Impress, il rivoluzionario trattamento di ortodonzia invisibile, arriva a Salerno

Impress, il rivoluzionario trattamento di ortodonzia invisibile, arriva a Salerno

Impress, azienda specializzata nell’ortodonzia invisibile di nuova generazione, dopo le recenti aperture nel territorio italiano e a una costante espansione a livello europeo, arriva nel cuore di Salerno per offrire ai cittadini la possibilità di migliorare il proprio sorriso e prendersi cura della salute dentale grazie al suo rivoluzionario trattamento con allineatori invisibili.

impress ortodonzia invisibile

Merito di un approccio all’avanguardia dove la tecnologia è tra i principali punti di forza. Il metodo Impress, infatti, si differenzia dai trattamenti tradizionali con una proposta caratterizzata dalla massima flessibilità, personalizzazione e comodità per adattarsi alle esigenze di ciascun paziente. L’azienda, grazie all’esclusiva specializzazione in ortodonzia invisibile e al controllo dell’intera catena del valore, ha reso accessibile i propri servizi a tutti.

Dopo aver rivoluzionato il mercato europeo con trattamenti ortodontici specifici per risolvere i problemi legati al disallineamento dentale, Impress è ora pronta ad offrire una possibilità inedita per migliorare il proprio sorriso anche ai pazienti di Salerno che potranno recarsi presso la nuova clinica, Studio Associato Dr. Ginetti in Corso Vittorio Emanuele 203, per iniziare il proprio trattamento di ortodonzia invisibile interamente personalizzato.

All’interno di uno spazio attrezzato con tecnologie di ultima generazione e studiato per accogliere i pazienti all’insegna del comfort e del relax, Impress mette a disposizione dei cittadini di Salerno l’expertise maturata sul campo con il trattamento di migliaia di casi e la disponibilità di un’equipe medica altamente specializzata.

Gli spazi della nuova clinica sono organizzati in modo da garantire un’esperienza in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle misure anticovid.

Come funziona il trattamento di ortodonzia invisibile proposto da Impress?

La tecnologia e l’innovazione costante sono i principali punti di forza dell’offerta Impress che si differenzia sul mercato grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale attraverso cui si offre al paziente l’inedita possibilità di recarsi in clinica, nel caso dei trattamenti meno complessi, solo in occasione del primo appuntamento ai fini della valutazione odontoiatrica preliminare. Dopo aver eseguito in sede l’ortopanoramica e la scansione in 3D di ultima generazione, al paziente viene mostrata una video simulazione accurata e gratuita dei risultati che potrà ottenere con il trattamento Impress.

Una volta intrapreso il percorso, il paziente ha la possibilità di scegliere il follow up che meglio si adatta al suo stile di vita: di persona, con visite alle cliniche Impress, o virtuale tramite un’apposita App che comodamente da casa consente un monitoraggio accurato dei progressi del trattamento.

L’evoluzione viene valutata dal team medico attraverso l’app, alla quale il paziente deve inviare una fotografia del suo sorriso ogni volta che cambia gli allineatori. Grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale verranno analizzati i progressi, avvisando il team medico in caso di imprevisti. Il paziente ha a disposizione un monitoraggio digitale 7 giorni su 7 con la possibilità di richiedere un consulto medico tramite videochiamata e persino su WhatsApp, fermo restando l’eventualità di visitare la clinica quando vuole, senza costi aggiuntivi.

Ulteriore punto di forza della proposta Impress è la possibilità di intraprendere il trattamento in una città e completarlo in un’altra grazie alla possibilità di accedere alla storia clinica e al follow-up di ciascuno in qualsiasi sede europea.

“In Impress, – commenta il Dott. Khaled Kasem, capo del team ortodontico di Impress – siamo costantemente impegnati nel fornire ai nostri pazienti un’esperienza di eccellenza nel campo dell’ortodonzia invisibile e vogliamo offrire a tutti la possibilità di intraprendere un percorso di allineamento dentale che si contraddistingua non soltanto per i risultati ma soprattutto per la semplicità e la personalizzazione del trattamento con cui si possono raggiungere. L’obiettivo di quest’anno è di rafforzare sempre più la nostra presenza sul territorio italiano e Salerno ci è sembrata la città ideale dove portare la nostra metodologia sensibilizzando i cittadini sull’importanza di poter godere di un sorriso sano e bello in maniera accessibile”.

Per maggiori informazioni: https://smile2impress.com/it

Distrofia muscolare di Duchenne, identificato un nuovo meccanismo

Distrofia muscolare di Duchenne, identificato un nuovo meccanismo

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Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è stato condotto dall’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli, con l’Istituto di genetica e biofisica del Cnr-Igb di Napoli, il Dipartimento di farmacia dell’Università Federico II, la fondazione Santa Lucia di Roma, l’istituto Telethon di genetica e medicina di Pozzuoli e l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova.

Lo studio ha riscontrato importanti alterazioni degli endocannabinoidi nei muscoli scheletrici affetti da distrofia muscolare di Duchenne, in particolare l’iperattività del recettore CB1 nel tessuto muscolare striato, sia nell’uomo sia in un modello animale. È stato dimostrato come, con somministrazioni ripetute di farmaci in grado di attenuare tale iperattività, si ottenga un parziale ma significativo recupero delle funzioni motorie ed una riduzione dell’infiammazione nel modello animale.
La malattia esordisce nei primi anni di vita e causa di una progressiva ed irreversibile degenerazione muscolo-scheletrica, con un’aspettativa di vita medio-bassa.

Le terapie attuali prevedono l’assunzione di potenti farmaci antiinfiammatori con i quali però si riesce soltanto a contenere in maniera parziale la sintomatologia e con i quali è difficile effettuare una valutazione rischio-beneficio.

L’avvenire della cura: torna la Settimana Internazionale della Ricerca a Napoli

L’avvenire della cura: torna la Settimana Internazionale della Ricerca a Napoli

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“L’avvenire della cura” è il titolo della XII edizione della Settimana Internazionale della Ricerca, in programma da giovedì 24 a giovedì 31 maggio a Napoli nell’Aula Magna “Gaetano Salvatore” della Scuola Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’evento ha l’obiettivo di aprire spazi di dialogo tra discipline diverse sui temi più innovativi della ricerca scientifica e culturale e di promuovere la realtà scientifica e culturale del Mezzogiorno in circuiti scientifici nazionali ed internazionali, attraverso esperienze rivolte innanzitutto alle generazioni future.

Anche quest’anno, centinaia di ricercatori e studiosi italiani e stranieri si confronteranno, con linguaggi accessibili al più largo pubblico, in incontri, dibattiti, tavole rotonde. Promuovere e diffondere la cultura e la consapevolezza relativa alle nuove frontiere della cura, stimolando alla scoperta e alla conoscenza delle tecnologie in materia, in particolare per ciò che riguarda la diagnostica e le possibili aree di intervento, rappresenta il focus principale dell’edizione 2018.

Tra le iniziative in programma, è prevista la presentazione, da parte di studenti, laureati e specializzandi delle scuole di psicoterapia, di poster inerenti al tema dell’evento. Un comitato scientifico ha selezionato 50 poster, che saranno esposti durante l’evento, tra quelli pervenuti alla segreteria organizzativa entro lo scorso 30 aprile.

Per ulteriori informazioni, visita il sito dedicato all’evento, la pagina facebook e scarica il programma.

 

Caduta dei capelli e chemio: lo studio campano sui benefici della mela annurca

Caduta dei capelli e chemio: lo studio campano sui benefici della mela annurca

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La caduta dei capelli è l’effetto collaterale della chemioterapia più visibile sui pazienti, quello che maggiormente influisce sulla reazione psicologica alle cure, fondamentale per una buona ripresa. Un aiuto a contrastarla potrebbe arrivare dalla sempre vincente unione tra natura e medicina.

Infatti, uno studio condotto da Istituto nazionale tumori, Fondazione Pascale, e Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico I sulle proprietà della mela annurca promette risvolti positivi. Si tratta di una ricerca ancora in fase sperimentale ma, partendo da alcuni componenti di questa tipologia di mela rivelatisi benefici sulla caduta dei capelli nei soggetti sani, che hanno portato alla messa in commercio del prodotto AppleMets Hair dopo due anni di indagini, gli scienziati hanno osservato che – somministrando una grossa dose di questo integratore nei soggetti affetti da tumore un mese prima della chemioterapia e continuando a somministrarlo durante tutto il ciclo – i capelli in alcuni pazienti non sono caduti.

Per questo motivo è partita la sperimentazione, dopo la sottoscrizione di un accordo tra il direttore generale del Pascale Attilio Bianchi, il direttore scientifico dell’Irccs partenopeo Gerardo Botti, il direttore della U.O.C di Oncologia Medica Senologica sempre del Pascale Michelino De Laurentiis, e dal Direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo Federico Ettore Novellino II.
Per il momento lo studio si concentrerà sulle pazienti affette da tumore al seno, alle quali verrà somministrato l’estratto procianidinico della mela annurca prima di essere sottoposte alle sessioni di chemio.

Cardiochirurgia all’Ospedale Ruggi d’Aragona, primo reparto in Campania

Cardiochirurgia all’Ospedale Ruggi d’Aragona, primo reparto in Campania

Il reparto di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni e Ruggi d’Aragona” di Salerno è il primo in Italia per numero di interventi di bypass aorto-coronarico, 667 a fronte dei 474 del Monaldi di Napoli che  si attesta al decimo posto: ma è solo uno degli indicatori presi in considerazione dall’Agenas, l’agenzia che per il Ministero della Sanità sviluppa il Programma Nazionale Esiti.
Sotto la lente di ingrandimento i dati frutto di valutazioni comparative di efficacia, equità, sicurezza e appropriatezza delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario e riferiti al biennio 2015-2016.
La Cardiochirurgia salernitana spicca per il lavoro svolto dal primario Severino Iesu ed il suo staff. I numeri attestano la realtà sanitaria quale miglior Centro in Italia Meridionale e tra le prime in Italia.
I numeri della Cardiochirurgia al Ruggi d’Aragona con i suoi oltre 200 interventi all’anno: nel 2016 su 348 interventi di by pass aorto-coronarici la mortalità è stata dello 0,3% (la media nazionale è di 2,1%);
la mortalità inferiore alla media nazionale con il 2,65% nel 2016 negli interventi di chirurgia valvolare.
A rendere unico il reparto dell’Azienda salernitana sono gli interventi condotti con la tecnica del bypass aorto-coronarico mininvasivo: fatto a cuore battente, con minincisioni e risvegliando il paziente in sala operatoria.

Calvizie: la mela annurca si compra in farmacia

Calvizie: la mela annurca si compra in farmacia

Il nuovo nutraceutico che combatte la calvizie è un integratore a base di Melannurca

AppleMets Hair è entrato in commercio dopo mesi di sperimentazione, condotta da un team di ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, diretti dal Professore Ettore Novellino, da tempo impegnati nell’analisi dei polifenoli ed altre sostanze benefiche presenti nel frutto.
La Melannurca Campana è un prodotto a identità geografica protetta (IGP) tipico della Regione, dove la coltivazione è iniziata secoli fa, tanto è vero che già negli affreschi dell’antica Pompei appare raffigurata questo tipo di mela.
Attualmente essa è ampiamente coltivata nell’area del maddalonese, beneventano ed alto casertano.
I dati emersi dagli studi dei ricercatori dell’ateneo napoletano hanno evidenziato che l’Annurca contiene sostanze in grado di contrastare la caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne.
Da qui, la messa a punto, dopo ulteriori ricerche e approfondimenti, del prodotto nutraceutico AppleMets Hair, presentato come “integratore alimentare tricologico a base di mela annurca campana IGP (Malus pumila Miller cultivar Annurca) ricco in Procianidine B2 , con l’aggiunta di selenio, zinco e biotina”.
Contrastare l’alopecia androgenetica non è però l’unica proprietà virtuosa della Melannurca: altri esperimenti effettuati dagli stessi ricercatori partenopei hanno infatti evidenziato che
i preparati a base di estratto di mela riescono a ridurre quasi del 30% i livelli di colesterolo totale, aumentando contestualmente la quantità di colesterolo buono (HDL) del 45%, proprietà questa che non hanno le statine, farmaci di elezione per questo tipo di terapia.
Alla base di tante proprietà salutari uno specifico gruppo di polifenoli, le cosiddette Procianidine, le cui concentrazioni nella Melannurca Campana IGP sono molto superiori a quelle di qualunque tipo di mela, grazie anche (probabilmente) al suo particolare processo di maturazione, che passa per una peculiare fase di “arrossamento”, ovvero un passaggio intermedio a terra in apposite strutture chiamate melai, filari di graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura ,dove le annurche sono esposte a maturare al sole dai 10 ai 15 giorni.
D’altra parte bisogna dire che le proprietà benefiche del frutto erano già ben note a livello popolare, almeno fino a qualche decennio fa.
Infatti fino agli anni 70’/80’ era ancora in auge l’abitudine di dare ai neonati e ai bambini la “grattata di mela annurca”, ossia la polpa grattugiata e ricca di succo del frutto arricchito da una piccola aggiunta di zucchero (l’annurca è già discretamente dolce): una sorta di salutare integratore alimentare d’antan, dalle spiccate qualità nutrienti, che oggi, dopo le conferme arrivate dalla ricerca, hanno permesso di chiarire il motivo di tutto ciò, fino a far diventare la Melannurca un “nutraceutico” a tutti gli effetti.

a cura di: Professore Ettore Novellino
Direttore del Dipartimento di Farmacia
Università degli Studi di Napoli Federico II

Per informazioni
[email protected]

 

Diabete, in Campania la tecnologia monitoraggio senza pungere le dita

Diabete, in Campania la tecnologia monitoraggio senza pungere le dita

diabete puntura

Dopo la recente delibera della Regione, sarà a breve disponibile FreeStyle Libre di Abbott per i pazienti affetti da diabete Tipo 1 e i pazienti con diabete che eseguono almeno quattro controlli della glicemia al giorno.
Il sistema di monitoraggio può fornire un quadro completo del profilo glicemico senza la necessità di pungere il dito.
Anche in Campania quindi, tra le prime regioni italiane ad avvalersi dell’innovativo sistema di monitoraggio, niente più punture alle dita per misurare la glicemia.
In Campania sono circa 400 mila le persone con diabete, con una prevalenza leggermente superiore alla media nazionale.
Una sfida difficile perchè la malattia è estremamente diffusa e la sua prevalenza è in costante aumento. L’ausilio di sistemi per la misurazione della glicemia meno invasivi e più pratici, come FreeStyle Libre sono un aiuto concreto per gestire meglio il diabete sia per il paziente che per il medico.
Per una persona che ha il diabete e ogni giorno deve fare iniezioni di insulina e misurare la glicemia, la vita può essere complicata.

L’introduzione di questo innovativo sistema di monitoraggio della glicemia per un’ampia fascia di persone con diabete rappresenta un’ulteriore conferma dell’attenzione che la Regione dimostra nei confronti della malattia diabetica.
Con FreeStyle Libre la lettura del livello di glucosio viene effettuata grazie un piccolo sensore circolare che si applica sulla parte posteriore del braccio e che misura il glucosio nei fluidi interstiziali. Il sensore elimina la necessità delle periodiche punture sul dito, è sufficiente far passare sul sensore un apposito lettore o anche il proprio smartphone per ricavare in meno di un secondo un valore di glucosio in modo indolore.

L’apparecchio, inoltre, consente la misurazione anche attraverso il proprio smartphone e con l’utilizzo di un’applicazione i dati possono essere inviati anche a terze persone.

Un utilizzo innovativo se si pensa alla possibilità, ad esempio, che un bambino possa fare l’autocontrollo e contestualmente inviare i dati ai propri genitori oppure una badante possa farlo per una persona anziana ed automaticamente trasmette il risultato ai parenti della persona accudita.

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