Oro del Sannio, azienda agro-erboristica secondo tecniche antiche

Oro del Sannio, azienda agro-erboristica secondo tecniche antiche

Uno straordinario patrimonio di biodiversità, erbe officinali, cavalli liberi nei pascoli, olio extravergine di oliva da antichi oliveti, ortaggi, frutta e e cereali da cultivar tradizionali, freschi o conservati secondo tradizione, energia pulita da pannelli solari, tartufi, a pochi passi dal tracciato del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: tutto questo è l’Oro del Sannio, azienda, in provincia di Benevento, al confine con la regione Molise, nel comune di Santa Croce del Sannio. Dagli anni ’50 l’azienda è condotta da donne: la titolare è Angela Maria Zeoli, dottore agronomo, prima donna iscritta all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Benevento.

L’azienda ha un’estensione di 10 ettari, con 8 ettari di terreni coltivati e 2 ettari di bosco. Olio, canapa, grano duro, foraggi di leguminose, ortaggi e piante officinali: tutte le produzioni sono certificate biologiche e vengono realizzate in totale assenza di qualsiasi trattamento chimico e con l’utilizzo di sovescio, rotazione colturale e concimazione organica, per garantire la fertilità del terreno.
L’olio di oliva, l’olio di canapa, le piante officinali, il miele di lavanda e la cera d’api vengono trasformati in saponi e cosmetici naturali. Tutti i cosmetici (creme, stick labbra, oleolìti, idrolati, oli essenziali, struccanti e deodoranti) sono commestibili, provenendo da materie prime alimentari biologiche trasformate nel piccolo laboratorio aziendale. L’azienda alleva al pascolo un piccolo gregge di pecore di razza Appenninica ed ha un piccolo allevamento di conigli alimentati esclusivamente con fieno e di polli ruspanti e galline ovaiole, con pulcini nati in azienda, alimentati con granella di cereali. In azienda ci sono anche due arnie per la produzione di miele di lavanda.

L’Oro del Sannio, che nel 2017 ha ottenuto il decreto regionale di riconoscimento come fattoria didattica, è situata a pochi pochi passi dal tracciato del regio tratturo Pescasseroli-Candela e organizza, su prenotazione, visite guidate ed escursioni in tutti i fine settimana.

Dove siamo
L’azienda agricola Oro del Sannio, a Santa Croce del Sannio, dista 40 km da Benevento e 35 da Campobasso. Il centro urbano di Santa Croce del Sannio è raggiungibile mediante la strada a scorrimento veloce Benevento-Campobasso “fondo valle Tammaro” (SS 88 da Benevento; SS 87 da Campobasso). Dal centro urbano l’azienda è raggiungibile con la strada provinciale Santa Croce-Castelpagano, deviazione lungo il regio tratturo Pescasseroli-Candela verso la contrada Campo del Monaco.

Il regio tratturo Pescasseroli-Candela
Il regio tratturo Pescasseroli-Candela, che parte dal comune di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo e raggiunge il Tavoliere delle Puglie, nel comune di Candela, è una millenaria autostrada verde usata nei secoli non solo per la transumanza ma anche come grande via di collegamento attraverso l’Appennino meridionale, come via militare (via consolare Minucia) e itinerario religioso. Lungo, complessivamente, 211 chilometri, il regio tratturo attraversa 4 Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), 6 Province (L’Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento, Avellino, Foggia) e 39 Comuni. Il tracciato del tratturo, mai coltivato da millenni, ospita una flora particolare, dalle orchidee selvatiche ai funghi “cardarelli”, dalla “berretta di prete” (i cui frutti venivano usati dai pastori contro le pulci), alla rosa canina, dalle erbe aromatiche ai giunchi utilizzati per realizzare le “fascere” per formaggio e ricotta. Gli scambi di prodotti tra i pastori transumanti e i contadini hanno anche dato origine ad una gastronomia “povera”, tipica dei territori attraversati dai tratturi e frutto degli scambi di prodotti tra pastori transumanti e contadini, a base di pane raffermo, erbe aromatiche, formaggio e ricotta. Il regio tratturo Pescasseroli-Candela è stato anche un itinerario religioso: lungo il suo percorso si trovano chiese e santuari, raggiungibili attraverso sentieri e tratturelli.

I comuni campani che riceveranno giostrine per disabili

I comuni campani che riceveranno giostrine per disabili

A darne notizia il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha chiesto e ottenuto di inserire nelle finanziarie approvate nel 2015 e nel 2016
“un contributo ai Comuni per permettere l’installazione delle giostrine per disabili”.
“È una conquista di civiltà che mette la Campania all’avanguardia in Italia perché sono davvero pochi i comuni che sono sensibili al tema delle giostrine per disabili e la nostra regione sarà la prima ad avere tanti aree gioco attrezzate anche per i bambini disabili” ha concluso Borrelli aggiungendo che “siamo già al lavoro affinché vengano finanziati anche i Comuni che non sono rientrati nei primi beneficiari pur se la loro domanda è stata giudicata ammissible” e ringraziando “l’assessore alle politiche sociali, Lucia Fortini, per aver seguito passo passo tutto l’iter fino all’approvazione della graduatoria che permetterà la concessione dei contributi e l’installazione delle giostrine”.

Di seguito i comuni:
Conza della Campania, Calvi, Montemarano, San Nazzaro, Marcianise, Battipaglia, Durazzano, Giffoni Sei Casali, Ottaviano, Buonalbergo, Altavilla Silentina, Portico di Caserta, Massa di Somma, Roccapiemonte, Dugenta, Recale, Monte Miletto, Sala Consilina, Camigliano, Mugnano, Casal di Principe, Santa Maria Capua Vetere, Agerola, Sapri, Atena Lucana, Antilia, Lacedonia, Baronissi, Ascea, Sassano, Castel Morrone, Cannalonga, Paternopoli.

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