Fratres, un impegno costante

Fratres, un impegno costante

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Si è svolta dal 18 al 20 maggio la 48ᵃ Assemblea Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres a Palermo, la scelta di questa città meravigliosa è ricaduta a seguito della proposta avanzata dal Consiglio Regionale Fratres della Sicilia al Consiglio Nazionale Fratres, che ha tenuto conto del fatto che Palermo è stata proclamata città italiana della cultura 2018. Il presidente Nazionale Fratres Sergio Balestracci ha affermato che, inizialmente, aveva qualche titubanza sull’organizzare l’assemblea ordinaria in Sicilia semplicemente per una questione di distanza la quale avrebbe potuto penalizzare la partecipazione da parte dei gruppi più distanti, ma nonostante ciò l’assemblea ha visto la partecipazione di oltre 300 gruppi operanti in tutta Italia, dei dirigenti, delle autorità religiose e civili, ma anche di personalità del settore socio-sanitario.

La prima tavola rotonda si è tenuta sulla talassemia, realizzata grazie al supporto del Coordinamento dei CSV della Sicilia – Fondo speciale per il volontariato, e moderata dal prof. Aurelio Maggio, direttore del Dipartimento di Ematologia e Oncologia presso l’A. O. O. R. Villa Sofia – Cervello di Palermo, che ha visto come relatori il dott. Antonino Giambona e Valentino Orlandi, presidente UNITED, Federazione Italiana delle associazioni delle Anemie Rare, Talassemie e Drepanocitosi, sono intervenuti, inoltre, i pazienti e una rappresentanza di Consulenti Sanitari Fratres e di Trasfusionisti di livello nazionale. Momento topico è stato quello in cui il Consiglio Regionale Fratres della Sicilia, presieduto da Antonino Pane ha consegnato due riconoscimenti a due siciliani che si sono contraddistinti per l’apporto e la collaborazione con la Fratres.
Il sabato è stato dedicato ai lavori associativi con la relazione di attività, ma è stato anche conferito uno speciale riconoscimento nazionale per meriti associativi a Roberto Fatuzzo, storico volontario e dirigente Fratres della regione, primo presidente regionale Fratres Sicilia e vicepresidente nazionale oltre che, in seguito, anche consigliere nazionale. Sono stati premiati, inoltre, dei gruppi che hanno registrato il maggior fattore di crescita annuo inerente alle donazioni e ai donatori. La mattina della domenica i vari gruppi e rappresentanti hanno sfilato con i labari sociali per le vie circostanti per poi partecipare alla Santa Messa presso la Chiesa Madre Maria SS delle Grazie di Terrasini officiata da don Renzo Cannella.
Durante l’assemblea, quindi, i referenti delle associazioni sono stati chiamati a fare il punto della situazione su ciò che è stato svolto dai Regionali e dai relativi gruppi durante il corso dell’anno 2017.
La Campania si ritrova a vivere, da metà 2016, una crisi profonda in quanto ha visto diminuire drasticamente il numero delle donazioni, ci si ritrova così, parafrasando il cav. Uff. Giuseppe Festa, a ricostruire un mosaico. Essendosi dovuti adeguare alla nuova normativa, gli standard precedenti non si possono più sostenere , ma naturalmente restano salvi i valori della donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue. Si bada sempre più alla qualità, da ciò è derivata la costituzione di una nuova figura, quella del referente alla qualità, nel caso di specie, Evarista Di Prisco, egli ha il compito di badare a che le procedure vengano eseguite, inoltre, lo stesso si è adoperato per l’istituzione dei corsi di formazione del personale per far sì che il personale addetto alla donazione sia formato e professionale.

L’augurio del presidente del Regionale Fratres Campania è che l’associazione medesima riesca ad avere un andamento ascendente e di qualità nonostante i metodi differenti utilizzati dai rispettivi interlocutori,lo stesso, ha evidenziato che nel 2017 si è registrato un drastico calo delle donazioni, ma nonostante ciò molti traguardi sono stati raggiunti, tra i quali si contano: l’accreditamento di due UdR (una a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, presso la sede del medesimo gruppo e una a Montella, in provincia di Avellino, anch’essa situata presso la sede del medesimo gruppo) e di due autoemoteche (una acquistata in parte con il contributo del Fondo Nazionale di Solidarietà della Consociazione Nazionale presieduto da Vincenzo Lanzo ed il restante dai gruppi Fratres della provincia di Napoli e un’altra acquistata con il contributo dei gruppi della provincia di Avellino).

Tutto quanto su descritto comporta oneri di non poco conto, a tutt’oggi il Regionale Fratres Campania ha preso impegni per circa 45 mila euro. I problemi non mancano e sono dovuti per lo più ai contratti che sono a carico del regionale, lamenta il presidente Festa, cosa che non accade in altre regioni, somme che addizionate a quelle dell’acquisto delle autoemoteche e all’allestimento delle sedi fa sì che vengano messi a disposizione oltre 300 mila euro per il perseguimento dei fini dell’associazione. Nonostante il periodo buio, un ulteriore bagliore di speranza è stato la riattivazione di alcuni gruppi del salernitano come Siano grazie anche alla convenzione con il San Giovanni e Ruggi di Salerno.
L’attività dell’associazione non si ferma alla donazione in sé, ma si basa anche sulla promozione della stessa, molti progetti a tal proposito sono in atto. È stato presentato, infatti, al CSV di Avellino, grazie alla collaborazione del referente Giovani Fratres della Campania, Antonio Di Fraia, un progetto finalizzato alla promozione della donazione del sangue presso le scuole superiori e che, in futuro, verrà esportato nelle altre scuole della Campania. Martedì 22 maggio c’è stato un primo incontro dal titolo “DonarSi” presso il Liceo Scientifico Caprariis di Atripalda, suddiviso in due parti : c’è stato dapprima la conferenza ove il Presidente Regionale Fratres Campania Giuseppe Festa e il presidente del Consiglio provinciale Fratres di Avellino Evarista Di Prisco hanno spiegato in cosa consiste la donazione di sangue e l’attività che svolge la Fratres, il secondo momento è stato dedicato alla visita dell’autoemoteca da parte dei ragazzi del Liceo.
Nuovi progetti e attività sono in programma per contribuire a promuovere la donazione del sangue, il prossimo appuntamento di rilevanza nazionale è il meeting dei Giovani Fratres che si terrà il 7 e l’8 luglio a Salerno e vedrà la partecipazione dei giovani Fratres provenienti da tutta Italia.
Il 14 giugno viene festeggiata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, è stata istituita nel 2004 dall’OMS ed è la ricorrenza del giorno di nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni.

 

Non “Pallo” Bene: seminario gratuito sulle difficoltà del linguaggio dei bimbi

Non “Pallo” Bene: seminario gratuito sulle difficoltà del linguaggio dei bimbi

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Si terrà il prossimo 30 maggio, presso la Scuola Adolphe Ferriere Napoli (via Vaccaro 25/27) il seminario informativo Non “Pallo” Bene sui temi di prevenzione, individuazione e cenni abilitativi sulle difficoltà specifiche di linguaggio.
Un dibattito relativo all’utilità di effettuare una presa in carico nei bambini che presentano un ritardo del linguaggio espressivo nella fascia di età compresa tra 24 e 36 mesi, i Parlatori Tardivi, è ormai in corso da molti anni. Sono numerosi, infatti, gli studi che documentano come tale condizione rappresenti per questi bambini una condizione di forte rischio per il linguaggio più complesso e conseguentemente un rischio di carattere emotivo e sociale.

• Cosa sono le difficoltà di linguaggio?
• Perché è importante prevenire?
• Cosa può fare un genitore?

Il gruppo Fonikamente da tempo sostiene che una valutazione e un intervento precoce e combinato (linguaggio e attenzione) potrebbe essere effettuato sin dai 24/36 mesi. Il potenziamento dei sistemi attentivi consentirebbe di generalizzare più rapidamente gli schemi articolatori e combinatori acquisiti con il training abilitativo per il linguaggio. Inoltre, lo stesso potenziamento esecutivo attentivo, fornirebbe ai bambini maggiori strategie per poter affrontare, in seguito, gli apprendimenti scolastici di lettura, scrittura e calcolo.

RELATORI:
Dott. Andrea Di Somma
Medico Foniatra (ASL NA2Nord)
Fondatore Gruppo Fonikamente

Dott. Vincenzo Di Maro
Logopedista
Fondatore Gruppo Fonikamente

INFORMAZIONI: Il seminario – gratuito – è aperto a genitori e docenti. La prenotazione – obbligatoria – può essere effettuata telefonicamente al numero 081 5782476.
I posti sono limitati.
www.fonikamente.it

 

Campania maglia nera per l’obesità infantile: “Donne che sanno” in campo per prevenire

Campania maglia nera per l’obesità infantile: “Donne che sanno” in campo per prevenire

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L’obesità dilaga, soprattutto quella infantile e in particolare al Sud. La Campania detiene il triste primato: il 26.2% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso e il 17.9% è obeso, per un totale complessivo del 44,1% (secondo i dati diffusi da Okkio alla Salute). La causa? Le cattive abitudini alimentari. Gli studi scientifici dimostrano come la prevenzione primaria dell’obesità e di tutte le patologie correlate a stili di vita non corretti, per essere efficace, deve avvenire sin dal concepimento. I primi mille giorni di vita del bambino sono unanimemente considerati determinanti dal punto di vista nutrizionale nel porre le basi della sua salute futura e nella riduzione dei rischi di sovrappeso e obesità. I consigli del pediatra alle neomamme in genere sono seguiti in modo scrupoloso. Il problema nasce dalle “deviazioni” successive, causate da una cattiva interpretazione delle regole da seguire, da scelte sbagliate e ritenute idonee. Deviazioni da collegare inevitabilmente nel Sud anche ai problemi di natura economica che affliggono molte famiglie. Oggi allevare al meglio un figlio, soprattutto nei primi anni di vita, ha spesso costi difficili da sostenere per molte coppie meridionali, la maggior parte monoreddito, diverse con capifamiglia che hanno perduto il lavoro, moltissime non al riparo degli ammortizzatori sociali. Dunque, non solo buoni consigli da trasmettere ai genitori, ma l’urgenza di aiutarli seriamente con adeguati strumenti di sostegno, insieme a una corretta informazione sui danni causati da diete ipercaloriche ritenute economicamente convenienti.

Come intervenire? È possibile prevenire l’obesità infantile? Con quali strumenti conciliare educazione alimentare e un corretto stile di vita? La dieta mediterranea aiuta davvero a combatte l’obesità sin dallo svezzamento? In che modo? E proprio “Sapere quali regole seguire a tavola nei primi anni di vita” sarà il tema al centro del quinto appuntamento del ciclo “Donne che sanno” che il prossimo 14 maggio vedrà riuniti a Napoli nei locali della Società di Storia Patria al Maschio Angioino (via Vittorio Emanuele III, terzo piano, sin dalle ore 16) tecnici ed esperti della nutrizione. Fra i protagonisti dell’incontro, che come i precedenti è organizzato alla Fondazione Mario e Paola Condorelli e da L’Altra Napoli, Gina Bonsangue dell’Associazione dei Cristallini; Fortunato Ciardiello presidente European Society for Medical Oncology e professore ordinario di Oncologia Università della Campania Luigi Vanvitelli; Luigi Corrivetti, vicepresidente EBRIS e direttore Dipartimento Salute Mentale ASL Salerno e Raffaella de Franchis, referente per la Dieta Mediterranea Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). Modererà i lavori Antonio D’Avino, segretario provinciale FIMP Napoli. Quindi le domande del pubblico e le conclusioni affidate a Celeste Condorelli.

“I dati del Rapporto Okkio alla Salute – sostiene la pediatra Raffaella De Franchis – sono molto preoccupanti. Per questo non bisogna abbassare la guardia, ma è importante porre sin da subito le basi per una corretta alimentazione. Le abitudini alimentari si costruiscono sin dal periodo fetale, per cui è importante che la madre segua un regime alimentare equilibrato, e offra al bambino piccolo, sin dalla nascita, il miglior nutrimento possibile. La dieta mediterranea è un regime alimentare ricco di olio di oliva, frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca, con un modesto consumo di pesce e pollame viene sempre più considerata il modello per la salute dell’uomo. I Pediatri di famiglia della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) di Napoli del Gruppo di lavoro “Dieta Mediterranea in Pediatria” stanno da tempo promuovendo la diffusione della Dieta Mediterranea già nelle prime epoche della vita. I dati preliminari del loro lavoro, che saranno presentati al Congresso della Società Europea di Gastroenterologia Pediatrica (ESPGHAN) a Ginevra dal 9 al 12 maggio 2018, mostrano come la percentuale di bambini svezzati con Dieta Mediterranea e che ad 1 anno hanno un’ottima aderenza a tale schema dietetico, sia pari al 73.4%. Il 23.9% ha un’aderenza intermedia e solo il 2.7% non è in linea con tale stile”.

Preoccupante l’allarme di Giulio Corrivetti: “Per la prima volta nella storia della specie umana – denuncia – l’attesa di vita dei nostri figli sarà più corta di quella di noi genitori. Il paradosso è ulteriormente accentuato dal fatto che spendiamo circa 60 miliardi di euro per ipernutrirci, altri 30 miliardi in messaggi dei mass media per convincerci a mangiare cibo ipercalorico e 45 miliardi in attività fisiche o diete speciali per perdere il peso eccessivo causato da una alimentazione sbagliata. Nel frattempo, nei paesi in via di sviluppo bambini continuano a morire di malnutrizione e basterebbero solo 40 miliardi di euro (meno di un terzo di quello che spendiamo per ipernutrirci nei paesi industrializzati) per fermare questa piaga. Senza contare il fatto che circa il 40% del cibo ipercalorico che produciamo viene buttato via come produzione eccessiva”.

Per partecipare all’evento è richiesta la registrazione tramite mail all’indirizzo [email protected].

Il progetto Donne che Sanno prevede un appuntamento al mese (il ciclo di incontri si chiude il 4 giugno), con eventi che coinvolgeranno il territorio e le collettività, per favorire adeguate scelte di benessere, e si avvale del patrocinio di: Regione Campania, Comune di Napoli, Società Napoletana Storia Patria, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Ipasvi, Ordine dei Medici, Federazione italiana medici pediatri di Napoli, Valore D, Federconsumatori, Lilt, con il contributo di UniCredit, Fondazione Grimaldi Onlus, Ferrarelle e Banco BPM.
Per info: www.donnechesanno.it; www.fondomarioepaolacondorelli.

 

Napule è…Pediatria Preventiva e Sociale: il convegno SIPPS nel capoluogo partenopeo

Napule è…Pediatria Preventiva e Sociale: il convegno SIPPS nel capoluogo partenopeo

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Si rinnova l’appuntamento con “Napule è…Pediatria Preventiva e Sociale”, il convegno che la SIPPS organizza dal 28 aprile al 1 maggio presso l’Hotel Royal Continental di Napoli. Nel corso della quattro giorni, nel capoluogo campano si confronteranno Pediatri di famiglia ed esperti di Pediatria provenienti da tutta Italia, pronti a discutere su cinque macro aree: dalla Prevenzione alla Gastroenterologia, passando per l’Allergologia, la Nutrizione e la Dermatologia.
Sabato 28, alle ore 17.30, l’inaugurazione, con l’introduzione e la presentazione del Congresso a cura del Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
“Si tratta – dichiara il Presidente della SIPPS – di un’occasione preziosa per incontrarci sulle tematiche che più ci stanno a cuore, per approfondire ed implementare gli aggiornamenti e le raccomandazioni riportati nei documenti SIPPS presentati al Congresso Nazionale SIPPS 2017 di Venezia e per introdurre i nuovi lavori di cui parleremo a giugno, durante il nostro Congresso Nazionale 2018 di Siracusa. A Napoli tutti gli argomenti saranno affrontati e discussi con i migliori esperti di ogni settore, per fornire ai colleghi, ai nostri piccoli pazienti e ai loro genitori, le migliori evidenze scientifiche e promuovere comportamenti virtuosi di cui, in ultimo, potranno beneficiare i bambini, gli adulti di domani”. A conclusione dell’inaugurazione sono previste due importanti letture magistrali. La prima si intitola “L’età del ferro: le nuove acquisizioni”, mentre la seconda ha per titolo “Cosa ci dicono i telomeri dei bambini obesi?”.

Ad aprire la giornata di lavori di domenica 29 aprile sarà la “Guida pratica sui corticosteroidi in dermatologia pediatrica”, sessione durante la quale verranno affrontati diversi argomenti: dalla corticofobia alla dermatite atopica fino alla psoriasi. Al termine si terrà la lettura “Probiotici tra disordini funzionali e patologie gastrointestinali”.
La seconda sessione della giornata è in programma nel pomeriggio ed è incentrata su “Il bambino nella sua famiglia. Guida pratica per i genitori”. “Il testo – spiega il Dottor Di Mauro – costituisce un valido supporto per risolvere i dubbi dei genitori e soddisfare la voglia di saperne di più, di approfondire, di “comprendere” e di prendersi cura dei propri figli, con la supervisione ed il supporto del pediatra di fiducia, punto di riferimento principale per la salute del bambino. Questo volume è la riedizione aggiornata della Guida “Da 0 a 6 anni”, nata 10 anni fa grazie all’impegno di un piccolo gruppo di pediatri di famiglia innamorati del proprio lavoro”. Gli esperti della SIPPS avranno circa 20 minuti per parlare di: “È arrivata la cicogna”, “Come educare un bambino a mangiare con gusto”, “Aspetti normativi: genitori separati, bambini migranti, bambini adottati”, “Prepararsi ad una nuova gravidanza”, “Pillole dalla Guida: il vomito, la diarrea, la tosse, i pidocchi, la febbre ed il dolore”. La lettura che farà calare il sipario su questa seconda sessione è intitolata “Si fa presto a dire…lavaggio nasale”.
Domenica è previsto un corso a numero chiuso, “Dermatologia pediatrica ambulatoriale attraverso casi clinici vissuti”: i pediatri spazieranno dall’uso dei cortisonici topici in età pediatrica alla psoriasi fino alle patologie dell’area genitale e alle malattie dermatologiche che il pediatra non deve ignorare.

La terza sessione di “Napule è…” inaugura la giornata di lavori di lunedì 30 aprile ed è incentrata sulla Consensus VIS: gli esperti discuteranno di Vitamine, integratori e supplementi, confrontandosi su Melatonina e Triptofano, Ferro, Calcio, Vitamina D, Vitamina B, Fluoro, Iodio e Zenzero. Al termine la lettura “Reflusso gastroesofageo e dietoterapia”.
Il ricco programma di lunedì prosegue nel pomeriggio: dopo la lettura “Novità nella Distrofia muscolare di Duchenne: dalla genetica alla terapia”, gli OL della SIPPS si confrontano nella IV sessione sulla “Guida pratica per la transizione dal pediatra al medico dell’adulto”: al centro dei lavori la transizione del bambino cardiopatico, con fibrosi cistica, obeso, diabetico e della transizione dell’adolescente sano.
La SIPPS non si ferma nemmeno il primo maggio. Nel giorno dedicato alla festa dei lavoratori, si comincia la mattina con la V Sessione: “Position paper sulle diete vegetariane in gravidanza ed in età evolutiva”. I pediatri si soffermeranno su crescita e sviluppo neurocognitivo, diete vegetariane e disturbi della condotta alimentare, corretta idratazione in età pediatrica. “In alcuni casi – afferma la Dottoressa Margherita Caroli, coordinatore del Position Paper – intere famiglie, abbracciano nuovi modelli alimentari, intraprendendo un percorso che necessita peraltro di assunzioni calibrate dei diversi alimenti. I bimbi quindi, soprattutto in questi casi, potrebbero venir esposti a stili alimentari non ideali per la loro crescita”. Fondamentale, inoltre, una corretta idratazione. “Una insufficiente assunzione di acqua – informa Andrea Vania, Professore di Nutrizione Pediatrica all’Università La Sapienza di Roma – è infatti associata ad un indice di massa corporea più elevato e a un rischio maggiore di sviluppare obesità. I piccoli di età compresa tra i 7 e i 10 anni, dovrebbero bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno”.
La mattinata terminerà con la lettura intitolata “Formule per il trattamento dell’allergia alle proteine del latte vaccino”.
La SIPPS lascia infine spazio alle giovani generazioni. Lo conferma la VI ed ultima sessione del Congresso, intitolata “Saranno famosi”: un contenitore riservato a comunicazioni, progetti, attività e casi clinici presentati da giovani Medici e giovani Pediatri di famiglia.

Il seminario interattivo gratuito dell’associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

Il seminario interattivo gratuito dell’associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

logodsaokGiovedì 10 maggio 2018 dalle ore 15:00 alle 16.30 presso l’Aula Magna del Liceo Classico “A. Pansini” sede succursale via Arno,5/via Sangrio,18 – Napoli, si terrà il seminario gratuito “Question Time D.S.A.: Domande – Risposte – Proposte”. Una nuova formula di seminario interattivo progettato dall’Associazione “D.S.A.-Dislessia, un limite da superare” in collaborazione con il dott. Andrea Di Somma e la dott.ssa Maria Cristina Veneroso. L’ intento è quello di rispondere alle diverse realtà che ogni scuola vive, fornire risposte mirate e sciogliere dubbi legati ai D.S.A., quali: traduzione in termini didattici del profilo funzionale neuropsicologico – aspetti mnestici ed attentivi e ricadute sull’apprendimento – PDP: strumenti compensativi e misure dispensative – normative vigenti.

 

Si potranno porre quesiti da inviare all’indizzo e-mail [email protected]. Iscrizione obbligatoria: [email protected]
Si rilascerà attestato di partecipazione a chi ne farà richiesta.

Associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

Associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

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L’Associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare” è un’associazione di volontari determinati a tutelare il diritto allo studio degli studenti con D.S.A., a supportare famiglie disorientate e a contrastare i pregiudizi e le ingiustizie che limitano il futuro universitario e lavorativo dei ragazzi dislessici.
L’Associazione, costituita il 22 febbraio 2011 a San Giorgio a Cremano (NA) e attualmente con sede legale in Napoli, ha la caratteristica di avere un Direttivo composto da genitori di ragazzi con D.S.A.: il presidente è Titti Gaeta, il vicepresidente è Sara Zeno, i consiglieri sono Imma Monteforte, Maria Grazia d’Alessandro e Mariangela Negrini.
Col tempo si è creata una fitta rete di militanti volontari: genitori, specialisti dell’età evolutiva, docenti, pronti a confrontarsi, sostenersi vicendevolmente e ad aiutare chiunque avesse un rapporto più o meno diretto con i Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) che racchiudono caratteristiche innate quali la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia che presentano, rispettivamente, difficoltà nel leggere, nello scrivere e far di conto. L’intelligenza delle persone con D.S.A. è nella norma e spesso superiore alla media.
I disturbi specifici dell’apprendimento non sono una patologia ma ancora per tante persone, compresi gli insegnanti, ciò non è ben chiaro ed è per questo motivo che è fondamentale far arrivare ovunque una corretta informazione.
Gli obiettivi dell’associazione sono:
• tutelare il diritto allo studio degli studenti con D.S.A.;
• sensibilizzare e informare sui Disturbi Specifici di Apprendimento le Istituzioni Scolastiche, i genitori, gli studenti e l’opinione pubblica;
• supportare famiglie disorientate;
• promuovere formazione e ricerca in tutti i settori connessi ai Disturbi Specifici di Apprendimento;
• creare punti di ascolto per fornire aiuto ed informare su tutte le tematiche dei D.S.A.
• informare sugli obblighi della scuola e dell’Università.

Per il raggiungimento degli obiettivi, l’associazione dal 2011 porta avanti una campagna di sensibilizzazione e informazione, gratuita, attraverso il Progetto “Sportelli di Primo Ascolto D.S.A.” e “Seminari informativi”. 
Numerosi gli Sportelli di Primo Ascolto presenti su Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Marano di Napoli, Aversa, Frattaminore, Sorrento. Organizzati presso Istituti Scolastici Statali di ogni ordine e grado, rivolti a docenti, famiglie e studenti; attivati grazie alla collaborazione in regime di volontariato di esperti afferenti alle diverse aree di interesse che riguardano le varie problematiche affrontate. Tali Sportelli offrono: informazione sulle normative vigenti; informazioni sulle strutture sanitarie pubbliche per le valutazioni; mediazione tra scuola e famiglia; indicazioni sugli strumenti compensativi e misure dispensative; condivisione di buone prassi per l’adeguata gestione dei Disturbi Specifici di Apprendimento durante le lezioni.
I Seminari informativi, gratuiti, che l’associazione organizza sono tenuti da docenti formatori, specialisti del settore sanitario, nonché del settore legale e sono rivolti a dirigenti scolastici, insegnanti, famiglie e studenti.

Per ulteriore informazioni e seguire le attività dell’associazione:
E-mail: [email protected][email protected]
Sito web www.associazionedsa.it
Pagina Facebook https://www.facebook.com/dislessiaunlimitedasuperare

 

Geologi, agronomi e chimici insieme per un patrimonio inestimabile: l’acqua

Geologi, agronomi e chimici insieme per un patrimonio inestimabile: l’acqua

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Geologi, chimici e agronomi insieme per una causa comune: l’acqua, un patrimonio inestimabile da salvaguardare. Dallo spreco all’inquinamento, dai fiumi alle falde sotterranee, gli esperti del settore si sono riuniti in uno short course giovedì 12 aprile al RenaissanceNaples Hotel Mediterraneo. Un convegno che va ad inserirsi in una rete di informazione necessaria, vista la critica situazione della rete idrica a Napoli. Infatti, proprio in questi giorni i residenti di varie zone della città hanno vissuti diversi disagi causati da crolli e frane. Ieri notte, in via Pigna, una parte del manto stradale è sprofondata a causa della rottura di una conduttura idrica. “Più che di ‘frana’ io parlerei di ‘sprofondamento’ della sede stradale – ha commentato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – le cause sono da ricercare nella presenza di cavità sotterranee artificiali e nelle perdite della rete idrica e fognaria. I rimedi preventivi possono essere rappresentati da una continua manutenzione della rete idrica e, soprattutto, fognaria, accompagnata dal censimento di tutte le cavità sotterranee. L’effetto dannoso delle perdite fognarie viene amplificato dalla presenza di cavità sotterranee nei paraggi”.

Nel corso del convegno gli esperti hanno discusso anche di altre questioni. “La complessità della natura geologica e geotettonica della Campania, che favorisce l’instaurarsi di ambienti idrogeologici capaci di ospitare tra le più importanti e pregiate risorse idriche d’Europa – ha spiegato il geologo Massimiliano Imperato, Direttore del Centro Europeo di Ricerca Acque Minerali – la quantità delle acque, la loro qualità e la diversificazione delle facies idrogeochimiche fanno senz’altro ascrivere il territorio regionale tra i siti di maggior interesse per risorse idriche di elevato pregio ambientale. In particolare, le acque termo-minerali sono ‘custodite’ in giacimenti sotterranei naturalmente protetti e sono apprezzate sia per la purezza all’origine, che per le proprietà terapeutiche ormai acclarate da studi e ricerche a carattere nazionale ed internazionale”. “Gli addetti ai lavori – ha aggiunto Imperato – devono essere i primi attori, i protagonisti e promotori della tutela di questo grande patrimonio per la conservazione alle generazioni future”.

Anche le imprese che esercitano in questo settore devono fare la propria parte. In questo senso, è stato importante l’intervento di Giuseppe Cerbone, Direttore Generale di Ferrarelle S.p.A., che ha illustrato il percorso fatto negli ultimi dieci anni per affermare la propria identità di azienda eco-sostenibile. Dal momento che l’acqua minerale è una delle bevande più utilizzate dagli italiani, una forte preoccupazione riguarda lo smaltimento della plastica. Cerbone ha, quindi, deciso che attraverso la sua azienda, riciclerà direttamente le bottiglie, sia proprie che di altri produttori, in modo da diventare un “creditore ecologico”, in grado di compensare non solo il proprio impatto ambientale, ma di andare ben oltre. “Il problema in questi ultimi mesi è diventato ancora più di attualità – ha dichiarato ancora Cerbone – perfino l’Unione Europea si è espressa per scoraggiare queste pratiche che sono di forte impatto per l’ambiente. Secondo noi, la risposta migliore non è quella di eliminare la plastica ma generare un circuito virtuoso in cui sia possibile limitare l’impatto sull’ambiente. In questo senso, è necessario il riciclo. Noi lo abbiamo fatto direttamente per lanciare un segnale forte e colmare delle lacune”.

Ma questo non basta, è necessario anche definire come si orienta la legge in materia di inquinamento delle falde acquifere. L’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Napoli, ha riflettuto su problematiche tecniche che stanno determinando i numerosissimi sequestri da parte della Procura di Napoli. “Il comparto agricolo negli ultimi tempi – ha spiegato il presidente Pasquale Crispino – sta incontrando un grande freno, non legato alle ordinarie dinamiche economiche di mercato, ma ad un allarmismo mediatico oltre ogni immaginazione che nei fatti sta massacrando un territorio oltre ogni più tollerabile verità. Un comparto, che negli ultimi anni, mentre la crisi attanagliava i vari settori economici, si è riappropriato di spazi e importanza, creando anche nuova occupazione giovanile”. Per Crispino “è basilare fare chiarezza su una serie di vuoti legislativi riguardanti le acque irrigue e la qualità dei terreni per uso agricolo, che al momento non sono normati”.

“Calare norme di natura ambientale – spiega il Presidente – qual è il D.Lgs. 152/2006 al comparto agricolo (sistema produttivo e non naturale), senza un’attenta analisi dei parametri e limiti dettati dalla norma, crea confusione e allarmismo mediatico infondato con gravi ripercussioni d’immagine all’intera Regione Campania”. In una recente pubblicazione, l’Istat ha ribadito l’importanza strategica delle risorse idriche sotterranee su scala nazionale. “Il lavoro segnala che l’84% del prelievo nazionale di acqua per uso potabile deriva da acque sotterranee – ha dichiarato Marco Masetti, Coordinatore sezione di Idrogeologia della Società Geologica Italiana e membro dell’Associazione internazionale di idrogeologia Italia – di cui il 48,0% attraverso prelievi da pozzo ed il 36,3% dalla captazione di sorgenti. Peraltro, va considerato che, pur essendo maggiormente protette rispetto alle acque superficiali, grazie all’azione di “filtro” che suolo e sottosuolo esercitano sugli inquinanti provenienti dalla superficie, anche le acque sotterranee sono spesso raggiunte dalle diverse fonti di inquinamento connesse alle attività antropiche. Lo stesso rapporto ISTAT segnala infatti come circa un terzo dell’acqua prelevata, per un totale annuo di 3,1 miliardi di metri cubi, necessita di un trattamento di potabilizzazione prima di essere distribuita all’interno delle reti acquedottistiche. Molto spesso si nota che le direttive di legge, sviluppate per affrontare i problemi della protezione delle captazioni attraverso soluzioni semplici che dovevano essere temporanee, hanno visto diventare queste soluzioni come “definitive”.

Il 22 marzo scorso è stata celebrata la giornata mondiale dell’acqua 2018. “La giornata mondiale ed il tema affrontato hanno consentito di non dimenticarci che l’acqua è un bene indispensabile per la vita umana e che bisogna diffondere maggiormente la cultura del risparmio idrico – ha affermato Biagio Naviglio, presidente dell’Ordine dei Chimici della Campania – la chimica gioca un ruolo fondamentale per la protezione dell’acqua non solo per i trattamenti depurativi ma anche per il monitoraggio dei contaminanti classici e quelli emergenti. Noi Chimici riteniamo molto utile la collaborazione con professionisti di altre discipline scientifiche e tecniche come quella evidenziata nel programma del convegno organizzato dai tre Ordini professionali (Agronomi, Chimici e Geologi)”.

Planetario di Caserta

Planetario di Caserta

Planetario di Caserta logo


Sede legale dell’ATS “Planetario di Caserta”

ITS “M. Buonarroti”, viale Michelangelo 1, Caserta
tel/fax: 0823/184671
[email protected]
[email protected]

La prima progettazione di un Planetario a Caserta risale al 1995 su invito dell’allora assessore dr. Giuseppe Messina. Il progetto realizzato dal prof. Luigi A. Smaldone, astrofisico dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, prevedeva cupola di proiezione inclinata (9 metri di diametro), platea unidirezionale (54 posti) e sistema di proiezione opto-meccanico. La sede era la biblioteca dell’Istituto Statale “A. Manzoni”.

Il progetto fu accantonato sia per il passaggio di proprietà alla Provincia di Caserta degli edifici degli istituti secondari di secondo grado sia per la destinazione dei fondi ad altre opere pubbliche.

L’idea di un Planetario a Caserta riprese impulso nel 2005, nell’ambito del progetto dell’Unione Europea URBAN II, ad opera dell’allora responsabile del programma per il Comune di Caserta, ing. Alfredo Messore, e perfezionata e realizzata dal suo successore, ing. Maurizio Mazzotti.

Fu individuato l’immobile in un corpo aggiunto della Scuola Media “L. Vanvitelli” destinato a sede della biblioteca scolastica. Il geom. Luigi Cunto e l’arch. Annamaria Bitetti, (poi direttore dei lavori) curarono la ristrutturazione e l’adeguamento degli impianti alla nuova destinazione. Il prof. Luigi A. Smaldone curò la ridefinizione delle caratteristiche tecniche degli impianti specifici del planetario (completamente variate rispetto al progetto originario del 1995 per l’enorme innovazione tecnologica introdotta in poco più di 10 anni nel settore).

I lavori di ristrutturazione edile di impiantistica generale furono realizzati dalla S.I.C. srl di Caserta. Le attrezzature e gli impianti specifici furono forniti e messi in opera dalla RSACosmos di Sorbiere (Francia). I lavori furono ultimati a fine ottobre 2008. Arredo, infrastrutture informatiche, computer degli uffici, supporto software e sito web furono forniti da Studio Infoman Sud di Caserta.

Il planetario fu inaugurato il 19 dicembre 2008.

Dal 2008 ad agosto 2012 l Planetario di Caserta è stato gestito direttamente dall’Ufficio Cultura del Comune di Caserta.

Dal 9 agosto 2012 il Planetario è gestito dall’Associazione Temporanea di Scopo “Planetario di Caserta”, costituita a dicembre 2011 tra Istituto Tecnico Statale “M. Buonarroti” di Caserta (capofila), Istituto Comprensivo “L. Vanvitelli” di Caserta, Istituto Comprensivo “Ruggiero – 3 Circolo” di Caserta.

Caduta dei capelli e chemio: lo studio campano sui benefici della mela annurca

Caduta dei capelli e chemio: lo studio campano sui benefici della mela annurca

mele

 

La caduta dei capelli è l’effetto collaterale della chemioterapia più visibile sui pazienti, quello che maggiormente influisce sulla reazione psicologica alle cure, fondamentale per una buona ripresa. Un aiuto a contrastarla potrebbe arrivare dalla sempre vincente unione tra natura e medicina.

Infatti, uno studio condotto da Istituto nazionale tumori, Fondazione Pascale, e Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico I sulle proprietà della mela annurca promette risvolti positivi. Si tratta di una ricerca ancora in fase sperimentale ma, partendo da alcuni componenti di questa tipologia di mela rivelatisi benefici sulla caduta dei capelli nei soggetti sani, che hanno portato alla messa in commercio del prodotto AppleMets Hair dopo due anni di indagini, gli scienziati hanno osservato che – somministrando una grossa dose di questo integratore nei soggetti affetti da tumore un mese prima della chemioterapia e continuando a somministrarlo durante tutto il ciclo – i capelli in alcuni pazienti non sono caduti.

Per questo motivo è partita la sperimentazione, dopo la sottoscrizione di un accordo tra il direttore generale del Pascale Attilio Bianchi, il direttore scientifico dell’Irccs partenopeo Gerardo Botti, il direttore della U.O.C di Oncologia Medica Senologica sempre del Pascale Michelino De Laurentiis, e dal Direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo Federico Ettore Novellino II.
Per il momento lo studio si concentrerà sulle pazienti affette da tumore al seno, alle quali verrà somministrato l’estratto procianidinico della mela annurca prima di essere sottoposte alle sessioni di chemio.

Fiabe di Primavera 2018

Fiabe di Primavera 2018

fiabe orto botanico 2018

Dopo il successo incontrato nelle edizioni passate, all’Orto Botanico di Napoli è in arrivo l’imperdibile appuntamento con le Fiabe di Primavera 2018, a cura dell’associazione I Teatrini e in collaborazione con l’Università Federico II. Le repliche sono in programma ogni sabato e domenica dal 17 marzo al 10 giugno.
In cartellone quattro titoli tratti dalle storie di grandi autori come i Fratelli Grimm, Andersen, Esopo, e Fedro messi in scena dalla regista Giovanna Facciolo. Quest’anno il pubblico sarà incantato anche da Nello specchio di Biancaneve, in anteprima assoluta. Adulti e bambini saranno immersi nella natura e nella magica atmosfera delle storie senza tempo che continuano a far sognare.
Tra musica, colori e divertenti costumi, I Teatrini attira da 22 anni gli spettatori partenopei con i suoi allestimenti itineranti, pensati su misura di alberi, piante e viali per essere ancora più suggestivi. Per le scuole sono inoltre previste repliche dal lunedì al venerdì.

Programma
Il popolo del bosco
17 e 18, 24 e 25 marzo
Testo e regia sono di Giovanna Facciolo. Gli esseri abitanti dei luoghi verdi sveleranno a grandi e piccoli i segreti del bosco tra miti e leggende popolari.

L’albero del sole
7 e 8, 14 e 15, 21 e 22, 28 e 29 aprile
Lo spettacolo è tratto dalla favola “La pietra filosofale” di Christian Andersen, in cui si racconta di un meraviglioso albero intorno al quale ruotano le vicende di magici personaggi.

Le favole della saggezza
5 e 6, 12, 19 e 26 maggio
Protagonisti del racconto sono gli animali parlanti di Esopo e La Fontaine: volpi, lupi, corvi, agnelli e cicogne rappresentano vizi e virtù umani, trasmettendo una morale valida in ogni epoca.

Nello specchio di Biancaneve
12, 19 e 26 maggio, 2 e 3, 9 e 10 giugno
Ispirandosi alle fiabe dei Grimm, Giovanna Facciolo propone qui la storia del povero specchio della regina cattiva di Biancaneve, stanco della sua malvagità e deciso a partire per incontrare Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel e tanti altri.

Quando: ogni sabato e domenica dal 17 marzo al 10 giugno 2018 (esclusi 31 marzo, 1 aprile, 13, 20 e 27 maggio)
Dove: Real Orto Botanico, via Foria 223

Prezzo: 7 €

Riparte il Campania Express per il 2018

Riparte il Campania Express per il 2018

Campania Express

A partire da domenica 11 marzo tutti i giorni fino al 14 ottobre 2018, il Campania Express effettuerà 8 corse per Sorrento su vagoni dotati di aria condizionata, posti a sedere e possibilità di acquistare on-line i biglietti sul sito dell’EAV, l’Ente Autonomo Volturno.
Un collegamento veloce e confortevole che, in meno di 1 ora, al costo di soli 8 euro, dal centro della città di Napoli condurrà i visitatori direttamente nel cuore di alcune delle maggiori mete di attrazione turistico, ambientale e culturale della Regione: Sorrento, Pompei, Ercolano, Oplonti, Castellammare di Stabia (Funivia Faito) e Vico Equense.

Farmaco sospeso per gli animali

Farmaco sospeso per gli animali

Presso la farmacia La bottega dei farmaci a Napoli sarà possibile lasciare una quota per un pet.
L’antica tradizione partenopea del Caffè sospeso cambia volto: da oggi sarà infatti possibile lasciare presso La Bottega di farmaci di Chiaiano un Farmaco sospeso per gli amici animali.

Situata in via Marco Rocco di Torrepadula di fronte alla fermata della metropolitana Frullone, la nuova farmacia per animali dà la possibilità di acquistare un medicinale oppure un prodotto di parafarmacia e lasciare una quota per un cane, un gatto o un altro pet.
Le donazioni saranno destinate ai volontari animalisti la cui attività sia certificata affinché essi possano acquistare un medicinale per gli animali che ne hanno bisogno. Periodicamente sarà controllato il deposito lasciato dai donatori e i volontari saranno avvisati della possibilità di ritirare il farmaco desiderato. La farmacia sarà aperta in orario diurno.
La bottega dedicata ai farmaci per gli animali – inaugurata il 23 gennaio 2018 – conta già più di 40000 referenze per cani, gatti, criceti, volatili e pesci.
“Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” ha detto Mahatma Gandhi. In questo senso, l’iniziativa del “Farmaco sospeso” per animali rappresenta per la città di Napoli un grande passo di civiltà.

L’usanza del caffè sospeso
La tradizione voleva che a Napoli, quando una persona aveva qualcosa da festeggiare o era particolarmente contento, beveva un caffè e ne pagava anche un altro, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva permetterselo. Ogni tanto qualcuno si affacciava nel bar e chiedeva se c’era “un caffè sospeso” e lo consumava augurando una buona giornata al suo sconosciuto benefattore.

Ecampania.it

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Ecampania.it è il primo portale dedicato alla promozione turistica del territorio campano.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torre Annunziata (Napoli) numero 6 del 14 agosto 2014, edito dalla Società Medina. 

Direttore Responsabile
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Regione Campania

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Teniamoci per Mano Onlus

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SEDE LEGALE
P.tta P. Giannone,4 – 80141 Napoli
Orario d’ufficio: Lun-Ven dalle 10:00 alle 17:00
Tel: 081.445687

Per informazioni:
Ufficio Stampa “Teniamoci per Mano Onlus”
Annamaria Tortora
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Responsabile associazione
Eduardo Quinto
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Tel. 340 72 84 872

 

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