi che si manifesta con piccole macchie bianche sul corpo e sulle pinne. La cura per mezzo dei molti farmaci utilizzabili è del tutto semplice e efficace.
Oodinium può essere considerato l’equivalente dell’ittioftiriasi per gli acquari marini, poiché Cryptpcaryon irritans produce quasi gli stessi sintomi della malattia d’acqua dolce.
Nel caso di Oodinium le macchie posso essere anche di color ruggine. Sono disponibili farmaci efficaci.
Una malattia che viene causata da una lotta tra pesci, o perché i pesci sono stati malamente maneggiati si chiama putredine delle pinne che inizia dopo che le pinne sono state danneggiate. La cura può consistere in bagni d’acqua salata, ma è più facile quella con antibiotici in acqua pulita. È una delle malattie che vengono aggravate, se non proprio causate, da scarsa igiene della vasca.
Quando invece siamo di fronte ad un gonfiore del corpo del pesce che ha anche le scaglie sollevate e irte, possiamo constatare la presenza dell’idropisia. Purtroppo non si conoscono le cause, pertanto i rimedi proposti sono i più diversi; alcuni acquariofili pensano che la malattia sia incurabile, mentre altri fanno ricorso agli antibiotici e anche al drenaggio con siringa dei liquidi in eccesso nel corpo. L’idropisia può colpire solo una o due specie nell’acquario: sembrano particolarmente colpiti il Platy o Partaspada maculato (Xiphophorus) e i Gurami (Colisa), ma talvolta si diffonde largamente.
L’instabilità o perdita dell’equilibrio, che si verifica quando un pesce non è in grado di regolare la sua posizione nell’acqua, è sintomo di un disturbo della vescica natatoria. Si può isolare il pesce in una piccola vasca con poca acqua, appena sufficiente per coprire la pinna dorsale. Si può riportare il pesce nell’acquario se e quando le sue condizioni migliorano. Sebbene possa sembrare che per i pesci d’acqua dolce un bagno in acqua salata sia una misura profilattica quasi generale, è ovvio che questo trattamento non vale per le malattie dei pesci marini. In questo caso si usano farmaci, ma questi sono in genere basati su sali di rame e di zinco, due sostanze assai tossiche per i pesci. Bisogna quindi usare la massima cautela nell’applicare questi rimedi e in ogni caso non si devono usare se sono presenti invertebrati marini. Man mano che l’acquariofilo allarga e approfondisce la sua conoscenza sui pesci e sulle loro malattie, si rende necessaria una guida esperta per combattere le loro affezioni. Molti produttori di alimenti e di attrezzature per acquario hanno a questo proposito dei servizi di consulenza, ma l’acquariofilo non deve trascurare l’aiuto anche da altre fonti.
L’Esoftalmo è la malattia detta anche Occhio sporgente, caratterizzata appunto da una sporgenza eccessiva dell’occhio dall’orbita. Si verifica spesso dopo il trasferimento del pesce in acqua in condizioni differenti, ma scompare da sola quando il pesce si è acclimatato; può risultare benefico un leggero aumento della temperatura dell’acqua.
A provocare, invece, la cataratta verminosa, è una massa di minuscoli vermi che formano una cataratta che sono visibili sotto ingrandimento. Tali vermi entrano in acquario con chiocciole, piante e alimenti vivi.

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