Napoli: a passi di danza per superare le barriere

Napoli: a passi di danza per superare le barriere

Sofia De Fenza, bimba non vedente di 9 anni, realizza il suo sogno di studiare danza

Tutto è cominciato con uno spettacolo sperimentale ideato dalla giovane napoletana Silvia De Michele, insegnante della scuola “Centro studi Passione Danza”, del quartiere di Pianura nel capoluogo partenopeo.
Una coreografia pensata per i suoi allievi, eseguita completamente al buio, dove spettatori vedenti e non vedenti facevano ugualmente parte dell’azione scenica.
“Sono convinta che la danza sia scambio di energia – spiega Silvia De Michele – e che per questa finalità occorrano solo uno spazio e un corpo. Il progetto aveva il fine di sensibilizzare alla disabilità visiva e far comprendere ai miei allievi che nulla è veramente impossibile. Tra i vedenti – racconta l’insegnate – non tutti sono riusciti a restare, ma per chi l’ha fatto è stata un’esperienza unica. I non vedenti invece percepivano le coreografie come se le vedessero”.
Proprio quello spettacolo ha aperto le porte a un incontro speciale: la madre della piccola Sofia De Fenza, bimba non vedente di 9 anni, decide infatti di contattare in privato l’insegnante e portare la figlia a scuola di danza. Silvia De Michele, nonostante non avesse mai avuto esperienze con ballerini non vedenti, accetta la sfida e Sofia dal 22 settembre scorso comincia con le lezioni.

«Avevo paura di essere impreparata, – racconta De Michele – ma allo stesso tempo sapevo di non poter infrangere il sogno di quella bambina. Ricordo la prima lezione, eravamo solo io e lei e mi è sembrato “facile”, come se in quella sala ci fosse sempre stata. Ad ogni lezione si presentava un’altra allieva della scuola, Erika Cardone. Tra lei e Sofia si è creato da subito un feeling particolare. Apprendono l’una dall’altra – continua l’insegnante – e io da entrambe. È uno scambio continuo di energie e un laboratorio in cui si ricerca costantemente una formula che funzioni. Il metodo è ancora un “work in progress” nel senso che non ho una base scientifica su cui basarmi, ma al momento solo empirica. Lo definirei deduttivo: da una situazione generale ricavo il particolare che funziona. È un metodo sperimentale, che si basa fondamentalmente sul contatto».

Dopo qualche mese dall’inizio delle lezioni, arriva notizia che all’Expression, un concorso di danza organizzato a Firenze nel mese di febbraio, per la prima volta sarebbe stata inserita la categoria della danza inclusiva: un’occasione unica per mostrare a tutti che i limiti spesso esistono solo nelle nostre menti.

«Quando ho letto la notizia – spiega ancora Silvia De Michele – ho pensato che sarebbe stato bellissimo poter far sentire a Sofia il calore del pubblico, ma avevo paura che fosse troppo presto. L’incoscienza si è trasformata in coraggio e in quattro lezioni ho montato un passo a due per lei ed Erika. Sofia era l’unica della sua categoria con disabilità visiva e non erano previste prove, per cui io ed Erika eravamo spaventatissime, mentre lei molto emozionata. Durante la performance ha dimostrato una sicurezza assurda, come se quel palco fosse stato la sua casa. Poi l’annuncio che avevamo conquistato il primo posto e Sofia che alla notizia mi ha chiesto: “Che vuol dire?” Io le ho risposto che significava che era stata bravissima e lei ha semplicemente detto: “Ok, lo voglio rifare!”».
«Firenze – sottolinea De Michele – mi ha dato credibilità perché nessuno pensava fosse possibile che un’insegnante di 26 anni potesse dare lezioni di danza ad una bambina di 9 anni, cieca. Adesso Sofia ed Erika continuiamo a prepararsi per lo spettacolo di fine anno ed il progetto continuerà sicuramente. C’è senza dubbio la volontà di ingrandire la classe: Firenze – conclude l’insegnate e coreografa – mi ha dato la possibilità di dire ad altri bambini: si può fare, perché Sofia lo fa».

Gli asini diventano protagonisti della pet therapy

Gli asini diventano protagonisti della pet therapy

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A Capaccio –  Paestum i volontari di “Maestro asino” si dedicano all’onoterapia

Spesso considerati nell’immaginario collettivo come animali poco svegli e non troppo intelligenti, oggi gli asini si prendono la loro rivincita diventando protagonisti della pet therapy. L’onoterapia, ossia la terapia con gli asini, è infatti un vero e proprio percorso terapeutico che ha dimostrato di essere particolarmente efficace con bambini con problemi cognitivi, anziani e diversamente abili.

Ma cosa rende questa tipologia di equini così speciali?

Gli asini, ritenuti a ragione “animali sociali”, “accumulatori di stress”, sono in grado di suscitare emozioni positive e di coinvolgere il proprio interlocutore. La loro proverbiale pazienza ed il loro essere diverso costituiscono delle qualità uniche che ne fanno un ottimo co-terapeuta, suscitando emozioni e sentimenti positivi.
Si tratta di animali buffi, da abbracciare, stringere, coccolare: tutte azioni che spingono ad uscire da sé ed aprirsi al mondo esterno, per dare e ricevere attenzioni ed affetto; ad essere “presenti” per poter sintonizzare le proprie sensazioni ed emozioni, riconoscendole e dominandole. L’animale diventa così un catalizzatore che aumenta la percezione delle emozioni e dei sentimenti, favorendo lo sviluppo dell’autostima del senso di sicurezza e responsabilità. L’impegno nell’accudire l’animale supporta la crescita e la maturazione della persona, contribuendo a fargli acquisire un’immagine positiva di sé e del proprio valore accrescendo autostima, autocontrollo, percezione sensoriale, gestione delle emozioni, affettività e aiutando a contrastare solitudine, ansia e depressione.

Proprio da queste premesse è nata l’associazione Maestro asino onlus che, a Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, è impegnata, con protagonisti i suoi tre simpatici asinelli, Ettore, Caterina e Beatrice, nella realizzazione di attività assistite e progetti di onoterapia. L’associazione è stata fondata nel 2014, ed è un’idea dell’insegnate di sostegno Antonella Chiarelli. Oggi con lei collaborano docenti, specialisti ed operatori volontari, accomunati dall’amore per gli asinelli, i quali in maniera del tutto libera, spontanea e gratuita aiutano il prossimo con una “pet therapy” molto efficace.
Gli ospiti dell’asineggio di Maestro Asino, svolgono con i loro visitatori una serie di divertenti attività dirette a prendersi cura, gestire e giocare con gli asini, effettuando inoltre delle rilassanti passeggiate, in compagnia di questi splendidi animali, a contatto con la natura riscoprendo i ritmi e gli stili di vita di una volta.
Attualmente i volontari e gli asini dell’associazione sono impegnati nella realizzazione di un progetto di onoterapia, denominato “Il primo della classe”, in favore dei bambini diversamente abili che frequentano la scuola dell’infanzia e primaria dell’I.C. Capaccio — Paestum diretto dalla Dirigente Scolastica Enrica Paolino nonché di un secondo progetto denominato “Maestro Asino” in favore dei bambini diversamente abili della scuola primaria dell’ I.C. di Albanella, finanziato dall’Istituto di Credito B.C.C. di Capaccio – Paestum, dalla società Convergenze s.p.a. e dal Comune di Albanella.

Per questa primavera è in programma un progetto organizzato dall’Amministrazione del Comune di Camerota, destinato ad alcuni utenti diversamente abili di quel comune.
Chi fosse interessato inoltre, potrà far visita agli asini dell’associazione e partecipare alle numerose attività, in occasione dell’organizzazione della “giornata con gli asini” evento che si svolge alcune volte l’anno (la data sarà indicata sul sito) e durante il quale l’asineggio è aperto a tutti.

Per ulteriori informazioni
www.maestroasino.it
email: [email protected]
tel: 366 8331092
Via Feudo nr.12 del comune di Capaccio – Paestum (SA)

Gli asini diventano protagonisti della pet therapy

Una giornata con gli asini di “Maestro Asino”

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Domenica 31 marzo i volontari di “Maestro Asino Onlus” a Capaccio Paestum vi invitano a trascorrere una giornata di festa con i loro amici asini. Durante la mattinata (dalle 10:00 alle 13:00) le porte dell’asineggio saranno aperte per bambini e genitori che vorranno beneficiare della rilassante presenza di questi straordinari animali, riscoprendo il passato ed il valore dell’asino non solo come animale da lavoro, ma come supporto terapeutico del benessere della persona in genere.

Programma del giorno

– Presentazione degli asini: introduzione al mondo di questi animali, alcune curiosità e regole di comportamento;
– Attività di contatto: carezze, brusca, striglia esercizi e conduzione dell’asino, cenni di onoterapia e giochi con gli asini;
– passeggiata in calesse;
– ore 13:00 speciale tiro con l’arco con la collaborazione dell’A.S.D. Arcieri the Lion.

Prenotazione obbligatoria posti limitati
Contributo di partecipazione € 10,00 a persona
Per informazioni: cell. 366 8331092
www.maestroasino.it

Laboratorio di Filosofia e teatro per bambini dai 5 ai 12 anni

Laboratorio di Filosofia e teatro per bambini dai 5 ai 12 anni

Ideato e diretto da Chiara Vitiello Filò per bambini dai 5 ai 12 anni

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Il Filo So Fare vuole avvicinare due materie, la filosofia come campo di studio teorico e il teatro come campo di azione pratica.
L’idea nasce dall’interesse a stimolare nel bambino la sua grande veste di filosofo, il suo desiderio di sapere e di conoscere, la sua curiosità nei confronti di ogni cosa che gli si pone di fronte come oggetto e nella testa come pensiero.

Far ragionare i bambini sull’Io, sul mondo, sull’uomo, sulla natura, equivale a suscitare amore per il sapere, equivale a Fare filosofia, equivale a creare le condizioni affinché il soggetto trovi il tempo nella vita, non solo per vestire gli abiti del robot e dello schiavo nelle mani di un ipnotico schermo, ma per tessere con le proprie mani i propri pensieri, per decidere quale capo indossare e che personaggio essere.
Il teatro è l’attività che meglio fa da pretesto per comunicare, per capire, per conoscere gli altri e se stessi, per diventare interprete e protagonista, per estrapolare, rafforzare e modificare la percezione del mondo e di sé all’interno di esso.
Il bambino ha teatralità spontanea, istintiva, naturale, più dell’adulto; lasciare ad essa l’opportunità di esprimersi significa metterla in luce, arricchirla, valorizzarla, farla venir fuori, con maieutica.

Chiara Vitiello Filò, classe 86. Si è laureata in Filosofia Teoretica a Napoli, dopo aver lavorato ad una tesi sulla Fenomenologia dell’esperienza in Francia. Si dedica al teatro da molti anni, entrataci per gioco e rimasta per passione. Collabora oggi con diverse compagnie teatrali, in qualità di attrice e da qualche anno anche di autrice. Dedica molto tempo ai piccoli, con i suoi laboratori e i suoi spettacoli.

Il laboratorio è a numero chiuso, è necessario confermare la partecipazione.
Per ulteriori informazioni contattate il numero 338 4875122.

Bilinguismo per bambini

Bilinguismo per bambini

logo helen doron

 

È attivo da quest’anno il corso d’inglese con il metodo Helen Doron presso l’Accademia dei Giorni Felici ad Avellino in via Ferrante.
Una novità assoluta che permetterà ai piccoli di imparare l’inglese con il metodo Helen Doron che si basa su piccoli Learning Group, ossia piccoli gruppi di 4-8 studenti per dedicare particolare attenzione ad ogni studente e di interagire con il gruppo.

Con questo metodo s’impara divertendosi, l’apprendimento sarà vissuto in maniera creativa con spirito propositivo e dinamico. Lo studente verrà stimolato nel suo processo di apprendimento dell’inglese come se fosse la sua lingua madre.
Grazie al materiale didattico originale e dedicato, gli studenti potranno avvalersi di numerosi cd audio per un’autonoma ripetizione di quanto imparato in classe. Gli insegnanti Helen Doron sono adeguatamente formati all’utilizzo dei particolari materiali didattici utilizzati.

Per info clicca qui

Ma-Mu! La Festa della Mamma al Museo del Sannio

Ma-Mu! La Festa della Mamma al Museo del Sannio

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Al Museo del Sannio domenica 13 maggio è in programma una giornata dedicata a tutte le mamme con un gioco a tema che le accompagnerà alla scoperta delle sue magnifiche collezioni.
La mattina alle ore 10.30 i visitatori saranno coinvolti in un affascinante percorso tra giochi a quiz, prove di abilità e caccia ai reperti, che li porteranno a conoscere le bellezze, i segreti e le curiosità del patrimonio esposto.
L’occasione è quella della Ma-Mu!, la giornata delle Mamme al Museo, che celebra le “Regine della Casa” con attività a loro dedicate presso il Museo del Sannio.
Quella in programma domenica è una inedita opportunità di conoscenza del nostro passato, oltre una che una originale occasione di valorizzazione delle collezioni, immaginate per il pubblico di ogni età.
Il costo dell’attività è di 6 euro per gli adulti e 4 euro per i piccoli, incluso il biglietto d’ingresso al museo e il kit didattico per il gioco.
Le attività sono curate da Mediateur.

Museo del Sannio | Infopoint
Bookshop Servizi educativi Visite guidate
Piazza Matteotti (ex Piazza Santa Sofia)
82100 Benevento
tel. 331 5073873
0824 774763 (custodia)
[email protected]
www.museodelsannio.info

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Infopoint – Museo del Sannio

 

Vaccini e dubbi: lo sportello telefonico di SIP e SIN per la Settimana Europea delle Vaccinazioni

Vaccini e dubbi: lo sportello telefonico di SIP e SIN per la Settimana Europea delle Vaccinazioni

siringa

 

Sulle vaccinazioni i genitori hanno tanti dubbi. E così che la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Società Italiana di Neonatologia (SIN) durante la Settimana Europea delle Vaccinazioni hanno deciso di aprire un filo diretto telefonico per rispondere alle richieste di mamma e papà.
L’iniziativa nasce dall’adesione di SIP e SIN alla Settimana Europea delle Vaccinazioni promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Regione Europea), che si terrà dal 23 al 29 aprile, all’insegna dello slogan “Prevenire, Proteggere, Immunizzare” per contrastare la disinformazione.
Nel corso della settimana, il sito web e la pagina Facebook della SIP saranno dedicati al tema delle vaccinazioni.
I genitori potranno inoltre contattare telefonicamente il giorno 24 aprile dalle ore 10 alle ore 12 Lina Bollani, Neonatologa SIN (tel. 0382502884) e dalle ore 12 alle ore 14 Elena Bozzola, Segretario Nazionale SIP, (tel. 3394753382).

«I vaccini sono l’unico vero strumento capace di proteggerci dalle malattie infettive, che possono causare morte e/o danni permanenti – spiega il Presidente SIP Alberto Villani – È assurdo che in Europa e in Italia si muoia ancora di morbillo. Nel 2017, in Europa il morbillo ha ucciso 30 persone e ne ha colpite oltre 14.000, circa il 400% in più rispetto all’anno precedente. Nei primi 2 mesi del 2018, le persone contagiate in Italia sono già oltre 400».

«Nei mesi scorsi è stata data molta attenzione alle vaccinazioni pediatriche, ma la sicurezza del neonato dipende anche dall’immunizzazione della mamma – continua il Presidente della SIN Mauro Stronati – In Italia, purtroppo, la percentuale di donne che si vaccinano in vista di una gravidanza è ancora troppo bassa. Secondo l’ISS, una donna su tre non sa se è protetta contro la rosolia e solo il 41% delle donne ha effettuato il vaccino. Le vaccinazioni in gravidanza sono sempre state viste “con sospetto”, per la paura di eventuali danni al feto. In realtà i dati acquisiti sull’utilizzo, in questo caso, di “vaccini non vivi”, come, ad esempio, quello anti-influenzale, sono rassicuranti riguardo l’effetto protettivo e l’assenza di effetti collaterali su gravidanza, madre e feto/neonato. Al contrario, le infezioni contratte in gravidanza arrecano danno non soltanto alla mamma, ma anche al bimbo che porta in grembo, interferendo con il suo sviluppo».

Obesità infantile e rischio malattie croniche: il CNR partner del progetto I.Family

Obesità infantile e rischio malattie croniche: il CNR partner del progetto I.Family

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Uno studio condotto sulle urine di duemila bambini irpini ha rilevato le differenze sulla presenza di alcune sostanze: il lavoro è stato coordinato dalla ricercatrice dell’ISA-CNR di Avellino, dr.ssa Rosaria Cozzolino.

Dr.ssa Cozzolino cosa è il progetto I.Family? Come vi ha partecipato il Cnr? Qual è stato il suo compito?
Il progetto I.Family, finanziato dalla CE, ha coinvolto 15 gruppi di ricerca appartenenti a 11 paesi europei. L’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR di Avellino (ISA-CNR) è stato partner del progetto per quanto riguarda l’Italia. Il principale obiettivo del progetto I.Family è stato quello di usare un approccio olistico considerando i fattori biologici, comportamentali, sociali e ambientali che sono alla base di scelte alimentari e stili di vita salutari durante la fase pre-adolescenziale, transizione tra l’infanzia e l’età adulta.

La coorte italiana, a quale tipo di bambini fa riferimento? Quanti sono stati oggetto di studio? Dove? Che caratteristiche hanno?
La coorte italiana del progetto I.Family ha compreso circa 2.000 bambini irpini in età scolare e i loro genitori. Le scuole partecipanti allo studio erano situate in 8 comuni della provincia di Avellino.

Cosa sono i VOCS?
Nello studio dal titolo “Urinary volatile organic compounds in overweight compared to normalweight children: results from the Italian I.Family cohort”, pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature, sono stati studiati i composti organici volatili (VOCs) estratti da urine. Tali composti sono un insieme molto eterogeneo di sostanze chimiche (aldeidi, chetoni, terpeni, acidi carbossilici, terpeni, alcoli, etc) che ha in comune una bassa temperatura di ebollizione.

Cosa si intende per biomarcatori metabolici?
Un biomarcatore metabolico è una molecola utilizzata quale indicatore di una specifica condizione biologica (fisiologica o patologica) in svariati ambiti interdisciplinari, nei quali può assumere anche un significato leggermente differente.

Qual è la portata dello studio condotto? A cosa serviranno i dati raccolti? Quali scenari apre?
Lo studio da me coordinato mostra che il profilo dei VOCs delle urine dei bambini obesi/sovrappeso differisce da quello dei bambini normopeso per una diversa concentrazione di alcune sostanze volatili. Tale differenza può essere spiegata con una ormai ben nota disbiosi (alterazione della microflora, prevalentemente batterica, che alberga nell’intestino umano) a carico dei soggetti obesi/sovrappeso che, rispetto ai bambini normopeso, ospitano a livello intestinale alcune specie batteriche in quantità maggiore o minore. Inoltre, l’alterazione della concentrazione di alcuni VOCs è in accordo con ciò che si riscontra in studi condotti sull’analisi di sostanze volatili in bambini affetti da alterata funzione epatica, indicando che i VOCs possono essere anche considerati potenziali biomarcatori di disordini epatici e metabolici.

È ben noto che l’obesità durante l’infanzia può essere associata ad un aumentato rischio di sviluppare malattie croniche nell’età adulta, quali il diabete di tipo 2, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari ed alcuni tipi di tumore. Ad oggi, però, i meccanismi metabolici riguardanti la probabilità che un bambino sovrappeso ha di sviluppare tali patologie sono del tutto sconosciuti. I risultati di questo studio pilota (sono stati coinvolti circa 50 bambini) devono essere confermati aumentando il numero dei soggetti e coinvolgendo altre popolazioni. In ogni caso, visto che i modelli statistici ottenuti sono molto robusti è possibile che un giorno non molto lontano analizzando semplicemente le urine di un bambino obeso/sovrappeso si possa stabilire l’entità del rischio che ha da adulto di incorrere nelle succitate gravi malattie connesse con l’obesità.

 

di Marina D’Apice

Fiabe di Primavera 2018

Fiabe di Primavera 2018

fiabe orto botanico 2018

Dopo il successo incontrato nelle edizioni passate, all’Orto Botanico di Napoli è in arrivo l’imperdibile appuntamento con le Fiabe di Primavera 2018, a cura dell’associazione I Teatrini e in collaborazione con l’Università Federico II. Le repliche sono in programma ogni sabato e domenica dal 17 marzo al 10 giugno.
In cartellone quattro titoli tratti dalle storie di grandi autori come i Fratelli Grimm, Andersen, Esopo, e Fedro messi in scena dalla regista Giovanna Facciolo. Quest’anno il pubblico sarà incantato anche da Nello specchio di Biancaneve, in anteprima assoluta. Adulti e bambini saranno immersi nella natura e nella magica atmosfera delle storie senza tempo che continuano a far sognare.
Tra musica, colori e divertenti costumi, I Teatrini attira da 22 anni gli spettatori partenopei con i suoi allestimenti itineranti, pensati su misura di alberi, piante e viali per essere ancora più suggestivi. Per le scuole sono inoltre previste repliche dal lunedì al venerdì.

Programma
Il popolo del bosco
17 e 18, 24 e 25 marzo
Testo e regia sono di Giovanna Facciolo. Gli esseri abitanti dei luoghi verdi sveleranno a grandi e piccoli i segreti del bosco tra miti e leggende popolari.

L’albero del sole
7 e 8, 14 e 15, 21 e 22, 28 e 29 aprile
Lo spettacolo è tratto dalla favola “La pietra filosofale” di Christian Andersen, in cui si racconta di un meraviglioso albero intorno al quale ruotano le vicende di magici personaggi.

Le favole della saggezza
5 e 6, 12, 19 e 26 maggio
Protagonisti del racconto sono gli animali parlanti di Esopo e La Fontaine: volpi, lupi, corvi, agnelli e cicogne rappresentano vizi e virtù umani, trasmettendo una morale valida in ogni epoca.

Nello specchio di Biancaneve
12, 19 e 26 maggio, 2 e 3, 9 e 10 giugno
Ispirandosi alle fiabe dei Grimm, Giovanna Facciolo propone qui la storia del povero specchio della regina cattiva di Biancaneve, stanco della sua malvagità e deciso a partire per incontrare Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel e tanti altri.

Quando: ogni sabato e domenica dal 17 marzo al 10 giugno 2018 (esclusi 31 marzo, 1 aprile, 13, 20 e 27 maggio)
Dove: Real Orto Botanico, via Foria 223

Prezzo: 7 €

I comuni campani che riceveranno giostrine per disabili

I comuni campani che riceveranno giostrine per disabili

A darne notizia il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha chiesto e ottenuto di inserire nelle finanziarie approvate nel 2015 e nel 2016
“un contributo ai Comuni per permettere l’installazione delle giostrine per disabili”.
“È una conquista di civiltà che mette la Campania all’avanguardia in Italia perché sono davvero pochi i comuni che sono sensibili al tema delle giostrine per disabili e la nostra regione sarà la prima ad avere tanti aree gioco attrezzate anche per i bambini disabili” ha concluso Borrelli aggiungendo che “siamo già al lavoro affinché vengano finanziati anche i Comuni che non sono rientrati nei primi beneficiari pur se la loro domanda è stata giudicata ammissible” e ringraziando “l’assessore alle politiche sociali, Lucia Fortini, per aver seguito passo passo tutto l’iter fino all’approvazione della graduatoria che permetterà la concessione dei contributi e l’installazione delle giostrine”.

Di seguito i comuni:
Conza della Campania, Calvi, Montemarano, San Nazzaro, Marcianise, Battipaglia, Durazzano, Giffoni Sei Casali, Ottaviano, Buonalbergo, Altavilla Silentina, Portico di Caserta, Massa di Somma, Roccapiemonte, Dugenta, Recale, Monte Miletto, Sala Consilina, Camigliano, Mugnano, Casal di Principe, Santa Maria Capua Vetere, Agerola, Sapri, Atena Lucana, Antilia, Lacedonia, Baronissi, Ascea, Sassano, Castel Morrone, Cannalonga, Paternopoli.

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