In Irpinia, nel territorio del paese di Volturara, si estende la Piana del Dragone, un’area pianeggiante di circa 1100 ettari, situata ad un’altezza di 685 metri sul livello del mare e circondata dai monti Costa, Chiarini, Foresta, Valle dei Lupi e Calcara d’Alessio.

bocca del dragone

Proprio questa particolare ubicazione geografica fa sì che, in inverno, quando piove, l’acqua si raccoglie formando un bacino stagionale, chiamato “Lago Dragone”, anche se l’appellativo di lago non è del tutto appropriato. Le acque della Piana defluiscono poi attraverso un inghiottitoio che assorbe circa 900 litri d’acqua al secondo in condizioni normali, detto “Bocca del Dragone”.
Su questo luogo magico non poteva non esistere una leggenda altrettanto affascinante. Si crede infatti che la “bocca” ospitasse un tempo un feroce drago a tre teste e con un solo occhio, che teneva sotto scacco i cittadini di Volturara, costringendoli a sacrifici umani per placare la sua ira.
Il drago, posto alla guardia di un tesoro, sarebbe stato però un giorno finalmente sconfitto dall’eroe Gesio. Un giovane cavaliere, alto come un gigante e molto coraggioso che si narra abbia posto fine alle angherie del drago con la sua spada. Secondo la leggenda, sarebbe stato proprio il grande animale sputafuoco, accasciandosi a terra con le sue tre teste, a formare i solchi e le voragini ancora visibili da cui sgorgherebbe il sangue del Dragone come un torrente in piena.

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