forcella

Forcella, il quartiere simbolo della città di Napoli e il simbolo dell’armonia pitagorica. Nasce nella prima Neapolis greca, infatti gli antichi resti della cinta muraria si trovano in questa zona: il cosiddetto cippo che un tempo era il simbolo di Forcella è un gruppo di pietre appartenente con molta probabilità alla porta più vecchia della città.  Da qui ebbe origine l’espressione citata molto spesso dai napoletani: “s’arricorda ’o cippo a Furcella” per far capire che si tratta di qualcosa di molto antico. Secondo alcune leggende il nome Forcella deriva dal fatto che la strada finisce assumendo l’aspetto di una forcella. Secondo lo storico Pietro Giannone nella Istoria del regno di Napoli si tratterebbe della derivazione delle forche di giustizia posizionate nei pressi della piazza di Forcella.
Inoltre, questo luogo era noto per l’esposizione delle teste tagliate dei condannati a morte.

Altri studiosi ritengono che la denominazione della zona, derivi dalla presenza della sede della scuola pitagorica, il cui emblema era la lettera sacra Y.

Lo stemma del Seggio (istituzione amministrativa della città, di epoca Medievale) di Forcella, difatti, è proprio una forca a ipsilon. Questa lettera ha un forte significato esoterico: Y è l’iniziazione, un dualismo che l’uomo deve superare attraverso la conoscenza; una documentazione antica vede la Y come simbolo esoterico della vita, precedente all’uso dei pitagorici come lettera sacra. I primitivi adoravano la Y come Albero della Vita, un’esistenza cosmica anteriore a quella della Terra. Altri studiosi affermano che Pitagora abbia prelevato il significato della lettera Y dal sapere egizio. Non a caso le prime tracce di un rapporto tra Napoli e l’Egitto risalgono proprio al periodo della sua fondazione: il culto di Iside testimonia il passaggio dal paganesimo alla religione cristiana.

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