Fundraising per la Cultura: strategie e strumenti di sostenibilità

Fundraising per la Cultura: strategie e strumenti di sostenibilità

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Il Fundraising per la cultura è il tema centrale dell’incontro in programma martedì 15 maggio a Benevento dalle ore 10.30 presso il Museo del Sannio, promosso dalla Regione Campania – UOD 501201 Promozione e valorizzazione Musei e biblioteche e curato da Mediateur per la XIV edizione di Museinforma, con il patrocinio della Provincia di Benevento.

La giornata sarà interamente dedicata al principio della “sostenibilità” economica e sociale della cultura, argomento quantomai attuale per amministrazioni pubbliche, musei, biblioteche e istituzioni in genere, alle prese con una fase di sostanziale riduzione dei canali di finanziamento ordinari e soprattutto dall’affermarsi di nuovi approcci gestionali e organizzativi per l’intero settore.
I professionisti e gli esperti chiamati ad intervenire sono Marianella Pucci di Mediateur, Carolina Botti di ALES Spa – Direttore Referente Art Bonus per il Mibact, Massimo Coen Cagli, direttore della Scuola di Fundraising di Roma e Luciano de Venezia, progettista culturale.
Nelle loro relazioni affronteranno argomenti come il rapporto con il territorio e la ricerca di partnership, l’Art Bonus e le sponsorizzazioni, il crowdfunding e la comunicazione: strategie, azioni e strumenti di fundraising indispensabili per qualsiasi istituzione operi in ambito culturale, sempre più chiamata a creare condizioni di investimento, sensibilizzazione e partecipazione alla gestione del patrimonio.
La giornata formativa si rivolge ad amministratori e manager pubblici, ai direttori e al personale di musei e biblioteche, alle imprese private interessate a sostenere progetti in ambito culturale e prevede una sessione teorica al mattino e una pratica–laboratoriale al pomeriggio. Info e iscrizioni su: www.museinforma.it

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

– Mattina
• ore 10.30
Registrazione partecipanti
Welcome coffee e breve visita al Museo del Sannio – Chiostro di Santa Sofia / Sito Unesco
• ore 11.00 | Saluti
Anita Florio
Regione Campania – Dirigente UOD 501201 – Promozione e valorizzazione Musei e Biblioteche

• ore 11.15 | Interventi
Marianella Pucci
Mediateur / Museinforma
“Sostenibilità sociale ed economica dei luoghi di cultura. Esperienze in Italia e in Campania”
Carolina Botti
ALES Spa
Direttore Referente Art Bonus per il Mibact
“L’Art Bonus come sostegno al mecenatismo in favore del patrimonio culturale”

Massimo Coen Cagli
Direttore Scuola di Fundraising
“Il fundraising per la cultura: dalla teoria alla pratica”

Luciano de Venezia
Progettista culturale / Marketing & communication manager
“La comunicazione come leva strategica per il fundraising culturale”
• ore 13.30 | Pausa lavori

– Pomeriggio
• ore 14.30 – 17.00
Laboratorio pratico sul Fundraising per la cultura
a cura di Massimo Coen Cagli

 

Chi siamo

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Chi Siamo InSalute.club SeguiSegui “Quando c’è la salute, c’è tutto!”, recita un vecchio adagio. Ma al giorno d’oggi, come si fa a prendersi cura della salute? I dottori consigliano controlli periodici, una buona alimentazione, l’eliminazione di vizi dannosi.Noi,...
Quattrozampeinfiera: torna a Napoli la due giorni pet friendly più famosa d’Italia

Quattrozampeinfiera: torna a Napoli la due giorni pet friendly più famosa d’Italia

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Cani gatti tra gare di agility, concorsi di bellezza e dimostrazioni affascinati come il “Trofeo Nazionale Macerie Indoor” che simula il lavoro dei cani salvataggio. E poi imparare, grazie alla presenza di molti esperti, il rapporto speciale con il nostro amico a quattro zampe e tanto shopping per scoprire i prodotti pet di ultima tendenza.
Tutto questo si svolgerà a Napoli sabato 26 e domenica 27 maggio nei Padiglioni 4, 5 e 6 della Mostra d’Oltremare per la V edizione partenopea di Quattrozampeinfiera, la più importante manifestazione del settore pet in Italia.
Non è la solita fiera con le esibizioni di Fido e Fuffi in passerella, ma un mix di animal-cultura a 360 gradi in cui si possono conoscere le novità del settore in fatto di alimentazione e di accessori ma anche saperne di più sul rapporto speciale con quello che fa parte a tutti gli effetti della propria famiglia, individuare il comportamento più giusto da avere in ogni situazione.
Sarà possibile cimentarsi gratuitamente con i propri cani in tante attività sportive a misura di quattrozampe: DiscDog, l’AquaDog, a Socializzazione, l’Attivazione mentale, la DogAgility, il cani Cross, il Dog Scooter e la RallyObedience.

Per festeggiare gli amici a 4 zampe che dedicano la loro vita al soccorso degli umani si disputerà per la prima volta a Napoli, una sfida tra tutte le associazioni italiane. La prima edizione del “Trofeo Nazionale Macerie Indoor” nata con il supporto di CSEN Soccorso, ha duplice obiettivo: da un lato, mostrare per la prima volta in Italia al grande pubblico le eroiche e coraggiose attività svolte dai soccorritori e dai loro fedeli compagni a quattro zampe, dall’altro regalare loro la possibilità di celebrare le loro encomiabili azioni.
Tra le altre novità, il primo Trofeo Sportivo Quattrozampeinfiera, nel quale si sfideranno i binomi più dinamici nelle diverse attività sportive coma la Dog Agility, lo Splash dog e l’Agility in acqua. Entrambi gli appuntamenti sono promossi da Trainer da anni impegnata nel campo della cinofilia con finalità sociali e con un evento annuale. All’interno del Dogs World by Farmina, si terranno interessanti appuntamenti per la presentazione delle razze canine.
Non solo cani ma anche gatti. Nel Felis World, grazie alla collaborazione con la Sezione ANFI Campania, presenzieranno razze provenienti da tutta Italia ed Europa. Un’opportunità per osservare da vicino il misterioso mondo dei gatti, con i suoi mille colori, sfumature e particolarità e scoprire quanto sia magico!
Imperdibili saranno gli spettacoli che si alterneranno sul Dog Carpet Show come le performance del campione del mondo di disc dog Adrian Stoica che grazie ad Innovet, stupirà il pubblico con il suo show effetto WOW!

Alla due giorni romana seguiranno altre 2 tappe: Milano il 13 e 14 ottobre e Padova il 10 e 11 novembre. Quattrozampeinfiera è organizzato da 6 anni dalla società Tema Fiere e pensato per essere a misura di cani e gatti. L’unica manifestazione al quale si può partecipare col proprio amico fidato.

LE COMPETIZIONI 

TROFEO QUATTROZAMPEINFIERA by TRAINER
Tra le novità, il primo Trofeo Quattrozampeinfiera, nel quale si sfideranno i binomi più dinamici nelle diverse attività sportive, come la DogAgility, lo Splash Dog e il Free Style in acqua. Entrambi gli appuntamenti sono promossi da Trainer, da anni impegnata nel campo della cinofilia con finalità sociali e con un evento annuale.

TROFEO RICERCA SU MACERIE by TRAINER
Per la prima volta in Italia, all’interno della manifestazione si svolgerà la gara-simulazione di salvataggio indoor tra le macerie organizzata da CSEN Soccorso e Trainer, per festeggiare gli amici a 4 zampe che dedicano la loro vita al soccorso degli umani, si disputerà una sfida tra tutte le associazioni italiane. Una gara che in realtà vuole raccontare al grande pubblico come i cani operano quotidianamente a fianco della Protezione Civile in diverse attività di soccorso, al termine della gara gli stessi visitatori potranno testare l’abilità del proprio cane e nella ricerca tra le macerie per vivere Un giorno da Eroi.

DOGGY SHOW by SOLARO H
Per tutti coloro che non possiedono un cane di razza, ma splendidi cani fantasia o senza pedigree, una sfilata ad hoc sia sabato che domenica li attende per vincere tanti prodotti in omaggio by SOLARO H.

#UNSELFIEPERQZF
Come in ogni edizione, si ripropone l’attività più richiesta sui social della manifestazione: il selfie che ottiene più like, verrà premiato in fiera con simpatici omaggi e riportato su facebook e instagram di

L’ingresso alla fiera per tutte e quattro le tappe è a pagamento. Prevendita on line 8,50 euro e scaricando il Buono Sconto dal sito www.quattrozampeinfiera.it 8 euro. Prezzo intero 11 euro. Ingresso gratuito per i bambini 0-10 anni, cani e gatti.
Per informazioni
e-mail: [email protected]
Telefono: 0362/ 1632092
www.quattrozampeinfiera.it

Fatelo meno, fatelo meglio, fatelo dal veterinario

Fatelo meno, fatelo meglio, fatelo dal veterinario

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Un italiano su due non si rivolge al Medico Veterinario per la cura del proprio pet, preferendo informarsi su canali differenti. Il 48% dei proprietari di pet si affida a canali diversi dal veterinario per reperire informazioni sulla prevenzione e il 64% non verifica le informazioni con il veterinario stesso. Meno della metà (il 46%) sa che il veterinario svolge un compito importante per proteggere sia l’animale che la famiglia.
MSD Animal Health, azienda multinazionale leader nella tutela della salute animale, lancia una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Fatelo meno, Fatelo meglio, Fatelo dal veterinario”, patrocinata da ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) ed ESCCAP (European Scientific Council Companion Animal Parasites), con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità di una corretta prevenzione parassitaria negli animali da compagnia, da effettuare secondo il consiglio del veterinario.

La prevenzione è un fatto culturale. Agire prima che si manifesti il danno non fa parte del nostro bagaglio culturale, siamo ancora un Paese che aspetta l’emergenza. Questo si verifica perché la prevenzione lavora sull’invisibile e non gratifica come l’intervento ex-post. Chiaramente è un errore di impostazione culturale, difficile da contrastare, perché guarire una malattia è un gesto misurabile, evidente, che gratifica il proprietario molto di più di un comportamento che quella malattia la evita, percepito come privo di risultato. Il ruolo del veterinario in questo contesto è fondamentale, in quanto è il punto di riferimento per informarsi ed essere accompagnati e guidati nelle scelte di salute e prevenzione”, afferma Marco Melosi, Presidente ANMVI”

Ma come si comportano i proprietari di piccoli animali? Da una ricerca Doxapharma emerge che in Italia solo un proprietario su due ritiene che il veterinario abbia un ruolo fondamentale per la salute del proprio animale, meno della metà (il 46%) sa che il veterinario svolge un compito importante per proteggere sia l’animale che la famiglia. Inoltre ancora il 48% dei proprietari di pet si affida a canali diversi dal veterinario per reperire informazioni sulla prevenzione parassitaria del proprio animale da compagnia e, di questi, il 64% non verifica le informazioni con il veterinario stesso.
“Stiamo assistendo ad un fenomeno molto interessante: l’aumento di animali da compagnia tra i giovani proprietari, single, coppie o neo-genitori. Il proprietario del pet sta diventando sempre più informato e più desideroso di acquisire informazioni dirette. La vera sfida sta qui: confrontarsi con il proprietario sulle fonti di informazione, non reprimere la sua curiosità, fare il possibile per incoraggiarlo ad un’ analisi critica dei contenuti insieme al Medico Veterinario” , aggiunge Melosi.

“Siamo entusiasti di questo progetto – afferma Paolo Sani di MSD Animal Health – MSD Animal Health desidera veicolare una campagna di sensibilizzazione diretta al pubblico con un linguaggio semplice, di forte impatto, che susciti attenzione e sia memorabile per stimolare un cambio di comportamento. In questo modo la nostra azienda contribuisce a tutelare la salute degli animali, delle persone, e quindi dell’intero ecosistema, perché la salute è un bene di tutti che deve essere difeso responsabilmente”.

Tutte le info su www.fatelomenofatelomeglio.it

Regione Campania: il difensore civico diventa garante della salute

Regione Campania: il difensore civico diventa garante della salute

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“C’è una legge del Consiglio regionale che ha rafforzato la direttiva nazionale sui difensori civici, ho voluto che si andasse in questa direzione perché avere una persona terza rispetto al commissario per la sanità e a chi gestisce la sanità è un elemento di sicurezza che diamo ai cittadini”. Così Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, parlando delle nuove funzioni in materia di sanità del difensore civico della Campania, che sarà anche garante della salute. “Come vicepresidente dei Consigli regionali d’Italia – ha ricordato D’Amelio – ne ho già discusso al tavolo nazionale, alcune Regioni sono già partite. Ho voluto che si andasse in questa direzione, potranno essere sottoposte al difensore civico problematiche che riguardano il funzionamento distorto delle strutture, contenziosi, e il difensore civico può assumere su di sé l’onere di risolvere contenziosi che si verificano tra utenti e strutture sanitarie, all’interno delle stesse strutture sanitarie, ed essere la sentinella sul territorio dei diritti di chi usa le strutture per la salute”. Secondo D’Amelio “è un messaggio molto importante che abbiamo dato e la Regione ha voluto legiferare rafforzando il ruolo di difensore civico in questa direzione”.

 

Il seminario interattivo gratuito dell’associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

Il seminario interattivo gratuito dell’associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

logodsaokGiovedì 10 maggio 2018 dalle ore 15:00 alle 16.30 presso l’Aula Magna del Liceo Classico “A. Pansini” sede succursale via Arno,5/via Sangrio,18 – Napoli, si terrà il seminario gratuito “Question Time D.S.A.: Domande – Risposte – Proposte”. Una nuova formula di seminario interattivo progettato dall’Associazione “D.S.A.-Dislessia, un limite da superare” in collaborazione con il dott. Andrea Di Somma e la dott.ssa Maria Cristina Veneroso. L’ intento è quello di rispondere alle diverse realtà che ogni scuola vive, fornire risposte mirate e sciogliere dubbi legati ai D.S.A., quali: traduzione in termini didattici del profilo funzionale neuropsicologico – aspetti mnestici ed attentivi e ricadute sull’apprendimento – PDP: strumenti compensativi e misure dispensative – normative vigenti.

 

Si potranno porre quesiti da inviare all’indizzo e-mail [email protected]. Iscrizione obbligatoria: [email protected]
Si rilascerà attestato di partecipazione a chi ne farà richiesta.

Stabilimento di produzione e confezionamento: scatta l’obbligo in etichetta

Stabilimento di produzione e confezionamento: scatta l’obbligo in etichetta

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che a partire dal 5 aprile 2018 scatta l’obbligo di indicare in etichetta la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento degli alimenti, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 145/2017.
Tale indicazione si aggiunge a quelle obbligatoriamente previste dal regolamento europeo (denominazione, ingredienti, presenza di allergeni, quantità, scadenza, nome del responsabile delle informazioni, paese di origine, istruzioni per l’uso, titolo alcolometrico e dichiarazione nutrizionale). Gli operatori dovranno, pertanto, indicare la località e l’indirizzo dello stabilimento (o solo la località se questa consente l’immediata identificazione dello stabilimento) di produzione o di confezionamento, se l’alimento è confezionato in uno stabilimento diverso da quello dove è stato prodotto.
L’obbligo riguarda gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano. In questo modo vengono garantite una corretta e completa informazione ai consumatori, una migliore e immediata rintracciabilità degli alimenti da parte degli organi di controllo e, di conseguenza, una più efficace tutela della salute.
“Il nostro impegno si rivolge alla tutela del consumatore – afferma il Vice Ministro Andrea Olivero – assicurando un’informazione piena che consenta di poter scegliere la qualità che si desidera. Sono certo che le nostre imprese agroalimentari sapranno cogliere appieno questa opportunità, andando incontro alle esigenze di un consumatore sempre più attento”.
In caso di mancato rispetto dell’obbligo, l’operatore che non indicherà in etichetta lo stabilimento di produzione o di confezionamento sarà sottoposto a una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 2.000 euro a 15.000 euro. Sono previste sanzioni dello stesso importo anche per il caso in cui l’impresa che disponga di più stabilimenti non evidenzi quello effettivo mediante punzonatura o altro segno e sanzioni da 1.000 euro a 8.000 euro se non vengono rispettate le modalità di presentazione.
La legge di delega affida la competenza per il controllo del rispetto della norma e l’applicazione delle eventuali sanzioni all’Ispettorato repressione frodi.

Napoli Teatro Festival 2018: aperte le selezioni per i laboratori gratuiti

Napoli Teatro Festival 2018: aperte le selezioni per i laboratori gratuiti

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Il Napoli Teatro Festival Italia apre le selezioni per la sezione dedicata alla formazione. Pubblicati sul sito ufficiale della manifestazione (www.napoliteatrofestival.it), i differenti bandi consentiranno a circa 600 attori (under 35) di scegliere i propri argomenti, e i propri Maestri, e partecipare gratuitamente alle sessioni di studio indicate in 14 proposte di laboratorio sulle arti sceniche.
I corsi saranno attivi durante tutta la programmazione della undicesima edizione, dall’8 giugno al 10 luglio, del Festival diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, organismo in house della Regione Campania presieduto da Luigi Grispello.

“Uno spazio particolarmente significativo – sottolinea il direttore artistico Ruggero Cappuccio – che, parallelamente ad una ricchissima selezione di spettacoli, è sintesi ed espressione di uno dei nodi centrali del Festival ovvero l’incontro tra i Maestri e i giovani talenti uniti in un percorso di conoscenza e di vitale trasmissione dei saperi”. Gli aspiranti allievi potranno scegliere di confrontarsi sui tanti temi proposti da Eimuntas Nekrosius e Tomi Janežič (che rinnovano per il secondo anno consecutivo la loro presenza a Napoli) e da Ben Duke, Gilles Coullet, Eugenio Barba (insieme a Lorenzo Gleijeses e Julia Varley), Annabelle Chambon e Cédric Charron (del Teaching Group di Jan Fabre), Punta Corsara (con Emanuele Valenti, Marina Dammacco e Gianni Vastarella), Gabriella Salvaterra per il Teatro de los Sentidos, Michele Monetta, Peppe Lanzetta, Stefania Rinaldi, Davide Iodice, Loredana Putignani, Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì.

Molti i percorsi praticabili, tra lo studio sulle installazioni sensoriali, quello sulla luce, oppure sulla musica, la poesia, la fotografia, lo storytelling che pongono al centro della ricerca il proprio ruolo nello sviluppo del lavoro attoriale e del processo drammaturgico.

 

Un caffè al museo: conversazioni artistiche a Benevento

Un caffè al museo: conversazioni artistiche a Benevento

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Un caffè al museo” è il nome del ciclo di incontri pomeridiani ospitati all’interno del Museo del Sannio nei prossimi mesi, dedicati all’arte e alle sue contaminazione con i linguaggi visivi moderni.
Una nuova iniziativa, curata da Mediateur, concessionaria dei servizi per la Provincia di Benevento, durante la quale studiosi, artisti e professionisti del settore racconteranno il mondo dell’arte contemporanea, della fotografia, del cinema e del fumetto attraverso conversazioni volutamente informali ma sicuramente piacevoli, ognuna delle quali accompagnata da un ottimo caffè.

Sei gli appuntamenti in programma, a cadenza quindicinale, a partire da giovedì 19 aprile fino a giovedì 28 giugno, dalle ore 16.30 presso l’Infopoint/bookshop del Museo del Sannio in Piazza Matteotti, tutti con ingresso gratuito.
Si comincia il 19 aprile con “Tutta colpa di Duchamp. Quando l’arte diventò contemporanea”, a cura della storica dell’arte Fabiana Peluso. Giovedì 3 maggio sarà la volta di “Autori o fruitori? Sperimentazioni artistiche e contaminazioni” con l’architetto e illustratore Filippo Mastrocinque. Si prosegue il 17 maggio, sempre alle 16.30, con i “Discorsi sulla Fotografia Contemporanea” di Angelo Orsillo, direttore dell’Accademia di Fotografia “Julia Margaret Cameron” di Benevento. Appuntamento speciale giovedì 31 maggio, con la presentazione di “Marathon“, adattamento a fumetti del libro di Andrea Frediani, durante la quale interverranno Lucio Perrimezzi (sceneggiatore) e Massimiliano Veltri (disegnatore) moderati da Leonardo Cantone, con un’estemporanea finale curata da Stregomics Fumetteria di Benevento. Giovedì 14 giugno il quinto incontro avrà come titolo: “Liberty – Quando il genio incontra la voluttà” e sarà tenuto dallo storico dell’arte Luigi Mauta. Infine, il sesto e ultimo appuntamento è in programma il 28 giugno con “Il sangue delle immagini: i nuovi linguaggi del cinema e della poesia”, esperimento poetico di riscrittura delle immagini con Chiara Rigioni di Kinetta Spazio Labus.

“Un caffè al museo” è un’altra delle numerose attività che negli ultimi mesi vedono il più importante polo culturale della provincia di Benevento finalmente trasformato in luogo “vivo” e “attivo”, aperto al territorio e protagonista di un’offerta culturale che guarda a diversi tipi di pubblico.

Il ciclo di incontri promossi da Mediateur, sono realizzati grazie alla disponibilità e alla collaborazione di tutti gli ospiti coinvolti, che hanno accettato l’invito a trasformare il rito del caffè in una piacevole occasione di condivisione e socializzazione per tutta la città, in nome dell’arte, della cultura e della bellezza.

Un labrador in corsia: a Napoli la pet therapy aiuta i pazienti in emodialisi

Un labrador in corsia: a Napoli la pet therapy aiuta i pazienti in emodialisi

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I pazienti napoletani costretti all’emodialisi potranno contare su un nuovo amico: Pongo, un labrador di 8 anni, che terrà loro compagnia durante i trattamenti. Per la prima volta in Italia, infatti, grazie al dipartimento di veterinaria dell’Università Federico II di Napoli la pet therapy viene applicata anche in questo ambito. Si tratta dei primi periodi di una sperimentazione, eppure sono già stati riscontrati i primi risvolti positivi della presenza di Pongo tra le corsie del centro di emodialisi Kidney, non solo nella sfera umorale, ma anche nei parametri medici. Di solito, infatti, la pressione arteriosa di chi si trovi a compiere questa terapia è soggetta ad abbassamenti repentini, mentre è stato osservato che nelle persone che sono entrate a contatto con questo affettuoso esemplare canino rimane a livelli stabili. Pongo è impiegato in servizi di pet therapy da diverso tempo e si è integrato benissimo, sia con il personale che con i pazienti, in poco tempo.

 

Geologi, agronomi e chimici insieme per un patrimonio inestimabile: l’acqua

Geologi, agronomi e chimici insieme per un patrimonio inestimabile: l’acqua

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Geologi, chimici e agronomi insieme per una causa comune: l’acqua, un patrimonio inestimabile da salvaguardare. Dallo spreco all’inquinamento, dai fiumi alle falde sotterranee, gli esperti del settore si sono riuniti in uno short course giovedì 12 aprile al RenaissanceNaples Hotel Mediterraneo. Un convegno che va ad inserirsi in una rete di informazione necessaria, vista la critica situazione della rete idrica a Napoli. Infatti, proprio in questi giorni i residenti di varie zone della città hanno vissuti diversi disagi causati da crolli e frane. Ieri notte, in via Pigna, una parte del manto stradale è sprofondata a causa della rottura di una conduttura idrica. “Più che di ‘frana’ io parlerei di ‘sprofondamento’ della sede stradale – ha commentato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – le cause sono da ricercare nella presenza di cavità sotterranee artificiali e nelle perdite della rete idrica e fognaria. I rimedi preventivi possono essere rappresentati da una continua manutenzione della rete idrica e, soprattutto, fognaria, accompagnata dal censimento di tutte le cavità sotterranee. L’effetto dannoso delle perdite fognarie viene amplificato dalla presenza di cavità sotterranee nei paraggi”.

Nel corso del convegno gli esperti hanno discusso anche di altre questioni. “La complessità della natura geologica e geotettonica della Campania, che favorisce l’instaurarsi di ambienti idrogeologici capaci di ospitare tra le più importanti e pregiate risorse idriche d’Europa – ha spiegato il geologo Massimiliano Imperato, Direttore del Centro Europeo di Ricerca Acque Minerali – la quantità delle acque, la loro qualità e la diversificazione delle facies idrogeochimiche fanno senz’altro ascrivere il territorio regionale tra i siti di maggior interesse per risorse idriche di elevato pregio ambientale. In particolare, le acque termo-minerali sono ‘custodite’ in giacimenti sotterranei naturalmente protetti e sono apprezzate sia per la purezza all’origine, che per le proprietà terapeutiche ormai acclarate da studi e ricerche a carattere nazionale ed internazionale”. “Gli addetti ai lavori – ha aggiunto Imperato – devono essere i primi attori, i protagonisti e promotori della tutela di questo grande patrimonio per la conservazione alle generazioni future”.

Anche le imprese che esercitano in questo settore devono fare la propria parte. In questo senso, è stato importante l’intervento di Giuseppe Cerbone, Direttore Generale di Ferrarelle S.p.A., che ha illustrato il percorso fatto negli ultimi dieci anni per affermare la propria identità di azienda eco-sostenibile. Dal momento che l’acqua minerale è una delle bevande più utilizzate dagli italiani, una forte preoccupazione riguarda lo smaltimento della plastica. Cerbone ha, quindi, deciso che attraverso la sua azienda, riciclerà direttamente le bottiglie, sia proprie che di altri produttori, in modo da diventare un “creditore ecologico”, in grado di compensare non solo il proprio impatto ambientale, ma di andare ben oltre. “Il problema in questi ultimi mesi è diventato ancora più di attualità – ha dichiarato ancora Cerbone – perfino l’Unione Europea si è espressa per scoraggiare queste pratiche che sono di forte impatto per l’ambiente. Secondo noi, la risposta migliore non è quella di eliminare la plastica ma generare un circuito virtuoso in cui sia possibile limitare l’impatto sull’ambiente. In questo senso, è necessario il riciclo. Noi lo abbiamo fatto direttamente per lanciare un segnale forte e colmare delle lacune”.

Ma questo non basta, è necessario anche definire come si orienta la legge in materia di inquinamento delle falde acquifere. L’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Napoli, ha riflettuto su problematiche tecniche che stanno determinando i numerosissimi sequestri da parte della Procura di Napoli. “Il comparto agricolo negli ultimi tempi – ha spiegato il presidente Pasquale Crispino – sta incontrando un grande freno, non legato alle ordinarie dinamiche economiche di mercato, ma ad un allarmismo mediatico oltre ogni immaginazione che nei fatti sta massacrando un territorio oltre ogni più tollerabile verità. Un comparto, che negli ultimi anni, mentre la crisi attanagliava i vari settori economici, si è riappropriato di spazi e importanza, creando anche nuova occupazione giovanile”. Per Crispino “è basilare fare chiarezza su una serie di vuoti legislativi riguardanti le acque irrigue e la qualità dei terreni per uso agricolo, che al momento non sono normati”.

“Calare norme di natura ambientale – spiega il Presidente – qual è il D.Lgs. 152/2006 al comparto agricolo (sistema produttivo e non naturale), senza un’attenta analisi dei parametri e limiti dettati dalla norma, crea confusione e allarmismo mediatico infondato con gravi ripercussioni d’immagine all’intera Regione Campania”. In una recente pubblicazione, l’Istat ha ribadito l’importanza strategica delle risorse idriche sotterranee su scala nazionale. “Il lavoro segnala che l’84% del prelievo nazionale di acqua per uso potabile deriva da acque sotterranee – ha dichiarato Marco Masetti, Coordinatore sezione di Idrogeologia della Società Geologica Italiana e membro dell’Associazione internazionale di idrogeologia Italia – di cui il 48,0% attraverso prelievi da pozzo ed il 36,3% dalla captazione di sorgenti. Peraltro, va considerato che, pur essendo maggiormente protette rispetto alle acque superficiali, grazie all’azione di “filtro” che suolo e sottosuolo esercitano sugli inquinanti provenienti dalla superficie, anche le acque sotterranee sono spesso raggiunte dalle diverse fonti di inquinamento connesse alle attività antropiche. Lo stesso rapporto ISTAT segnala infatti come circa un terzo dell’acqua prelevata, per un totale annuo di 3,1 miliardi di metri cubi, necessita di un trattamento di potabilizzazione prima di essere distribuita all’interno delle reti acquedottistiche. Molto spesso si nota che le direttive di legge, sviluppate per affrontare i problemi della protezione delle captazioni attraverso soluzioni semplici che dovevano essere temporanee, hanno visto diventare queste soluzioni come “definitive”.

Il 22 marzo scorso è stata celebrata la giornata mondiale dell’acqua 2018. “La giornata mondiale ed il tema affrontato hanno consentito di non dimenticarci che l’acqua è un bene indispensabile per la vita umana e che bisogna diffondere maggiormente la cultura del risparmio idrico – ha affermato Biagio Naviglio, presidente dell’Ordine dei Chimici della Campania – la chimica gioca un ruolo fondamentale per la protezione dell’acqua non solo per i trattamenti depurativi ma anche per il monitoraggio dei contaminanti classici e quelli emergenti. Noi Chimici riteniamo molto utile la collaborazione con professionisti di altre discipline scientifiche e tecniche come quella evidenziata nel programma del convegno organizzato dai tre Ordini professionali (Agronomi, Chimici e Geologi)”.

Ricerca scientifica e gestione ambientale dei rifiuti: il convegno a Caserta

Ricerca scientifica e gestione ambientale dei rifiuti: il convegno a Caserta

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Ai nastri di partenza il IV Convegno Nazionale ANGAM – presieduta dal Dott. Antonio Borbone – dal titolo: “Il contributo della ricerca scientifica e tecnologica alla gestione ambientale dei rifiuti – Green Technology Report 2018”. L’evento è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali e sarà l’occasione per organizzare la seconda Edizione del Premio “Azienda Green 2018”. Al dibattito, è prevista la partecipazione del Dott. Gennaro Santamaria (Capo della Segreteria del Ministro dell’Ambiente); del Dott. Eugenio Onori (Presidente Albo Nazionale Gestori Ambientali – Ministero dell’Ambiente); dell’Ing. Umberto Di Matteo (Docente Dipartimento di Ingegneria della Sostenibilità Ambientale dell’Università G. Marconi di Roma – Presidente ISES Italia); del Dott. Antonio Jr Ruggiero (Giornalista specializzato nei settori energia e ambiente – Gruppo Italia Energia); dell’Avv. Raimondo Orsini (Direttore Generale Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile) e della Dott.ssa Maria Rosaria Carifano (Presidente dell’Associazione Culturale Iride).

Nel corso dell’iniziativa sarà presentata una ricerca di settore, realizzata con la collaborazione dell’Università di Roma, che metterà in evidenza quanto il sistema italiano della ricerca scientifica pubblica e privata sia in grado di produrre sul tema ambientale dei rifiuti rispetto agli altri Paesi del mondo. In questo modo sarà possibile, attraverso il “Green Technology Report 2018 (GTR): Rapporto sulla produzione scientifica in tema di Ambiente e Rifiuti” chiarire i ritardi e le eccellenze del Sistema Italia, sottolineando quanto l’innovazione tecnologica e scientifica favorisca l’evoluzione del ciclo ambientale verso un modello sempre più sostenibile dal punto di vista economico e climatico.

Grazie alla presenza di esperti e rappresentanti delle istituzioni si forniranno alcuni dati per una riflessione sul contesto operandi di riferimento e sulle sfide future.

A tutti gli iscritti sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione.
0823 1890544 – 338 9135105 – www.angam.it – [email protected]

Autismo: il convegno del Cif per accogliere e informare

Autismo: il convegno del Cif per accogliere e informare

locandina-cifIl 23 aprile alle ore 16.00 presso il Centro Sociale “Maria Teresa Di Calcutta” di Aiello Del Sabato (Av), si terrà il convegno: “Autismo tra stereotipi, diagnosi, trattamento, vita familiare e sociale”, organizzato dalla locale sezione del Centro Italiano Femminile.

L’iniziativa nasce dall’idea di sensibilizzare l’intera comunità al fenomeno crescente, che interroga tutti gli ambiti e i settori sociali e istituzionali ad ogni livello.

L’obiettivo specifico è quello di coinvolgere e “accogliere” le famiglie, nella consapevolezza di un quadro più complesso e non isolato.

“Abbattere lo stigma e la stereotipia sono traguardi paralleli, che ci impegniamo a sconfiggere”, dichiarano dal Cif.
Numerosi saranno gli interventi di esperti del settore e rappresentanti istituzionali.

Solo per i partecipanti all’evento ci sarà la possibilità di seguire il corso in FAD
La Comunicazione Aumentativa Alternativa” da 18 crediti ECM
al costo di € 20,00 (anziché € 23,00).
Per info e prenotazioni: – cell.:3356534261
https://www.facebook.com/cifaiellodelsabato/

Le strade della Mozzarella 2018

Le strade della Mozzarella 2018

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Le Strade Della Mozzarella 2018″, il congresso internazionale di cucina d’autore di scena mercoledì 23 e giovedì 24 maggio 2018 presso il Savoy Beach Hotel di Paestum, vedrà, come consuetudine, una grande carrellata di star della gastronomia italiana e mondiale e, soprattutto per gli addetti ai lavori, sarà un’enorme opportunità di confronto e dialogo su quello che è il tema della undicesima edizione: “eat well and stay well”.

Saranno oltre 50 gli chef chiamati in causa nei momenti congressuali e un centinaio quelli impegnati nelle attività collaterali: esponenti, affermati o emergenti, di spicco della gastronomia nazionale. Con loro. un parterre de rois internazionale composto da nomi di grande calibro.Tra i Paesi rappresentati, con movimenti gastronomici in ascesa e decisamente interessanti, la Turchia, la Russia e la Thailandia. Poi Usa, Germania, Svezia, Austria, Portogallo, Francia, Spagna, Slovenia. Previsto, ovviamente, uno spazio dedicato alla pizza, icona del Made in Italy: presenti i primi cinque classificati di 50 top pizza, ai quali si aggiungeranno due relatori dagli Stati Uniti.

Accanto alle due sale principali, ci saranno, come di consueto, ampi spazi dedicati ai prodotti di eccellenza della Penisola. Tra questi, all’interno del Taste Club, i cosiddetti Atelier, dove, con l’ausilio di decine di importanti figure della ristorazione, si svolgeranno focus specifici su pasta secca e pasta fresca, pomodoro, formaggi, olio, aceto, birra e caffè. In primo piano, inoltre, il mondo vegetale. Ruolo di rilievo, come sempre, spetta infine alla Mozzarella di Bufala Campana DOP, simbolo dell’agroalimentare del Sud Italia e “musa ispiratrice” della manifestazione.

“Al centro del dibattito – sottolineano Barbara Guerra e Albert Sapere, ideatori e curatori di LSDM – ci sarà il tema Eat well and stay well. I relatori dovranno quindi attualizzare gli studi sulla Dieta Mediterranea fatti nel dopoguerra, proprio in Cilento, dal fisiatra americano Ancel Keys. Come indicato nel nostro Manifesto, il cuoco moderno deve dimostrare un’elevata sensibilità alimentare e ambientale, sapendo conciliare il gusto con il benessere e la sostenibilità. Tecnica e conoscenza dunque al servizio delle esigenze del mondo attuale, anche alla luce della mediaticità e del ruolo sociale che riveste ormai la figura dello chef. Ciò ci sembra inoltre perfettamente in linea con la proclamazione, fatta dalle istituzioni, del 2018 Anno nazionale del cibo italiano”.

Orto Botanico Napoli

Orto Botanico Napoli

Università degli studi di Napoli

Fondato il 28 dicembre 1807 con decreto di Giuseppe Bonaparte, l’orto botanico fu costruito su alcuni terreni precedentemente appartenuti ai Religiosi di Santa Maria della Pace e all’Ospedale della Cava. In realtà il progetto fu inizialmente avallato dal re Ferdinando IV, ma la Rivoluzione Napoletana del 1799 ne rese impossibile la realizzazione.

Il progetto venne portato avanti da due architetti. Il primo, Giuliano de Fazio, è autore della facciata monumentale e del viale a essa perpendicolare, della stufa temperata, e del viale che porta al Castello. La parte inferiore è invece opera di Gaspare Maria Paoletti.
Busto di Michele Tenore all’interno dell’orto

Il primo direttore dell’Orto, che aprì i battenti nel 1811, fu Michele Tenore (nominato l’anno precedente). Tenore si occupò sia dell’attività scientifica, che delle relazioni esterne. Per quel che riguarda la prima, grande importanza fu data alla ricerca e alla didattica. Furono messe a coltivazione molte specie di uso e interesse in campo medico, ma anche piante esotiche. Le seconde furono portate avanti presso le maggiori istituzioni botaniche d’Europa. Alla fine della sua esperienza come direttore della struttura, nel 1860, le specie coltivate giunsero quasi a toccare il numero di 9000.

Guglielmo Gasparrini, entrato in carica nel 1861, proseguì nel miglioramento dell’Orto, risistemando alcune aree che versavano in cattive condizioni e creando un’area destinata ad accogliere piante alpine. Durante la sua gestione fu costruita anche una nuova serra riscaldata (che andava a sostituire la precedente, costruita nel 1818, detta Stufa calda). Egli diede molta importanza anche al Museo botanico.

Nel 1868, due anni dopo la morte di Gasparrini, gli subentrò Vincenzo de Cesati, in carica fino all’anno della sua morte, il 1883. A succedergli fu Giuseppe Antonio Pasquale, che era già stato direttore ad interim dopo il 1866. Rimase in carica per dieci anni e il suo successore, Federico Delpino, ebbe molte difficoltà a mantenere intatto il prestigio dell’Orto. Infatti, il suo mandato (1893 – 1905), fu caratterizzato da notevoli difficoltà economiche.
Visuale dell’orto con busto di Domenico Cirillo

Il rilancio doveva essere, quindi, l’obiettivo di Fridiano Cavara, succedutogli nel 1906. Non solo restaurò alcune strutture e aumentò l’entità delle collezioni, ma, soprattutto, istituì la Stazione sperimentale per le piante officinali (oggi Sezione, inizialmente non facente parte della struttura in senso istituzionale, aggregata ad esso solo negli anni settanta) e diede il via alla costruzione di una struttura destinata a diventare la nuova sede dell’Istituto. Nel 1930 fu sostituito da Biagio Longo, che ne continuò l’opera di riqualificazione. Sotto la sua direzione, sede dell’Istituto divenne la struttura voluta da Cavara. Nel 1940 vi fu un appuntamento importante, cioè una riunione della Società Botanica Italiana alla Mostra d’Oltremare.

Devastazioni dovute ai bombardamenti, sottrazione di ferro per uso militare, l’arrivo di parte della popolazione in fuga e la decisione di mettere a coltura porzioni dell’Orto per coltivare beni di prima necessità, la conversione di alcune aree della struttura a scopi militari: queste furono le conseguenze della Seconda guerra mondiale sulla vita dell’Orto botanico di Napoli. Giuseppe Catalano, successore di Longo, fu il primo direttore nominato nel secondo dopoguerra. L’incarico, affidatogli nel 1948, si incentrava in particolar modo sulla ristrutturazione dell’Orto, accompagnata ad un arricchimento per quel che riguarda gli strumenti a disposizione dei botanici e dalla trasformazione della “valletta”, voluta da Gasparrini, in quello che oggi è il filicetum. Sulla stessa falsariga si mosse Valerio Giacomini, entrato in carica nel 1959.

Nel 1963 inizia un periodo considerato molto importante per la storia dell’Orto. Diviene infatti direttore Aldo Merola. Sotto la sua direzione, l’Orto acquisì, nel 1967, l’autonomia economica ed amministrativa, il che rese possibile ottenere finanziamenti straordinari per migliorare la struttura: vennero realizzate varie serre (per un totale di 5000 m2), un impianto di riscaldamento e una rete di distribuzione idrica. Grande importanza ebbe l’opera “politica” di Merola, che cercò di ottenere aiuti a livello legislativo (come la creazione di un ruolo professionale specifico ad alta specializzazione: il giardiniere degli orti botanici). Le coltivazioni furono molto arricchite, soprattutto grazie all’opera di Luigi Califano. Furono nuovamente riattivati i rapporti con i principali Orti europei e grande importanza fu data al ruolo didattico della struttura. Uno dei segni più visibili, comunque, dell’opera meroliana è la ridisposizione delle aree secondo due criteri: quello sistematico e quello ecologico.

Il terremoto del 23 novembre 1980 colpì fortemente l’orto botanico, durante il periodo di direzione ad interim di Giuseppe Caputo. Ancora una volta la struttura divenne rifugio per la popolazione. Nel 1981 divenne direttore Paolo De Luca, al quale toccò iniziare l’opera di ricostruzione.

Numeri utili per contattare il personale dell’Orto Botanico di Napoli

Tel. 0812533937 Fax: 081295351
Indirizzo: Via Foria 223, 80139 Napoli
E-mail: [email protected]

Castello:
Phone +39 081 2533937 – Fax:+39 081 295351

Sezione Sperimentale delle Piante Officinali:
Phone +39 081 2533927 – Fax: +39 081 445608

Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica:
Phone +39 0812533938

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