Gluten Free Game: il videogioco per i bimbi celiaci che educa divertendo

Gluten Free Game: il videogioco per i bimbi celiaci che educa divertendo

glutenfree

 

La celiachia colpisce l’1% della popolazione mondiale e – nel nostro Paese – il numero delle diagnosi aumenta del 10% ogni anno (nonostante si stimi che il 70% ancora sfugga). Cifre che – secondo l’Associazione Italiana Celiachia – portano a pensare che i celiaci in Italia al 2017 siano circa 220.000 (dei quali 2 su 3 sono donne). Tra questi, ovviamente, ci sono anche dei bambini (anzi, prima si riscontra la presenza della patologia e meglio è) e, se cambiare le abitudini alimentari è già traumatico per un adulto, per i giovanissimi le difficoltà aumentano. Festeggiamenti a scuola, merende con gli amici, compleanni tra compagni: i bambini celiaci dovranno imparare che non sempre possono mangiare le identiche cose dei loro coetanei. Un comportamento che, quando si è piccoli, può amplificare il senso di esclusione da un gruppo e di “diversità”, e far vivere le differenti pratiche quotidiane in campo alimentare come delle vere e proprie rinunce.

Per aiutare le famiglie nel compito di educare i proprio bimbi alla nuova condizione, l’Associazione Italiana Celiachia Regione Campania Onlus ha pensato di inventare… un videogioco! Il Gluten Free Game, scaricabile dal Play Store di Google per dispositivi Android (sia smartphone che tablet) come una qualsiasi app, facilita i bambini celiaci nell’apprendimento e riconoscimento degli alimenti privi di glutine, appunto “Gluten Free”. Lo scopo del gioco è quello di far raccogliere al proprio personaggio – una sorta di novello “Super Mario” della corretta alimentazione – i cibi consentiti per accumulare punteggio, ed evitare quelli pericolosi e quelli a rischio.

Un modo facile e divertente, che permetterà al bambino di imparare senza annoiarsi e anche di condividere il gioco con i suoi compagni, “educando” di riflesso anche loro perché le regole per “vincere” saranno quelle da applicare nelle vita di tutti i giorni per lui.

 

R.C.

Calvizie: la mela annurca si compra in farmacia

Calvizie: la mela annurca si compra in farmacia

Il nuovo nutraceutico che combatte la calvizie è un integratore a base di Melannurca

AppleMets Hair è entrato in commercio dopo mesi di sperimentazione, condotta da un team di ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, diretti dal Professore Ettore Novellino, da tempo impegnati nell’analisi dei polifenoli ed altre sostanze benefiche presenti nel frutto.
La Melannurca Campana è un prodotto a identità geografica protetta (IGP) tipico della Regione, dove la coltivazione è iniziata secoli fa, tanto è vero che già negli affreschi dell’antica Pompei appare raffigurata questo tipo di mela.
Attualmente essa è ampiamente coltivata nell’area del maddalonese, beneventano ed alto casertano.
I dati emersi dagli studi dei ricercatori dell’ateneo napoletano hanno evidenziato che l’Annurca contiene sostanze in grado di contrastare la caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne.
Da qui, la messa a punto, dopo ulteriori ricerche e approfondimenti, del prodotto nutraceutico AppleMets Hair, presentato come “integratore alimentare tricologico a base di mela annurca campana IGP (Malus pumila Miller cultivar Annurca) ricco in Procianidine B2 , con l’aggiunta di selenio, zinco e biotina”.
Contrastare l’alopecia androgenetica non è però l’unica proprietà virtuosa della Melannurca: altri esperimenti effettuati dagli stessi ricercatori partenopei hanno infatti evidenziato che
i preparati a base di estratto di mela riescono a ridurre quasi del 30% i livelli di colesterolo totale, aumentando contestualmente la quantità di colesterolo buono (HDL) del 45%, proprietà questa che non hanno le statine, farmaci di elezione per questo tipo di terapia.
Alla base di tante proprietà salutari uno specifico gruppo di polifenoli, le cosiddette Procianidine, le cui concentrazioni nella Melannurca Campana IGP sono molto superiori a quelle di qualunque tipo di mela, grazie anche (probabilmente) al suo particolare processo di maturazione, che passa per una peculiare fase di “arrossamento”, ovvero un passaggio intermedio a terra in apposite strutture chiamate melai, filari di graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura ,dove le annurche sono esposte a maturare al sole dai 10 ai 15 giorni.
D’altra parte bisogna dire che le proprietà benefiche del frutto erano già ben note a livello popolare, almeno fino a qualche decennio fa.
Infatti fino agli anni 70’/80’ era ancora in auge l’abitudine di dare ai neonati e ai bambini la “grattata di mela annurca”, ossia la polpa grattugiata e ricca di succo del frutto arricchito da una piccola aggiunta di zucchero (l’annurca è già discretamente dolce): una sorta di salutare integratore alimentare d’antan, dalle spiccate qualità nutrienti, che oggi, dopo le conferme arrivate dalla ricerca, hanno permesso di chiarire il motivo di tutto ciò, fino a far diventare la Melannurca un “nutraceutico” a tutti gli effetti.

a cura di: Professore Ettore Novellino
Direttore del Dipartimento di Farmacia
Università degli Studi di Napoli Federico II

Per informazioni
[email protected]

 

A Napoli Universiade 2019

A Napoli Universiade 2019

stelle universiade a Napoli

L’Universiade, o Olimpiade Universitaria, è una manifestazione sportiva multidisciplinare rivolta ad atleti universitari provenienti da ogni parte del mondo. Seconda solo ai Giochi Olimpici per importanza e numero di partecipanti ed anzi ritenuta, nella sua versione estiva (Summer Universiade), equivalente se non superiore alle Olimpiadi invernali questo evento nel corso degli anni ha assunto sempre più i connotati di un vero e proprio festival internazionale dello sport e della cultura. Il termine “Universiade” infatti, frutto della combinazione tra le parole “università” e “Olimpiade”, racchiude in sé uno dei concetti alla base di ogni forma di sport: l’universalità.
L’Universiade, nella sua forma moderna e attuale, fu ideata dal dirigente sportivo italiano Primo Nebiolo che ne organizzò la prima edizione a Torino nel 1959.
Grazie al sostegno del Governo nazionale, che ha accompagnato la candidatura, e alla collaborazione con le Università italiane e campane, il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), la Regione Campania ha ottenuto per la città di Napoli, lo scorso 5 marzo 2016, la designazione da parte della FISU a ospitare l’edizione estiva dell’Universiade che si terrà dal 3 al 14 Luglio 2019.
Napoli è la terza città italiana per dimensioni demografiche ed è conosciuta nel mondo per la sua storia e per le ricchezze culturali, storiche e naturalistiche del territorio che la circonda. Napoli, e la Campania in generale, vantano inoltre una grande tradizione sportiva che ha dato vita negli anni a molte eccellenze in numerose discipline e che permea ormai la cultura e la vita quotidiana dei suoi cittadini.

Scopri l’Irpinia con i Wine Tour

Scopri l’Irpinia con i Wine Tour

Enoturismo, promozione e valorizzazione del territorio: vitigni irpini è il progetto enoturistico che approda in una delle zone vitivinicole più pregiate d’italia, l’Irpinia. Dal 16 Dicembre 2020 è online il sito www.vitigniirpini.com, il portale dedicato all’enoturismo che ti permette di adottare un filare di Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo e prenotare il tuo Wine Tour con nove Esperienze Emozionali.

Nella Regione Campania si trova la provincia dell’Irpinia, con capoluogo Avellino, che dista 40 minuti dall’aeroporto di Capodichino e dai porti più vicini di Napoli e Salerno. Le stazioni ferroviarie di Napoli, Afragola, Caserta, Salerno distano 30/45minuti. In auto il territorio dell’Irpinia è raggiungibile percorrendo l’Autostrada A16 ‘Napoli – Bari’ prendendo le uscite Avellino Est, Avellino Ovest o Grottaminarda.
In un territorio pregiato, ricco di tradizioni culturali ed enogastronomiche, dall’idea di due avellinesi – Michele Bello e Antonella Coppola – maturata durante il primo lockdown di marzo 2020, dovuto alla pandemia Covid19, nasce il progetto “Vitigni Irpini” per la valorizzazione e promozione del territorio attraverso l’enoturismo.

Cos’è il turismo del vino?

L’enoturismo, dove la degustazione di vino si abbina alla conoscenza della cultura e delle tradizioni di una zona a vocazione vitivinicola, da sempre suscita interesse nei turisti. Se in passato il turismo del vino poteva essere visto come un segmento di nicchia, oggi è divenuto un fascino sia per esperti e professionisti e sia da semplici appassionati e curiosi.
Il vino ha fatto nascere nuove esperienze, non solo degustazioni ed eventi, ma visite guidate in cantina, esperienze durante la vendemmia con i produttori, passeggiate a piedi e tour con bike tra i vigneti, trekking ed escursioni a cavallo; esperienze che sanno soddisfare un parterre di turisti ampia e con esigenze differenti.

I turisti desiderano quindi vivere il tour del vino a 360° e per questo Vitigni Irpini con i suoi “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e il feeling diretto con le cantine, che partecipano al progetto, offrono accoglienza e servizi di qualità.
Sul sito di Vitigni Irpini www.vitigniirpini.com sono presenti nove proposte di “Wine Tour – Esperienze Emozionali” e in collaborazione tecnica con l’agenzia viaggi e turismo “Pro locando Viaggi & Turismo” organizza tour enogastronomici in Irpinia alla scoperta delle cantine, della cultura e della tradizione enogastronomica di un territorio autentico e genuino.

Michele e Antonella, spinti prima dalla passione per il vino e dalla curiosità di prodotti particolari e poco conosciuti hanno fatto un lavoro di ricerca per organizzare al meglio le visite in cantina in Irpinia, hanno studiato i luoghi, incontrato i produttori e desiderano condividere con voi la bellezza del territorio. Oltre a collaborare con le cantine, sono stati selezionati ristoranti, strutture ricettive e guide specializzate con profonda conoscenza del territorio e di tutta la Regione Campania. La professionalità, il divertimento e il relax sono assicurati, infatti, ogni tour è stato realizzato per trasmettere emozioni ed esperienze diverse.

Vitigni Irpini è anche un Wine Shop Online, la prima piattaforma dedicata esclusivamente ai vini irpini, con spedizione in tutta Italia. Inoltre, offrono consulenza per il settore Ho.Re.Ca. per aggiungere nella carta dei vini dei locali, sul territorio nazionali e internazionale, la Selezione Vitigni Irpini. Infine, ricordiamo l’iniziativa “Adotta una vite”, con la possibilità di ricevere il vino del proprio filare.

Michele e Antonella

Antonella Coppola, owner del progetto Vitigni Irpini. Dal 2000 approda con passione e devozione nel mondo dei viaggi, con doti organizzative garantisce la migliore esperienza di viaggio individuando le esigenze e preferenze dei clienti. Dal 2013 è ancora di più affascinata, grazie a suo marito Michele, dal mondo del vino; scoprendo così il meraviglioso binomio viaggi – vino.
Michele Bello, ideatore del progetto Vitigni Irpini. Dal 2006 specialista nel settore IT ma con una forte passione dal 2007 nel mondo del vino. Tra eventi, degustazioni, visite in cantina viene “catturato” sempre più da questo fantastico mondo.
Michele e Antonella tra viaggi, visite e degustazioni in cantina, partecipazione ad eventi vitivinicoli e assaggiando molti piatti e ricette in ristoranti “ricercati” d’Italia non si distaccano mai dal loro cordone ombelicale: l’Irpinia.

«Siamo entusiasti, perché abbiamo visto aumentare di giorno in giorno le richieste per “Adotta una vite” – ha dichiarato Michele Bello -. Sono in tanti a voler regalare e intitolare a nipoti o figli appena nati un filare di vino pregiato che i nostri produttori vinificano in Irpinia. Diverse anche le richieste ricevute da parte di imprenditori che stanno programmando di donare come premio produzione ai propri dipendenti una vite di vino Irpino. Altre richieste sono arrivate per regali di compleanno, per san valentino, la festa della donna e la festa del papà. Adottare una vite è un trend in crescita per ogni occasione. Con il nostro Wine Shop Online siamo contenti che il vino irpino arriva sulle tavole degli Italiani.
Crediamo fortemente nel progetto – ha dichiarato Antonella Coppola – perché l’Irpinia è una terra che merita l’enoturismo, infatti con i clienti fidelizziamo il più possibile perché sono il cuore di Vitigni Irpini. Crediamo che il cliente non solo deve essere soddisfatto ma anche entusiasta dall’acquisto sulla nostra piattaforma fino all’accoglienza che riceverà in Irpinia durante il soggiorno. Ci teniamo ai dettagli perché sono quelli a fare la differenza per offrire servizi e accoglienza di qualità, grande ospitalità come tutto il popolo Irpino sa fare. Dopo la chiusura forza per la situazione Covid-19 per i nostri Wine Tour abbiamo avuto tante richieste da ogni zona di Italia sia da coppie, che da gruppi di persone ma anche da società.

Nasce a Napoli il primo Museo digitale dedicato alla Dieta Mediterranea

Nasce a Napoli il primo Museo digitale dedicato alla Dieta Mediterranea

Logo Museo virtuale dieta mediterranea

Viaggiare nello spazio e nel tempo per immergersi in un flusso di storie narrate da protagonisti noti e meno noti del mondo agroalimentare, alla scoperta dell’arte di mangiar bene per vivere a lungo in buona salute. Sarà una delle suggestioni a cui andranno incontro i visitatori del primo museo digitale al mondo interamente dedicato all’arte della Dieta Mediterranea. Una “creazione” scientifica del MedEatResearch dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il primo Centro di Ricerca universitario italiano specificamente dedicato alla Dieta Mediterranea, fondato e diretto dagli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola. Il museo digitale è stato progettato insieme all’Università di Roma “Unitelma Sapienza” e con il finanziamento della Regione Campania.
“Con un colpetto di mouse, digitando www.mediterraneandietvm.com – spiega Elisabetta Moro, condirettore del Mediterranean Diet Virtual Museum – si potrà vedere un grande esperto di olio, di pasta, di vino o di pomodoro che ci dice tutto quello che avremmo sempre voluto sapere su cultivar, formati, annate, aree di eccellenza. Le virtù della dieta mediterranea saranno raccontate da scienziati di fama mondiale come Jeremiah Stamler, Antonia Trichopoulou, Henry Blackburn, Mario Mancini, Daan Kromhout, Alessandro Menotti e Anna Ferro-Luzzi, tutti allievi e collaboratori di Ancel e Margaret Keys, gli scopritori di questo regime alimentare che porta alla longevità”. Il Museo racconterà l’universo della Dieta Mediterranea anche attraverso conversazioni scientifiche e antropologiche con chef stellati come Alfonso Iaccarino o uomini di spettacolo come Ugo Gregoretti e Peppe Barra.

Elisabetta Moro condirettore

“Possa campare cent’anni” sarà uno dei primi viaggi antropologici offerti dal Mediterranean Diet Virtual Museum. Un progetto di ricerca del MedEatResearch ideato per testimoniare con una nutrita schiera di centenari della Campania, dalle colline dell’alta Irpinia con Villanova del Battista al litorale del Cilento con Pioppi, la proverbiale longevità della Dieta Mediterranea. Nelle videointerviste i “nonni campani” raccontano la loro storia e le loro tradizioni alimentari: c’è ad esempio Alborina Silano, 100 anni, che da ragazzina aiutava la madre e le sorelle a preparare le pagnotte aggiungendo nell’impasto delle patate per renderlo morbido per diversi giorni; o Antonio Scarpa, classe 1926, che continua ancora oggi a mangiare come in passato, coltivando l’orto e allevando i suoi animali.

testimonial Mediterranean Diet Virtual Museum

Il museo metterà in mostra preziose testimonianze, frutto di attente ricerche etnografiche, di produttori, chef, artigiani, scienziati, contadini, artisti, pescatori e testimonial d’eccezione, allo scopo di contribuire in maniera rilevante alla promozione del territorio campano, alla valorizzazione culturale delle sue tradizioni, vocazioni e produzioni, nonché al plusvalore simbolico delle filiere enogastronomiche di qualità campane sul mercato globale. I contenuti saranno disponibili in open source e raggiungibili anche tramite QRCode.

 

Pubblicati i bandi del “Gal Terra Protetta” destinati al turismo rurale

Pubblicati i bandi del “Gal Terra Protetta” destinati al turismo rurale

gal terra protetta

Sono stati pubblicati sul sito www.galterraprotetta.it i bandi previsti nell’ambito della strategia di sviluppo locale del Gruppo di Azione Locale Terra Protetta.

Dall’11 marzo al 10 maggio prossimi, sarà quindi possibile presentare il proprio progetto, caricando le domande direttamente sul portale Sian, attraverso professionisti abilitati o Caa.
Costituito nel 2016, il Gal Terra Protetta è uno strumento di programmazione che coinvolge 22 Comuni tra le province di Napoli e di Salerno, il Parco Regionale dei Monti Lattari, la Comunità Montana dei Monti Lattari, la Città Metropolitana di Napoli ed oltre 80 partner privati.
Le cinque misure attivate dal Gal Terra Protetta, per un totale di 10 milioni di euro, riguardano: il trasferimento di conoscenze e azioni di informazione; il regime di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari; lo sviluppo delle aziende agricole e delle imprese; i servizi di base e il rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali e la cooperazione.

I primi bandi pubblicati sono riferiti in particolare a due misure, la 6 e la 7, presenti nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Campania, e sono destinati ad imprese ed enti locali, per un totale di 3 milioni di euro.
Nel dettaglio i fondi messi a disposizione si propongono di aiutare l’avviamento d’impresa per attività extra agricole nelle zone rurali; la creazione e lo sviluppo della diversificazione delle imprese agricole; il sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative e turistiche su piccola scala e la riqualificazione del patrimonio architettonico dei borghi rurali, nonché la sensibilizzazione ambientale e la ristrutturazione di piccoli elementi rurali, strade e piazze storiche.

A partire dalle 9:00 dell’11 marzo 2019 ed entro il termine ultimo fissato alle 16:00 del 10 maggio 2019 saranno in vigore i termini di pubblicazione per la presentazione delle domande di sostegno da parte degli interessati. L’area a cui sono rivolte le misure è quella compresa tra la costiera sorrentino-amalfitana e le isole di Capri e di Ischia.

Cooperativa Sociale La Goccia

Cooperativa Sociale La Goccia

la goccia cooperativa logo
“LA GOCCIA” è una Cooperativa Sociale di tipo A, nata nel 1998 ad Avellino dall’unione delle competenze e delle esperienze lavorative di un gruppo di giovani operatori impegnati da parecchi anni nel settore sociale. Ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-assistenziali ed educativi.

La Cooperativa si avvale di un sistema organizzativo e di risorse umane e professionali diversificate: assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, educatori professionali, avvocati, assistenti all’infanzia, assistenti sociali, animatori sociali, mediatori linguistico-culturali, mediatori familiari, consulenti familiari.
La Cooperativa La Goccia si serve del suo bagaglio di competenze ed esperienze per rispondere alle esigenze di una tipologia di utenza differenziata: minori, giovani, famiglie, donne vittime di violenza, persone in stato di disagio psicosociale. Il lavoro di tutti gli operatori parte dalla premessa che tutti i servizi erogati e progettati dalla cooperativa sono orientati al lavoro di rete ed al potenziamento dell’empowerment individuale, di gruppo, di comunità.

SERVIZI OFFERTI

La Cooperativa si avvale nell’erogazione dei servizi di una struttura operativa efficiente e della collaborazione di professionisti qualificati garantendo un elevato livello d’interdisciplinarietà in tutti i servizi e le attività realizzate, una profonda competenza nelle attività di coordinamento, gestione, monitoraggio e valutazione degli interventi nonché nella gestione procedurale ed amministrativo-contabile e nella rendicontazione degli stessi. Si avvale, inoltre, di competenze specialistiche, strutture operative e risorse pubbliche nell’organizzazione, coordinamento e gestione di servizi residenziali e non residenziali.
Dal 1999 offre servizi di accoglienza residenziale e diurna per minori allontanati dal proprio nucleo familiare. Le comunità gestite dalla cooperativa sono ARCOBALENO e IL MARSUPIO e sono autorizzate e accreditate ai sensi del Regolamento n. 4/2014 di Attuazione della Legge Regionale n. 11/2007 della Regione Campania. L’Arcobaleno aperta nel 1996 vanta 20 anni di attività e rappresenta la quarta comunità residenziale autorizzata dalla Regione Campania.
Nel corso di questi 20 anni la Cooperativa ha maturato una significativa esperienza specializzandosi nell’accoglienza, la presa in carico e il recupero di donne minori di età 13-18 anni vittime di violenza sessuale intrafamiliare, di violenza assistita, di tratta. Sono stati inoltre intrecciati costruttivi rapporti nel recupero delle minori, vittime di violenza assistita e di abuso, con l’ASL di Avellino.

La comunità alloggio per minori

La comunità è pensata per l’accoglienza di massimo 8 minori, preferibilmente omogenei per sesso appartenenti alla fascia d’età 13-18 anni. I ragazzi sono inseriti in comunità con misure penali (misura cautelare del collocamento in comunità, messa alla prova, affidamento in prova al Servizio Sociale), con provvedimenti di affido all’Ente Pubblico o su invio di quest’ultimo (ragazzi allontanati dalla famiglia per condizioni di disagio o di rischio con provvedimenti civili o amministrativi o su invio del Servizio stesso in accordo con la famiglia, ragazzi stranieri non accompagnati con apertura di tutela).
La comunità non è di tipo terapeutico o riabilitativo per minori con problemi psichiatrici conclamati o di tossicodipendenza.

Finalità

Le comunità alloggio sono delle strutture a carattere comunitario, caratterizzate dalla convivenza di un gruppo di minori, con la presenza di operatori professionali che assumono la funzione di adulti di riferimento.
L’impostazione del lavoro è orientata verso:
• la valorizzazione delle potenzialità di ciascun minore accolto;
• l’acquisizione di elementi di sempre maggiore autonomia;
• l’ampliamento delle possibilità relazionali dei minori;
• l’interazione attiva con il contesto del territorio.
La comunità va quindi intesa non come spazio di puro contenimento, ma come struttura quotidiana capace di progettarsi a misura del ragazzo, proponendosi certamente come “spazio di passaggio”, ma ricco di esperienze utili ad accompagnare in chiave evolutiva il percorso dei minori ospitati.
La Cooperativa in data 10/05/2016 ha sottoscritto con il Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità – Centro per la Giustizia Minorile per la Campania, Protocollo elettronico 8209, una lettera di impegno per il collocamento nelle due comunità di minori/giovani in area penale.
Le comunità alloggio sono inserite nell’elenco Nazionale delle strutture residenziali per minorenni e giovani adulti del Ministero della Giustizia aggiornato al 13/12/2018.

Sedi

Comunità Alloggio ARCOBALENO
Via Teodoro Mommsen, 21 Atripalda (AV)
Tel/fax: 0825.625338
Mail: [email protected] – PEC [email protected]

Comunità Alloggio IL MARSUPIO
Via Teodoro Mommsen, 35 ad Atripalda (AV)
Tel/fax: 0825.625014
Mail: [email protected] – PEC [email protected]

Il centro per la famiglia l’abbraccio

Il Centro per la famiglia L’ABBRACCIO nasce nel febbraio 2014 da un progetto 8xmille della Caritas di Avellino con la collaborazione della Fondazione Opus Solidarietatis Pax e la Cooperativa Sociale La Goccia.

FINALITA’
Il centro famiglia, in una logica di rete, interviene in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, e ogni singolo componente in ogni fase del ciclo di vita. Nel centro sono organizzate attività di sostegno alla genitorialità, finalizzate a facilitare la formazione di un’identità genitoriale, a una scelta consapevole e responsabile della maternità e della paternità, a stimolare la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché all’elaborazione e alla conduzione di progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale

OBIETTIVI
Gli obiettivi prevalenti del Centro sono:
• offrire alle famiglie, alle coppie ed ai singoli un luogo di ascolto e accoglienza;
• sostenere sul piano psico-sociale i nuclei familiari in modo particolare quelli problematici;
• supportare la risoluzione dei conflitti familiari;
• favorire l’autonomia dei singoli, delle coppie e dei nuclei familiari;
• favorire il dialogo tra generazioni;
• sostenere la genitorialità, anche adottiva;
• promuovere la cultura della solidarietà e dell’accoglienza familiare.

DESTINATARI DEL SERVIZIO
I destinatari delle nostre attività sono i genitori e i loro figli maggiorenni e minorenni, le coppie coniugate, le coppie di fatto, le famiglie con un solo genitore, le famiglie allargate, le famiglie affidatarie, le famiglie adottive, e tutti quei nuclei che si trovano ad affrontare difficoltà temporanee o che desiderano approfondire e confrontarsi su determinati aspetti legati alla famiglia. Si rivolge anche ad insegnanti, educatori di asili nido e scuole, pediatri e soggetti del privato sociale, che si occupano di minori e famiglie. Il Centro costituisce un valido supporto per gli operatori dei servizi che svolgono attività inerenti i minori, quali assistenti sociali, operatori socio sanitari, insegnanti e forze dell’ordine.
• Accoglienza e informazioni;
• Sostegno Psicologico per singoli, coppie e famiglie;
• Sostegno alla genitorialità;
• Mediazione Familiare;
• Consulenza legale;
• Organizzazione e gestione di gruppi di ascolto e mutuo aiuto tra famiglie;
• Attività di prevenzione e azioni di informazione e sensibilizzazione in ambito scolastico che prevede:
• Attivazione di momenti di formazione specifici rivolti ai gruppi classe, genitori, insegnanti, nelle scuole del territorio;
• Attivazione di micro progettualità rivolte al gruppo classe che favoriscano l’emergere dei problemi relativi al comportamento, alla comunicazione all’interno della scuola e all’interno della famiglia;
• Promozione di campagne di sensibilizzazione, di prevenzione e d’informazione su tematiche comuni quali la solidarietà e l’accoglienza, la violenza di genere, il bullismo, l’abuso e il maltrattamento;
• Iniziative di promozione del volontariato familiare, dell’affidamento familiare e l’adozione.
Il Centro per la famiglia è ad Avellino in via Piave 29/d, si accede su richiesta telefonica chiamando al numero fisso 0825.784082.
La segreteria del Centro è aperta dal Lunedi al Venerdi dalle 10.00 alle 12.00
Le prestazioni dei consulenti vengono erogate su appuntamento nella fascia pomeridiana dalle 15.00 alle 20.00

IL CENTRO ANTIVIOLENZA DI AVELLINO

Da Novembre 2015 ad oggi la Cooperativa è risultata aggiudicataria della gara di appalto per l’affidamento delle attività operative di cui al progetto “Centro Antiviolenza” dell’Ambito Sociale Territoriale A02 con comune Capofila Mercogliano. Il Centro Antiviolenza è operativo dal 9/12/2015 ed è aperto per 5 giorni a settimana per un totale di 10 ore a settimana.
Da Febbraio 2017 la cooperativa ha aperto il Centro antiviolenza “Alice e il bianconiglio” sito in Avellino in via Piave 29/d, aperto per 5 giorni a settimana per un totale di 15 ore settimanali grazie al lavoro volontario delle consulenti.

alice e il bianconiglio logo

Il centro antiviolenza di Avellino fa parte:
• della Mappatura del Numero Nazionale per la violenza sulle donne 1522 – www.1522.eu
• della Mappatura Regionale dei Centri Antiviolenza Attivi nella Regione Campania www.amicheperlarete.it Sportello digitale per le vittime di violenza online.
• della Mappatura Nazionale dei Centri Antiviolenza in Italia accessibile tramite la piattaforma “Come ci trovi” al link www.http:Ilcomecitrovi.women.it/
• Il centro antiviolenza di Avellino ALICE E IL BIANCONIGLIO è autorizzato con prot. 12380 del 16/02/2017 ed Accreditato con Provv. N.1/2017 del 09/03/2017 Prot. Gen. N. 21033 dal Piano di Zona Sociale Ambito A04 ai sensi della Normativa Regionale di Riferimento e rispetta i requisiti minimi previsti dalla Intesa Conferenza Stato del 27 novembre 2014.

I Centri Antiviolenza gestiti dalla Cooperativa nascono per essere un servizio posto a tutela delle donne e dei minori vittime di qualsiasi forma di violenza o discriminazione di genere, l’obiettivo è quello di garantire non solo risposte immediate di sostegno legale, sociale, formativo, secondo le necessità, ma soprattutto sviluppare l’empowerment della donna accolta, inteso come rafforzamento della sua assertività, fondamentale per autodeterminarsi, ripercorrendo il vissuto emotivo correlato al senso di impotenza e fragilità.
L’azione del centro non si esaurisce nell’offrire ascolto e consulenze professionali alle donne, ma è orientata anche a prevenire tali forme di violenza sul territorio dell’Ambito. Pertanto le azioni del centro si muovono in due direzioni: offrendo servizi alle donne e al territorio.

SERVIZI PER LE DONNE
Ascolto telefonico – Accoglienza- Consulenza e assistenza legale- Consulenza e assistenza psicologica, Percorso di Protezione – Orientamento al lavoro.

SERVIZI PER IL TERRITORIO
– Formazione e aggiornamento degli operatori sociali
– Prevenzione e sensibilizzazione della violenza di genere nelle scuole del territorio
– Raccolta ed elaborazione dati

Il Centro Antiviolenza ALICE E IL BIANCONIGLIO
Avellino – Via Piave 29/d
Tel. 0825.784082 oppure il numero mobile attivo H24: 327.7317827
Email: [email protected]
Sito internet: www.centroantiviolenzaa4.org
Il Centro è aperto dal Lunedi al Venerdi dalle 10.00 alle 12.00
Le prestazioni dei consulenti vengono erogate su appuntamento nella fascia pomeridiana dalle 15.00 alle 20.00

Quarta edizione del Premio Nazionale Pabulum

Quarta edizione del Premio Nazionale Pabulum

dieta mediterranea

Ideatrici dell’iniziativa sono la Biologa Nutrizionista Katya Tarantino, presidente dell’Associazione Pabulum, Graziella Di Grezia, Medico Radiologo e la biologa Giulia Corrado. La Direzione Artistica del Premio è affidata al giovane talento Davide Cuorvo. Quest’anno il prestigioso ruolo di Presidente Onorario di Giuria è stato assegnato ad Antonio Limone, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.

LA DIETA MEDITERRANEA. «La Dieta Mediterranea – afferma la biologa nutrizionista Katya Tarantino – è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende».

L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio morale da parte del Consiglio Regionale della Campania, Museo Vivente della Dieta Mediterranea, UNPLI Campania, Distretti turistici Regione Campania, Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania Lazio ed ha come partner Città del Gusto di Napoli/Gambero Rosso, Unione Regionale
Cuochi Campania, PMI International, Delta 3 Edizioni, UNCI Agroalimentare, AGROCEPI, Associazione Terre del Sud, Associazione Crescere in rosa, Associazione Salerno Attiva Activa Civitas, Associazione Logopea, Associazione Farma e Benessere, Associazione della Terza Età/Università Irpina del Tempo Libero di Avellino. Il concorso è gratuito e aperto a tutti.

Clicca qui per scaricare il Bando

A Napoli il nuovo Laboratorio di Screening Neonatale Esteso

A Napoli il nuovo Laboratorio di Screening Neonatale Esteso

ceinge facciata

Inaugurato presso il CEINGE Istituto di Biotecnologie avanzate di Napoli ad ottobre scorso dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca il Laboratorio di Screening Neonatale Esteso (SNE).

Un importantissimo traguardo nel campo della prevenzione e della cura delle malattie metaboliche ereditarie. Grazie allo screening neonatale esteso, reso obbligatorio dal Ministero della Salute, è possibile individuare al momento della nascita 40 patologie ereditarie del metabolismo prima che queste possano manifestarsi, così da evitare al bambino danni irreversibili.

Il CEINGE, che eseguiva lo screening neonatale esteso in fase sperimentale dal 2007, ha completato le operazioni di inclusione dei 54 Punti Nascita e 18 TIN (Terapie Intensive Neonatali) della Regione Campania nella Rete di Screening Neonatale Esteso (SNE) della Campania ed esegue ora “a regime” le indagini diagnostiche per tutti i neonati del territorio regionale.

Prende il via così il Centro Unico Screening Neonatale Regionale, formato dai Punti Nascita e le TIN della Regione Campania, il CEINGE, l’AORN Santobono-Pausillipon e l’Unità Operativa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

Museo Vivente della Dieta mediterranea e Museo Vivo del Mare

Museo Vivente della Dieta mediterranea e Museo Vivo del Mare

MuSea Antonio Riccio

Al primo piano del Palazzo è allestito il Museo della Dieta mediterranea, il quale si pone come luogo di divulgazione dei principi della Dieta mediterranea intesa come stile di vita e riconosciuta nel 2010 patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco.

Dieta mediterranea che vede nella località cilentana la sua culla mondiale: qui infatti visse e studiò per oltre quarant’anni il suo teorizzatore, il biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys. La struttura, rinnovata nel 2016, comprende: la sala espositiva, con pannelli descrittivi, video e immagini che illustrano la storia e i principi della Dieta mediterranea, le sale laboratoriali, la tisaneria e la biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica.

MuSea Antonio Riccio

Al piano terra di Palazzo Vinciprova sorge invece il Museo Vivo del Mare che, attraverso dodici vasche distribuite in tre sale, ricostruisce diversi habitat marini tipici delle coste cilentane. Da segnalare la sezione multimediale interamente dedicata alle tartarughe marine, la vasca delle specie aliene, pesci tropicali che – migrando verso il Mar Mediterraneo – ne minacciano gli ecosistemi e la vasca dedicata alla piaga dei rifiuti in mare.

A Palazzo Vinciprova si concentra una fitta serie di attività: visite guidate, laboratori, eventi. La proposta didattica del Museo è ricca e variegata, e comprende percorsi tematici pensati per tutte le età e gli indirizzi di studio.
Le scolaresche che fanno tappa al Museo hanno modo di approfondire i temi di maggiore interesse attraverso lezioni frontali, laboratori pratici e giochi scientifici e artistici, curati dallo staff di biologi del Museo e, in alcuni casi, da esperti esterni. Le attività laboratoriali sono arricchite da supporti audio-visivi ed esperimenti pratici; ma anche da visite animate, studiate per stimolare un rapporto creativo e interattivo tra lo spettatore/partecipante e i luoghi attraversati.

Ecco i laboratori dedicati alla Dieta mediterranea: “La Dieta mediterranea, dal mito all’esperienza”, “Per fare il miele ci vuole l’ape”, “Alla riscoperta delle piante tintorie” e “L’arte della ceramica”. I laboratori sul mare sono invece: “Incolore, insapore, inodore. Viaggio tra le qualità di una sostanza incredibile: l’acqua”, “In fondo al mar, la vita sommersa”, “Dai rifiuti al mare” e “Il mare nel mito” (visita animata). Sono inoltre disponibili pacchetti da intera giornata alla scoperta delle eccellenze del territorio cilentano: “La via del grano”, “Olio e dintorni”, “Cheese, facciamo il formaggio” e “Tra fiume e mare”.

MuSea Antonio Riccio

Ricco il calendario di eventi che il Museo, nel corso dell’anno, ospita e organizza. Uno su tutti, il Festival della Dieta mediterranea, che si svolge da luglio a settembre, accompagnando l’estate cilentana.

Si tratta di un contenitore di iniziative che ruotano intorno agli aspetti culturali e antropologici più interessanti dello stile di vita mediterraneo. La manifestazione, promossa da Legambiente onlus e dal Comune di Pollica con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, comprende incontri, dibattiti, laboratori, showcooking, spettacoli teatrali per bambini, concerti musicali, escursioni e tante altre attività. La base logistica è il Museo, ma gli eventi si sviluppano in tutta la località cilentana.

Inoltre il Museo Vivente della Dieta Mediterranea e il Museo Vivo del Mare fanno parte della rete della Cilento Green Card, un progetto di valorizzazione del territorio promosso da Legambiente Onlus con il patrocinio della Regione Campania e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Il pass turistico annuale permette di accedere a prezzo agevolato a una serie di musei, aree archeologiche e aree naturalistiche comprese nel territorio del Parco.

La struttura museale rappresenta una preziosa occasione per trasmettere, a partire dalle nuove generazioni, modelli di vita sani e sostenibili per la salute e per l’ambiente, nonché per promuovere la valorizzazione del variegato patrimonio culturale e naturalistico del Cilento.

Museo Vivente della Dieta Mediterranea e Museo Vivo del Mare
Palazzo Vinciprova, Via Caracciolo 192, Pioppi, Pollica (Salerno)
Tel. 0974 905059
www.ecomuseodietamediterranea.it – www.museovivodelmare.it
[email protected][email protected]
Aperto tutto l’anno, chiuso il martedì

 

 

 

Tesoro antico di Teggiano

Tesoro antico di Teggiano

museo erbe

Il Museo delle Erbe con Viridarium, inaugurato nel giugno del ‘99, si sviluppa in diverse sezioni: etnobotanica, con la ricostruzione storica di un’antica spezieria medievale e settori dedicati alla medicina popolare, alle erbe nell’uso domestico; medicine naturali, preparazioni farmaceutiche ed erboristeria con tutti gli elementi necessari per fitoterapia, omeopatia e floriterapia. L’Erbario naturale e monitoraggio sulle emergenze floristiche rappresenta il punto di riferimento di numerose categorie sociali dai professionisti agli studenti, ai contadini, agli artigiani, alle massaie, ai ricercatori, ai curiosi della Provincia di Salerno e della Regione Campania.

Teggiano (Salerno)
Piazza SS. Pietà

Tel. 0975 79600 – [email protected]

Nei prodotti Ferrero solo nocciole irpine

Nei prodotti Ferrero solo nocciole irpine

nocciole

 

La Ferrero Spa di Sant’Angelo dei Lombardi (Av) attiva in Irpinia il Progetto Nocciola Italia che propone la concreta opportunità di riconversione e valorizzazione di ampie superfici del territorio, diventando così strumento di sviluppo economico, sociale e sostenibile.di filiera già avviato in altre regioni come l’Umbria e il Piemonte, dove l’azienda leader mondiale nel comparto dolciario ha promosso importanti iniziative di riconversione di terreni e acquisto a km zero del prodotto, per amplificare il valore del prodotto e del made in Italy.

L’obiettivo incrocia gli indirizzi della politica agricola fissati dal Ministero per le politiche agricole sull’incremento delle coltivazioni, e quelli della Regione Campania, che ha messo in campo una dotazione finanziaria straordinaria a sostegno dell’agricoltura e dell’ingresso dei giovani nel comparto. In Irpinia sono infatti centinaia i proprietari di fondi e terreni disposti a prendere contatti con l’azienda di Contrada Porrara di Sant’Angelo dei Lombardi per partecipare al progetto.

Progetto Nocciola Italia, è promosso dalla Ferrero Halzelnut Company, la divisione interna del Gruppo Ferrero interamente dedicata alla nocciola, e mira a sviluppare una produzione corilicola 100% italiana, attraverso la creazione di un sistema di sviluppo territoriale, condiviso con gli attori della filiera, a sostegno degli imprenditori agricoli italiani.
L’Irpinia intanto, parte da una condizione di grande vantaggio, grazie al primato che conserva in Campania per la produzione di nocciole e frutta secca in generale.

La nocciolicultura è una pratica dominante soprattutto nei territori del Vallo di Lauro e nel Baianese, nella Valle del Sabato, nel Partenio e nella Valle Caudina.

Le varietà Mortarella, Camponica e San Giovanni, sono riconosciute dal Ministero delle politiche agricole come “prodotto agroalimentare tradizionale italiano”.

Attraverso il progetto, l’azienda garantisce ai produttori in ottica di lungo periodo, un impegno all’acquisto, mette a disposizione gratuitamente strumenti tecnologici per la gestione integrata e moderna delle piantaggioni, per favorire il monitoraggio dello stato di salute dei noccioleti, con l’obiettivo di generare un flusso di gestione delle piantagioni sostenibile e consapevole; si impegna nel creare una nuova filiera corilicola italiana seguendo i principi della tracciabilità e sostenibilità delle produzioni; mette a disposizione le proprie competenze nella scelta delle varietà più adatte e fornire consulenza, avvalendosi anche di importanti istituti di ricerca, in analisi “pedo-climatiche” per facilitare l’individuazione di aree idonee alla coltivazione del nocciolo.

La Ferrero Hazelnut Company si rivolge a tutte le associazioni di categoria del comparto agricolo per il lancio del “Progetto Nocciola Italiana”,
sull’intero territorio nazionale.
Sarà lanciato un programma di incontri ed eventi sul territorio, con i principali stakeholder dell’intero settore agricolo Italiano (Istituzioni, Associazioni di categoria, aggregazioni di produttori) per far conoscere e promuovere i princìpi ispiratori e il valore sociale ed economico, racchiusi nel Progetto Nocciola Italia.

Ravello Festival 2018

Ravello Festival 2018

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Ventisei appuntamenti in cartellone dal 30 giugno al 25 agosto per un programma artistico che offre al pubblico di Ravello il meglio della scena mondiale: grandi orchestre internazionali e acclamati direttori, nomi storici e autori di ricerca del jazz, compagnie ammiraglie di balletto, coreografi contemporanei e icone intramontabili della danza, contaminazione tra generi diversi, pagine inedite e produzioni speciali che nell’estetica della rappresentazione traggono ispirazione dai grandi temi di sempre, e dalle “questioni” lasciate aperte dal Novecento.
Il Ravello Festival giunge quest’anno alla 66esima edizione e mostra personalità e rigore nel nome della tradizione musicale classica (apertura con il capolavoro di Wagner, Tristano e Isotta), sperimenta sul terreno del sincretismo creativo e omaggia autentiche leggende della danza e del jazz che raccontano valori prima ancora che esibire talenti: il Novecento fa da sfondo, ad esempio, nel tributo alla resistenza per la libertà (Paolo Fresu con il coro corso “A Filetta”) o nella celebrazione del ’68 che ispira il cartellone della danza a 50 anni da quell’epifania ribelle che cambiò il mondo.

Firmano il programma Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz), Laura Valente (danza, tendenze, formazione, mostre e nuovi linguaggi) al terzo anno della loro direzione artistica. Un’offerta culturale resa possibile grazie allo sforzo delle politiche pubbliche della Regione Campania che radica nel sostegno alle eccellenze dell’industria creativa un segmento fondamentale della sua strategia di sviluppo.
Posto d’onore al nume tutelare del festival, Richard Wagner, cui sono dedicati il concerto d’inaugurazione (30 giugno) affidato a uno dei più grandi maestri del nostro tempo, Esa Pekka Salonen che dirigerà la Philharmonia Orchestra di Londra e quello di chiusura con la Deutsche Oper di Berlino e Donald Runnicles che da anni ne è il direttore principale. Un ritorno, quello del maestro di Helsinki, che vuole avere il senso di una acquisizione di un legame, con un programma pensato apposta per Ravello. L’anno scorso Salonen incantò il pubblico con una esibizione in cui il virtuosismo e l’energia seppero nutrirsi della forza d’impatto di un paesaggio che egli stesso annotò nel suo taccuino di viaggio digitale, cui si affianca la presenza, per la prima volta a Ravello, di Runnicles che, a capo di uno dei più importanti Teatri tedeschi, a Wagner ha dedicato gran parte di una prestigiosa carriera. Il cartellone musicale è costellato di concerti di assoluto pregio sia per la qualità degli interpreti che per i programmi scelti. Non mancherà il tradizionale Concerto all’Alba (11 agosto) quest’anno consegnato nelle mani del giovane e talentuoso direttore americano Ryan McAdams. Da segnalare il ritorno dei Concerti di Mezzanotte i cui protagonisti saranno il pianoforte e prestigiosi pianisti.

La proposta artistica della sezione jazz (Roots and wings) offre un programma dedicato alle voci, quest’anno in prevalenza maschili, con progetti ad hoc per Ravello, in cui la musica sembra essere tecnica narrativa che trae ispirazione dalle grandi poetiche del Novecento affrontandone le grandi questioni irrisolte. Il primo appuntamento sarà con Ivan Lins (10 luglio), vera e propria icona della musica popular brasileira, e il raffinato progetto basato sulla rilettura di brani del suo repertorio, ripensato in chiave jazzistica, insieme al gruppo italiano InventaRio, con cui ha da tempo una assidua collaborazione.
La chiusura jazz sarà affidata a Bill Frisell accompagnato sul palco dalla cantante Petra Haden con il progetto “When you wish upon a star” dedicato al mondo del cinema e a quelle atmosfere musicali dei classici del grande schermo ormai patrimonio indelebile della letteratura musicale (1 agosto).

1968-2018: sono passati cinquanta anni. A quello ‘spirito’, fatto di simboli e icone, eredi (legittimi e non) e leggende, militanze e battaglie per i diritti civili e di genere è dedicata questa edizione della danza del Ravello Festival. Primo appuntamento con Bill T. Jones, simbolo di impegno civile incentrato sulla lotta contro i pregiudizi razziali, sessuali e religiosi, incoronato dal Times come “uno dei tesori insostituibili d’America”. Il grande coreografo americano, in scena con il suo gioiello – la Bill T. Jones / Arnie Zane Company – compagnia americana multiculturale che ha contribuito all’evoluzione della danza contemporanea nel mondo – firma una creazione – /Time : Study II 2018 for Ravello – dedicata al tema del festival e pensata per il palco di Villa Rufolo.
Anche quest’anno previsto il progetto di formazione e internazionalizzazione del talento dei giovani danzatori della Regione Campania, Abballamm’!, ideato da Laura Valente con la collaborazione di Gennaro Cimmino, che vede il coinvolgimento dei centri di eccellenza riconosciuti dal MiBACT e dalla Regione Campania e, dal 2017, con la collaborazione dell’Università di Salerno.

Per il programma completo: www.ravellofestival.com
Boxoffice: tel. 089 858422 – [email protected]

Parco Avventura Valle dell’Irno

Parco Avventura Valle dell’Irno

valle dell'irno logo

Il Parco Avventura Irno è il terzo parco realizzato in Regione Campania. Al suo interno trovi tre differenti percorsi di altrettanti livelli di difficoltà, riconoscibili dal colore; personale qualificato ti seguirà durante il tuo percorso, per regalarti un’esperienza diversa ed entusiasmante divertendosi in tutta sicurezza.
Da aprile 2017 il Parco Avventura è inserito nei percorsi del Touring Club Italiano.

Il Parco si trova a Baronissi (Sa) in Via Monticello

Contatti:
[email protected]
cell. 3358319999
www.parcoavventurairno.it

Successo per la floricultura campana ad Euroflora 2018

Successo per la floricultura campana ad Euroflora 2018

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Pioggia di premi per la Campania all’undicesima edizione di EuroFlora, l’esposizione internazionale che si è tenuta in Liguria, presso i parchi di Nervi.
La collettiva regionale – coordinata dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e composta da 12 strutture tra cooperative, associazioni di produttori, consorzi ed operatori commerciali, che rappresentano più di 800 aziende florovivaistiche regionali – è salita sul podio ben 28 volte, conquistando 19 primi premi e 9 secondi premi nell’ambito degli oltre 75 concorsi divisi nelle sezioni estetiche, tecniche ed artistiche.

La partecipazione della Campania – fortemente voluta dall’assessorato all’Agricoltura – si caratterizza per l’encomiabile impegno ed entusiasmo di tutti gli operatori selezionati, che hanno creato all’interno della Villa Grimaldi, con oltre 10.000 steli tra fiori, fronde e foglie, un percorso caratterizzato da una straordinaria “esplosione” di profumi e colori.

La collettiva regionale presente ad Euroflora – di cui fanno parte la Società Cooperativa “La Partenopea”, la Cooperativa “La Nuova Floricoltura Meridionale”, la “Del Golfo” Cooperativa, la Cooperativa “Sant’Antonio”, la Cooperativa “Florapompei”, il Consorzio Produttori Florovivaisti Campani, “Farao”, “Terradifiori” – Associazione Produttori Florovivaistici Campani, la “Flor Trade International”, la “Campaniaflor”, la Societá Cooperativa Agricola “Green Leaf” e la “SM International” – ha conquistato, avvalendosi per la realizzazione delle composizioni floreali della collaborazione dell’Ente Decorazione Floreale per Amatori di Genova:

1° premio d’onore per la partecipazione di una collettiva con prevalenza fiori recisi
1° premio per la più ricca, più variata e più artistica presentazione di fiori recisi di alta qualità
2° premio per la più bella e originale composizione floreale realizzata con prevalenza di piante e fiori freschi
1° premio per la composizione floreale che meglio interpreta un quadro esposto nel museo e presso il quale viene realizzata
1° premio per la composizione floreale che meglio interpreta un elemento di arredo esposto nel museo e presso il quale viene realizzata
1° premio per la più bella ed originale composizione floreale per l’arredo di un manufatto presente nei parchi di Nervi
1° premio per la più bella ed originale composizione floreale per l’arredo di una scala o di uno scalone presente nei parchi di Nervi o all’interno dei Musei
2° premio per la più bella e originale composizione di fronde verdi
Complessivamente 13 primi premi e 7 secondi premi per i concorsi della sezione “Fiori, Fronde e Foglie Recisi” .

Dunque, un nuovo importante riconoscimento per il florovivaismo della Campania, comparto tra più rappresentativi dell’agricoltura regionale e che vanta il primato nazionale nella produzione di fiori recisi.

 

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